Lapidi al chiaro di luna

 Erano gli ultimi giorni di un ottobre particolarmente freddo quando, James Potter e i suoi amici, si svegliarono piú felici del solito perché era domenica e non avevano lezioni da seguire.

Dopo essersi vestiti, scesero in sala comune dove trovarono Lily Evans e la sua amica Alice che chiaccheravano animatamente vicino al fuoco.

"Buongiorno ragazze" le salutó Sirius, seguito da James e dagli altri. Non appena li videro, Lily e Alice mormorarono un timido ciao e scomparirono tra la folla, oltre il ritratto della Signora Grassa.

"Ma che combino io alle donne..." disse Sirius, concludendo con la sua risata simile a un latrato e causando ilarità tra i suoi amici.

"Direi che è ora di andare, alla Mc Granitt non piacciono i ritardatari" li ammonì Remus, che voleva evitare di finire di nuovo in punizione per colpa dei suoi amici.

Grazie alla diligenza del lupo mannaro, almeno per questa volta, James e Sirius avevano evitato una punizione. Infatti, non appena si sedettero al proprio posto, videro entrare in aula la professoressa Mc Granitt, fasciata dal suo solito vestito verde smeraldo e con il suo cappello a punta, perfetto come sempre.

"Buongiorno ragazzi. Oggi introdurremo la Trasfigurazione Umana" iniziò la strega, senza ottenere grande attenzione da parte di James e Sirius che, come ogni lezione con i Serpeverde, stavano ideando un altro scherzo da fare a Piton. La cosa però, almeno questa volta, non andò a buon fine, in quanto la professoressa, con un colpo di bacchetta rapidissimo, trasfigurò in una lumaca la boccetta di pozione dilatante che Sirius stava per lanciare al povero malcapitato, che il grifondoro scagliò via schifato.

Alla pausa pranzo, seguì la lezione di Difesa contro le Arti Oscure, dopodiche i ragazzi decisero di andare a tormentare un po' Gazza ma proprio mentre stavano svoltando l'angolo, videro Nick Quasi Senza Testa che sedeva sconsolato sulla cornice di una finestra.

"Ehi Nick, come va?" chiese Sirius che come tutti i presenti trovava strano il comportamento del fantasma della sua Casa in quanto di solito era sempre gioviale e cortese.

"Buongiorno, giovani grifondoro. Come sapete tra qualche giorno ci sarà la Caccia dei Senza Testa, alla quale ho sempre voluto prendere parte, ma grazie a quell'incapace di un boia ogni anno resto sempre escluso". Sul finire di quelle parole si afferrò i capelli e tirò con forza verso sinistra, facendo notare ai ragazzi che la sua testa rimaneva attaccata grazie a un sottile lembo di pelle e muscolo.

"Oh... Possiamo fare qualcosa per aiutarti?" gli domandò James, dispiacendosi per il suo amico fantasma.

In quel momento Lily stava passando lì vicino così salutò i presenti e, avendo sentito tutto, si offrì di aiutare il suo fantasma preferito.

Il gruppo si diresse in biblioteca per cercare informazioni sul fantasma della loro Casa e, dopo aver sfogliato per ore diversi libri polverosi, trovarono quello che faceva per loro.

"Ecco qui, sapevo che il libro di Storia della Magia ci sarebbe tornato utile" disse Lily.

"Dici utile per qualcosa che non sia schiacciare gli scarafaggi?" chiese ironico Sirius.

Dopo avergli lanciato un'occhiataccia, Lily si diresse verso la sezione di storia e tornò con l'ennesimo mattone.

"Caccia alle streghe nei secoli XV e XVI, come ho fatto a non pensarci prima? Rüf lo diceva spesso durante il terzo anno. Nick è stato decapitato durante quel periodo" disse Lily.

"E quindi?" domandarono James e Sirius in coro.

"Quindi possiamo trovare il nome di qualche fantasma che è stato decapitato lo stesso giorno di Nick e chiedergli di aiutarci" suggerì Remus, illuminandosi.

"Sei un genio, Lily", continuò il mago.

"Menomale che ci sei tu, Remus, perché sono sicura che, senza di te, i tuoi amici non durerebbero un giorno qui dentro" disse la ragazza ridendo.

Il gruppo trascorse tutto il pomeriggio e anche buona parte del pomeriggio seguente a cercare il nome e il luogo di sepoltura di un fantasma che potesse aiutare il loro amico spettrale, fino a quando un grido di vittoria si alzò dal loro tavolo, scatenando l'ira di Madame Pince, che non ammetteva confusione in biblioteca. Dopo aver appuntato il nome e il luogo dove il mago era stato tumulato, il gruppo corse via per evitare una punizione.

"Edgar Florry" disse Lily, ansimando per la corsa.

"Chi?" chiesero gli altri in coro.

"Un mago che è stato giustiziato lo stesso giorno di Nick, pare che avesse fatto spuntare dei foruncoli alla regina."

"Figo!" esclamarono James e Sirius.

"Non se vivi nel cinquecento, e soprattutto se la vittima è una regina che decide della tua vita o della tua morte" rispose Remus, che si stava chiedendo perchè dopo tanti anni di idiozie, si ostinava a stare ancora con quei matti dei suoi amici.

