La Nave






« Andiamo, ti prego vieni con me, ti giuro che sarà una cosa veloce. » Hiccup aveva passato tutto il pomeriggio nella creazione di quel anello, più volte aveva dato fuoco a qualcosa e Sdentato prontamente lo aveva spento. Era sera e si trovava sotto la casa degli Hofferson urlando sotto la finestra di Astrid e la giovane seduta sul bordo di essa aveva il viso girato di lato.
« Dai Astrid... trenta minuti e poi torni qua, te lo giuro... ti prego! » Sdentato che si era sdraiato a terra accanto al suo migliore amico, alzava ogni tanto il capo per guardare la scena e sbuffava una risata divertita. « Non sei d'aiuto, inutile rettile ». Non ebbe il tempo di elaborare la situazione che Sdentato con la coda lo aveva buttato per terra, suscitando nella bionda una risata divertita.
« Oh ma si, prendiamo in giro il povero Capo di Berk con una gamba sola, e che cerca disperatamente di farsi perdonare dalla persona che più ama nel mondo » Sbuffò mentre si sedeva, un leggero tonfo gli fece alzare la testa e vide Astrid che ancora con quel muso arrabbiata, aveva deciso di scendere, saltando giù dalla finestra.
« Venti minuti e pretendo di essere qui » Disse la ragazza guardandolo.
« Anche dieci volendo » Astrid scosse il capo facendo muovere la sua frangetta, tese la mano a Hiccup e lo aiutò ad alzarsi. « Tempestosa? Andiamo bella. »
« Niente Tempestosa, andiamo su Sdentato è il più veloce. » Le disse il ragazzo mentre saliva su Sdentato.
« Hai appena detto che il mio drago è lento, Hiccup? » Astrid ancora rancorosa gli era salita dietro e aveva mandato un bacio alla sua amica rassicurandola.
« Astrid non voglio litigare, lo sai anche tu che è una particolarità delle Furie, sono le più veloci, non intendo dire Sdentato in se ma hai visto che l'unico che potrebbe tenere testa a lui è Fulmine. » Disse mentre Sdentato prendeva il volo, la giovane vichinga scosse il capo sbuffando un insulto tipico dei suoi, e il capo di Berk rise di nascosto.
Atterrarono in una raduna molto famigliare alla giovane, ma non capiva bene dove fosse, rifiutò l'aiuto del fidanzato e scese da sola.
« Aspetta ma questa è il Capo Corvo o sbaglio? » Disse mentre si guardava intorno, Sdentato libero si era messo a correre intorno alla ricerca del pesce lasciando i due soli.
« Esatto, Milady... qui dove è nato tutto... » La giovane sorrise appena mentre osservava Hiccup camminare verso la sua direzione.
« Qui è dove hai conosciuto Sdentato... » Le sussurrò lei mentre lui era a pochi passi.
« E dove tu hai conosciuto Sdentato » Rispose il giovane mentre le prendeva la mano lasciandole un bacio sulle nocche. 
« Hic... ma che succede? Perché siamo qui? » Non capiva il motivo ma le veniva naturale sussurrare, come se non volesse interrompere quel magico momento. Senti il suo braccio libero attorno ai fianchi e venne tirata ancora di più verso il ragazzo. Erano vicini come non mai.
« Astrid... I-Io... sono un perfetto idiota, lo sai... Certe volte mi dimentico che sono un vichingo e non un drago. Vorrei passare giornate e giornate su Sdentato volando, scoprendo... invece non posso perché ho delle responsabilità da capo qui a Berk. Ma se c'è una cosa che non posso vivere senza, quella sei tu. Tu mi completi, mi aiuti anche solo sorridendomi e per tutti gli dei quanto amo il tuo sorriso, quel tuo meraviglioso sorriso che riesce a illuminare il mondo intero... tutto questo per dirti che io Hiccup Horrendous Haddock III figlio di Stoick l'Immenso... e di beh, mia madre Valka... ti chiedo... vuoi tu unirti a me nel rito del matrimonio? » Astrid per tutto il tempo del monologo di Hiccup era rimasta zitta, guardandolo con gli occhi sgranati, confusa e allo stesso tempo con il cuore a mille. Il ragazzo notando che non aveva nessuna risposta fece qualche passo indietro, liberandola dalla sua stretta. « Ovviamente sei libera di dirmi di no... Astrid ma stai bene? ». Era già pronto ad un nuovo monologo quando vide la ragazza impallidire sempre di più, sembrava che fosse stata appena colpita da un Incubo Volante.
