Capitolo 6

Hinata Shōyō:

Appena me ne andai da dove era lui mi sentii vuoto, sentivo ancora addosso il suo profumo e la sensazione delle sue braccia che mi stringevano.

Quella sensazione di calore che non era come un tenero e comune abbraccio, peró dopo un po' sentii una folata di vento e dove prima c'era il caldo si fece strada il freddo.

Mi sentivo vuoto e triste.

Asahi inizió a salutare tutti visto che dopo la notte aveva il giorno dello stacco più un giorno di riposo..

Lo salutai con il cenno del capo e notai subito chi entrò per sostituirlo, Kuroo e pensai tra me e me, ma Kenma?

Glielo chiesi e appena dissi il nome del ragazzo budino le sue gance diventarono di un rosa acceso.

"Dovrebbero toglierlo dall' isolamento domani se non mi sbaglio.." Mi rispose e mi cercai di ricordare il perchè lui ci fosse.

"Kuroo! Perchè era in isolamento??" Gli chiesi e lui abbassò la testa.

"Perchè non mangiava più, stava attaccato tutto il giorno alla switch, non dava segno di normalità o che questa fosse la realtà." Disse con tono spezzato, gli diedi una pacca sulla spalla.

"È strano che abbiate legato in cosí poco tempo.." Dissi con tono sospetto, Kenma era arrivato all'incirca cinque mesi fa e mi sembrava strano che Kuroo sapesse tutto o che ci tenesse molto al ragazzo budino.

"Bhe io e Kenma ci conosciavamo già, le nostre madri ci trattavano da fratelli fin da piccoli." Disse il corvino sorridendo al ricordo, sorrisi anche io e notai nel suo sguardo qualcosa che oltrepassava una semplice amicizia.

"Ma tu sei innamorato!" Urlai scattando in piedi, mi tappò la bocca con le mani mentre diventava rosso.

"Una volta... adesso è un paziente della struttura e cosí deve rimanere.." Disse con molta tristezza.

"Pensi che guarirà dalla sua dipendenza?" Gli chiesi seriamente, guardai in basso e lui sospiró.

"Lo spero, mi manca il vecchio Kenma." Mi rispose e cosí mi misi un punto che avrei fatto ad ogni costo, avrei aiutato Kenma a uscire dalla dipendenza e fidanzarsi con Kuroo.

Mi dileguai e iniziarono a scendere a flotte tutti gli utenti, non sapevo cosa fare e di star seduto sul divano non mi andava, ero iperattivo, come sempre, Nishinoya ancora assonnato me salutó con un sorriso.

"Andiamo a giocare fuori?" Mi chiese e io annuii, peró a cosa avremo giocato, non c'era niente a parte quella rete da pallavvolo abbandonata.

"Su dai, lanciamela!" Disse lui con tono euforico, feci come mi disse. dopotutto avevo fatto tre anni alle medie di pallavvolo da solo e poi ero entrato in una squadra alle superiori...

Lui la prese e urló una frase.

"ROLLING THUNDER!!!!!"

Mi misi a ridere peró la trovavo spettacolare, urlai un 'insegnamelo!' e giustamente uscí lo psicologo e mi inizió a guardare.

''Hinata ci sei?" Mi chiese Nishinoya e io annuii sentendomi in imbarazzo, mi lanció la palla e la presi male, caddi ma mi rialzai subito.

Ovviamente il corvino si sedette sulla panchina dal colore verde acqua, ci guardava e questa cosa mi metteva a disagio...?

Continuammo a giocare e inisieme a noi si aggiunsero Kuroo e Tsukkishima, e dopo un po' pure Tanaka Tooru che sembrava volesse demorci con una battuta, la palla la vidi fumare dalla forza usata dal ragazzo color nocciola.

Alla fine eravamo in squadre.
Io, Nishinoya e Tooru contro Tanaka, Kuroo e Tsukkishima.

