capitolo 16 -La chiave degli elementi-

Ariel era da un giorno che continuava a tormentarsi per quel indovinello,  e chissà i suoi amici cosa stavano pensando. erano in pensa per lei o non si erano accorti di nulla? E Jack, forse lui era quello che aveva più ansia e paura di tutti per la scomparsa della sua ragazza, ma Ariel si era messa in testa una cosa.

"Prima capisco, prima cerco, prima trovo, prima ritorno"

Quello era un po' il suo mantra dall'altra notte, se, se lo ripeteva a mente o ad alta voce più e più volte riusciva a calmarsi.

Ripensò all'indovinello per l'ennesima volta, con un'unica differenza. Questa volta stava pensando sott'acqua, mentre stava facendo una nuotata, la aiutava molto quando era stressata e quindi riusciva in fine a trovare sempre una soluzione. Era solo questione di tempo, peccato che questa volta era poco. Forse era quello il problema. La consapevolezza. La consapevolezza che entro quella sera avrebbe dovuto trovare quella dannatissima chiave.

"OK. Si riparte da zero. Tra fuoco e tempeste. Deve per forza essere un luogo dove si trova sia il fuoco che l'acqua o il ghiaccio o dei fulmini. E tra castelli e ragnatele dovrà essere un castello polveroso e pieno di ragni. Di conseguenza se l'unico castello che conosco è quello di Noccharth e l'unico luogo dove c'è il fuoco e ci sono tempeste è quel dannato vulcano della morte dove una volta ogni venti anni si abbatte una tempesta, mi pare evidente che dovrò cercare in due posti diversi. Quindi la mia chiave è divisa a metà. Una parte al campo e l'altra nel Regno dei Creeptor."

Dopo quel pensiero Ariel si illuminò aveva risolto l'indovinello senza nessun aiuto.

"A questo punto mi conviene andare prima al Campo dei Sopravvissuti e poi tornare nel Regno dei Creeptor così potrò tornare dai miei amici"

Una volta fatto quel pensiero decise di affrettare la nuotata usando la magia, creò un turbine di bollicine talmente andava veloce che sembrava quasi una scena della serie tv di H20.

Invece che metterci un'ora come la scorsa volta quando stavano andando nel Regno dei Creeptor, Ariel ci mise solo dieci minuti, in cui osservò quanto era bello il fondale del Mare delle Luci, c'era anche una barriera corallina.

Arrivata al Campo si precipitò al Castello di Noccharth senza perdere tempo, voleva tornare subito dai suoi amici. Fortunatamente non incontrò nessun Figlio di Grecia e nemmeno Alcatraz o Trebor.

Arrivata al castello dedusse immediatamente che la chiave non poteva essere dentro perché non sarebbe mai potuta entrare, perciò iniziò a cercare tra le mura del castello tra ogni singolo mattone in pietra con scarsi risultati. Iniziò ad arrampicarsi per guardare se la chiave fosse su una delle trenta torri. Non aveva tempo da perdere, doveva trovare immediatamente quel dannatissimo pezzo.

Dopo aver controllato dieci torri su trenta finalmente notò in distanza un luccichio, si trovava a due chilometri di distanza dove si trovava lei.

"Wow come caspita ho fatto ad accorgermene da tutta questa distanza" si chiese.

Fatto sta che Ariel andò incontro a quel luccichio che si trovava sulla torre più alta del castello. Fece molta fatica a raggiungerlo ma quando finalmente arrivò non vide più nessuna luce.

Eppure era lì, ne era sicura, l'aveva visto prima.

Ricontrollò per bene dove doveva trovarsi la chiave e fu in quel momento che al suo posto ci vide una pietra.

"Ma come può essere? Da quando le pietre luccicano?" si domandò ripetutamente.

Ma non aveva importanza, magari era solo stregata, lei doveva solo pensare a recuperare la chiave.

Prese la pietra e si lanciò a terra, atterrando senza farsi del male, fortunatamente.

Cercò di scaldare la pietra con il fuoco ma non accadde nulla. Allora provò con un potente getto d'acqua ma di nuovo non ci fu un miglioramento. Provò con altri modi differenti ma la pietra rimaneva sempre intatta.

