Capitolo 16. Italia e Cameron
Il ballo della vita - Oggi
Italia si sta preparando per il ballo. Decide di farsi una pettinatura non molto articolata, lascia i lunghi capelli scendere sulle sue spalle in piccoli boccoli. Un trucco acqua e sapone. Non ha mai sopportato le ragazze che si truccano troppo pesantemente. Spalma un po' di ombretto color carne sugli occhi e un rossetto rosso.
Si è fatta truccare da sua madre che le ha aggiustato anche i capelli.
Nel pomeriggio, Italia deve scegliere un paio di scarpe da abbinare al suo vestito. Sono passate al negozio della marca di scarpe più pelle che lei conosca. La NeroGiardini. Adora le scarpe della NeroGiardini. Il proprietario del negozio si complimenta con la signora Giordano per come abbia acconciato e truccato sua figlia. <<È molto bella>>.
<<Grazie. La mia ragazzina non è facile da acconciare. È sempre troppo indecisa. Ci ho messo tutta la mattina. E per truccarla ancora peggio>>.
<<Oggi sembra molto diversa. Non so. Ma sembra tutta un'altra persona>>. Guarda la ragazza mentre cerca un paio di scarpe adatto al suo vestito. Quando si trova vicino a uno scaffale si sente come attratta. Come una calamita al frigorifero o al forno.
Prende il paio di scarpe e dice: <<Posso provarle?>>
Il proprietario annuisce.
Si siede sul puf azzurro. Le ricorda una macchinina che suo fratello guidava da piccolo. Si ricorda quando insieme vi si infilavano e si facevano il giro di tutto il cortile. Sotto il suo peso, il puf sprofonda prendendo forma. Si infila le due scarpe ma sembrano entrambe un po' strette. <<Sono leggermente strette>>.
<<C'è il numero più grande. Lo vado a prendere>>.
Lei annuisce. Si siede sul puf e aspetta che il paio di scarpe arrivi. Non ha tanta fretta perché del ballo non le interessa più di tanto. Quando il paio arriva, però, il volto le si illumina. Le prende in mano. Sono leggere. Le poggia sul pavimento. Adora le scarpe che Giovanni Agnelli - ora lo fa suo figlio, perché troppo anziano - espone, ma queste sono quelle che davvero preferisce.
Le infila. I piedi vi scivolano dentro delicatamente. Il suo volto è illuminato da un sorriso. <<Sono perfette>>. Stranamente si sente avvampare le guance. Chi le chiederà di bellare? Chi mai ballerebbe con lei, una sfigata, una buona a nulla, nessuno? Chi sarebbe così sciocco? Le lacrime iniziano ad uscire e bagnare silenziosamente le sue guance.
Sente sua madre chiedere: <<Tutto bene, tesoro?>>, ma non risponde. Fissa il vuoto. Ha perso tanto tempo per preparare un abito da ballo, quando nessuno le chiederebbe mai di ballare.
Poi annuisce.
Si asciuga le lacrime e si siede più composta che può. La schiena rigida. Le gambe magre paralizzate. Non sembra più viva. Non si muove più. È entrata in una fase di trance.
<<Sfigata, torna a casa, anzi, buttati da una rupe>>.
Cammina con lo sguardo volto al pavimento. Le scappa da vomitare. Vomita. Piange. Se ne sta sempre da sola. Sente il suo cuore spezzarsi al commento del ragazzo.
Monica: Che gran puttana.
Violentata dai Dallas's Boys nel bagno della scuola. Testimoni invisibili. Non passa nessuno. La sfiorano. Le fanno male. <<Sei solo 'nessuno'>> ha afferma John. Ha ragione. Lei si sente proprio così.
Cameron: Domani me la faccio anche io.
Non gli basta quel che le ha fatto subìre. Deve fare altro. Gli piace farla soffrire. Ama farla sentire una vittima.
<<Tesoro, stai bene?>> Sua madre la scuote.
Esce della trance. <<Si. Tutto bene, grazie>> mente. Non ha il coraggio di dirle ciò che stava ricordando poco prima. Volge lo sguardo alle scarpe. <<Le prendiamo?>>
Sua madre la guarda. <<Vanno bene? Sei sicura?>>
<<Si>>.
<<D'accordo, allora>>. Si recano alla cassa. <<Quanto vi devo?>>
<<Quando è il compleanno di Italia?>>
<<Fra una settimana>> la guarda interrogativamente. <<Perché?>> gli chiede infatti.
Lui ha sempre provato ammirazione per Italia. Ed è sempre stato innamorato di lei, in un certo senso - è poco più grande di lei, già diplomato da qualche anno - ma non ha mai avuto il coraggio di dirglielo. <<Un regalo>>. Sua madre stava per ribattere, quando lui dice: <<Per il compleanno>>.
La signora Giordano alla fine si arrende.
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<<Ma che ci vado a fare? Non ho nessuno con cui ballare. Perché mi costringi, mamma? Se vuoi vacci tu con il papà>>
<<Tu ci devi andare. Non si ballano solo lenti al ballo studentesco. Puoi anche ballarlo da solo il rock 'n roll>>.