« Astrid? Oh Thor, ti porto subito da Gothi! » Hiccup stava diventando ansioso vedendo la propria compagna in quello stato, stava già per chiamare Sdentato quando lei lo chiamò a bassa voce, non capendo bene si avvicinò di nuovo a lei.
« Tu... hai fatto finta di dimenticare che giorno è oggi... ti volevo massacrare... ed invece... avevi organizzato questo... sei incredibile Hic...» Il giovane vichingo rimase bloccato sul posto, mentre la compagna piangeva di gioia, si era totalmente dimenticato che giorno fosse. Si grattò la nuca in imbarazzo.
« Beh... in realtà... è stato cosi...» La ragazza a quelle parole alzò lo sguardo con pura furia, quei occhi cerulei che Hiccup tanto amava ora sembravano voler folgorarlo seduta istante.
« Tu! Cretino di un Troll, ti venisse una cagarella! Come puoi dimenticare il nostro anniversario?! Eh? Sai una cosa? No non voglio sposarti! Ecco, cosi impari! I tuoi dieci minuti sono finiti andiamo via. » Hiccup sospirò mentre la ragazza si allontanava furiosa alla ricerca di Sdentato, dovette contare fino a dieci e poi pregare Odino per quello che stava per fare. Le corse incontro bloccandole il polso, lei non ebbe il tempo di liberarsi che lui la fece girare su sé stessa e la zittii con un bacio.
All'inizio lo prese a cazzotti, ma lui non si arrese, la strinse di più e lei si arrese a quelle labbra che tanto amava. Lo strinse a forza ricambiando il bacio lasciandolo prevalere in quel momento. Dovettero allontanarsi solo per respirare, ma lui non la lasciò la tenne stretta a sé come se fosse la cosa più importante della sua vita. Appoggiò la fronte contro la sua mentre lei ancora cercava di recuperare il fiato che lui le aveva rubato.
« As... solo i dei sano come ti amo, davvero, io non posso vivere senza di te, ma non riesco ancora a controllare la mia vita... non riesco ancora a far coincidere tutti gli Hiccup, quello Capo, quello avventuriero e quello che ti ama incondizionatamente. Hai tutto il diritto e l'obbligo di odiarmi per aver dimenticato una data cosi importante... e lo capirò se tu decidessi di non voler più stare con me, lo ammetto sarà dura, e sono anche sicuro che non amerei nessun'altra... probabilmente potrei essere l'ultimo Haddock a governare Berk se cosi fosse... ma quello che voglio dirti... »
« Accetto Hic. » Il ragazzo si fermò guardandola confuso, non si aspettava di certo di venir interrotto proprio in quel momento.
« Accetti? »
« Accetto di diventare tua moglie, ad un patto » Il ragazzo stava già per gioire quando sbuffò contrariato.
« E ti pareva. »
« Lascerai che ti aiutiamo, non sei solo testa di rapa, hai me, hai gli altri cavalieri... dividi i ruoli, pensa solo alla diplomazia, non sei tuo padre Hic... tu sei migliore, molto migliore. » La giovane gli sorrise mentre con una mano gli accarezzava la barba appena accennata.
« Per te mia adorata farei di tutto. » Astrid lo strinse fortemente ridendo e lui ne approfittò per metterle l'anello delicato che le aveva fatto.


~~~~~~~~


Victoria rise divertita seguendola con lo sguardo. Non si sarebbe di certo aspettata che Valka, la prima addestratrice di Draghi potesse diventare così ansiosa.
