capitolo 4
Sono passati quattro giorni da quando sono arrivata a villa Hartman,
I nomi di tutti li ho ormai imparati, e i miei compiti ormai so benissimo quali sono.
Mi semra un gioco da ragazzi a me che sono abituata al lavoro duro.
Non ho nessuna intenzione di andare via da qua, il posto è un incantevole la paga è buona, Sto decisamente molto meglio di dove stavo prima.
Ok, mi alzo.
Come ogni mattina ormai sveglia alle sette, doccia, metto la divisa gialla, e corro in villa a fare colazione in cucina con Lia e tutti gli altri.
Stanno organizzando la serata di sabato, andremo a ballare in un locale in centro città
‐ Allora Karen, hai deciso che metterti sabato? ‐
‐ Um non ancora, ho qualcosa di adatto per la disco, vedrò con calma e poi deciderò, tu?-
- io penso che metterò un vestitino corto, molto corto -
Lia fa segno a Matteo ma senza essere vista da lui.
Ok, ho capito, le piace Matteo e vuole far colpo su di lui.
Le lancio un sorriso complice, e continuo a sorseggiare il mio caffè.
Sono ormai le otto in punto, scappano via, tutti ai loro compiti
Vado su nelle camere come ogni giorno, a fare la polvere.
Bryan dorme ancora, allora decido di iniziare a pulire il bagno, ma dopo un minuto entra lui, Bryan ..
S'infila in bagno con non curanza, ignorandomi completamente.
A quel punto capisco che è inutile replicare e mi appresto ad uscire fuori aspettando che finisca.
‐ Ma tu guarda questo , si doveva svegliare proprio adesso? Ora mi fa perdere tempo!-
Noto invece con piacere che mi sbagliavo, ha fatto presto ad uscire.
Lo vedo tornare in camera, poi si gira e mi fa..
‐ Ah, l'altra cameriera mi portava il caffè a letto ‐
Alzo gli occhi al celo sensa farmi vedere .
‐ Vuoi il caffè al letto? -
-Non so, fai tu -
Iniziano a saltarmi i nervi già alle nove del mattino, come farò ad arrivare fino a sera?.
- Va bene, vado in cucina a prepararti il caffè e te lo porto , come lo bevi? -
- Ristretto, nero ,e un cucchiaino di zucchero -
- Certo, altro? Biscotti ,latte, o brioche?-
Non finisco di finire la frase che mi risponde:
‐ No grazie, solo caffè va bene ‐
Mi da le spalle e torna in camera sua.
" Bene! Altro tempo da perdere, non finirò di questo passo di pulire il piano per l'ora di pausa.
Corro subito in cucina a preparare il caffè a quel perdigiorno.
Entro in cucina e dico a Lia che il signorino Bryan vuole un caffè a letto.
‐Cosa? Come mai questa richiesta? È malato per caso?-
-No, mi è sembrato che stesse benissimo, ma mi ha detto che l'altra cameriera gli lo portava il caffè a letto -
-Cosa? ma non è vero! Nessuno ha mai portato la colazione a letto a nessuno in questa casa! Va be portarglielo, ma speriamo che non diventi un abitudine, altrimenti ti farà perdere tempo con le pulizie -
-Infatti, mi ha rallentato ,scappo e vedo di perdere meno tempo possibile -
-Ok Karen ,ti aspetto alle dieci e mezzo per la pausa va bene? -
Sospiro.
-Farò di tutto per esserci, a dopo-
Salgo su e busso alla porta della sua camera col vassoio e il caffè.
- Entra pure -
Lo vedo in piedi, che si era mezzo vestito, cioè, si era messo solo un paio di jeans chiari strappati , non ha ne maglietta ne scarpe ai piedi, vedo che aspetta affacciato alla finestra per poi venire verso di me a prendere la tazzina di caffè.
Mi continua a fissare dalla testa ai piedi.
‐ Bene, io vado a finire le faccende, con permesso -
- Aspetta, finisco di bere il mio caffè così porti via la tazzina, non vorrai lasciarmela sporca in camera mia spero -
‐ No, certo! -
aspetto ...
Cerco di guardare il muro destro della camera per non incrociare il suo sguardo .
" non capisco perché non è sceso giù a bere il caffè, visto che ormai è mezzo vestito "
Finalmente mi riconsegna la tazzina, la prendo alzando lo sguardo sul suo torace , già abbastanza scolpito,
"Però, quel ciuffetto di barba e la spalla larga lo fanno sembrare più uomo di quanto non lo sia"
"Penso"
lui si accorge del mio sguardo, ed emette una specie di sorrisetto malefico o malizioso, non saprei definire quelle labbra serrate in quel modo.
Mi sento davvero strana, prendo la tazzina e corro via dalla stanza .
Scendo finalmente al piano inferiore , pensando di essere sola , ma girandomi mi accorgo che non è così, c'è qualcuno alle mie spalle.
Fine capitolo
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