capitolo 42
Mi sono rivestita e corro in soggiorno e la signora davanti a me rimane stupita nel vedermi.
-Zia Rosy! Sono io Karen!-
Vado incontro a mia zia per abbrcciarla.
-Non ci posso credere.
Karen! Sei proprio tu? Quando sei arrivata?-
Mia zia mi abbraccia con tutto l'entusiasmo di cui un essere umano può essere capace.
Per poco non si mette a piangere.
- La mia nipotina adorata, finalmente -
Abbraccio mia zia che mi strapazza di baci .
Nel fra tempo esce Bryan dalla camera.
- E questo bel ragazzo chi sarebbe? Tesoro?-
-Zia lui.. -
Non pronuncio neanche la seconda parola ché Bryan già si è presentato da solo.
-Piacere signora, mi chiamo Bryan e sono il fidanzato di Karen-
Bryan sfoggia il suo sorriso migliore.
Mia zia è incantata da lui..
Che mascalzone, è proprio un ammaliatore.
- Piacere, ragazzo, sono proprio contenta di conoscerti.
Karen! Nipote mia, ti sei trovato proprio un bel ragazzo, i miei complimenti-
Mia zia stringe la mano a Bryan con grande entusiasmo e Bryan sorride soddisfatto.
- La ringrazio signora lei è troppo gentile, sono lieto anche io di fare la sua conoscenza -
Le bacia la mano, che ruffiano.
- Siete arrivati adesso vero? -
-Si zia mezz'ora fa il tempo di lasciare i bagagli in albergo e siamo venuti subito qua-
-Sarete stanchi.. Andiamo da me, vi preparerò un bel pranzetto -
- Zia si, però vorrei andare prima al cimitero a trovare la mia famiglia e non so quanto ci metteremo -
Mia zia ha i capelli neri come la notte. Una donna sulla sessantina alta come un armadio, di seno porta l'ottava misura che la rende più rotonda di quello che in realtà è.
È la zia più allegra di tutta la famiglia di mia mamma.. quando ero giù ci pensava lei a farmi ridere..
Adoro mia zia e Bryan sembra piacevolmente sorpreso dal suo modo di fare spigliato, non si aspettava di conoscere un pezzo di famiglia mia, non gli ho mai parlato di questa mia zia.. beh, ora lo sa, non sono proprio sola al mondo.
-Allora vi aspetto per cena, vi preparerò delle squisitezze da leccarsi i baffi cari miei -
-Umm zia, mi è mancata la tua cucina non vedo l'ora-
Abbraccio la mia cara zia
-Allora andate ed io intanto mi metterò a preparare da mangiare-
Il cimitero non è molto lontano da casa mia, venti minuti a piedi, quindi io e Bryan percorriamo a piedi le stradine che mi hanno visita crescere, elenco a Bryan tutti i miei ricordi in ogni posto.. e lui sembra interessato ad ascoltare I miei racconti.
Gli indico dove abitava la mia amica del cuore , la bottega dove andavo a comprare le caramelle, e gli faccio vedere il parco dove andavo a giocare con mio fratello.
Abbiamo fatto un bel pezzo di strada..
Lui sembra molto entusiasta di vedere il posto.
-Di là amore, quella è l'entrata del cimitero-
Oltrepassiamo la soglia del cancello e.. attraversando il corridoio contornato da cipressi, un odore misto di alberi e crisantemi invade le nostre narici..
All' inizio del cimitero si possono vedere le tombe più antiche di persone importanti.. ci sono addirittura tombe che risalgono al 700 e anche al 500 ..
Il sole splende sulle croci ma l'aria è frizzante.. non è calda.
A me il cimitero da una sensazione piacevole, di molta pace.. per quanto assurdo è una bella sensazione.
Camminiamo ancora per andare verso le tombe della mia famiglia.. dal momento che siamo in novembre il cimitero è strapieno di fiori freschi..
Ad un tratto mi blocco davanti ad una lapide particolare.
