Danza eseguita con Bluevelyn

Miei cari amici, vogliate perdonare questa povera dama per aver tardato nel parlarvi delle storie che mi hanno intrattenuta nel mese di dicembre. Tra i numerosi ricevimenti natalizi ai quali ho partecipato e i balli per il nuovo anno, ho trascorso poco tempo al mio scrittoio. Ma eccomi qui, dunque non perdiamo altro tempo.

Ho sorriso ritrovandomi tra le prime righe della vostra storia Destiny, scorrevole e ben scritta, Lady Bluevelyn. La parte che definirei introduttiva è stata piacevole, seppur decisamente lunga, vista la sola forma narrativa fino al terzo capitolo. La situazione mi è parsa chiara: la ragazza si sta per trasferire, ma ancora non ci è stato rivelato nulla del trauma che ha subito.

Seppur danzar con voi mi aggradi, vi prego di aumentar un po' il passo o finiremo per inciampare nei nostri stessi piedi. Mi sento di consigliarvi una piccola scrematura per evitare di essere ridondante nei pensieri; anche perché tra ricordi con le sorelle, avvenimenti solo accennati e dolore ripresentato con parole differenti siamo fermi da molto.

Lasciate che mi complimenti con voi, amica mia, per la descrizione del pianoforte così simile a quella di un gatto, mi avete quasi tratta in inganno, furbetta, ma l'ho adorata. Inoltre, concordo con voi che la madre non sia propriamente un esempio d'amore materno, di correttezza.

Seppur con un filo di torpore, ho proseguito le serate in vostra compagnia per scoprire l'oscuro segreto che ha distrutto la vostra protagonista. Quando avete svelato ciò che già temevo, sono rimasta ugualmente perplessa. Se prima non smettevo di tormentarmi rispetto a come fosse possibile che le sorelle, tanto amate, assistessero da mute spettatrici alle sofferenze della più piccola, ritrovarle a chiamarla "Suor Felicity" mi ha oltremodo nauseata. Quale totale assenza di tatto può essere? Quale ricatto impedirebbe a un padre o a due sorelle di dar fuoco a ogni cosa? Quale ragazza, in una situazione simile, sarebbe ancora mentalmente sana al punto da apprezzare una stanza, un bel ragazzo o quant'altro?
Di cosa sia gelosa la madre, per quanto disdicevole, pare chiaro, ma il perché il padre non la lasci dopo ciò che ha visto la protagonista non lo è altrettanto.

Se devo essere onesta, mia cara, ho paura di scoprire dove la storia andrà a parare, ma mi auguro che il bel giovine degli incontri/scontri si rivelerà colui che la salverà, prima di qualunque tipo di avvicinamento a colui che, invece, non voglio nominare...

La vostra storia mi ha interessata e intrigata nel procedere con la lettura, ma davvero, cara sognatrice, rendi più accattivanti anche i primi capitoli, il rischio che altri pigri lettori non proseguino la lettura è alto, ed è un peccato.

Con stima,
Lady Wattysdown