🔞 Capitolo 4🔞

Le cose si mettono decisamente male.

Non posso crederci! È la ragazzina di stamattina! Devo aver fatto qualcosa di maligno nella mia vita precedente per meritare questa punizione!

Accavallo le gambe e rimango in silenzio, poi sbotto con Gabriele, il mio migliore amico.

"Senti Gabri, io devo andare via, subito."

"Cosa e perché ?"

"Te l'ho sempre detto: io rispetto Anna e non voglio rovinare il mio matrimonio perché tu non riesci a tenere il pisello nei pantaloni. Sinceramente, mi avevi detto che ci andavano a prendere un birra tra amici e invece, con l'inganno mi hai portato qui."

Lui alza le mani al cielo.

"Riccardo e calmati! Non stiamo facendo niente di male, stiamo solo per vedere due bambole ballare... niente di più!"

"Ballare, oh certo, certo."

Gabriele nel vederla sembra sconvolto mentre lo osserva ballare una canzone latina del momento che dal ritmo incalzante non promette davvero niente di buono. Comunque si muove in modo schifosamente sensuale e non mi sbagliavo questa mattina nel credere che avesse un fisico da ballerina.

Vecchia volpe, ne so una più del diavolo!

Ad ogni modo io sono incapace di muovere qualsiasi muscolo. Lei ondeggia con un vestito nero che le copre il minimo, le scarpe con il tacco e i capelli rossi sciolti che le arrivano alle spalle. Nel mentre il mio pene fa le giravolte fra le gambe e il mio cuore saltella come un canguro. Sono sconvolto perché mi è diventato duro come una pietra e questa cosa mi spaventa parecchio.

Ho voglia di possederla, perché , mi chiedo perché i miei impulsi mi stanno rendendo così debole? Non mi è mai accaduto!

Che cavolo mi prende?

Oddio, potrebbe essere mia figlia!

"Dio mio, che fi** spaziale." commenta Gabriele. Io devo respirare e calmarmi prima di lasciarmi andare nelle mutande. Non ricordo di aver mai provato un desiderio così intenso, ingestibile, prima di questo momento.

Dove è finito tutto l' autocontrollo di Bianchi?

A farsi benedire.

Ecco dov'è.

Cosa mi sta facendo questa ragazzina scorbutica?

Mi alzo di scatto per allontanarmi perché sono ben deciso ad andare via. Ma poi mi blocco perché vedo i suoi occhi puntati su di me, i suoi passi di danza la stanno conducendo nella mia direzione.

Nooooo!

Si posiziona dinnanzi a me, mi posa la mano sulla spalla e inizia a volteggiare e a girarmi attorno e il mio sguardo si posiziona su quella carne giovane. D'un tratto comincia a muovere freneticamente il suo sedere davanti il mio volto e lì mi rendo conto della mia debolezza. In poche parole sta twerkando proprio davanti alla mia faccia. Senza giri di parole mi sta provocando in maniera spregiudicata e diretta. All'università, prima di questo momento, mi era accaduto che qualche ragazza si era fatta avanti ma mai così.

Ci rendiamo conto?

Questa sta muovendo come una schizzata il suo c*** davanti alla mia faccia e non prova nessuna vergogna nel farlo. Il mio membro comincia ad essere sul punto di scoppiare e mi rendo conto che qualche gocciolina sta uscendo fuori facendomi un male cane.

Oddio, perché sta accadendo proprio a me?!

"Ti piace quello che vedi Professore?" mi chiede lei mentre comincia a carezzarmi il petto mentre struscia il suo sedere sul mio corpo.

"Basta ti prego." la imploro sembrando un ragazzino che non riesce a controllarsi. Detesto questa sensazione perché di solito io ho tutto sotto controllo e invece adesso mi sento preso proprio per le pa***. Quello che sta accadendo è molto di più di quello che sembra, non sto semplicemente sbavando su un c*** di una ventenne ma sono attratto dalla sua indole da sirena sobilatrice. Mi sento un pervertito. Chiudo gli occhi e cerco di concentrarmi su altro ma le sue mani continuano a scorrere sul mio petto ed è difficile resistere. Quelle mani comincio a immaginarle sul mio pene, strette sulla punta come piace a me.

Oddio! Sono un uomo morto!

Nella mia vita, ricordo molto bene quella sensazione di sentirmi ossessionato dal desiderio fisico, quella sensazione che per quasi 20 anni avevo ucciso ma ora, sta tornando a scorrere nelle vene. La pulsione una volta accesa è difficile da spegnere e questa volta devo ragionare da adulto se non voglio trovarmi nei guai.

Non devo aprire gli occhi perché se mi trovo davanti quel sedere è la fine.

"Direi che mi sono divertita abbastanza con te." dice e si allontana, mi vado a chiudere in bagno e do sfogo al mio amico ancora frebicitante fra le mie gambe. In poche parole mi masturbo selvaggiamente immaginando il suo sedere davanti alla mia faccia.

Non mi è mai capitato in vita mia. Mai.

Da quando sto con Anna non ho mai avuto instinti così primordiali e soprattutto non mi sono mai masturbato al pensiero di un'altra donna che non fosse una po*** star.

Porca miseria, mi sento come quando avevo sedici anni ed ero in balìa di una tempesta ormonale, ed in pratica ero sempre eccitattissimo!

Mi do anche una rinfrescata al viso e cerco di riprendere il controllo del mio corpo oltre a quello della mia testa, che da questa mattina sembra essere partita per chissà quale viaggio. Raggiungo Gabriele che ride come un pazzo.

"Accidenti, quella ragazzina ti ha steso."

"Taci." mi limito a rispondere. "Direi di uscire dal locale." continuo afferrando il mio capotto nero. Gabriele mi segue mentre ride e ci troviamo fuori dal locale. Faccio un lungo sospiro liberatorio e mi rilasso mentre mi accendo una sigaretta.

"Quella lì è veramente pericolosa, roba che stende il pisello di qualsiasi uomo."

"Gabriele, smettila di parlare così."

E quando mi volto verso di lui non posso crederci... quella ragazzina è proprio alle mie spalle.

"Buonasera Professore." sibila mentre ha un chupa chups tra le labbra e i capelli raccolti in una coda di cavallo.

Oh no! Sono di nuovo eccitato! Oh, ma come diavolo è possibile? Spiegatemelo voi, per favore, perché io non trovo una spiegazione razionale a quello che mi sta accadendo.

"Buonasera signorina." cerco di rispondere a stento notando il rigonfiamento tra le sue guance per via di quella schifezza zuccherosa.
E di nuovo il mio amico vibra.

Come vorrei che al posto di quel chupa Chups avesse il mio... Basta! Non posso! Oddio, mi sento davvero patetico.

"Come mai da queste parti?" riprende a succhiare il Chupa Chups in attesa della mia risposta.

"Un addio al celibato." invento e lei fa una smorfia arcigna che mi provoca una serie di spasmi tra i paesi bassi e poi si volta andando via.

Inutile dire che ho sognato tutta la notte quella coda di cavallo. Nel segno gliel' avevo tirata con le mani mentre la cavalcavo di dietro con la stessa prepotenza con la quale lei si era interfecciata con me.

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