●V● Ricongiungimento con la squadra

Il portale dal quale ero passato per arrivare nel mondo attuale era ancora aperto e poco distante da me, mi misi a correre e a pregare che la Fenice continuasse a pensare al cadavere del Re mentre scappavo via. Così fu: oltre la barriera vedevo Londra, ma il luogo nel quale prima si trovavano i compagni era adesso deserto. I soldati si erano quasi sicuramente svegliati e non avendomi trovato si erano messi a cercarmi. Mi misi a piangere. Avevo mandato tutto a monte, tutta la Missione era in pericolo per colpa mia e soltanto mia.
E adesso, ora che nessuno era più con me, ora che il portale per Shana si era chiuso e che ero rimasto da solo senza sapere cosa fare e dove andare... ero solamente un uomo come tanti. E questa volta i miei poteri come Re e i miei poteri come Shaniano non avrebbero cambiato nulla, da solo non ero altro che un nulla...
Quella era la prima volta che sentivo davvero il bisogno di una mano che mi risollevasse, di qualcuno o di qualcosa che arrivasse davanti a me e mi spiegasse come fare, poiché per la prima volta non sapevo cosa fare.

Poi all'improvviso sentii un violento impatto sul suolo proveniente da dietro di me, un soldato crateriano mi aveva seguito e voleva evidentemente avvisarmi di qualcosa:

《Metrus! I tuoi compagni sono già in Italia, lo so perché ci hanno avvisato.》
《Come... come hanno fatto ad avvisarvi??》
《Hanno lanciato un segnale, un segnale che è stranamente riuscito a superare la barriera che separa la Terra da noi.》
《E c'è modo di ricongiungermi con loro??》
《Se il Portale è ancora aperto sì, non dovrebbero essere troppo lontani... Da quello che ho capito si sono svegliati molto tardi. Fai attenzione però: pur avendo inviato un segnale, essi non sono al corrente della nostra esistenza.》
《Posso cercare il Portale da solo, tu torna dall'altra parte.》
《Sei sicuro di farcela?》
《Non lo so... ma non posso mettere in pericolo un'altra persona, per quanto mi riguarda ho già fatto troppo in questi giorni.》
《D'accordo. Buona fortuna. Ah, e... Metrus... spero torniate a salvarci...》
L'uomo corse nel verso opposto e si lanciò con un tuffo dentro Crateria, io proseguii e mi misi a correre per Londra nella speranza di trovare in tempo ciò che stavo cercando.
Fu dopo poco che lo vidi: sopra il Big Ben si trovava l'ingresso per l'Italia e finalmente mi sarei ricongiunto con i miei compagni.

Mi avvicinai alla Torre e in automatico fui sollevato da terra e portato verso il portale. I cittadini londinesi sembravano non accorgersi di niente, era come se tutto ciò fosse in qualche modo invisibile ai loro occhi: conducevano la loro vita tranquilla e spensierata, senza sapere minimamente cosa esistesse accanto a loro...
Finalmente attraversai l'apertura e riuscii a vedere di nuovo quei volti meravigliosi: erano tutti lì, legati insieme come mai li avevo visti prima d'ora. Una situazione triste come quella nella quale ci trovavamo doveva essere riuscita a unire quelle persone, mentre durante tutto il periodo nel quale si erano trovati a combattere con il loro Re si erano sempre comportati da soldati individuali.

《Ci sono...》mi ripresentai con un tono di voce pari a zero.
《È veramente lei Signore?? Oddio... pensavamo che fosse morto!!》 i soldati corsero ad abbracciarmi e a stringermi con forza.
《Non avete idea... voi non potete nemmeno immaginare cosa io abbia visto, con cosa abbia dovuto combattere. Anche se in realtà non ho combatutto...》
《Cos'è successo Signore? Cosa...》
《Fenici immense! Mostri talmente grandi da spaventare anche un Pyton, ali talmente forti da...》
《Phoenix, non è così?》domandò un ragazzo che se ne stava seduto su un marciapiede di Milano, faceva parte del nostro gruppo ma ero incuriosito dal fatto che conoscesse quelle creature.
《Sì... e se posso chiedere, tu ne sai qualcosa?》
《Solamente i dati specifici e le caratteristiche, non mi sono andato di certo a leggere tutto l'Elenco Ufficiale nelle biblioteche di Shana.》
《Parla!》 ordinai al ragazzo.
《Va bene! Le Phoenix, conosciute anche come Fenici, sono l'incarnazione più comune dei "Demoni". La lunghezza del loro corpo solitamente si aggira intorno ai 18-19 metri...》
《19 metri??!》domandò terrorizzato un altro.
《Silenzio! Fatelo parlare.》 dissi io.
Il ragazzo proseguì:
《... inoltre la loro apertura alare può raggiungere anche una larghezza di 10 metri con delle lame collocate su tutto il profilo. La colorazione più frequente è quella rossa anche se talvolta è possibile trovarle tendenti al giallo o all'arancione.》
《Anche nera....》dissi traumatizzato io.
《Lo so, ma è rarissimo. Non è una creatura che si presenta tanto spesso, anzi... E inoltre... la Fenice Nera non attacca qualcuno se non per un determinato motivo.》
《Davvero? Perchè poco fa non mi è sembrato che quella bestia avesse un motivo valido per farlo.》
《Hai visto la Fenice Nera attaccare qualcuno?!》
《Sì, un Nucleo come il nostro. Si chiama Crateria ed è in pericolo come noi, come gli altri. In realtà penso ci siano molte cose da spiegare, cose che voi non conoscete...》
《Metrus... di cosa stai parlando?》
《Ascoltatemi, se ve lo dicessi non ci credereste, ma vi posso assicurare che...》
《Metrus! Di cosa stai parlando?!》
《Vedete, quando sono stato rapito e portato dall'altra parte, dentro Crateria, ho parlato con il Re. Abbiamo discusso per qualche minuto, dopodiché mi hanno portato dentro una struttura che loro chiamano "Pentagono 42". Là dentro soldati esperti si allenavano e studiavano, ma ero stato portato lì per un altro motivo: dovevamo affrontare un discorso talmente complesso da doverci chiudere dentro una stanza dietro ad una porta di platino...》
《E? Cosa è successo là dentro, cosa hai scoperto, cosa...》
《Che non siamo da soli, incredibilmente. Che Shana non è unica nel suo genere, anzi! Avrei voluto sapere di più riguardo alla faccenda ma il Re ha impedito ad un suo suddito di parlare. Il discorso stava proseguendo quando dentro la stanza è entrato un uomo terrorizzato che ci ha avvisati dell'attacco imminente da parte dei Phoenix.》
Gli Shaniani si stavano sentendo male, probabilmente sarebbero svenuti da un momento all'altro, era del tutto giustificato.
Già da prima avevo immaginato quale sarebbe stata la loro reazione, essi non erano abituati a notizie del genere. Neanch'io lo ero, ma non c'era tempo per ragionare: il portale per Shana si era ricreato vicino a noi, ciò quasi sicuramente stava ad indicare il fatto che un'altra sfida si sarebbe presto presentata...

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