capitolo quattro Lupo
Aura finì per terra perché la persona che era dietro l'angolo era alta e molto piazzata.
"Ma guarda dove vai" le urlò guardandola da capo a piedi, poi digrignò i denti "stai attenta ragazzina!"
Un frate l'aiuto ad alzarsi "scusalo, è un po' burbero con chi non conosce.
"Ma è buono, si chiama Lupo e starà per un po' anche lui qui con noi"
Lupo infatti si era rinchiuso volontariamente nel monastero.
Lui andava a letto con chiunque ma si era stufato e voleva trovare l'amore vero.
Soltanto che trovarlo con un carattere come il suo era difficile.
Aura ogni giorno che passava dentro il monastero, si sente sempre più sicura riguardo all'articolo che aveva scritto.
Si sentiva circondata da persone che la potevano aiutare.
Poi un giorno, sempre girando un'angolo di quei corridoi tornò a sbattere nuovamente contro qualcuno.
Aura si preparò a parlare vedendo che fosse Lupo "non è possibile scontrarci sempre così, cerco un dialogo tranquillo con te!"
"Beh... Forse non hai capito che io non ho voglia di parlare con te" Lupo la guardò dal alto in basso. "voglio stare per conto mio, ti è chiaro? Sono venuto nel monastero proprio per questo e invece è già la terza volta che mi vieni contro!"
La voce di Lupo è forte sembra che sia un Alfa di un gruppo, invece la voce di Aura al confronto sembra quella di una bambina.
E anche quella volta non riuscirono a trovare un punto di incontro.
Aura era sempre stata testarda, e voleva a tutti i costi riuscire ad avere una conversazione normale con Lupo.
Soprattutto perché avrebbero dovuto convivere per un po'.
Così andò dall'abate in persona a chiedere aiuto per quella faccenda.
Aveva capito che quell'uomo era come rivestito da un armatura, come quelle dell'antica Roma.
L'abate le fece segno di accomodarsi "vieni, Aura. Ti spiegherò un po' di cose"
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