ATTENZIONE: chiunque non sia adeguatamente pronto ad affrontare effetti collaterali come  pianto,nasuea,vomito,vuoto allo stomaco,impotenza,possibile voglia di porre fine alle precedenti sofferenze tramite svariate armi e infine infarto, non deve ASSOLUTAMENTE continuare la lettura.

Bene. Se siete stati cosi stupidi o coraggiosi ( tanto sono la stessa cosa vedi harry e percy) da arrivare fin qui state per leggere un lungo pensiero altamente filosofico. Oggi ho finito le sfide di apollo e devo sire he nonostante i precedenti libri non mi siano molto piaciuti l'ultimo mi ha davvero colpito e mi ha fatto capure tante cose. Apollo ha impiegato 6 mesi per distruggere il triumvirato e pitone  liberare gli oracoli e imparare l'umiltà  ed io in altrettanto tempo ho metabolizzato la morte di Jason Grace. È arrivata come una lncia in mezzo alla schiena la consapevolezza di questa morte dopo ben 6 mesi, 6 mesi in cui ero riuscito a impedire che i sentimenti relativi a questo evento mi facessero da padrone ,li ho seppelliti dentro di me ma quando ho letto di come persino Apollo sia diventato umile e di come si sia ricordato le parole di Jason sono crollato. Ho lasciato che i sentimenti mi inondasserò e questa è stata la botta finale dove ho compreso tante cose che mi hanno aiutato ad avere un quadro più completo del viaggio che ho intrapreso ormai 3 anni fa quando per la prima volta ho aperto il primo libro che mi ha davvero toccato dentro. Ho compreso che ogni libro che noi leggiamo ma che leggiamo veramente immedesimandoci nella completezza dei personaggi, non semplicemente vedendo le parole stampate nero su bianco con l'inchiostro sulla carta, comporta un enorme arricchimento culturale che diventa minuscolo e insignificante di fronte all'arricchimento personale del nostro io che diventa piu consapevole completo migliore . Eppure non è tutto oro ciò che luccica perchèla cosa più immensa da pagare è il prezzo. Un prezzo enorme e quasi crudele che comporta che ogni volta che ci arricchiamo , tranne in rare e preziose occasioni , un dolore immenso perché se ci riflettiamo meglio la lettura è un viaggio dentro di noi e ogni volta con degli avvenimenti ci mette dentro benzina semza però badare al male che ci fa perché se ci pensiamo attentamente le tappe più importanti di questo viaggio sono le più dolorose . Quindi ne vale davvero la pena ? Questa domanda è difficile quanto la risposta è mutevola e cambia a seconda delle persone che se la pongono. La mia risposta è si me vale la pena solo se siete pronti a sopportare dolore e sofferenza  a oltrepassare un inferno di fiamme e morte dove la vistra anima sarà mutilata con il ferro e con il fuoco. Se avete ( userò un termine tipico napoletano perché non mi viene un altro modo per descriverlo) sufficiente cazzimma allora ne vale la pena. Altrimenti scoprirete in altro modo i meandri più profondi del vostro cuore e della vostra mente senza il doloroso ausilio della lettura . Mentre per gli scettici che non sono ancora convinti ragionate con me: la rappresentazione di una storia si vede nei suoi lettori nei cosidetti fandom che altro non sono un manto in cui vengono intracciati tanti fili come quello delle parche solo che è riscritto rimodellato come noi che abbiamo tanto sofferto avremmo voluto che andasse. E se prestate attenzione i fandom si focalizzano proprio sulle parti più dolorese e cruciali perché sono e sempre saranno ferite aperte che non possono essere completamente rimarginate e che per quanto male possano fare sono segni di ciò che abbiamo passato.  Quindi i Fandom altro non sono che un velo che noi stenfiamo sui fatti più dolorosi per evitare di vederli perché gia ci hanno procurato troppa sofferenza.  Vorrei concludere questo papiello filosofico contestamdo una frase al professor Silente. La frase in questione e famosissima e confido che tutti la conosciate cioè " Non serve a niebte rifugiarsi nei sogni e dimenticarsi di vivere " , bene la frase lascia intendere che sia più facile rifugiarsi nei sogni (o nei libri) che affrontare di petto la vita. Invece devo contestare al Professore che anche per rifugiarsi nei sogni ci vuole notevole ardimento poiché le cose anche nei sogni anzi soprattutto nei sogni tendono a farsi assai complicate e dolorose.

E dopo questo lungo pensiero altamente filosofico perché si vi lascio sperando di nom aver causato suicidi e ricoveri in ospedale. CANNAVARO