Alla fine vinsero loro un set ma il secondo lo vincemmo grazie a Tooru che si era incazzato, mi girai di scatto e lo fulminai perchè stava iniziando a vantarsi e a dar fastidio per cercare attenzione dal mio psicologo.

Da Kageyama.

Stavo dicendo lo psicologo della struttura Kageyama Tobio..

Mi dava fastidio iniziare a pensare a lui, lo beccai a fissarmi e pensai a quanto sarebbe una cosa sbagliata innamorarmi dello psicologo, finirà nei casini, non voglio che venga licenziato o anche peggio, denunciato per colpa mia.

Abbassai lo sguardo togliendo la nostra lotta d'occhiate..

Mi sentivo un peso al petto.

La gola secca..

E il vuoto più assoluto.

Appena finimmo la partita entrai dentro, salii in camera mia e mi sciacquai la faccia con forza, quei pensieri dovevano andare via.

Sentivo le mie lacrime rigarmi il viso e d'istinto mi diedi uno schiaffo in pieno viso, li entró Sugawara che mi guardó perplesso.

"Cosa è successo?" Mi chiese dolcemente come faceva mia madre prima che impazzissi e che lei mi portasse in psichiatria.

"Ho paura Suga." Ammisi e lui mi prese la testa e me la fece appoggiare sul suo petto, pian piano smisi di piangere e mi calmai.

"Di cosa hai paura Shōyō?" Mi chiese mentre passava la mano tra i miei capelli color mandarino.

"Dell' amore." Dissi sicuro, perchè in fondo era quella la mia paura, amare e essere sinceramente amato.

A quella risposta dovette pensare cosa dirmi e dopo una manciata di secondi di silenzio tombale mi guardó e mi sorrise.

"Fai bene ad aver paura, è umano, peró l'amore è la cosa più bella di questa vita. Per amore si fanno le cose più pazze o più stupide ma sai perfettamente che non te ne pentirai mai." Disse con gli occhi lucidi tra uno stop e l'altro per non farsi vedere debole a quel sentimento che in Sugawara bruciava ancora...

"Ma io non voglio amare, tutte le persone che mi stanno care finiscono di stare male per colpa mia e non riuscirei a veder soffrire di nuovo." Dissi con il cuore in mano, lo percepivo, li flebile che soffriva e che aveva paura, non sentiva il repiro e voleva solo non provare quelle fitte.

"Stai parlando di Natsu?" Mi chiese e mi misi la mano sulla bocca, non riuscivo ancora a parlare di lei dopo la sua morte, sentivo le lacrime giurare di uscire e per non piangere chiusi gli occhi.

"Hai paura di far male a Kageyama?" Mi chiese subito dopo e li aprii gli occhi inondati di lacrime e giurai di aver perso un battito.

"Secondo te gli potrei fare del male?" Gli chiesi, quella fatidica domanda riuscí a uscire dalla mia bocca e lui stette zitto.

"Non lo so Shōyō... Non so come diventerà il vostro rapporto, non so cosa proverai, so solo che ad ogni cosa pensaci perchè per un mio sbaglio la persona che amo ora non è più qui, riposerà per sempre e io non posso fare niente oltre a ricordarmi di lui come la persona più importante della mia vita.." Disse mentre gli solcava una lacrima che si asciugó e poi sorrise.

"Questo è l'amore Shō.. è molta sofferenza col sorriso." Disse in fine e mi pulí con i pollici le millioni di lacrime dai miei occhi.

Death Note dell'Autrice:

Oggi un po' di MamaSuga che non fa mai male, spero di non avervi fatto piangere..

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, per farmelo capire mettete una stellina e un commentino per supportarmi
.

Se volete consigliarmi cosa fare per il prossimo capitolo potete, non vi spara nessuno.

Noi ci vediamo con i nostri Kageyama e Hinata
nel prossimo capitolo.

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