🔞Capitolo 54🔞 Lezione 19🔞
Lezione 19- Imparare a godere anche nei luoghi pubblici
È una giornata strana, ma magica allo stesso tempo. Riccardo è occupato con i suoi figli, quindi decido di esplorare il parco da sola. Non è la stessa cosa senza di lui, ma cerco di divertirmi comunque.
D'un tratto sento il telefonino vibrare. È un suo messaggio.
"Oggi ti voglio far godere come non hai mai goduto"
"Sono tutta tua..."
"Ti fidi di me?"
"Certo che mi fido!"
"Bene, allora siamo pronti per iniziare la lezione numero 19"
"Di che si tratta?"
"Questa tua curiosità mescolata alla tua voglia straripante me lo ha fatto venire duro, sai?"
"😫 Ho paura quando dici così!"
"Fai bene. Siediti"
Lo faccio. Mi siedo nel chiostro di un bar.
"Fatto"
"Pensami lì, in ginocchio davanti a te, e che ti sto leccando tutta..."
Maledetto! Mi sto già eccitando oltre ogni dire!
"E ti tocco e lecco con la punta della lingua..."
"😳😳😳😳"
A quel punto sento la mia va**na vibrare e sobbalzo.
Ma come diavolo gli è venuto in mente di azionare il vibratore proprio ora?
NOOOOO! Ci saranno forse cento persone intorno a me e io sto godendo con un vibratore dentro la mia vag***a perché lui è un porco perverso. Beh, devo ammettere che mi sono innamorata di ui anche per questo. Insomma se Riccardo non fosse così, voi vi trovereste a leggere le mie pagine? Credo proprio di no!
Mi cola tutta la vag**a e le vibrazioni non mi aiutano affatto poiché mi stimolano da morire.
"Mi piacerebbe proprio sbattertelo in faccia in questo momento e poi ti sfonderei quella fi**etta stretta con un colpo solo😌"
"Riccardo non qui... sono in mezzo alla gente! Spegni questo coso! Per favore!!"
Il vibratore non si arresta anzi inizia a farmi emettere dei piccoli gemiti che tento di soffocare con il palmo della mano. C'è una signora che mi fissa inviperita e questa cosa mi mette tremendamente in imbarazzo ma mi eccita anche tanto.
Si sarà accorta della mia eccitazione? Perchè mi guarda? Forse perchè vorrebbe anche lei un uomo così?
"Ho io il telecomando e sono io che decido cosa fare!!!"
Il vibratore scuote la mia anima, uno stimolo intenso improvviso sul clitori** mi fa gemere, sospiro ed inizio a mordermi le labbra per non emettere gridolini equivoci.
"Ti spiace alzarti? Devi arrivare mio marito e abbiamo bisogno di questo posto perché dobbiamo pranzare qui..." la voce di quella donna mi sbatte sull'orecchio mentre io ho lo sguardo fisso sul cellulare perchè voglio leggere in tempo reale i messaggi di Riccardo.
"Riccardo! Spegni! C'è una str**a che sta per sgamarmi!!!"
"E quindi? Che c'è di male? La nostra lezione numero 19 è proprio sull'imparare a godere anche nei luoghi pubblici. Disciplina!"
Quando alzo la testa dal cellulare noto che quella donna mi sta guardando maligna.
"Allora?" chiede annoiata.
"Sì vado via" rispondo, alzandomi e dirigendomi verso il bagno. Decido di chiamare Riccardo perché le vibrazioni stanno diventando insostenibili, lui risponde immediatamente.
"Riccardo! Spegni questo coso!!"
"Sei in bagno?" la sua voce roca mi fa volare la fi** immediatamente verso di lui. Sto per scoppiare perché questo ordigno è uno stimolatore continuo.
Mai provato niente di simile!!!
"Sì..."
"Aspetta ti videochiamo..." chiude la chiamata e mi videochiama su Telegram.
" Togliti la maglietta!"
