2 LA SALA GIOCHI

Tu: "Ti prego dimmi che è uno scherzo" dissi fissando mio padre.

J:"No e ricorda ciò che ti ho detto: senti, se io e suo padre siamo riusciti ad entrare in buoni rapporti, non trovo il motivo per cui voi due non dobbiate, dai fai n piccolo sforzo TN fallo per me"

R:"Ci sono cose peggiori di una cena con i LaRusso"

J:"Del tipo che tu Robby devi cercare di non avere debiti quest'anno chiaro?"

R:"Oh io ci provo ma non garantisco niente". Ci mettemmo a ridere e poi andai in camera mia a svolgere il mio tema. Mi sono impegnata molto e spero che alla professoressa piaccia molto.

Dopo aver finito il tema, mi squilla il telefono:

Tu: "Pronto Lia dimmi"

L:"Ciao TN ti andrebbe di uscire stasera?"

Tu: " Si ti prego ne ho bisogno"

L:"Cosa è successo?"

Tu: " Ti racconto stasera: ci vediamo alla sala giochi?"

L:"Si e vestiti tema Stranger Things: hanno messo giochi a tema"

Tu: " CAVOLO OGGI E' L'INAUGURAZIONE DEI GIOCHI"

L:"NON VEDO L'ORA"

Dopo esserci salutate e dopo aver sistemato lo zaino, decisi di pensare ad un outfit tema Stranger Things:

               (considerate tutto tranne il telefono e il walkman)

Ho scelto questo outfit dato che mi faceva pensare a Max di ST. Scendo di sotto e prima di uscire avviso mio padre:

Tu: "Papà sto andando all'inaugurazione dei nuovi giochi alla sala"

J:"Va bene ma alle dieci e mezza a casa ok?"

Tu: " Va bene ciaoo, salutami Robby"

J:"Sempre se si sveglia dal suo sonnellino". Mi misi a ridere ed uscii di casa. Presi il mio skateboard ed arrivai alle sei.

L:"TN sei stupenda sembri proprio Max"

Tu: " E tu sembri proprio Undi" dissi abbracciandola

L:"Dai facciamoci una foto" disse e ci facemmo un selfie che postammo nelle storie di Instagram.

L:"Ah cosa mi dovevi dire?" mi chiese Lia ed io le raccontai ciò che mi disse mio padre.

L:"Ti prego non vi uccidete domani"

Tu: " Non ti prometto nulla" dissi e ridemmo.

L:"Non ci posso credere" disse la mia amica guardando a destra. Mi girai e vidi proprio lui: Anthony.

A:"Lawrence anche tu qui?"

Tu: " Non posso perdermi questa mostra" dissi

Z:"Ciao Lia come va?" disse Zack alla mia amica

L:"Bene tu?" disse la mia amica arrossendo: dopo le avrei parlato di Zack

Z:"Wow sta iniziando l'inaugurazione" disse il ragazzo e decidemmo di seguirlo.

Appena ci lasciarono libero accesso cominciammo a provare tutti i videogame possibili: mi divertii un mondo insieme alla mia migliore amica:

Tu: " Dai andiamo lì" le dissi

A:"Mi dispiace ma ci siamo prima noi"

Tu: " Non è vero c'eravamo prima noi"

Z:"Dai Anthony andiamo da un'altra par-"

A:"No voglio stare qui e mettere le cose in chiaro" disse avvicinandosi

A:"Io e te purtroppo ci conosciamo dalle elementari e da lì non ti sopporto quindi vedi di non rompermi il cazzo pure adesso altrimenti finisce male"

Tu: " Tipica minaccia in Ohio"

A:"Mi prendi in giro?". Invece di rispondere gli sbadigliai in faccia.

Tu: "La prossima volta invece di farmi il discorsetto usa gli occhi per vedere la fila" dissi ed insieme a Lia cominciammo a giocare al gioco. 

E dopo aver sconfitto qualche Demogorgone era il momento di tornare a casa.

L:"Ci vediamo domani"

Tu: " Tu mi devi dire cosa c'è tra te e Zack" dissi con un sorrisetto malizioso

L:"Ti mando un audio quando arrivo a casa" disse facendomi l'occhiolino.

Ci salutammo e, mentre stavo per tornare a casa con lo skate, qualcuno mi suona dalla macchina:

D:"Ei TN vuoi un passaggio?", era Daniel LaRusso.

Tu: " Non si preoccupi signor LaRusso" 

D:"Dai sali che fa freddo, metti lo skate dietro il cofano" disse scendendo dall'auto "Ti aiuto" disse togliendomi lo skate dalle mani.

