17.
Tutto il tragitto è stato un continuo scambio di sguardi tra me e Jason.
Quando Ambrose ha messo la musica ed io mi sono messa al centro del sedile per poter cantare con loro, ho sfiorato per sbaglio la mano di Jason, ritraendola immediatamente. Erano mesi che non ci toccavamo, e in me si sono fatte avanti una serie di emozioni che non riconosco. Sono diventata subito rossa, e il mio corpo era cosparso di brividi, nonostante mi sentissi andare a fuoco. Penso che anche Jason abbia provato una strana sensazione, e nonostante non volessi fargli notare la reazione che uno stupido contatto tra di noi mi ha causato, mi sono girata per vedere se anche lui fosse nelle mie stesse condizioni. Purtroppo però l'auto non era abbastanza illuminata, anche se le sue guance mi sembravano arrossate, però bisogna dire che alle volte crediamo di vedere determinate cose solo perché lo speriamo.
Non ho potuto accertare la mia teoria perché ha girato la faccia verso il finestrino, e quando si è unito a noi nel canto, sia io che lui eravamo tornati "normali", anche se facevamo attenzione ad ogni minima mossa per non toccarci o almeno io ho prestato la massima attenzione.
Anche se in realtà l'unica cosa che volevo era toccarlo di nuovo, perché mi è mancato. Mi è mancato così tanto, che non riesco a negarlo a me stessa.
Una volta raggiunto il luogo raggiungiamo anche gli altri, ci ritroviamo davanti al cartello "Benvenuti a Muir Woods".
Il paesaggio è fantastico, alberi enormi e mille sentieri si protendono davanti a noi. Iniziamo a fare una passeggiata, e dopo neanche pochi minuti ci ritroviamo in una specie di paradiso terreste, un luogo che ho solo potuto immaginare fino ad ora. Decidiamo di farci alcune foto per immortalare la giornata.
Ambrose e Jason hanno bisogno di andare al bagno , in realtà anche io, ma preferisco non restare sola con lui. Austin mi avvolge con il suo braccio rivolgendomi un'occhiata complice e comprensiva allo stesso tempo, continuiamo a camminare facendoci mille fotografie. Siamo immersi nel silenzio, a contemplare questa fantastica natura, quando ad un certo punto vengo colpita da una specie di ghianda, e poi un'altra. Ci voltiamo tutti insieme e Jason e Ambrose iniziano a correre e a gridare dicendo <<ATTACCOOOOOO>> lanciando cose che gli escono dalla tasca.
Iniziamo a correre anche noi, lasciando che ci inseguano, e raccogliamo alcune ghiande, per poter ricambiare il favore. Ad un certo punto la situazione si inverte e io Austin Melody e Madison iniziamo a rincorrere Ambrose e Jason, fin quando tutti non siamo rimasti senza fiato per le risate e per la corsa. Adam era rimasto indietro e divertito dalla scena ci ha ripreso. Nel rivederlo, scoppiamo tutti a ridere perché sembriamo dei bambini.
Pubblico il video su Instagram, insieme ad un paio di foto e poi riprendiamo a camminare, avviandoci alla macchina. La mia vita non dipende dai social, anzi relativamente li uso poco, ma alle volte preferisco condividere i miei momenti spensierati, perché so che rimarranno una prova concreta, anche in quei giorni in cui tutto sembra andare male, che si può essere felici con poco.
Il mattino seguente
La sveglia è suonata, è per la prima volta, non sono in ritardo, anzi sono in anticipo, così ho il tempo di andare a piedi a scuola con calma.
Prendo lo zaino e chiudo casa.
Con mia sorpresa una macchina è già parcheggiata davanti al vialetto di casa. E appoggiato alla macchina c'è Daniel.
<<Ciao>> dico acida.
<<Ciao>> dice con un filo di voce
Io non parlo, aspetto che lo faccia lui. Perché è lui che ha sbagliato, lasciandomi da sola davanti a tutti, e senza farsi sentire per l'intera giornata.
<<Mi dispiace...>> e sembra che si stia sforzando in una maniera incredibile. Non parlo e aspetto che continui.
<<Ho esagerato... Noi non stiamo insieme, e non dovevo trattarti in quel modo senza motivo>> con lo sguardo ancora rivolto a terra continua a parlare.
