LE NUOVE USCITE #4: BEAUTIFUL DISTRACTION - HAUNT + ALTRI SINGOLI (APRILE 2021)
https://youtu.be/zVfaUEjBxUo
https://youtu.be/PITgrUTmAZA
Artista: Bongzilla
Titolo: Nectar Collector
Tipo: Singolo
Genere: Stoner Metal
Data di rilascio: 19 marzo 2021
Etichetta: Gungeon Records
Formati: Digitale
Durata: 9 mn 7 sec
Valutazioni: non disponibili
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I Bongzilla sono una band attiva dal 1995, della quale ero a conoscenza della sua esistenza, ma non ne avevo mai ascoltato alcuna canzone, quindi oggi recensirò il loro singolo Nectar Collector, che però non ha tracce che saranno incluse nel loro full-lenght che uscirà il 20 aprile, ovvero Weedsconsin.
Cosmic Distillate, Nectar Collector incomincia con percussioni tribali e una batteria lenta e rilassante, unita alle note ipnotiche della chitarra. Questo momento di stasi, viene improvvisamente interrotto dal sound sporco tipicamente doom che... ha come sottofondo dei colpi di tosse (cosa che non stupisce, dato il tema suggerito dal titolo e dal nome stesso della band), comunque, apparte questo, la chitarra solista dà una melodia e un senso a questa instrumental molto tradizionale, che considererei più un'introduzione alla prossima traccia, piuttosto che una canzone vera e propria.
Cupcake è aperta da un riff pesante e accompagnata da vocals mostruose, ma non imponenti, anzi sono praticamente sottovoce, cosa per lo più atipica per un genere come lo stoner o il doom in generale. Il resto della canzone procede lento, fino a rinvigorirsi finalmente attorno ai 4 minuti grazie al ripetitivo, ma coinvolgente suono della batteria.
Bene, per passare alle conclusioni, direi che questo singolo è molto canonico, non è nulla di originale, ma lo ascolterei volentieri come passatempo e per rilassarmi (se solo Cosmic Distillate non avesse quei colpi di tosse di sottofondo!)
IL MIO VOTO PER QUESTO SINGOLO E': 6
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https://youtu.be/d7iSdAUb_JA
https://youtu.be/BFUVgxd4TvM
https://youtu.be/YlXoL-RgG_s
Artista: Nekromantheon
Titoli: Dead Temples - Thanatos - The Visions Of Trismegistos
Tipo: Singoli
Genere:Thrash Metal
Data di rilascio: 24 marzo 2021 - 24 febbraio 2021 - 13 febbraio 2021
Etichetta: Indie Recordings
Formati: Digitale
Durata: 11 mn 46 sec
Valutazioni: non disponibili
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I Nekromantheon li ho notati perchè sono sotto la stessa etichetta nella quale erano i Sarke (ora sotto contratto con la Soulseller Records), ovvero la Indie Recordings e non solo: sono anche provenienti da Kolbotn, stesso distretto norvegese dove vive Fenriz dei Darkthrone!
I singoli che sto per recensire sono estratti dal loro nuovo album, in uscita il 30 aprile: Visions Of Trismegistos.
Cominciamo.
Dead Temples inizia super veloce con un riff speed metal alla Agent Steel, ma con delle vocals grezze in puro stile thrash unite a un sound e ad una produzione che ricorda sia i primi Slayer di Show No Mercy che Bathory, quando ancora era nella fase thrash/proto-black. Nel complesso è una canzone che sembra uscita dagli anni '80, nel senso più positivo del termine, perchè ha un'energia primitiva, imponente e genuina: impossibile non fare del buon headbanging!
Thanatos mantiene la stessa energia di Dead Temples: mi ricorda i Whiplash di Power And Pain, quindi stiamo sempre negli stessi anni che ho citato prima! Riff psicotici, ritmi incessanti e una costante velocità dominano questa canzone, conclusa grandiosamente da un assolo.
La title track dell'album, che uscirà a breve, comincia con una maestosità degna del suo titolo. E' tendenzialmente più cupa delle precedenti, pur mantenendo lo stesso stile e la stessa potenza.
Per concludere, credo che i Nekromantheon propongano un sound totalmente vecchia scuola, organico e diretto, ispirandosi a band sia underground che note dell'universo thrash anni '80: sebbene non siano originali, ho trovato questi singoli potenti, energici e a prova di headbanging!
Non so onestamente cosa aspettarmi da Visions Of Trismegistos: seguirà le sonorità di questi singoli senza compromessi, oppure proporrà dei cambi di rotta, magari anche più personali?
