Una strana magia
Dopo che gli ospiti se ne furono andati via per tornare nelle loro camere d'albergo, anche Emma e Julieta rientrarono subito nella loro stanza e iniziarono subito a prepararsi per andare a dormire, dato che erano molto stanche ed era già l'una di notte.
Emma/Teresa: mi sono divertita tantissimo! Era da un po' che non ero così felice!
Julieta/Selene: anch'io mi sono divertita, ma tra le tante cose... Credo di essere una creatura magica... Non so se hai visto, ma prima sono riuscita a creare una barriera di luce dorata per proteggerci dalla regina Cureoscurity, che ha cercato di attaccarci tipo...
Emma/Teresa: non ho visto perché stavo ballando, sai con Best Song Ever è impossibile non ballare, ma ieri pomeriggio mentre mi allenavo nel giardino del palazzo mi è uscito un raggio arcobaleno dalla mano... Non chiedermi come, non lo so neanch'io...
Julieta/Selene: che strano... Ma ci penseremo domani, ora è tardi e sono stanchissima...
Emma/Teresa: già, e io ho bisogno delle mie 8 ore minime di sonno dopotutto!
Poco dopo le due si addormentarono, con mille pensieri nella loro testa.
Il giorno dopo Julieta si svegliò di buon mattino, con il sole che entrava dalla finestra. Pensava ancora a quello che era successo la sera prima, e una domanda le sorse: chi era veramente?
Decise di non pensarci per il momento e di iniziare a prepararsi.
Indossò un abito sull'azzurro con la gonna a balze e con il corpetto ricamato in argento e poi si sedette sul suo letto, aspettando che Emma si svegliasse.
Circa mezz'ora dopo arrivarono Lilly e Tanya e si sorpresero di trovare Julieta già in piedi e pronta per la colazione.
Lilly: svegliatevi, principessa Teresa! Sono già le 8.30!
Tanya: socia, ci penso io... Vostra Altezza, è ora di alzarsi!
Disse aprendo la finestra e quasi buttandola giù dal letto.
Emma/Teresa: sono sveglia! Ma proprio adesso che stavo sognando di mangiare una pizza?
Lilly: perdonate, Altezza, ma cos' è una pizza?
Julieta/Selene: è un piatto tipico dei nostri pianeti, Lilly. Teresa ne va matta!
Lilly: ah, ora ho capito.
Tanya: principesse, non appena sarete pronte vi accompagneremo nel salone da pranzo per la colazione.
Indossato un vestito verde smeraldo decorato a fiori, Emma raggiunse la sorella e le due seguirono Lilly e Tanya fino alla sala da pranzo, dove era già pronto un buffet con pietanze di ogni tipo.
Le due si sedettero al tavolo e, dopo aver preso dal buffet un po' di cibo, iniziarono a mangiare.
Mentre facevano colazione arrivarono anche Cureharmony e Curearcobaleno, che erano rimaste nella loro stanza fino a quel momento.
Cureharmony: buongiorno ragazze, vi siete divertite ieri sera al ballo?
Julieta/Selene: buongiorno, Vostra Altezza. Ci siamo divertite come mai prima, ieri sera!
Ma mi sono resa conto di una cosa... Mentre ballavo, Cureoscurity ha cercato di attaccarci, ma io, non so come, sono riuscita a formare una barriera protettiva intorno a me e Teresa, e dopo ciò Cureoscurity se n'è andata via...
Curearcobaleno: l'ho vista anch'io andarsene, ma è normale, non essendo un tipo da feste si sarà annoiata.
Ma forse hai ragione, Selene, temo che stia iniziando a sospettare... Dovremo stare molto attente...
Cureharmony: hai ragione socia, non possiamo permettere che scopra la verità.
Ma non pensiamoci adesso, ragazze...
Emma/Teresa: ecco, non pensiamoci! Io vado nella mia palestra privata, devo allenarmi con il nastro oggi!
Julieta/Selene: io invece vado in biblioteca, devo ancora finire quel libro che avevo iniziato l'altro giorno...
Cureharmony: e io e la mia socia saremo nel nostro salotto privato, se avete bisogno di noi.
~time skip~
Era ormai passato un mese da quando Emma e Julieta erano arrivate laggiù e si trovavano molto bene lì.