<<Spero di non aver rovinato tutto>>
Sorrido compiaciuta, perché il modo in cui l'ha detto mi ha fatto passare la rabbia. Troppo superficiale? Forse... Sto cercando di negare a me stessa che in questo momento nella mia testa non ci sia solo lui? ASSOLUTAMENTE NO...
Senza rispondergli mi avvicino, e lo bacio, per fargli capire che per me è tutto ok.
Ricambia immediatamente il bacio e in un secondo mi solleva da terra.
Quando ci stacchiamo sono ancora in braccio a lui.
<<Solo una cosa...>>
<<Dimmi tutto>> dico
<<Io prometto di non fare scenate di gelosia, né davanti a tutti, e né quando siamo soli>>
<<Va bene...>> rispondo sapendo che deve continuare
<<Ma voglio che tu stia lontana dal nuovo ragazzo... Come si chiama? Ah Jason. Non mi piace il fatto che tu avessi un rapporto con lui che io non conosco>>
Lo guardo incredula...
<<Adesso siamo a mala pena amici, non capisco cosa tu mi stia chiedendo>> dico, e il fatto che mi vieta di uscire o vedere qualcuno mi infastidisce.
<<Voglio che tu stia lontana da lui, sono geloso che lui possa sostituirmi, conoscendoti meglio di me>>
<<Ma questo non succederà>> rispondo, dando una risposta sia a lui, che a me stessa.
<<Quindi me lo prometti?>>
<<Ti prometto che non avrò più di un rapporto scolastico con lui. Di più non posso. Abbiamo un progetto da fare insieme>> Dico, omettendo il fatto che i suoi genitori siano amici dei miei e che spesso potremmo passare serate insieme, abbiamo appena chiarito e non mi va di litigare.
Mi lascia un bacio sulle labbra, come per dire che per lui va bene e va a sedersi al posto di guida.
Per tutto il tragitto non ha fatto altro che tenermi la mano.
Quando usciamo dalla sua macchina, mi tira delicatamente il polso, e quando mi volto fa aderire le nostre labbra. Davanti a tutti. Sicuramente per far capire che ciò che è successo ieri è acqua passata. <<Così capiscono che tu sei già impegnata>> mi dice all'orecchio, come se avesse letto i miei pensieri, poi come tutte le mattine ci separiamo.
Raggiungo i miei amici che ci stavano guardando, li saluto e insieme entriamo a scuola.
Mentre siamo tutti ai nostri armadietti, al mio si avvicina Daniel.
<<Questa sera sei libera, per quell'appuntamento?>>
<<Si, certo alle 20.30?>> consapevole del fatto che i miei avranno da ridire sul fatto che sto uscendo per il secondo giorno di fila, durante la settimana
<<Si, certo>>
A pranzo...
Jason è entrato nella squadra di Football della squadra, nonostante il campionato sia iniziato.
È stato così fortunato, che Caleb, un ragazzo della squadra, mentre andava sullo skate è caduto e si è spezzato una gamba. Deve tenere il gesso per due mesi, più la riabilitazione.
Arriva a tavola, con i capelli ancora un po' umidi e con un profumo che si sente anche a 20 metri di distanza.
<<Hannah oggi ci vediamo? Per inglese>>
<<Ehm... si va bene>> dico esitante, dato il discorso di stamattina con Daniel.
A proposito, mi guardo intorno cercandolo con gli occhi, ma non lo trovo.
<<Hai per caso visto Daniel?>> chiedo a Jason.
<<No, è stato il primo ad uscire dallo spogliatoio>>
Ad un certo punto entra e tutte le ragazze lo guardano con aria sognante. Si mette in fila per prendere da mangiare, e poi si gira verso di me facendomi l'occhiolino. Poco dopo entra Alison, questa volta non si limita a rallentare davanti al nostro tavolo. Si ferma proprio
<<Ei, Jason giusto?>> dice rivolgendosi solo a lui.
<<Si, e tu sei?>>
<<Alison, molto piacere, mi chiedevo se ti andrebbe di uscire con me>>
Jason la guarda imbarazzato e le sorride senza darle una risposta.
