Capitolo 8 - Il Grande Fiume
Come previsto da Anakin quando giunsero in prossimità del Grande Fiume, esso si stava sciogliendo, grandi blocchi di ghiaccio si staccavano scivolando lungo le correnti impetuose del fiume.
-Bisogna attraversare, subito! - ordinò Peter.
-I castori fabbricano le dighe - dichiarò Lucy guardando i Castori.
-Io non sono così veloce, cara - affermò il signor Castoro, e Anakin dovette constatare che la bestiola aveva ragione, anche volendo i signori Castoro non sarebbero mai riusciti a costituire una diga che potesse reggere alla furia del fiume.
Persino se lui avesse usato i suoi poteri non sarebbe stato molto utile.
-Vieni! - Peter afferrò Lucy facendo per seguire Anakin che si era incamminato giù per la parete rocciosa che si trovava all'altezza della cascata ghiacciata.
Uno spettacolo da mozzare il fiato, da quanto era bello, Anakin avrebbe voluto poter fermarsi ad osservare tutta la bellezza di quei luoghi, ma gli era impossibile, sentiva chiaramente che vi era un pericolo imminente, i lupi non erano lontani.
-Aspettate non potete riflettere un minuto! - dichiarò Susan cercando di fermare il fratello.
Peter si voltò verso di lei furente.
-Non c'è l'abbiamo un minuto - ruggí il ragazzo esasperato.
-Volevo solo trovare una soluzione - cercò di giustificarsi la ragazza.
-No! Tu volevi solo fare la furba, come al solito - dichiarò Peter.
In quel momento un ululato fece rabbrividire i ragazzi.
-Non sono lontani - affermò Anakin, avvertendo nella Forza il pericolo imminente.
Non ebbe bisogno di dirlo ai Pevensie lo avevano capito da soli sentendo l'ululato di Maugrin e dei suoi lupi.
-Quanto distano da qui, Anakin? - domandò Susan, mentre lo Jedi la aiutava a superare l'ultima parte del costone roccioso.
Da vicino il fiume sembrava ancora più impetuoso di quanto non sembrasse poco prima visto dall'alto.
La superficie su cui avrebbero dovuto passare era evidentemente instabile ed Anakin dubitava che il ghiaccio avrebbe retto il suo peso, ma anche questo si guardò bene dal dirlo ad alta voce.
Sentiva la paura dei bambini serpeggiare nella sua mente, e la cosa non gli sembrò affatto strana, era normale che avessero paura, certo ora erano armati, ma né Peter né Susan sapevano usarle, figuriamoci Lucy.
Anche lui era spaventato, ma più che altro perché i lupi sarebbero stati nettamente superiori di numero e lui era praticamente da solo.
-Poco, forse qualche metro, ma non so darti un'indicazione precisa - affermò Anakin.
Nel frattempo Peter provò a mettere piede sul ghiaccio, che provocò una serie di crepe che portarono alla rottura della lastra.
-Aspettate, meglio se vado prima io - dichiarò il signor Castoro.
-Vengo con te - si offrí subito Anakin, ma Susan lo afferrò per un braccio, come a chiedergli di rimanere lì.
Il Castoro nel frattempo aveva iniziato a camminare sul ghiaccio cercando di non mettere nessuna zampa in fallo.
-Tu hai mangiato di nascosto fuori pasto, vero? - domandò la signora Castoro ridacchiando.
-Non sai mai quale può essere la tua ultima cena...specialmente se cucini tu - la ribeccò il marito.
Peter si decise a fare il primo passo, seguito da Lucy, la quale era rimasta attaccata al braccio del fratello maggiore, dietro di loro venivano Anakin e Susan.
-Attenzione - avvertí Peter, mentre una lastra di ghiaccio minacciava di farlo cadere in acqua.
Lucy gridò quando una lastra poco distante da lei si staccò scivolando lungo il fiume.
-Se la mamma ci vedesse adesso - dichiarò Susan senza staccarsi dal braccio di Anakin.
-Avrebbe da ridire, immagino - rispose lo Jedi per sdrammatizzare.
-La mamma qui non c'è - affermò Peter.
Ma il momento di leggerezza ebbe breve durata perché i lupi li avevano raggiunti.
-Oh no! - urlò Lucy.
-Correte!
Iniziarono a correre, per quanto possibile, visto che erano su una lastra di ghiaccio, ma, purtroppo, i lupi furono più veloci e Maugrin sbarrò loro la strada.
Anakin notò che erano circondati, forse avrebbe potuto creare un diversivo.