Alla fine, Cameron si lascia convincere. Indosa lo smoking che gli è stato cucito proprio da Italia. Nonostante fosse stato lavato, si sente il suo profumo. Lui conosce perfettamente il profumo che utilizza Italia. Quando si guarda allo specchio si vede ridicolo. Anche se in realtà non sta proprio male. Si aggiusta i capelli con una spazzolata e una spalmata di gel. Adesso si che è un figurino.
<<Perfetto>> gli dice sua madre. <<Sembri un gentiluomo. Un signore. Farai faville a quel ballo. Promesso>>.
Avvia l'auto e si reca verso la scuola. In radio sente una canzone che lui adora, nonostante fosse piuttosto vecchia. 'Adagio' di Lara Fabian. Per poco non canta talmente forte da farsi sentire anche fuori dall'auto. Quando sente il ritornello si vede a ballare quasto lento con Italia. Sono così vicini da poter sentire i loro cuori battere.
Quando la canzone finisce, lui arriva a scuola. Si stira ancora una volta i capelli lisci e scende dall'auto.
<<Ciao Cameron>>. John gli si avvicina. Lui sembra non averlo notato. Continua verso un punto che non conosce nemmeno lui. <<Senti, amico. Ti volevo dire una cosa. So che ho fatto un errore. È colpa mia quello che è successi. Ti prego, amico, torniamo a essere uniti come un tempo>>.
<<Per me è difficile, John. Ci devo...>> non completa la frase.
<<Che ti sei incantato?>>
Non risponde. Guarda un punto indistinto che John non riesce a identificare.
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Quando Italia entra nella sala da ballo tutti volgono lo sguardo verso di lei. Tutti. Nessuno escluso. Cammina con tutti quegli occhi puntati addosso. Lei si sente come un fiume che si fa spazio tra le pietre e i ciottoli.
Cameron le si avvicina. <<Cavolo>>. Non ha le parole. <<Sei...>> esita.
<<Credo di aver capito>> afferma Italia. <<Grazie>>.
<<Chi te l'ha cucito? Tua madre?!>>
<<No>>. Lui la guarda perplesso. <<L'ho fatto io. Lei me l'ha solo assemblato. Io ho creato conna maniche e busto. Lei li ha cuciti tutti insieme>>.
<<Avrai successo anche tu, come tua madre>>.
Ed ecco che il sogno di Cameron diventa realtà. 'Adagio' in sottofondo. Guarda la ragazza che ha davanti. Le cinge il fianco destro e le prende la mano sinistra. Lei poggia la sua mano sulla spalla di lui. Non aveva mai ballato prima. Neanche Cameron. Ma la sensazione di fluttuare nell'aria li fa stare bene. Il vestito leggero svolazza ad ogni suo movimento. Girano. Lui la fa girare sul posto. Le fa fare il casqué. Per poco le labbra non si toccano.
I cuori battono.
Continuano a girare sulle note lente di 'Adagio', la canzone d'amore preferita da entrambi. Alla fine si abbracciano e continuano a girare leggeri come farfalle. Lui le sussurra qualcosa all'orecchio che la fa sorridere: <<Sei a creatura più fantastica che io conosca>>.
<<Non ci credo>> ribatte lei. <<Dimostralo>>. Ammicca con lo sguardo, evitando, però, di risultare volgare.
Lui le fa fare un secondo casqué. E stavolta le labbra si toccano. Lei accarezza la guancia di lui. Quando si staccano le loro labbra sembrano bollenti. Ora c'è una musica più veloce in sottofondo. Iniziano a muoversi velocemente, con i busti staccati, ma sempre mano nella mano. E si divertono fino alla fine della serata.
<<Spegnere la musica por favor?>> dice il preside con il suo immancabile spagnolo. <<Il re e la reginetta del ballo, avranno l'onore di aprire le danze per il valzer dei fiori. Il gran finale del ballo di primavera. Il re e la reginetta sono...>> Italia e Cameron si guardano. Non possono essere loro. Hanno ballato molto poci, e come volevano. Come potrebbero essere loro? Ma poi, la loro negazione diventa un'affermazione: <<Italia Giordano e Cameron Dallas>>. Salgono insieme sul palco sempre mano nella mano. Il preside mette sui loro capi le corone. <<Bravi. Auguri>>.
Il walzer dei fiori si sente. Loro iniziano a volteggiare per i primi quindici secondi da soli. Poi seguiti dagli altri. Loro restano insieme tutta la sera.
Quando è ora di tornare a casa, Cameron da un passaggio a Italia. Fuoricasa, Cameron scende e come un vero gentiluomo le apre la portiera. <<Grazie>> fa lei. <<Buonanotte>>. Gli molla un bacio sulle guance. Lui invece le prende il viso e la bacia. Lei fa per staccarsi. <<Se la mamma mi vede, mi ammazza>>. Si reca alla porta. La apre. Saluta con la mano.
Chiude la porta. I suoi pensieri al tocco leggero delle labbra di Cameron sulle sue.
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