Capitolo 4 - Una fuga rocambolesca

Un ululato squarciò il silenzio della notte e Anakin sentí la Forza urlare, come se volesse avvertirlo del pericolo.

Insieme ai ragazzi e al signor Castoro stavano tornando di corsa verso la casa.

-Ho un gran brutto presentiamo - riuscì solo a dire Anakin, guadagnandosi un'occhiata strana da Susan.

Il signor Castoro aprí in fretta la porta ansimando.

-Corri, mammina! Stanno arrivando! - dichiarò il Castoro.

-Oh! Vengo subito - affermò la moglie iniziando ad aprire alcune antine, tirando fuori quelle che Anakin immaginò fossero provviste.

-Ma che sta facendo? - domandò Peter.

Il signor Castoro fece un cenno di rassegnazione, mentre Susan si prodigava per dare una mano alla padrona di casa.

-Dopo mi ringrazierete! Il viaggio è lungo e il Signor Castoro diventa piuttosto irritabile quando ha fame! - rispose la Signora Castoro.

A quelle parole Anakin trattenne una risata, anche se non vi era niente da ridere, vista la situazione abbastanza grave.

-Sono irritabile già ora! - sbuffò il Castoro.

-Non abbiamo tempo! Sono vicini - intervenne a quel punto Anakin, non voleva mettere fretta, ma i lupi della Strega non avrebbero aspettato ad attaccare.

-Per di qua - il Signor Castoro aprí quella che sembrava una credenza, ma che in realtà nascondeva una galleria.

-Coraggio! -

I castori precedettero i Pevensie e Anakin che fu l'ultimo a saltare di sotto.

-Signor Castoro, faccia strada, abbiamo pochi minuti di vantaggio - affermò Anakin.

-Come fai ad esserne certo? - domandò Susan scettica.

Anakin avrebbe voluto ribattere che non era il momento di obiettare, ma per sua fortuna Lucy fu molto più veloce di lui asserendo che avrebbero potuto beccarsi più tardi quando sarebbero stati al sicuro.

Iniziarono a correre lungo la bassa galleria, per Anakin una vera tortura, in quanto costretto a correre chianato, visto il suo metro e ottantatre di altezza, lo consolava però il fatto che anche i Pevensie fossero costretti nella medesima postura, visto che la galleria era ad altezza di castoro, non di umano.

Susan teneva in mano una lanterna ed era a pochi metri da Anakin il quale chiudeva la fila, davanti a lei vi era Lucy con la signora Castoro, prevedevano Peter, con in mano una torcia e il signor Castoro che faceva da  guida.

-L'abbiamo scavata io e Tasso, sbuca a due passi da casa sua - stava spiegando il castoro, proprio in quel momento, Lucy si incampò su una radice sporgente e cadde a terra.

-Lucy - Susan aiutò la sorella ad alzarsi.

-State bene, ragazze? - Anakin fu subito al loro fianco.

Lucy annuì, ma un suono molto più sinistro attirò l'attenzione della piccola compagnia, un abbaiare furioso, i lupi li avevano trovati.

-Sono nella galleria! - dichiarò Lucy con voce preoccupata.

-Svelti! Da questa parte! - invitò il signor Castoro rimettendosi a correre.

-Svelti! Svelti - la voce della signora Castoro cercava di rimanere calma, ma la povera bestiola era terrorizzata e Anakin non faticò a comprendere ciò.

Lo era anche lui, nonostante la sua lunga esperienza in guerra.

Continuarono a correre senza mai fermarsi, con la sensazione che i inseguitori fossero sempre più vicini e, quindi sempre più pericolosi.

Se Anakin era pronto a combattere e ad infilzarli uno per uno con la sua spada laser, si rendeva conto però che gettarsi nella mischia, come era abituato a fare, non era una buona idea, visto che aveva preso l'impegno di proteggere quei ragazzi e non poteva certo venire meno alla parola data.

Di colpo si ritrovarono davanti ad un punto cieco.

-Dovevi portare una mappa! - affermò disperata la signora Castoro.

-Non c'era più posto con tutta quella marmellata! - la ribeccò il marito alludendo alla quantità industriale di marmellata che la moglie si era portata dietro.

Il Castoro saltò in alto riuscendo ha creare un passaggio.

-Andate ragazzi, sarò l'ultimo come al solito - dichiarò Anakin zittendo con un'occhiataccia la possibile obiezione di Peter.

Uscirono prima i signori Castoro, poi le ragazze, Peter e Anakin in fondo.