« Valka... andrà bene, lo sai anche tu, no? Hic riesce sempre a pararsi il...»
« Lo so! Lo so... buon Thor... ma perché ci mettono tanto?! » La donna si sedette sospirando e la giovane le fu vicino stringendole la mano. Ogni tanto ripensava a sua madre, e a come lei fosse cosi diversa da Valka. Certo entrambe erano ottime mamme, pensavano prima ai figli e poi a sé stesse. Ma Victoria aveva sempre sentito la mancanza dell'affetto che una madre poteva dare, certo osservava la propria con i fratelli la vedeva che a loro lei dava baci e si lasciava abbracciare ma se la ragazza provava veniva derisa, ovviamente sua madre sentendosi una "giovane" la derideva per i suoi gusti e con battute assai acide conduceva spesso la giovane a sentirsi a disagio. E per via di questo suo comportamento Victoria smise di abbracciare o chiedere attenzioni affettive. Doveva ringraziare i suoi migliori amici se lei col tempo era riuscita a ritornare quella che era un tempo, dolce e affettuosa. Invidiava molto Hiccup e sua madre, e ogni tanto osava immaginare che Valka fosse sua madre, e non si sentiva per nulla a disagio.
« Si amano, staranno festeggiando non credi? » Le rispose dopo qualche minuto di silenzio, Valka girò il viso verso la giovane e le accarezzò la guancia.
« Sai, spesso ho pensato che Astrid potesse essere la figlia femmina che io e Stoick sognavamo di avere dopo Hiccup... Ora capisco che sei tu in realtà, no che non ami Astrid come una figlia, ma ringrazio le divinità che lei non sia mia figlia, Hiccup era destinato a stare con lei. » A quelle parole Victoria le strinse i fianchi iniziando a singhiozzare come una bambina e la donna la strinse a sé accarezzandole i capelli. Le venne in mente Hiccup i primi tempi senza suo padre, lei seduta e lui che le stringeva il grembo piangendo come un bambino.
« Tesoro... vuoi dirmi che succede? » Le sussurrò dopo qualche minuto Valka. Victoria si sedette per terra asciugandosi le lacrime con la manica destra.
« Mia madre... lei col tempo si è trasformata da mamma a "amica" lei... lei... saranno anni che non mi dice qualcosa di bello... o mi abbraccia... lei... lo fa solo con i miei fratelli più piccoli... se io provavo... mi prendeva in giro... ed io... » Valka si inginocchiò davanti alla giovane e le accarezzò la guancia. 
« Ogni madre ha un modo diverso di amare, ricordatelo. Non per questo lei non ti amava, anzi. Ora sei qui, sei una della famiglia ora. Sei anche mia figlia. » Victoria annuì riprendendo a piangere e Valka la strinse a sé canticchiando una ninna nanna per calmarla.
« Mamma! Vic! Non immaginate... ma che... Vic! Stai bene? » Hiccup che era entrato in quel momento corse incontro alle due trovandole abbracciate per terra, Valka gli sorrise dolcemente per rassicurarlo, mentre Victoria cercava di tornare in sé. Lui non disse nient'altro si mise vicino alla ragazza e la strinse in un abbraccio, la madre capendo al volo l'intento del figlio la strinse dall'altra, la giovane ritrovandosi in quel abbraccio improvviso rise divertita e cercò di stringere entrambi. 
Dei colpi alla porta ruppero quel momento e Hiccup si alzò per aprire.
« Mi dispiace interrompere la vostra serata... ma ho appena avvistato una nave... e non mi sembrava per niente amica » Moccicoso non era mai stato cosi serio in vita sua, e queste fece preoccupare tutti i presenti.
« Chiama gli altri, ci vediamo tra cinque minuti nella Sala Grande. » Il moro annui correndo via, in quel momento Victoria si senti quasi di troppo, vide Valka chiamare Saltanuvole e Hiccup chiamare Sdentato. Era come se fosse naturale combattere, lei invece che malapena ammazzava una zanzara, non sapeva che fare.
