Pub
La sala dai muri blu e dal pavimento in legno scuro è colma di divanetti biposto argentati e tavolini. Dei led sono incollati alle pareti del loco mentre una strobosfera pende sul piccolo palco, disposto dalla parte opposta di un bancone. Vicino alle vivande c'è una porta-finestra che conduce ad un balcone che affaccia sulla foresta. In un angolo è presente un pianobar, il quale, colpito dalle luci, riflette in parte le varie tonalità degli alcolici. Del fumo, bianco ed opaco, invade parte del locale ma è l'odore pungente di tabacco mi fa storcere il naso. Dinanzi a me vedo corpi sudati di Warg che si strusciano gli uni contro gli altri, alcuni sono stravaccati sui divanetti in attesa dell'accoppiamento mentre altri ancora sono seduti scomposti sugli alti sgabelli prossimi al bancone. Flussi di alcol e fumo li inebriano, liberandoli dai pensieri, dalle preoccupazioni. Reprimo il disgusto ed avanzo quando Leila mi ghermisce per il polso, costringendomi a portare l'attenzione su di lei. Mi scruta circospetta, attendendo impaurita una mia imminente dipartita, per poi condurmi in pista. Ci scontriamo con qualche Warg ma, prima che possa dar inizio ad una lotta iniqua, entriamo in una saletta. Per lo meno qui la musica non giunge disturbante alle mie orecchie...
Mi guardo intorno e, se non fosse per le dimensioni ridotte della stanza, la mancanza della postazione del dj e del colore variato delle pareti, sarebbe identica a quella di prima. Inevitabilmente il mio sguardo viene catturato dal piccolo gruppo appartato sui divanetti.
«Ehi ragazzi!» Squittisce Leila con voce stridula.
Si abbandona tra le braccia dell'amato e lo bacia innamorata. Si scambiando un dolce sorriso e si perdono l'uno negli occhi dell'altro. Arthur la stringe forte a sé, guardando poi me ed accennando un saluto col capo, per poi richiamare all'ordine i presenti: «Chiedo a tutti di ricomporsi e prestare attenzione.»
Due uomini, seduti accanto al marito di Leila, gli prestano subito ascolto mentre la coppia intenta ad amoreggiare continua indisturbata. Lui è disteso sul divanetto con le mani sul sedere di lei, la quale invece struscia la sua femminilità sul cavallo dei pantaloni dell'amante. Si baciano con possessione, rimanendo quasi senza fiato. Guardandoli giungo alla conclusione che, se non fossero vestiti, si sarebbero accoppiati senza disturbo. Sto per volgere l'attenzione su Leila quando riconosco la benda sul volto dell'uomo.
«Ray!»
Osservo Leila con le gote in fiamme, in quanto sono stata colta a fissare i due amanti.
«Søren! Kendra!» Tuona Arthur, irritato.
Gli amanti ringhiano indispettiti dall'interruzione mentre tento disperatamente di non rigettare. La scena alla quale ho appena assistito è a dir poco disturbante. Non credo riuscirò mai a dimenticarla. Mi costringo a guardare altrove e mi siedo accanto a Leila.
«Dunque...» Sentenzia Arthur. «Loro sono Jake e Robert.»
Mi affretto a porgere la mano ma nessuno dei due me la stringe in segno di saluto. Leila alza gli occhi al cielo e sbuffa divertita, spiegandomi con gentilezza: «Stringere la mano non rientra nelle usanze dei Warg, perciò non rattristarti.»
«Risolviamo subito.» La interrompe Jake, alzandosi e ricambiando il mio gesto.
Il Warg mi sorride sincero e si alza, sovrastandomi di molto in altezza. Lo osservo meglio e devo ammettere che non sembra avere brutte intenzioni. Ha i capelli marroni e gli occhi, grandi ed ambrati, sono incorniciati da lunghe ciglia, rendendo più gioioso ed infantile il suo sguardo. Quando sorride due fossette gli si disegnano in prossimità delle labbra poco carnose. Un accenno di barba mette fine al finto incantesimo, rivelando così la sua vera età. Smetto di fissarlo e saluto Robert, che al contrario di Jake ha i capelli neri e gli occhi marroni, i quali per qualche strana ragione m'incutono timore. Nonostante ciò, evito di mostrarlo anche perché sarebbe da maleducati.