Salii e mi misi, purtroppo, vicino a suo figlio.

D:"Allora ragazzi? Come avete trovato i giochi?"

Tu: " Molto belli"

D:"Anthony tu non parli?"

A:"Ti racconto a casa" disse sbuffando

D:"E' successo qualcosa?"

A:"No guarda in pratica volevo fare un gioco ma qualcuno me lo ha impedito" disse fulminandomi con lo sguardo

Tu: "Vedi che io ero in fila prima di te"

D:"Dai ragazzi non litigate"

A:"Ma perché le abbiamo dato un passaggio, potevamo lasciarla fuori?"

D:"Anthony non essere scortese".

Non so perché ma quell'affermazione mi fece rimanere molto male. Quando arrivammo a casa, salutai e ringraziai Daniel, presi lo skate ed andai dentro casa.

J:"Com'è andata?"

Tu: "Bene" dissi superando mio padre

J:"Cosa è successo?"

Tu: " IO LO ODIO PAPA' NON CE LA FACCIO PIU'" dissi piena di rabbia.

J:"Ti prego domani fai un piccolo sforzo"

Tu: "Io ci provo ma se mi rompe le scatole giuro che gli tiro un ceffone". Salutai mio padre, mi misi il pigiama e mi misi sul letto.

Non avevo sonno e per questo ascoltai il messaggio di Lia: sapevo che lei era cotta di Zack, l'avrei aiutata a tutti i costi. Mentre cercavo di prendere sonno, però, ripensai alle parole dette da Anthony e sentii delle lacrime scendere: sto seriamente piangendo per quel citrullo? E' meglio se provo a dormire.

J:"TN ALZATI SONO LE 7:00". Non ho sentito la sveglia, cavolo!

Scesi di sotto e feci colazione con un toast alla marmellata e poi di corsa a vestirmi:

Salutai mio padre e, quando uscii di casa con Robby, vidi Miguel ed Eli:

F:"Ei TN vuoi venire a scuola in moto?"

Tu: "Ci sto" dissi e salii in moto con lui.

Quando arrivammo a scuola entrai con Eli, mio fratello e Miguel. Raccontai loro di Anthony.

F:"Se ti fa qualcosa dimmelo che gli faccio il culo"

M:"Nono amico calmo, devo esserci anche io"

R:"Ei io sono il fratello, la mia presenza è obbligatoria"

Tu: "Avete finito di farmi da guardie del corpo?" scoppiarono a ridere e poi tutti in classe.

Finite le prima due ore arrivò la ricreazione e parlai con i miei amici e c'erano anche Sam ed Anthony.

S:"Allora dato che fa ancora caldo ho pensato di fare una festa in piscina" disse Sam

Tu: "Che bello"

A:"Chi ha detto che tu sei invitata?" mi disse Anthony

S:"Lo dico io idiota" disse Sam tirando uno schiaffo sulla nuca del fratello il quale si portò una mano in quel punto per il dolore.

S:"Quindi domenica venite da me e se volete portate qualche altra persona ok?"

Finita la ricreazione mi avvicinai al mio armadietto per prendere il libro di matematica. Quando chiusi l'armadietto vidi davanti a me Anthony.

Tu: "Cosa vuoi ora?"

A:"Nulla darti fastidio" disse prendendomi il libro dalle mani.

Tu: "Ridammelo" dissi.

A:"Riprenditelo" disse.

Ci provai ma lui era più alto di me e, ad un certo punto, decisi di spingerlo a terra ma caddi su di lui: ero sopra Anthony LaRusso e la cosa non mi dispiaceva. Aspettate in che senso?

A:"Noto che ti piaccio eh Lawrence"

Tu: "Tieni a bada l'amico tuo LaRusso" dissi guardando in basso e lui, arrabbiato, mi prese i polsi e mi sbattè contro il muro:

A:"Tu stai scherzando troppo con me signorina" disse guardandomi e il mi sguardo cadde sulle sue labbra. Si avvicinò e mi diede il libro e poi mi sussurrò all'orecchio:

A:"Ci vediamo stasera a cena" disse lasciandomi senza parole in corridoio, con il libro in mano e le guance infuocate.

RAGA SPERO CHE PER ORA LA STORIA VI PIACCIA: COSA NE PENSATE DEL NOSTRO ANTHONY? COSA SUCCEDERA' A CENA? LO SCOPRIRETE NEL PROSSIMO CAPITOLO.

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