Non ci resta che aspettare la fine del mese, intanto
IL MIO VOTO PER QUESTI SINGOLI E': 7
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Artista: Haunt
Titolo: Beautiful Distraction
Tipo: Full-Lenght
Genere: Heavy Metal
Data di rilascio: 2 aprile 2021
Etichetta: Church Recordings
Formati: CD, Vinile, Digitale, Cassetta
Durata: 38 mn 47 sec
Valutazioni:
4,3 - skullfracturingmetal.com
94% - metal-archives.com
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Questa recensione la devo iniziare con una piccola premessa personale, poi i toni si faranno più "professionali", per quanto mi sia possibile!
Ricercando informazioni sugli Haunt, mi son ricordata che questa band l'avevo già sentita nominare, grazie a una puntata di Radio Fenriz del 2017, che al tempo seguivo assiduamente, però ricordo altrettanto vividamente che, quando esordirono coll'EP Luminous Eyes (dello stesso anno), lo evitai a priori perchè ero talmente fissata con le band heavy metal anni '80 che quando vedevo dei gruppi che "osavano" ispirarsi a quello stile, li evitavo nella convinzione che fosse assolutamente sbagliato e pretenzioso tentare di riportare gli anni '80 nell'attualità. Niente di più sbagliato.
E quindi, eccomi qua, con un'atteggiamento completamente diverso, a recensire Beautiful Distraction, l'ultima fatica degli Haunt, band americana assai produttiva.
La title track apre il disco. Qui le vocals non le trovo sempre impeccabili, nello specifico al ritornello, ma non capisco se dipenda dal mixing. Apparte ciò, l'unione tra heavy metal, che tende più verso il power e il glam, e le tastiere, che a primo impatto potrebbero sembrare eccessive, ma che in realtà danno dinamicità e atmosfera alla canzone, l'ho trovata impeccabile e molto catchy!
In Our Dreams ha una performance vocale migliore e un'energia molto power metal, improntata al virtuosismo, elemento che si ritrova anche nella successiva Fortune Wheel, con un'intro che mi ricorda i Dream Theater: la trovo stupenda, personalmente.
Face Of Danger è più pesante e meno abbellita rispetto alle tracce precedenti, con chitarre e basso come veri protagonisti e le tastiere che ora son marginali, pur essendo mantenuta l'orecchiabilità del ritornello
Sea Of Dreams ha un'apertura tremendamente anni '80, con le tastiere tipiche dei generi più orecchiabili del periodo, ma che da' un tocco molto atmosferico, prima che prevalgano sonorità alla Helloween.
Keeping Watch riprende lo stile vocale della title track, volutamente meno curato rispetto alle altre canzoni, seguita da Imaginary Borders e A Fool's Paradise, con un piglio ancora avventuroso da power metal, corredate dai tradizionali cori, che non potevano mancare.
La penultima Hearts On Fire viene percorsa da chitarre classicheggianti un po' alla Malmsteen e da tastiere che ritornano prepotentemente sotto i riflettori.
It's In My Hands chiude il disco riassumendo bene la ricetta di questo album: tastiere che accompagnano le chitarre senza risultare dozzinali, un sound che si destreggia tra heavy e power metal, con un'orecchiabilità dei ritornelli che ricorda non solo il power, caratterizzato dai cori, ma anche il glam metal, senza però annacquare la potenza dell'insieme, che risulta pesante e curato allo stesso tempo.
Bene, cosa penso di questo disco?
Sulle sonorità credo di aver scritto abbastanza, e, se ci sono dei punti di riferimento che posso aver perso, è dovuto al fatto che il power e il glam non son stati dei generi che ho ascoltato molto, ma questa band mi ha incoraggiata a rivalutarli!
Comunque, posso dire che l'ascolto di questo album non mi ha stancata: l'unica parte che ho trovato più debole, per via della somiglianza tra le canzoni, è stato da Keeping Watch a A Fool's Paradise.
Tra l'altro, sebbene gli Haunt riprendano sonorità anni '80, penso che siano stati in grado di dar una loro interpretazione a questo periodo musicale, ringiovanendolo non solo con la contaminazione tra i sottogeneri che ho menzionato, ma anche con una buona produzione che si addice assolutamente al vibe dell'album.
Considerate tutte queste cose, è un album che mi è piaciuto molto e che consiglio assolutamente, indipendentemente dal voto che darò, che rappresenta più un parametro oggettivo che soggettivo.
IL MIO VOTO PER QUEST'ALBUM E': 7,5
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E anche questa puntata è finita! Cosa ne pensate? Quale di questi lavori è il vostro preferito?
Come al solito, fatemi sapere nei commenti!
Intanto, vi linko i siti ufficiali delle band: cerchiamo di supportare la musica underground!
Alla prossima uscita!
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