«Loro due e Søren sono i beta del branco a me più vicini, i miei migliori e più fidati amici.» Espone Arthur emozionato.
«Di cosa volevate parlarmi esattamente?» Taglio corto in quanto non gradisco parte della compagnia né tanto meno questo posto.
«Søren mi ha detto del tuo desiderio, perciò da domani comincerai a combattere.» Sentenzia l'Alpha.
«Non voglio allenarmi con lui.» Ribatto senza rimpianto.
«Non ti disturbare.» Risponde il Warg, oltraggiato dal mio comportamento. «Non perderei mai del tempo con te, umana.»
«Il sentimento è reciproco.» Ringhio furiosa, fulminandolo con lo sguardo.
Søren balza in piedi ma Robert lo blocca prontamente per un braccio, invitandolo a prendere di nuovo posto. L'occhio del Warg mi scruta fiammante d'ira. Mi odia. Furioso si libera della presa dell'amico e si siede accanto a Kendra, attirandola a sé e baciandola sotto i miei occhi inferociti. In verità ora per lui provo pena. Søren è solo, lo è sempre stato, e crede che, comportandosi così, mi possa ferire. Povero illuso! Volgo la mia attenzione su Arthur che fissa irato Søren. Per fortuna Jake, percependo la tensione, si propone: «L'allenerò personalmente.»
«Davvero?!» Domanda felice Leila, lanciandomi uno sguardo colmo di gioia.
«Sempre se per lei va bene.»
«Nessun problema. Grazie.» Rispondo in modo educato.
«Domani potresti accompagnarla alla collinetta dietro il parco a nord-ovest della vallata verso le 9:00?» Chiede Jake a Leila.
«Certo!»
«Adesso che il dilemma è stato sanato, possiamo andare a ballare.» Dice a gran voce Robert, pronto a scendere in pista.
Guardo Leila supplicante, la quale, seppur contrariata, acconsente alla mia tacita richiesta: «Parteciperò dopo alle danze, poiché accompagnerò prima Raissa a casa.»
«Non ti lascio camminare per la vallata da sola a quest'ora!» S'intromette Arthur visibilmente preoccupato.
«Posso tornare sola. Non è necessario che tu mi accompagni.»
«NO!» Ribatte Leila contrariata. «Potrebbe succederti...»
«Anche a te.» La interrompe Arthur.
«Basta!» Urlo spazientita. «Tornerò sola.»
Prima che Leila possa dir qualcosa, mi trovo già fuori dalla sala e sono pronta per uscire dal pub quando mi volto e vedo Leila, Arthur e Jake pronti a raggiungermi. Chiudo la porta principale e corro a più non posso verso il punto più alto della valle. Arresto la mia corsa solo quando mi ritrovo a non avere più fiato. Poggio le mani sulle ginocchia e compio dei profondi respiri, maledicendomi per aver accelerato l'andatura già veloce. All'improvviso un fruscio sinistro giunge alle mie orecchie, costringendomi a riassumere una posizione eretta ed a studiare con ansia le case circostanti. Tendo bene le orecchie così da percepire qualsiasi tipo di suono udibile mentre avverto il cuore battermi con furia in petto. Nulla. Niente di niente. Forse sarà stata la leggera brezza a risuonare in qualche fessura o solo la mia fervida immaginazione. Senza perder tempo continuo per la mia strada a passo svelto, avvertendo per tutto il tragitto una strana presenza. Accelero il passo ancora di più, poiché son certa che qualcuno mi stia seguendo. Non so cosa fare, anche perché non so difendermi poi così tanto bene. Sono certa di aver visto due gemme fiammanti nel buio della notte. Corro sino a quando non apro il portone di casa. Non appena metto piede all'interno dell'abitazione, mi accascio contro il legno e compio un profondo respiro di sollievo. Pian piano libero la mente dalla paura ed il cuore riprende a pulsare con un ritmo regolare. Cos'è appena accaduto?!
BAAM! Perché Soren si è comportato così con Raissa? Chi è Kendra? Cosa ne pensate invece di Jake e Robert?
Ma giungiamo al punto saliente...Chi inseguiva la protagonista?
YOUTUBE Link: https://youtu.be/tkZ_w1c_BLI
Continuate a leggere la storia e magari metti una stellina o un commento se vi piace😘😘
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top