Quel giorno in particolare, dopo colazione, Emma tornò nella sua stanza per mettersi il body e Julieta si diresse verso la biblioteca.
Dopo aver salito una scala a chiocciola che portava a una delle torri, attraversò una porta dorata, che si aprì magicamente, ed entrò in una sala immensa, piena zeppa di libri di ogni genere, e con tavolini appositi per leggere, il tutto illuminato da una luce soffusa, ma sufficiente per poter leggere bene senza avere problemi agli occhi.
Si sedette su uno dei tavolini, dove aveva lasciato il libro di leggende che stava leggendo alcuni giorni prima. Era arrivata ad una storia interessante, che riguardava Re Nathan, il marito di Curearcobaleno, il quale si era sacrificato per salvare Zaffiro, marito di Cureharmony, che era invece morto in battaglia.
Una volta che finì di leggere la storia, una strana luce la attirò. Julieta si alzó un po' titubante, non conoscendo la natura di quella luce, e decise di seguirla. La luce proveniva da un libro intitolato "Latinya, la leggenda di un pianeta". Lo prese in mano. Sembrava quasi che il libro stesso la stesse invitando a leggerlo, e Julieta si lasciò vincere dalla curiosità e lo aprì. Dentro vi era narrato di questo lontano pianeta, di nome Latinya appunto, che però era stato distrutto secoli addietro dalla potente strega Tenebra.
Alla fine vi erano scritte alcune righe, che avevano l'aria di essere una profezia. Julieta la lesse, recitava così:
"Quando per Latinya la speranza perduta sarà,
le Principesse Gemelle qui arriveranno,
al mondo latinità ridaranno
e il loro pianeta rinascere faranno" .
Nella testa di Julieta vi erano molte domande, e di colpo si ricordò della mappa stellare che aveva consultato quando era arrivata a palazzo. Che quello spazio potesse rappresentare proprio Latinya? E allora, se così fosse, per quale ragione riusciva ancora a sentirne la presenza? E a chi poteva riferirsi la profezia? Lei ed Emma avevano veramente poteri magici?
Con tutte queste domande nella testa, le si accese una lampadina. Lei ed Emma erano gemelle, e avevano appena scoperto di avere una qualche sorta di poteri. In più, quando avevano conosciuto per la prima volta Cureharmony e Curearcobaleno, sembrava quasi che le due regine già sapessero tutto di loro.
Che fossero loro le prescelte?
Con tutti quei pensieri che le ronzavano in testa, Julieta lasciò la biblioteca. Guardò il grande orologio e si accorse che era già mezzogiorno passato. Decise dunque di scendere a pranzo, e mentre si dirigeva nel salone da pranzo, incrociò Lilly, che la salutò con un inchino e le porse un anello e una collana.
Lilly: la regina Cureharmony mi ha chiesto di darvi questi, principessa.
Julieta la ringraziò e prese i gioielli. Erano un anello d'oro con incastonato un rubino e una collana d'argento con il ciondolo a forma di una stella a sei punte, fatto interamente di diamante.
Julieta li indossò: le calzavano proprio a pennello!
Notò che l' anello aveva cambiato colore: ora era d'argento e, al posto del rubino, aveva uno zaffiro.
In sala da pranzo Emma si era già messa a tavola, accanto a Curearcobaleno. Quando arrivò anche Julieta, Cureharmony la invitò a sedersi accanto a lei, e così fece.
Cureharmony: vedo che hai indossato i gioielli che ti ho dato
Julieta/Selene: si, e sono davvero belli! L'unica cosa che non capisco è perché l' anello abbia cambiato colore non appena l'ho indossato.
Cureharmony: semplicemente cambia colore in base a come sei vestita, in modo tale da abbinarsi a tutto. Ma volevo chiederti se mentre indossavi l'anello tu abbia sentito una scossa, perché io la sento sempre quando provo a metterlo...
Julieta/Selene: no, non ho sentito nulla! Per me è come un anello normale, e così anche la collana...
Cureharmony e Curearcobaleno si guardarono, stupite della risposta di Julieta, e capirono che era giunto il momento.
Curearcobaleno: ragazze, dopo pranzo vi aspettiamo nel nostro salotto privato, dobbiamo parlare con voi di qualcosa di molto importante.
Emma e Julieta si guardarono. Cosa poteva essere?
Continua...
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