Capitolo 2 - A rigor di logica

-Pssst - il passero poggiato sul ramo fuori dalla casa di Tumnus attirò l'attenzione dei ragazzi.

-Il passero ha fatto Pssst a noi? - domandò Susan con aria stupita.

-Così sembra - rispose Anakin precedendo i Pevensie fuori dalla casa del fauno.

Se ci fossero stati problemi avrebbe difeso i ragazzi.

Il passero volò via, mentre un rumore di zampe che prestavano la neve ruppe il silenzio tombale che regnava in quel luogo.

I sensi di Anakin erano all'erta, quando il rumore si fece più vicino la spada laser volò in mano al ragazzo che la puntò verso...un castoro.

-Attento con quell'affare, figliolo! Potresti fare male a qualcuno - affermò il castoro sotto gli occhi stupiti dei ragazzi.

Anakin spense la spada rendendosi conto che il castoro non era un pericolo, anzi, probabilmente, poteva essere un alleato.

-Lucy Pevensie? - domandò la bestiola indicando la più piccola dei fratelli.

Lucy fece un passo avanti, passando di fianco allo Jedi che non perdeva di vista né lei né il castoro.

L'animale allungò alla ragazzina un fazzoletto bianco e la piccola sobbalzó riconoscendolo.

-È il fazzolettino che ho regalato al signor...

-Tumnus, lo ha dato a me prima che lo arrestassero - terminò di dire il castoro con aria afflitta.

Quindi il castoro conosceva Tumnus e non era dalla parte della cosiddetta regina di Narnia, ora bisognava capire se ci si poteva fidare.

I suoi poteri di Jedi non percepivano alcun pericolo, proveniente dal castoro, quindi, forse si poteva fidare.

-Ma sta bene? - domandò Lucy in apprensione per il suo amico.

-È meglio se venite con me - affermò il castoro facendo segno loro di seguirlo.

Peter e Lucy furono i primi a tentare di seguire l'animale ma vennero prontamente fermati dal raziocinio di Susan.

-Dove state andando? - domandò la ragazza indignata.

-Ha ragione! Chi ci dice che possiamo fidarci di lui? - intervenne Edmund.

Anakin, che stava già avviandosi dietro la bestiola fu costretto ad un repentino dietrofront.

-Ha detto che conosce il fauno - rispose Peter.

-È un castoro, lui in ogni caso non dovrebbe parlare - dichiarò Susan evidentemente scocciata.

-Seguendo questo ragionamento allora nessuno di noi dovrebbe essere qui - intervenne Anakin spiazzando tutti.

-Perché, se ci pensate, non è normale che vi sia un mondo intero dentro un armadio, né che mondi così diversi come il vostro e il mio si possano minimamente toccare - continuò imperterrito lo Jedi.

-Adesso contesti anche lui, Sue? - domandò con tono di sfida Peter.

Susan lanciò uno sguardo ad Anakin.

Non era arrabbiata con lui, ma era necessario che tutti capissero che non erano al sicuro lì.

Chissà cos'era successo all'amico fauno di Lucy, ma Susan non voleva restare così tanto per scoprirlo.

-Ormai siamo qui, ci conviene fidarci del castoro, se restiamo troppo fermi in un punto rischiamo di essere scoperti e qualcosa mi dice che questa Jadis non sia esattamente amichevole con gli essere umani - affermò ancora Anakin.

I suoi poteri di Jedi avvertivano il pericolo intorno a loro, non erano per niente al sicuro e la Forza stava tentando di avvertirlo, dovevano seguire il castoro o sarebbero stati guai grossi per ognuno di loro.

Lui era addestrato a combattere, i ragazzi Pevensie no.

Ancora una volta si domandò perché il leone lo avesse mandato lì, ma soprattutto perché era così interessato a quei ragazzi.

Ci doveva essere qualcosa sotto, e Anakin voleva scoprirlo.

-Andiamo, io chiuderò il gruppo, dopo di voi - Anakin fece cenno ai ragazzi.

Edmund fece per protestare, ma l'occhiataccia che gli riservò lo Jedi lo convinse a non dire niente.

Anakin era ancora convinto che non fosse la prima volta che Edmund raggiungeva Narnia, vi era qualcosa nei suoi occhi che non lo convinceva, quel ragazzino non era del tutto sincero.

Vi era altro, una verità che non aveva detto a nessuno, nemmeno ai suoi fratelli, un segreto che, forse, c'entrava con la regina di Narnia.

Alla fine seguirono tutti il castoro.

-Venite, non è il caso di restare fuori quando arriva il buio - dichiarò l'animale mentre faceva strada ai ragazzi attraverso quelle lande ghiacciate.

-Vi sono alleati ovunque, vero, della regina, intendo - affermò Anakin dalle retrovie.

-Sei acuto, figlio di Adamo, beh posso dirti di sì - rispose l'altro.

Anakin tornò a pensare per un attimo a Padmé.

Avrebbe tanto voluto averla al suo fianco, una combattente come lei avrebbe fatto sicuramente la differenza in un eventuale scontro.

Ritornò anche a pensare al leone e al fatto che lo avesse chiamato Cavaliere del Cielo, una nomea che nessuno gli aveva mai affibbiato.

Su Coruscant i media lo chiamavano Il Grande Eroe Senza Paura senza però rendersi conto che la paura la provava anche lui, era solo abbastanza bravo a nasconderlo.

La guerra lo aveva indurito, aveva respirato la violenza dai quattordici anni, perché l'ordine all'epoca aveva bisogno di guerrieri.

Obi-Wan era stato costretto a mettere da parte i concetti filosofici dei Jedi per insegnargli a sopravvivere in un clima di violenza, già all'epoca si respirava l'aria della guerra.

Anakin non lo aveva capito allora, beh era un ragazzino, ma ora?

Per la legge di Naboo era un uomo a tutti gli effetti, perché si era sposato e quindi da ragazzo era diventato uomo.

Qiesto agli occhi della legge, ma lui si sentiva veramente un uomo?

La risposta era no.

Non si sentiva per niente uomo, anzi al confronto con Padmé si sentiva lo stesso bambino che lei aveva conosciuto su Tatooine.

Forse era solo il suo corpo ad essere maturato.

Ma non la sua mente.

Vi erano così tante cose che avrebbe voluto fare.

Prima fra tutto poter urlare ai quattro venti che Padmé era sua moglie.

Avrebbero avuto una vita diversa.

Lontani dalla politica, dalle questioni di governi, una famiglia normale.

Non aveva mai pensato che una famiglia sarebbe quello a cui avrebbe aspirato da grande, ma forse era proprio quello che gli mancava.

-Cribbio, mi sa che la vecchia a messo su il bollitore, prenderemo una bella tazza di tè - dichiarò il castoro.

Dalla sporgenza dove erano si poteva vedere quello che sembrava una catasta di legno da cui usciva del fumo, osservando meglio Anakin notò una porta.

Quella era la casa dei castori.


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