☀Appendice I: Le Libere Città

Il governo dell'entroterra nel Sud Infuocato è diviso tra sette grandi città-stato, formalmente autonome ma legate fra loro tramite trattati e accordi stipulati nei secoli.
Ecco le diverse organizzazioni politiche presenti nelle città, le loro caratteristiche architettoniche e l'organizzazione sociale ed economica.

Città di Haqqa
La più antica di tutte le sette libere città, Haqqa è situata verso nord, all'estremo confine con la Depressione.
È completamente fortificata, e possiede ben tre cinte murarie di antichi blocchi di pietra, giunti dalle cave della Corda Innevata.
Il governo della città è di tipo militarista. Possono accedere alle votazioni e alle assemblee unicamente i generali dell'esercito, precisamente trentacinque persone,
i Trentacinque di Haqqa, che prendono qualsiasi decisione.
La sua economia è florida, e si basa essenzialmente sul commercio schiavista, con cui contende il primato a Kodjassha.
È specializzata, però, nell'addestramento di soldati, guardie private per le donne delle famiglie nobili e membri delle diverse guardie cittadine.
La maggior parte degli eserciti del Sud è costituita da schiavi di Haqqa.
Il simbolo della città è una catena d'oro arrotolata su una torre.

Città di Berime
Una delle più grandi e importanti città della Lega è Berime, situata esattamente accanto ad una delle propaggini del fiume Kalir. Per questo, la sua architettura è molto particolare: decine e decine di canali, fontane e cascate artificiali riempiono la città, e i giardini sono i più lussureggianti di tutte le sette città. Il clima caldo e secco proveniente dalla Depressione rende questa città una delle più calde in assoluto.
Il governo di Berime è aristocratico, esiste un consiglio composto dagli anziani Patriarchi, che si occupano degli affari familiari. Il Saggio Patriarca è considerato a capo della città, e viene eletto nel consiglio una volta l'anno per presiedere le assemblee, comandare l'esercito e rappresentare la città nella Lega.
L'economia di Berime si basa sulla produzione di beni di lusso, in particolare tappeti, abiti, tende e gioielli.
Il simbolo della città è una rosa rossa al di sopra di un canale.

Città di Jemsush
La più vicina delle sette alla Depressione, Jemsush è la città più calda di tutto il Sud. Si arrivano a registrare anche 44-45 gradi centigradi nelle giornate estive, temperature che crollano bruscamente nelle ore notturne, fino a raggiungere 8-9 gradi sotto lo zero.
Per questo, la città soffre di gravi problemi relativi all'approvvigionamento di acqua, e si contano ben trecento ventidue pozzi all'interno delle sue mura, di cui appena cento due pubblici.
L'economia commerciale di Jemsush è florida, le attività degli abitanti ruotano tutte intorno all'attività mercantile, e spesso i clan familiari gestiscono compagnie di commercio e navigazione. È in mano ai mercanti anche l'attività politica, in quanto gli unici ad avere diritto di voto sono i possessori di capitali superiori a duecento venticinque akiah.
Fra l'oligarchia mercantile viene scelto un Aji, cosiddetto "capo di compagnia", che rappresenta la città nei consigli della Lega e resta in carica per cinque anni.
Il simbolo della città sono tre monete d'oro al di sopra di una sacca scura, tipico bagaglio da viaggio di un mercante.

Città di Kodjassha
Seconda per importanza delle città schiavista, Kodjassha si trova in prossimità della Distesa Verde, molto vicino alla foce del Kalir, che penetra all'interno della città.
La sua architettura è molto imponente, e consta di dodici alte torri, ognuna appartenete ad una delle Dodici Famiglie, i gruppi più importanti che detengono il potere economico e politico.
L'economia schiavista punta soprattutto sull'addestramento di domestici, cuochi e schiavi da letto, per cui la città è molto famosa e rinomata.
Il Palazzo dei Sospiri, l'enorme bordello di lusso, è possedimento dei Khazan, la famiglia in assoluto più importante.
È in mano a loro il governo della città, ed è il capo di questa famiglia a presiedere le assemblee, da oltre cinquecento anni.
Il simbolo di questa città è una danzatrice su uno sfondo di tre torri.

Città di Boleta
In piena Distesa Verde, Boleta è la città che detiene il primato agrario del Sud, con più di cinquecento chilometri di campi arati.
È una città molto piccola, la maggior parte dei suoi abitanti vive nei dintorni delle mura, in cui si rifugiano in caso di attacco, e i cittadini sono perlopiù artigiani e membri della Fratellanza, l'organo politico che detiene il potere.
L'economia è agricola, ed esporta in grandi quantità cereali, verdura e frutta, oltre che prodotti dell'artigianato a basso prezzo, come stoviglie e vasi in terracotta o porcellana mista a vetro.
La Fratellanza assume il governo, e i suoi membri sono decisi tramite votazione popolare (unico caso in tutte le Sette) ogni tre anni e, a rotazione, si decide quale membro inviare nelle assemblee della Lega.
Il simbolo di questa città è una spiga di grano sovrastante un cesto pieno di prodotti della terra.

Città di Ashmira
Situata nella parte finale della Distesa, Ashmira è la seconda città per espansione.
È costituita da tre cittadelle distinte, ognuna al centro dell'altra: Khafira, Eyshma e Atharias. Prendono i nomi dalle tre principesse ashmiriane di una celebre leggenda, e all'entrata di ogni cittadella è presente la tomba di ognuna delle fanciulle, morte dopo un assedio di ben duecento giorni da parte delle truppe di Haqqa. Sebbene non vi siano prove storiche che accertino l'assedio e l'uccisione delle fanciulle, tra Ashmira e Haqqa esiste un profondo odio, che dura ormai da secoli.
L'economia profumiera di Ashmira è celebre, così come le popolari lotte nell'Arena, luogo di spettacoli guerreschi fra uomini d'arme, che assicurano ricchezza e prosperità agli abitanti.
L'organizzazione politica è di tipo fortemente democratico; i cittadini possono costituire gruppi politici, denominati Corporazioni, con a capo un rappresentante scelto con votazione. Salirà al governo il Capo di Corporazione con più voti.
Il simbolo di questa città sono tre diademi sovrastanti una spada sguainata.

Città di Kha
Posta all'estremo Nord, Kha ha un clima piuttosto rigido in inverno e fresco d'estate, data la sua vicinanza alla Corda Innevata.
È totalmente priva di mura, a causa della sua posizione, incastonata fra le montagne. La sua economia si traduce essenzialmente in produzione di carne e formaggi, in particolare il tarahz, fatto di latte di capra di montagna e conservato in sottili foglie di salvia selvatica.
Le genti di Kha sono molto diffidate dagli altri abitanti del Sud, perché considerati simpatizzanti del Nord e delle sue usanze.
Ecco perché Kha è stata l'ultima città ad essere ammessa nella Lega, ed è ancora fortemente emarginata.
Il governo della città è affidato al Consiglio degli Anziani, in cui ogni uomo al di sopra dei settantacinque anni ha il diritto di entrare e prendere decisioni.
Il simbolo della città è una montagna circondata da fiori colorati.

Tratto da "La Storia delle Antiche Città del Sud" di T. Orshtark
Opera liberamente consultabile nella Biblioteca Dorata, previa prenotazione.

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