le leggende restano per sempre

"La guerra crea gli eroi.
La storia li trasforma in leggende"
A tutti quelli che dicono che Harry Potter è per bambini io dico: "Non è forse vero? Harry Potter non è forse un eroe. I vostri idoli che si nascondono dietro pseudonimi e video su YouTube non sono forse destinati a scomparire? Harry Potter rimarrà, perché le leggende restano impresse per sempre. La generazione che ha amato il famoso maghetto non leggerà forse ai suoi figli quei sette libri che gli hanno fatti emozionare? O forse tu, come favola della buonanotte, farai vedere un video a tuo figlio? Cosa gli rimarrà? Solo l'insonnia per aver fissato a lungo lo schermo di un tablet. Invece un bambino che prima di addormentarsi sentirà le gesta di un personaggio che ha alcune quelle qualità che più vengono apprezzate, non pensi che vorrà prendere esempio da lui?"
Ma non sono qui per parlare di altre persone.
Sono qui per parlare di ciò che mi ha fatto piangere e ciò che mi ha fatto amare alla follia.
Sono qui per parlare di lui.
Della persona che mi ha fatto urlare per la sua stupidità e preoccupare.
Di colui che mi ha donato un sorriso anche prima di un nuovo anno scolastico.
Sono qui per parlare di colui che occupa praticamente tutta la mia galleria.
Perché Harry Potter non ci abbandonerà mai finché ci sarà qualcuno che lo ricorda.
Ora, ad ormai un anno e mezzo da quando ho preso in mano il primo volume di quella che sarebbe dientata una parte integrante della mia vita, prendo in giro tutti i personaggi e in particolar modo la casa di Grifondoro.
Eppure si, ho sempre saputo di essere una Slytherin di nascita, ma comunque ammiravo quella casa.
E lo faccio tutt'oggi.
Mi vergogno a dirlo.
Eppure sento che qualcuno che non mi conosce debba sapere queste cose di me.
Io ammiro quei ragazzi che hanno il coraggio nel sangue e non si fanno spaventare da ciò che gli altri dicono o da cosa sono loro.
Non si vergognano di apparire deboli.
Di far vedere che hanno paura.
Di mostrare se stessi agli altri.
Di non doversi nascondere dietro battutine acide.
Insulti sussurrati all'orecchio mirati a ferire.
Li ammiro per la loro lealtà.
E io so che anche provandoci non sarò mai così.
Ed è questa una delle tante cosa che Harry Potter mi ha insegnato.
Sfidare se stessi e vincere è il traguardo più grande che un uomo possa raggiungere.
Io ci ho provato.
Ci ho provato davvero.
Ma alcune cose sono così e non si possono cambiare.
Non riuscirei mai a sacrificare la mia vita per quella di qualcun'altro.
Non potrei mai essere Lily Evans o James Potter che si sacrificano per salvare delle vite.
Sarei una di quelle persone che erano di là.
Con un tatuaggio sul braccio sinistro e il cercare di capire cosa convenisse loro fare.
E dormirei nella tana del serpente guardando tutti dall'alto al basso anche se sono io quella che sta sbagliando.
Sono colei che meriterebbe di essere uccisa.
Ma non come sono morti tanti.
Sirius, Bellatrix, Fred.
Meriterei una morte dolorosa, che non è "come addormentarsi"
Meriterei di essere torturata.
Ma sono io quella che tortura gli altri, che obbliga le persone a fare quello che vuole lei.
Perché io non voglio vivere sperando che qualcuno arrivi a salvarmi.
"Chi di speranza vive, disperato muore"
E se vivere la vita che desidero comporterà adottare mezzi non proprio ortodossi è probabile che io li utilizzi.
Forse a dire le cose così, senza aggiungere spiegazioni, sembra che non abbia imparato niente da quella saga così importante per me.
Sembra che tutto l'odio nei confronti di Peter Minus sia stato seppellito.
Ma ti assicuro che non è così.
Che mi rimarrà sempre impressa nella mente l'immagine che si è presentata davanti ai miei occhi quando ho scoperto il tradimento di Codaliscia.