<<Immaginavo, organizza qualcosa, ci vediamo alle 20.30>> Gli fa l'occhiolino, e va via.
Ma quanto è sfacciata quella ragazza. E Jason più stupido di lei, che ne è rimasto imbambolato.
Quando va via l'unica cosa che dice è
"WOW". In realtà con le ragazze ci sa fare, l'ho visto in azione ma evidentemente la sorpresa che Alison lo abbia invitato ad uscire era troppa.
La campanella suona, ed indica che le lezioni riprenderanno tra 5 minuti.
<<Daniel, ti avevo parlato del progetto d'inglese con Jason vero?>>
<<Si, be?>>
<<Ehm... oggi dovremmo vederci per iniziare a studiare>>
Sbuffa, e all'inizio fa una faccia arrabbiata, ero già pronta a ribattere ad una sua sfuriata, ma con un semplice sguardo si calma. La cosa mi sorprende? Si, molto.
<<Va bene, l'importante che stasera sei tutta mia>> dice, regalandomi un sorriso.
<<Promesso>> gli lascio un bacio veloce, e corro in aula.
Sto aspettando Jason fuori scuola da 5 minuti e mi sto innervosendo. Odio aspettare.
Finalmente lo vedo uscire.
<<Scusami stavo facendo una cosa>>
<<Va bene, sbrighiamoci perché stasera ho da fare>> sbotto acidamente.
<<Si, anche io>> dice ricordandomi l'evento di pranzo.
Cerco di mandare giù quella sensazione di rabbia che mi sale. Perché Alison ancora una volta sta mettendo le mani su ciò che è mio. O meglio su ciò che ERA mio.
Ma a me non importa assolutamente NIENTE.
Arriviamo a casa mia, e mentre mia madre ci prepara una cioccolata calda, noi iniziamo a leggere il libro insieme, visto che Jason non l'ha mai letto.
Dopo circa 3 ore intense di lettura, siamo arrivati a metà libro.
<<Bene, possiamo continuare domani, così poi iniziamo con la relazione>> dico
<<Si, è perfetto>>
"HANNAH C' È AUSTINNN" grida mia madre da giù.
Dopo qualche secondo fa irruzione in camera mia.
<<Ei cosa ci fai qua?>> dico andando verso di lui e abbracciandolo.
<<Mi mancava la mia migliore amica>> Dice ricambiando l'abbraccio.
<<Ei ciao Jason, pronto per l'appuntamento di stasera?>>
<<Si, ora vado a prepararmi>>
<<Be, porta qualche antidoto, con il suo veleno potrebbe ucciderti>> dice ridendo Austin, facendo ridere anche me e anche Jason.
<<Anche io ho un appuntamento stasera!>> dico mentre Jason si prepara, rivolgendomi a Austin.
<<COSAAAA? Quindi niente serata only me and you?>> fa la sua faccina con il labbruccio.
<<Eh, per stasera direi di no>>
<<Attenta Hannah, scegliere i fidanzati, invece che i migliori amici porta a gravi conseguenze>> dice scherzando, non sapendo che non avrebbe potuto dire frase più sbagliata di questa.
Spalanco gli occhi e Jason si volta per guardarlo.
<<Ei ragazzi era una battuta>> dice Austin vedendo che nessuno dei due sta ridendo.
Accompagno i ragazzi alla porta e finalmente vado a sbrigarmi, ho meno di un'ora ma posso farcela.
Indosso dei pantaloni a zampa neri, con gli stivaletti con un tacco non eccessivo e una camicetta rosa con i pois.
Metto un po' di fondotinta, blush, matita e mascara e scendo. Non sono per niente brava a truccarmi, ecco perché non esagero mai.
Saluto i miei, promettendo di non fare tardi, ed esco di casa.
Daniel è li, ha dei jeans neri, una camicia bianca e la giacca di pelle, nella mano destra ha un mazzo di rose.
-
{Sono tornata con un nuovo capitolo, non succede granché però volevo la vostra opinione.
Cosa pensate di Daniel?
Secondo voi ha fatto bene a perdonarlo?
E Alison che chiede di uscire a Jason? Cosa avrà in mente?
Fatemi sapere le vostre opinioni!
A preso, baci!}
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