Appena usciti, Anakin e il signor Castoro bloccarono l'uscita del tunnel con un barile.

Quando però lo Jedi si voltò per osservare meglio quello che li circondava lo spettacolo lo raggelò.

Intorno a loro si ergeva un piccolo villaggio, i cui abitanti erano stati tutti pietrificati, alcuni sembrava che stessero uscendo dalle proprie case, altri guardavano oltre gli usci, un tasso si ergeva in mezzo a quello spiazzo in piedi su due zampe, sembrava voler fermare qualcuno o impedire a qualcuno di avvicinarsi troppo.

Il signor Castoro si avvicinò al tasso osservandolo tristemente.

-Mi dispiace tanto, caro - affermò la signora Castoro poggiando una zampa sulla spalla del marito.

-Era il mio migliore amico - dichiarò sofferente il Castoro.

Lo Jedi era un po' invidioso di quel rapporto così intimo e così bello che i due coniugi Castoro avevano tra loro, lui e Padmé avevano più o meno lo stesso rapporto, ma a differenza dei due castori davanti al giovane, lui e la sua amata sposa non potevano nemmeno guardarsi in pubblico per non destare sospetti.

Era una situazione insostenibile e Anakin giurò che, una volta che fosse tornato a casa, avrebbe discusso con Padmé sul fatto che non riusciva più a sopportare i sotterfugi a cui erano costretti.

Era stanco, non gli importava più, che tutti sapessero che loro erano sposati.

-Ma che è successo qui? - domandò Peter osservando le figure pietrificate presenti intorno a loro e strappando Anakin ai suoi pensieri riguardanti la segretezza del suo matrimonio.

-È così che diventano quelli che fanno arrabbiare la strega - rispose beffarda una voce.

Anakin accese la spada laser, quando, da una delle case comparve una volpe dal manto rosso che osservava la scena con evidente divertimento.

-Fa un altro passo traditore! E ti rosicchio come un ramoscello! - il signor Castoro stava marciando verso la volpe, mentre sua moglie tentava di trattenerlo.

-Non si preoccupi, signor Castoro, se vuole lo infilzo io - dichiarò Anakin facendo anche lui mezzo passo verso il loro avversario.

-Rilassatevi entrambi, io faccio parte dei buoni - sorrise la volpe saltando giù dall'uscio finendo davanti al signor Castoro.

-Sí? Eppure somigli davvero tanto ad uno di quelli cattivi - dichiarò arrabbiato il Castoro.

-Una infelice rassomiglianza, ma possiamo discutere di parentele più tardi...ora è meglio muoversi - dichiarò la volpe alludendo ai lupi che stavano giungendo dal tunnel.

Anakin tuttavia sentiva che di quella volpe ci si poteva fidare, la Forza non emenava vibrazioni negative riguardo al loro nuovo, inaspettato alleato.

-Che pensavi di fare? - domandò ancora Peter fissando la volpe, la quale fece un sorriso complice.

Qualche secondo dopo Maugrim e i suoi lupi sbucarono dal tunnel abbaiando furiosi.

Tuttavia nello spiazzo trovarono solo la volpe.

-Salve, signori, abbiamo perso qualcosa? - domandò la volpe cercando di nascondere la sua paura.

-Non fare il furbo con me, so bene da quale parte stai...stiamo cercando degli umani - affermò Maugrim ringiando.

-Eh eh, umani, qui a Narnia, beh interessante come informazione non trovi? - domandò ancora la volpe, ma non fece in tempo ad aggiungere altro perché uno dei lupi lo prese tra le fauci arrivando molto vicino ad ucciderla.

La volpe gemette di dolore, dall'albero sopra il quale si erano nascosti, Anakin fu costretto a mettere una mano sulla bocca di Lucy e la signora castoro fece la stessa cosa con il marito, se avessero urlato sarebbero stati scoperti e non potevano permetterselo.

-La tua ricompensa è la vita...eh eh non vale molto, ma comunque, dove sono i fuggiaschi? - domandò Maugrim con arroganza.

Anakin era quasi certo che la volpe, visto che sul piatto vi era la vita, li avrebbe traditi, e già malefica la Forza per non averlo avvisato, ma forse il finale di quella vicenda non era stato ancora scritto.

-A nord, sono andati a nord - gemette la volpe.

-Seguite il fiuto! - ordinò Maugrim, mentre la volpe veniva lasciata a terra  ferita.

Anakin tirò un sospiro di sollievo, per il momento erano salvi.

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