Ammiro Sirius e Remus per aver rivalutato l'ex amico.
Lupin è passato dal difenderlo al volerlo uccidere.
Lo ammiro perché io non riesco a rivalutare una persona.
Anche nel settimo libro quando ho scoperto che Piton era dalla parte "buona" non sono riuscita a farlo diventare anche nella mia mente "buono"
Certo è stato sempre fedele a Lily.
"Gli esseri umani non riescono a tollerare il vuoto a lungo"
Secondo me è per questo, oltre al fatto che lui, come ho già detto, fosse sempre rimasto fedele a Lily, il motivo per cui Severus Piton ha protetto Harry.
In lui vedeva la persona che più amava, Lily Evans, e quella che più odiava, James Potter, in un'unica figura.
A mio parere è come se trovasse nella stessa persona, l'aspetto fisico e parte del carattere da odiare, gli occhi e la lealtà verso gli amici da amare.
Che protegesse Harry anche per lui.
Perché a mio parere Snape aveva bisogno di vedere quella persona.
Come George aveva bisogno di Fred.
Il suo gemello.
Il suo complice.
Il suo migliore amico.
Morto.
È forse questa la morte che mi ha fatto piangere di più.
Perché non era qualcosa di programmato.
Non è stato ucciso da una maledizione scagliategli in pieno petto.
Il rimbalzo.
L'errore.
Non doveva morire lui.
È questo quello che mi ha fatto piangere di più.
La semplicità e lo stupore il seguito alla morte di Fred.
"Per un secondo mi sento come se tutto dentro di me stesse andando in pezzi"
George non c'era.
George non ha visto il fratello morire.
Non so se sia stato un bene o un male.
So solo che questa rottura dentro di lui non è durata un secondo.
È proseguita negli anni, fino a quando Fred non ha potuto riabbracciare il fratello.
In un mondo diverso.
In un mondo dove la morte non gli avrebbe più potuti separare.
Non so perché sto scrivendo questa lettera, che neanche sembra una lettera.
Non sto raccontando di cos'è successo sabato sera.
Non mi sto accordano sulle future vacanze da trascorrere insieme al destinatario.
Ma qualcuno dovrà pur riceverla questa lettera.
Dovrà prenderla in mano e guardarla con interesse o svogliato.
Quindi io scelgo di destinare questa lettera a colei che ha creato tutto ciò di cui ho parlato.
Quindi cara Rowling, anche se non mi conosci (e credimi, vorrei poterti davvero incontrare un giorno) indirizzo a te questa lettera.
Il frutto delle mie riflessioni più strane messe nero su bianco.
E voglio concludere con una frase.
Una frase che come molte che ho riportato in questa lettera non fa parte di Harry Potter, eppure gli si addice alla perfezione, avvolge la sua storia come una coperta in una giornata d'inverno.
Non dedico questa frase a nessun personaggio in particolare.
Perché probabilmente in ognuno di loro io vedo piccole sfumature, sfaccettature inventate da me stessa.
Quindi mi limito a scriverla.
Chi vuole intendere intenda.
"Abbiamo smesso di cercare i mostri sotto al letto quando ci siamo accorti che sono dentro di noi"
Finisco questa lettera, come di tradizione fare, con i saluti e i ringraziamenti.
Io ti dico grazie, grazie veramente J.K.Rowling
Ti ringrazio per aver scritto qualcosa che mi ha cambiato.
Che mi ha insegnato a non vergognarmi di quello che sono, ma a sfoggiare sia i difetti che i pregi che sono parte di me.
Perché "Non serve a niente rifugiarsi nei sogni e dimenticare di vivere"
Con la speranza di poterti incontrare dal vivo un giorno (anche se credo che tu abbia nascosto te stessa dietro alle parole che formano Harry Potter)

La prima Slytherin che ammette che qualcuno ha fatto qualcosa di più grande rispetto a quello che ha fatto lei.

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