My Emerald Isle, Éireann
Tu sai di appartenere a quel luogo,
Senti nel profondo di essere radicata a quella terra lontana che continua a chiamarti, con la sua poesia senza voce, con la sua musica senza pensieri.
Non servono parole, perché il legame che ti unisce a lei è qualcosa di viscerale, di istintivo, quasi innato.
Lo hai sempre saputo, dal primo momento, ancor prima di mettere piede su quelle coste frastagliate, per la prima volta.
Quando hai scorto un piccolo straccio di terra, dall'alto delle nubi, di quella terra tanto agognata, bramata così a lungo dal tuo cuore, hai capito che niente avrebbe più potuto separarti da quel sogno finalmente divenuto realtà.
E quando l'hai salutata, per la seconda volta, con la nostalgia ad albergare già nella tua anima, le hai promesso di tornare di nuovo, di non dimenticarla. Da quel giorno è stata in ogni tuo pensiero, in ogni tua giornata.
L'hai rivista in ogni primavera, in ogni agnellino dal pelo maculato, in ogni ginestra dai colori sgargianti e in ogni morbida collina.
Ogni goccia di pioggia, ogni tempesta, ogni onda del mare, ogni filo d'erba ti sussurrano il suo nome.
Terra da tanti dimenticata, ignorata e criticata, ma terra orgogliosa e testarda.
Terra devastata da lotte intestine, ma terra piena d'amore e speranza.
Isola dai confini contestati, dominata per secoli e tuttora divisa.
Tu sei protetta dall'oceano e sferzata dal vento, cui continui testarda a mostrare le candide guance.
Nell'incontro tra le tue scogliere e le onde devastanti, in cui la pietra si getta a capofitto, sei logorata eppure inamovibile.
Nel sorriso dei tuoi abitanti, nella loro gentilezza, nella loro generosità disinteressata, ti specchi orgogliosa.
Nell'euforia della tua musica, capace di risvegliare ogni scintilla del mio animo in tempesta, danzi senza mai fermarti.
Nei castelli custoditi dal tempo, nei prati sempre verdi, nelle foreste inesplorate e nelle cascate che in esse si nascondono, celi i tuoi segreti, sussurrandoli alla brezza della sera.
Nei tuoi esuli solitari, che sognano i tuoi cieli, ti culli e ti rivedi, con le lacrime a solcare il tuo sguardo.
Nei tuoi racconti, nelle tue fiabe, che colorano i sogni di ogni bambino, ritorni fanciulla, con una ghirlanda tra i capelli e i piedi scalzi sull'erba.
Tu sei in tutto questo, e in ogni mio ricordo più bello.
Nessun altro luogo potrà mai competere con la tua folle esuberanza, con la tua gioia sincera, con la tua frizzante ironia, con la tua imperturbabile resilienza.
Sei e sarai per sempre la mia Isola di Smeraldo.
Cara Irlanda, a te appartiene il mio cuore.
Ma tu lo hai sempre saputo.
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