« Io...» Stava per dire resto qui per non dare fastidio, quando Hiccup si girò verso di lei sorridendole in un modo diverso.
« Tu vieni, d'ora in poi sarai la mia nuova consigliera. » Per un momento Victoria si senti spaesata, sapeva che era GambediPesce il consigliere di Hiccup, ma prima di chiedere lo vide correre fuori seguito da Sdentato. Lei guardò Fulmine e con un cenno della testa corse anche lei fuori.
« Ma Hiccup non era GambediPesce il tuo consigliere? » Chiese mentre entravano nella sala grande. Il giovane si girò verso di lei mettendole le mani sulle spalle serio come non mai.
« Beh... due è sempre meglio di uno, Gambe è un ottimo stratega, Astrid è il nostro generale... io ho bisogno di qualcuno che mi aiuti... beh nella parte di consigliare... non so se mi sono fatto capire... » Victoria scosse la testa leggermente divertita. « Ho sentito... che hai pensato di fare come lavoro, la psicosa, che ascolti i problemi degli altri e dai consigli a loro, beh se non è essere consiglieri questo allora credo di non sapere cosa sia un consigliere »
« Hic... prima di tutto si dice psicologa, secondo... va bene... se devo solo sentire e dire la mia non vedo che male possa fare. » Hiccup le scompigliò i capelli prima di girarsi per chiedere a Sdentato di accendere le bracci per illuminare la Sala.
Pochi secondi dopo gli altri cavalieri entrarono, appena Astrid entrò, Victoria cercò con lo sguardo la mano e vide delicato come si era immaginata l'anello di fidanzamento. Era impossibile non notare come la giovane quella sera fosse più allegra del solito, ma nessuno diede retta, erano tutti in pensiero per la nave.
« Moccicoso dicci tutto » In piedi tutti intorno al grande tavolo, avevano davanti ai loro occhi la mappa di Berk, Hiccup al centro osservava la situazione.
« Li ho visti qui » Disse il moro indicando un punto a est dell'isola. « Avevano un simbolo strano, mai visto, dall'alto con ZannaCurva, ho notato armi, del tipo alla Viggo FacciaTruce, non so se mi sono fatto capire. » Continuò dopo, facendo nascere un silenzio palpabile. Neanche i draghi sembravano volerlo rompere. Ognuno dei presenti pensava.
« Okay, domanda abbastanza idiota, perdonatemi... ma Moccicoso, puntavano verso Berk o erano diretti da un'altra parte? » Fu la voce di Victoria a interrompere quel silenzio quasi sacro. Tutti si girarono verso di lei e poi verso Moccicoso in attesa di una risposta.
« Beh... loro... puntavano dall'altra parte... » Astrid si diede una manata sulla fronte e scosse il capo.
« Mi stai dicendo che ci hai chiamati perché hai visto una nave di cacciatori che andava da tutt'altra parte? » TestaBrutta diede voce ai pensieri di Astrid, mentre il fratello vicino le sussurrava qualcosa di offensivo a Moccicoso.
« Beh si... Che c'è di male » Rispose il moro iniziando ad avere le guance arrossite per l'imbarazzo.
« Assolutamente niente, hai fatto più che bene » Lo difese Victoria sorprendendo tutti tranne Hiccup che aveva lo sguardo fisso verso la mappa.
« Tu, stai difendendo Moccicoso? Davvero? Credevo che avessi imparato che...» La mano alzata di Hiccup interruppe Astrid, e tutti rimasero in silenzio.
« Necessito della mia mappa... quella grande, credo di aver capito che succede. » Un brivido corse lungo la schiena di Victoria, il suo istinto lo aveva capito ancora prima che Hiccup finisse di parlare.
« Se è come credo, qualcuno sta mettendo su un esercito, ciò vuol dire guerra. »

-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_- Angolo dal futuro -_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-

Ecco un nuovo capitolo!

Alla prossima!

Kisssssessss

Hikaru_Tsuki

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top