BONUS (Coronavirus break): Questione di fan fiction

Sebastian non riusciva a credere ai propri occhi: era collegato con Lewis, che lo fissava con i suoi occhi scuri da furbetto, legandosi sensualmente le treccine in una coda.

Poi qualcosa si mosse, probabilmente la webcam.

«Roscoe, Coco, fate i bravi e salutate Sebastian!» ordinò Lewis.

I due cani erano sdraiati a terra. Roscoe teneva la testa appoggiata su una palla, mentre Coco aveva gli occhi chiusi.

«Niente» osservò Lewis, ricomparendo sullo schermo, «Credo proprio che non intendano fare i bravi, oggi. Sono due sfaticati.»

«L'importante è che mi saluti tu» ribatté Sebastian. «Sono felice di poterti rivedere, anche se a distanza. Non mi era mai capitato di fare una videochiamata con un altro pilota, nemmeno con Grosjean. Ci sentiamo solo in chat, mi passa sempre delle ricette piuttosto gustose.»

«Spero vivamente che non cucini dei gabbiani spacciandoli per tacchini. Non mi aspetto il tacchino di soia, ma almeno che sia davvero un tacchino. Sacrificare tacchini è poco accettabile, ma rimane pur sempre entro certi limiti di decenza, ma i poveri gabbiani...»

«Stai tranquillo, non ci sono gabbiani nelle campagne svizzere» lo rassicurò Sebastian, «E se anche ci fossero, non farei qualcosa di così crudele. Ho solo realizzato delle ottime frittate con le uova delle galline che tengo in giardino.»

«Povere galline» borbottò Lewis. «Che cosa ne sai che sono felici di stare nel tuo giardino?»

«Quando qualcuno porta loro da mangiare, sono sempre contente.»

«E le uova?»

«Dai, Lewis, non ti ho chiamato per parlare di polemiche relative all'alimentazione. Sarebbe un mondo molto più bello se potessimo vivere tutti quanti d'amore e non nutrirci né di uova, né di carne, né di verdure, né di null'altro che non di noi stessi.»

Lewis ridacchiò.

«Stai cercando di sedurmi, Sebastian?»

«No, figurati.»

«Meglio così, perché non oso immaginare cosa faresti dopo.»

«Dopo... quando?»

«Quando avrai visto il link che sto per passarti. Ho trovato un gruppo piuttosto pittoresco, a tematica Sewis.»

«A tematica Se... cosa?»

«Sewis. Sebastian/Lewis. Accostamento ridicolo. Come si permettono di anteporre il tuo nome al mio? Non ha senso di esistere.»

L'argomento si faceva interessante.

«E cosa farebbero su questo gruppo?»

«Scrivono fan fiction in cui io e te ci amiamo.»

«Aaaawwww. Passami un link subito!»

Il link non tardò ad arrivare. Sebastian vi cliccò sopra e si mise a leggere un elenco di racconti dedicati a lui e al suo collega.

«Apri "una serata a casa Sewis". È molto romantica.»

Sebastian fece ciò che Lewis gli aveva detto. Iniziò a scorrere le prime righe, ritrovandosi catapultato in uno scenario suggestivo, in cui lui e il suo interlocutore erano descritti mentre guardavano un film romantico stando abbracciati.

"Lewis teneva una mano tra i capelli di Sebastian, accarezzandoglieli dolcemente. Sebastian, nel frattempo, aveva tra le dita una delle treccine di Lewis e gli sussurrava all'orecchio romantiche parole d'amore."

Lewis - quello che stava dall'altro lato dello schermo, non quello descritto nella fan fiction - fece un radioso sorriso.

«Romantico, vero?»

«Mi farei accarezzare volentieri i capelli da te» puntualizzò Sebastian. «Sono certo che saresti dolcissimo e che sarebbe tutto stupendo.»

«Sì, ma hai visto come continua?»

«Non ancora.»

«Allora leggi subito!»

Sebastian proseguì, sperando di non rimanere traumatizzato.

"La treccina gli scivolò, mentre formulava un pensiero inquietante. Stringendosi a Lewis, gli domandò: 'Cosa ne sarà di noi se vincerai anche il prossimo mondiale? Sarà imbarazzante per te sapermi ancora a quota quattro mentre i tuoi titoli aumentano a vista d'occhio?' Lewis non rispose. Sembrava pensieroso. Sebastian scoppiò a piangere, per il mondiale che non arrivava. La mano di Lewis si fece sempre più dolce tra i suoi capelli. Comprendendolo al volo, lo rassicurò: 'Sono certo che vincerai tu il prossimo mondiale e, quando accadrà, sarà il giorno più bello della mia vita'. A quel punto indietreggiò, per guardare Sebastian negli occhi. Poi le loro labbra si incrociarono e la lingua di Lewis scivolò nella bocca di Sebastian."

Dai due capi dello schermo, si fissarono a lungo, entrambi perplessi.

«Beh?» domandò Sebastian, a quel punto. «Cosa te ne pare?»

«Penso che non avrei mai fatto nulla di tutto ciò» dichiarò Lewis, con fermezza.

«Quindi non mi avresti baciato?»

«Chissà, magari l'avrei fatto. Però di certo non ti avrei mentito così spudoratamente dicendo che una tua eventuale vittoria del titolo mi avrebbe fatto piacere. Questa fan fiction è palesemente out of character. Credo che dovremmo protestare con l'autrice.»

«Però è divertente.»

«Certo che è divertente... e lo è ancora di più se prosegui.»

Sebastian iniziava ad avere paura.

Era un padre di famiglia ed era felicemente sposato, non era certo di potere proseguire con una lettura che poteva rivelarsi traumatica.

