28/06/2022

Rizza il pelo

il gatto spaventato,

vedendo che il cielo

così e mutato.

Teme il vento,

uno spirito oscuro,

l'orecchio attento,

il cuore un tamburo.

Ruota misterioso

il giravento

in un silenzioso

movimento lento.

Grigio tetro,

vento leggero,

da qui dietro

non appar vero.

Gocce di pioggia

scroscianti ma miti,

la mente si poggia

con i pensieri allibiti.

Grigio torpore,

vento inquietante,

una leggerezza nel cuore

mentre passa l'istante.

Tuono rombante

dopo la saetta,

scappa all'istante

il gatto di fretta:

terrore nell'anima,

mistero sconosciuto,

ma solo ansima

il suo lamento muto.

La natura è viva

e trasmette sé stessa

quindi di paure son priva,

mi sento espressa.

Grigio tempo potente

che piangi sui mortali,

sovrasti sapiente

questi edifici tutti uguali.

Piangi tetro

per la monotonia,

per le emozioni di vetro,

per l'ipocrisia;

piangi emozioni,

piangi umanità,

piangi allusioni

dell'eternità.

Anima affine

con il tempo grigio,

dalle idee pellegrine,

il pensiero non ligio,

piangi con il cielo,

guardi il mondo sapiente,

la tua mente non ha velo

perché della vita sei cosciente.

Nedelia Forgelli