Stufa di provare e riprovare Ariel scagliò la pietra per terra. E a quel punto non potè crederci, la pietra si era frantumata in mille pezzi mostrandole metà chiave. Per ora aveva la metà della chiave con il manico e l'ingranaggio che si inseriva nella porta.

"Perciò manca la parte sopra, quella decorata"

Così si mise subito il pezzo in tasca e tornò alla spiaggia, si tuffò e andò verso il Regno dei Creeptor.

Appena arrivata si dovette nascondere perché aveva intravvisto una ventina di Creeptor sulla spiaggia.

Quando finalmente la strada fu libera Ariel si incamminò verso al vulcano, la tempesta era già arrivata.

Cercò disperatamente la chiave ma non riusciva a vedere tanto con tutto il fumo e l'acqua che c'erano la sopra.

"Tra fuoco e tempesta..." pensò

"Dovrà essere una via di mezzo tra il vulcano e la tempesta. Ci sono è dalla bocca del vulcano in su che intende la profezia"

Sul vulcano si dipinse un'immagine macabra. Il cielo era buio pesto e dal vulcano proveniva un fuco che quasi accecava solo a guardarlo con la coda dell'occhio. La tempesta stava invece provocando fulmini di ogni genere.

Allora Ariel si mise a cercare ma non successe nulla. Stranamente le balenò alla mente il ricordo di qualcuno che contiunava a ripetere il ventitreesimo fulmine.

"Magari la chiave si trova sul ventitreesimo fulmine! Ecco, deve essere per forza così, la domanda è come so quale sarà il fulmine giusto?"

Neanche il tempo di pensarlo e subito un fulmine venne scagliato a qualche centimentro dalla sua faccia.

Era lui, il ventitreesimo fulmine, lo capì perché da esso fu scagliata una palla di fuoco e acqua verso il vulcano.
Ariel riuscì a prenderla appena in tempo.

Ed era lì la seconda parte della chiave, era lì dentro. Ora doveva solo riuscire ad aprire quella palla di fuoco e acqua. La domanda era: come?

Senza pensarci troppo però mise una mano al suo interno per prendere il pezzo della sua chiave e stranamente funzionò, aveva tutti e due i pezzi della chiave ora doveva solamente unirli.

Mentre c'era un vento fortissimo sopra il vulcano, tirò fuori dalla tasca l'altra parte della chiave e la unì con quella nuova.

Appena i due pezzi si toccarono fra di loro da una parte si creò un'onda di fuoco e di acqua dal pezzo decorato e dall'altra una folata di vento e dei lapilli iniziarono a fluttuare per aria.

"È fatta" pensò "ora posso tornare dagli altri"

Dopo esser scesa dal vulcano Ariel inizò a cercare i ragazzi. C'erano due piccoli problemi.
Il primo era che il Regno dei Creeptor era troppo vasto e il secondo era che non sapeva dove fossero i suoi amici, di conseguenza si creava il terzo problema ovvero quello che avrebbe potuto vagare per giorni e giorni senza magari trovare nessuno o essere addirittura catturata dai Creeptor.

Fortunatamente in lontananza avvistò una sagoma che sembrava essere umana, più si avvicinava e più Ariel era convinta che non si trattasse di un Creeptor.

Iniziò ad andare incontro alla figura e trovo Jack che la abbracciò subito dandole anche un bacio.

-Amore dove sei stata? Ero in pena per te!-

-Ero via a cercare questa- disse lei porgendogli la chiave.

-È la tua?- chiese Jack

-Si- disse lei guardandolo negli occhi

-Perfetto, mi sembrava strano che la ragazza più potente del Campo non avesse la chiave più potente di tutte, la chiave degli elementi-

Ma ciau miei piccoli cricetini avocadosi!!
Doppia sorpresa!!
Vi è piaciuta l'idea di creare una chiave degli elementi? Nell'originale non c'era! Più tardi farò uscire un capitolo dove spiegherò le origini della chiave!

A presto
Julia❤🔥

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top