Guardo la lapide con l'espressione di disprezzo
-Bryan sai chi è che c'è dentro quella tomba? -
Indico alla nostra sinistra con il dito .
Bryan inarca le sopracciglia.
-È? È lui? -
- Si è proprio lui, jeremias -
-Bastardo! Rimani la dentro che fai meglio, perché se esci ti faccio vedere io -
-Bryan! È un morto! -
- E con questo? La morte non basta a pagare quello che ha fatto a te e alla tua famiglia-
- Dai andiamo dai miei, non pensiamo a lui -
Bryan mi cinge il braccio intorno al collo e mi posa un bacio tenero sulle labbra.
- Si andiamo tesoro-
Un pò di metri più avanti e siamo arrivati nel punto dove è sepolta la mia famiglia.
Faccio le presentazioni. E mi vengono le lacrime. Saluto anche mio fratello che è sepolto accanto a loro..
-Mi mancate tanto -
Accarezzo la lapide di ciascuno di loro e poi porto le mani alle labbra..
Bryan mi accarezza la spalla..
Parlo con i miei genitori e con mio fratello gli racconto come è andata la mia vita in questi anni di quanto mi mancano, e gli racconto di Milano, e la casa di Bryan,gli dico che mi ci ha portato la cara Lia lì ecc..
Dopo un pò di tempo che parlo alle tombe dei miei cari mi giro e mi accorgo che Bryan non è più accanto a me.
Lo cerco ma non lo trovo.
-Amore dove sei?-
Lo chiamo ad alta voce..
Faccio un pò di metri ancora.
-Eccolo.. Bryan cosa fai? È un luogo sacro questo! -
Vedo il mio ragazzo che stava.... si stava pisciando sulla tomba di jeremias. Schizza proprio sulla sua foto..
Per un attimo ho provato piacere che lo facesse.. mi ha fatto tornare in mente a quello che lui ha fatto a me.
Ma è un morto e siamo in un cimitero.
-Bryan ti prego smettila! È morto ormai! -
Bryan si ricompone.
-Non mi importa, la morte non basta a ripagare il male che ti ha fatto questo bastardo lo odio! Odio anche il suo cadavere schifoso, eri pure un cesso, devi crepare all'inferno maledetto -
-Tesoro basta su, andiamo torniamo a casa da zia io inizio ad avere fame-
- Si andiamo!-
Bryan torna in dietro e sputa sulla tomba di jeremias.
-Amore! Basta! Andiamocene -
In realtà provo Piacere perché mi vergogno solo al pensiero che quello che Bryan sta facendo a jeremias lui l'ha fatto a me, anche se non gli ho raccontato tutti i dettagli perché era troppo..
Jeremias si merita di marcire all'inferno.
Usciamo dal cimitero e imbocchiamo la strada per andare dalla zia.
Mentre passeggiamo mano nella mano, lo guardo accanto a me, penso a come mi ha vendicata, a come mi ha fatta sentire amata e protetta poco fa, a quanto è carino il mio amore.
Mi viene spontaneo dirglielo..
- Ti amo da morire pazzerello mio -
- Anche io Karen. Non potrei vivere sensa di te -
Ci fermiamo in mezzo la strada per baciarci.
Far danzare le nostre labbra uno dentro l'altro è la cosa più importante al mondo adesso. Più importante anche della nostra incolumità, potrebbe venirci una macchina addosso.
Il resto del mondo scompare in questo momento.. i respiri diventano sempre più affannati, la voglia sale sempre di più, ma siamo in mezzo ad una strada.
-Che ne dici se passiamo da casa tua e continuiamo quello che stavamo facendo prima eh? Ho tanta voglia di te adesso amoremio-
Mi piace sentirmi così, desiderata.
-Ma sei.. sei.. -
-Sono? -
Mi chiede mentre mi bacia la fronte.
-Pazzo! -
-Andiamo da me-
Gli tiro la mano e lo trascino verso casa mia..
Lo voglio da impazzire..
Fine capitolo
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