Il signor Castoro si fece avanti per proteggere i ragazzi, ma un lupo lo azzannò costringendolo a terra.
Lo Jedi però non poteva stare a guardare, si concentrò attingendo ai suoi poteri, se poteva strozzare un essere umano, forse poteva farlo anche con gli animali, ma forse schiantare il lupo contro la parete rocciose alle loro spalle, era un'idea migliore.
Come previsto dal ragazzo il lupo che imprigionava il signor Castoro venne sbalzato via da un'onda d'urto pazzesca che lo fece sbattere contro la roccia.
Maugrin spostò la sua attenzione su Anakin, forse capendo che la causa di quello strano accadimento fosse lui.
Lo Jedi sguainò la spada laser, imitato da Peter il quale estrasse la spada dal fodero.
-Mettete giù quelle cose ragazzini, potreste farvi veramente male - dichiarò il lupo.
-Tranquillo, so come usarla - affermò Anakin mostrando spavalderia.
Per niente turbato da quell'affermazione, il lupo continuò ad avanzare verso il gruppo, in questo caso però, le sue parole erano rivolte solo a Peter.
-Vattene ora, finché sei in tempo e tuo fratello verrà via con te - dichiarò il lupo.
-Peter sarebbe meglio se lo ascoltassimo! - dichiarò Susan con il suo onnipresente pragmatismo.
-Sveglia la ragazza - ridacchiò Maugrin per poi continuare :
-Oh andiamo, questa non è la tua guerra, la mia regina vuole soltanto che tu raduni la tua famiglia e vada via -
-Scemenze, ho capito come funziona la testa della tua padrona, non ci lascerà mai andare - intervenne Anakin.
Ma di nuovo il lupo ignorò lo Jedi, evidentemente non lo considerava degno della sua attenzione e questo faceva arrabbiare non poco Anakin.
-Allora che hai deciso, figlio di Adamo, non aspetterò una risposta e non lo farà nemmeno il fiume - affermò il lupo.
Il rumore di qualcosa che era lì lì per rompersi attirò l'attenzione di tutti.
-PETER!
I ragazzi si voltarono verso la cascata e compresero.
-Lucy tieniti! Susan non lasciare Anakin per nessun motivo!
Peter conficcò la spada nel ghiaccio, imitato dallo Jedi.
Di colpo il ghiaccio che copriva la cascata si sciolse cadendo sul fiume sottostante.
L'ultima cosa che si sentí, prima che tutto venisse sommerso dall'acqua fu l'urlo delle ragazze.
Di colpo fu silenzio, si sentiva solo il rumore dell'acqua che scorreva.
La mano di Peter emerse dall'acqua e di lì a poco anche Anakin e Susan riemersero.
La corrente era veloce e impetuosa, di come Anakin non ne aveva mai viste.
La signora Castoro affiancò la zattera improvvisata di Susan e Anakin spingendoli verso la riva, stessa cosa fece il signor Castoro con Lucy e Peter.
Quando raggiunsero la riva la prima cosa che Anakin fece fu sputare tutta l'acqua che aveva ingoiato quando era stato sommerso.
-Stai bene? - domandò la signora Castoro.
-Sí, sì, spero solo di non prendermi un raffreddore. - rise il ragazzo, ma presto la sua attenzione venne veicolata verso Susan la quale stava urlando il nome di Lucy.
In effetti, ora che ci faceva caso, la piccola Pevensie non c'era.
Anakin cominciò a temere che fosse annegata nel fiume, ma non era possibile, sentiva la sua presenza, DOVEVA essere lì da qualche parte.
-Qualcuno ha visto la mia pelliccia? - domandò la piccola e tutti si voltarono verso il punto da cui proveniva la voce.
Lucy era poco distante da loro e si avvicinava stringendosi nel golfino fradicio.
-Non preoccuparti, cara, tuo fratello ha avuto molta cura di te - affermò il signor Castoro e Anakin non comprese se lo diceva per scherzo o se era serio.
-E non credo che quelle pellicce vi serviranno ancora per molto - assentí la signora Castoro e i ragazzi si voltarono a guardare un albero poco distante.
I primi timidi fiori primaverili stavano sbocciando sui rami, un chiaro segno che il potere della strega si stava indebolendo.
-Meraviglioso - furono le uniche parole di Anakin.
Era uno spettacolo magnifico, l'inverno che regrediva, lasciando spazio alla primavera.
-Forza, ci siamo quasi, l'accampamento di Aslan non è lontano - sorrise il signor Castoro.
Anakin annuì, presto sarebbero stati al sicuro.
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