Si fece coraggio e proseguì. "Lewis iniziò a sbottonare la camicia a quadri. Abbandonata la sua bocca, scivolò giù, iniziando a baciargli il collo. Con una mano, nel frattempo, gli apriva la cerniera dei pantaloni. Sebastian ribaltò Lewis e iniziò a spogliarlo a sua volta..."

Sebastian scosse la testa.

«Questa autrice non ha capito proprio nulla.»

«Che cosa non avrebbe capito?»

«Io che ti spoglio...»

«Hai ragione» convenne Lewis. «In una simile situazione non avrei indossato dei pantaloni o addirittura una maglia, ma sarei stato in mutande. Non avresti dovuto faticare a spogliarmi. E comunque non sono sicuro che mi sarei fatto spogliare da te. Ho altri gusti, in fatto di partner.»

«Anch'io.»

«Mi sarei fatto spogliare volentieri da Nicole Scherzinger. O da Rihanna. O da Daniel Ricciardo. Non trovi che Dan sia fighissimo?»

Sebastian ci pensò.

In effetti era piuttosto sexy.

«Con il fatto che sono sposato da una vita» ammise, «Non ci ho mai pensato fino in fondo.»

«Se non fossi particolarmente timido» gli confessò Lewis, «Credo che un giorno o l'altro, quando ripartirà il campionato, potrei nascondermi completamente nudo nel motorhome di Daniel, coprendomi le parti intime con un foglio con scritto sopra 'fai di me tutto quello che vuoi, sono tuo'.»

«Calma i tuoi bollenti spiriti, Lewis.»

«Hai ragione, ma questa storia si sta facendo molto hot.»

«Vedo, vedo. Nel paragrafo successivo ti sto infilando una mano dentro ai boxer. A proposito, anche questo credo che sia out of character. Sei sicuro di portare dei boxer? E non piuttosto un tanga leopardato? Credo che un simile capo di biancheria farebbe di più al caso tuo!»

«Esatto.»

«Vedo che la scena di sesso, però, non è descritta bene tanto quella in cui ci accarezzavamo i capelli.»

Lewis ridacchiò.

«Questo è facilmente prevedibile. Esiste qualche probabilità che l'autrice sappia come accarezzare i capelli a qualcuno. Però dubito che sappia come si fa a fare sesso.»

«In compenso si sta rivelando una mente sopraffina» replicò Sebastian. «Ha scritto che sei venuto troppo in fretta. Chi è molto veloce in pista, rischia di esserlo anche in altri ambiti.»

«Eh sì... ma ora vai al prossimo capitolo.»

«Il capitolo si intitola "nove mesi dopo"» osservò Sebastian. «Credo che sia molto intrigante.»

Lewis fece una sonora risata.

«Ne sei proprio certo?»

«Ovviamente! Il capitolo iniziale doveva essere ambientato in marzo. Questo potrebbe essere ambientato in dicembre, al Gala della FIA, dopo la mia proclamazione come campione del mondo.»

Lewis scosse la testa.

«Scordatelo, non hai vinto il mondiale. Però sei diventato campione del mondo di gravidanze mpreg.»

«Di... cosa?»

«Di gravidanze mpreg.»

«Ovvero?»

«Ovvero leggi e vedrai.»

Sebastian iniziò la lettura e la trovò piuttosto creepy. Si fermò dopo poche righe ed esclamò: «Non è possibile! L'autrice ha scritto che... devo partorire un bambino?!»

«Non uno, Sebby caro» ribatté Lewis. «Ha scritto che devi partorire tre gemelli.»

«Ma... f*ck!»

«Cosa sono quei paroloni?»

«Come dovrei reagire?»

«Non così. I nostri tre gemelli non dovrebbero ascoltare simili parole volgari. Non sei d'accordo?»

«Non sono d'accordo al fatto di dovere partorire tre gemelli.»

«Nemmeno io sono d'accordo al dovere fare da levatrice mentre partorisci nella nostra casa, se proprio lo vuoi sapere» puntualizzò Lewis. «Credo che questa autrice si sia spinta troppo oltre: non sa come si fa a fare sesso, quindi poteva anche non sapere come nascono i bambini...»

«Dubito che quell'autrice sappia come nascono i bambini, perché non ho un utero...»

«Non hai capito. Intendevo dire, se avesse pensato che i bambini vengano portati già fatti ai genitori dalla cicogna, sarebbe stato tutto molto più facile. Ce ne saremmo stati per nove mesi ad accarezzarci i capelli come prima e poi, alla scadenza del nono mese, una cicogna sarebbe venuta a bussare con il becco alla nostra finestra, portandoci i gemelli. Niente gravidanza, niente dolori del parto...»

«Sarebbe stata un'idea molto suggestiva» convenne Sebastian, «Specie se dovessimo avere dei figli insieme. Oppure, invece di una cicogna, a portarci i gemelli potrebbe essere un gabbiano di Montreal. Non sarebbe bello?»

«Bellissimo» convenne Lewis. «Adesso, però, non pensi che dovremmo passare a un altro racconto? Ce ne sono tanti...»

Sebastian scosse la testa.

«No, sono ancora un po' sconvolto. Sai, a leggere del mio parto, mi è venuta la nausea.»

«La nausea può essere un segnale di una gravidanza...»

Sebastian lanciò un urlo.

«Lewis, piantala!»

I cani risposero abbaiando.

«Hai visto?» sbottò Lewis. «Hai svegliato i Roscoco!»

«Roscoe non dormiva.»

«Si era già addormentato.»

«Capisco.»

«Si addormenta più in fretta di te, che hai bisogno di me che ti accarezzo i capelli.»

«Guarda che potrei chiederti di farlo davvero, quando ci rivedremo.»

Risero entrambi.

«Vedremo, Sebbino mio...»

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top