"Ma Riccardo! Sono in un ce*so pubblico di Disneyland!"
"Non me ne frega! Toglila!!!"
"Ok. Fatto"
Lui mi guarda eccitato e quello sguardo me lo ricorderò per tutta la vita, ne sono sicura. E' un misto tra perversione e amore, qualcosa che ti annienta, qualcosa che ti fa sentire la donna più desiderata del pianeta, qualcosa che per me è come una droga.
"Mmmmh. Come te le leccherei bene quelle te**one. Togliti anche i pantaloni. Voglio che resti solo con le mutande. Daiii"
"Riccardo, per favore..." lo supplico.
Voglio venire!
"Ti stai bagnando?"
"Tanto... e tu? Sei eccitato?"
"Sono arra*atisimo e sono chiuso anche io in un ce**o qualsiasi..."
"Ti stai toccando?" chiedo perché sono talmente presa dalla mia eccitazione che la mia vista è offuscata.
"Sì! Togliti le mutandine "
"Ti sto eccitando?" chiedo mentre rimango nuda e inquadro la mia intimità.
"Potrei venirmi nelle mutande... Ca**o... Mi stai facendo esplodere."
"Togliti tutto, voglio che resti nudo anche tu. Completamente, capito?"
"Sì amore, sì" sento il tintinnio della sua cintura.
"Dimmi quello che stai facendo..." gemo.
"Sono in piedi. Nudo, completamente nudo. Mi sento i cogli*ni gonfi. Ti voglio amore... mi tocco e ti voglio"
Sono sul punto di non ritorno, la mano inizia a giocare con la mia pelle. Le mie dita giocano con il clitor*de mentre le vibrazioni mi mandano in ecstasy.
"Come mi toccheresti ora amore?" continua lui.
" Ti sfiorerei la cappe**a con la punta di un dito, lentamente. Poi te la prenderei e te la stringerei..."
"Sì, fallo fallo..." sta impazzendo dal godimento mentre sento il rumore delle sue pa**e che sbattono sul suo palmo. "E poi?"
"Poi te lo prenderei in bocca. Vorrei ingoiare tutto..."
"Sai che ora sono bello pieno, eh? Proprio come piace a te porcellina..."
"Porco"
"Sì sono il tuo porco. Ora dimmi cosa vorresti che facessi io..."
Lo guardo dritto negli occhi mentre lo vedo darsi piacere con la sua mano. Il modo che lui ha di toccarsi è molto eccitante. Ha la mano piena della sua carne e stringe i denti dando vita ad un'espressione di piacere letale. Ho sempre trovato molto eccitante osservare un uomo che si mastu**ba; anche quando guardavo i video por*o cercavo sempre video di uomini che se lo menavano e adesso... vedere l'uomo che amo toccarsi disperatamente per me, mi fa sentire una Dea. Elena la Dea del Sesso.
"Vorrei che mi venissi dentro..." non riesco a trattenermi, mi sfugge un gemito. Mi sono leccata due dita lasciando che la saliva mi inumidisse anche la labbra e poi sono entrata dentro di colpo.
"Raccontami cosa mi faresti, adesso" gli chiedo perchè so che mi manca davvero poco all'orgas**. Mi sto trattenendo solo perchè voglio venire insieme a lui.
"Vorrei sentire il rumore della tua fi*a bagnata fradicia che sbatte contro le mie labbra. Ci potrei stare ore, ca**o, senza fermarmi mai!!"
"E poi?"
"Poi ti prenderei, da dietro. Te lo sbatterei dentro la fi**, tutto in una volta. Vorrei sentire come ti allarghi... Poi dentro e fuori, dentro e fuori, dentro fuori... Piano, ma con forza. Ti verrei tra le labbra aperte, come vuoi tu"
Le dita dentro, fino in fondo, spingono.
"Riccardo..." gemo. " Sto venendo..."
"Oh... Elena... Vengo"
E veniamo insieme.
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