"Bene, direi che sappiamo chi cercare e dove cercarlo, quindi andiamo" disse e James si incamminò verso l'uscita, seguito da quella strana compagnia.

Mentre stavano attraversando la Sala Grande, Nick li notò e chiese loro cosa stessero facendo. Avevano trascorso tutto il giorno insieme, cosa abbastanza strana, visto che Lily e James, ma soprattutto Lily e Sirius, quasi non si sopportavano.

I ragazzi uscirono dl castello e attraversarono il cortile, ma proprio in quel momento Lily si sentì chiamare, era la sua amica Alice che voleva assolutamente sapere cos'avesse fatto durante quelle ore.

La strega con i capelli rosso fuoco si allontanò dal gruppo senza che gli altri se ne accorgessero e andò dalla ragazza.

"Ehi, Alice, scusami ma sono stata tutto il giorno con James e i suoi amici."

"James? Da quando chiami Potter per nome, Lily? C'è qualcosa che devo sapere?" chiese Alice facendo l'occhiolino alla compagna.

"Ehm... Forse sì. Mi piace James Potter" rispose la ragazza, arrossendo.

"Cosa? Dici proprio quel James Potter? Ne sei sicura?" chiese l'amica, quasi urlando nelle orechie dell'altra.

"Sì, Alice, sono sicura. James può sembrare un idiota e forse lo è, ma quando l'ho visto impegnarsi così tanto per un amico, ho cambiato completamente idea."

Nel frattempo, James e i suoi amici erano già arrivati nel cimitero in cui era sepolto Florry, infatti lo videro svolazzare in tutta la sua trasparenza tra le tombe mentre leggeva, proabilmente per l'ennesima volta, nome e data di morte su ogni lapide. Ormai lo faceva in modo quasi meccanico.

"Signor Florry" lo chiamò Remus.

Il fantasma si voltò e guardò i ragazzi dall'alto in basso con aria quasi di disprezzo, ma lo stemma della divisa di James attirò l'attenzione dello spettro.

"Ehi, tu, dimmi come ti chiami e a quale casa di Hogwarts appartieni" chiese il fantasma al mago, non curandosi troppo dei modi.

"Mi chiamo James Potter e sono un Grifondoro, signore. L'abbiamo cercata perché abbiamo bisogno di aiuto, o meglio, il fantasma della nostra casa ne ha. Si chiama Sir Nicholas de Mim..."

"Sir Nicholas era il mio migliore amico. Allora ha deciso anche lui di restare" lo interruppe lo spettro, ricordando i tempi andati. Li aveva trascorsi insieme all'altro spettro quando entrambi erano in vita presso la corte di Enrico VII.

"Sì, signore, avrebbe bisogno di una testa fantasma per partecipare alla Caccia dei Senza Testa, dato che la sua..."

"Non è del tutto tagliata, lo so" lo interruppe Florry.

"Vi accompagnerò alla Caccia di domani e presterò la mia testa al nostro amico, così da potergli rallegrare la giornata. Conoscendolo, non essere ammesso anno dopo anno non deve piacergli per niente" concluse il fantasma.

"È davvero gentile da parte sua, la aspettiamo alla caccia di domani, per mezzanotte" disse Lupin, inchinandosi leggermente, com'era usanza nell' epoca di quello strano personaggio.

Il gruppo tornò a Hogwarts vittorioso e, vista l'ora, corsero a dormire.

Il giorno seguente, i malandrini si svegliarono tardi perché non avevano lezione, ma non per questo la loro giornata sarebbe stata meno noiosa.

I ragazzi scesero in Sala Grande per fare colazione e videro Lily e Alice che parlottavano a bassa voce ma non appena le due si accorsero del loro arrivo, si zittirono e continuarono a mangiare le loro fette di torta al cioccolato.

"Allora, Lily, non avete ancora parlato?" chiese Alice che, come il resto di Hogwarts, sapeva che James moriva dietro a Lily da ormai sette anni.

"No, non è ancora il momento giusto."

Proprio in quel momento, gli occhi di James incontrarono quelli di Lily ma lei distolse subito lo sguardo, imbarazzata.

"Cosa aspetti che diventiate vecchi o che se lo prenda un'altra? Buttati, Lils" la incitò la sua amica.

I malandrini, dopo essersi riempiti a dovere di torte, té e tutto quello che offrivano le cucine del castello, si alzarono e andarono a Hogsmeade, perché Sirius voleva assolutamente provare i nuovi scherzi di Zonko, mentre James e Remus volevano fare un salto da Mielandia per comprare qualche bastoncino di zucchero e qualche ape frizzola.

Anche Lily e Alice erano a Hogsmeade ma le due erano da Madama Pediburro che si stavano godendo il caldo del caminetto e una tazza del magnifico tè che offriva il locale, decisamente migliore di quello di Hogwarts.

"Cosa farai in serata, Lils?"

"Penso che andrò alla Caccia dei Senza Testa, sai, il povero Nick me lo chiede tutti gli anni, ma ho sempre rifiutato, magari è davvero divertente come dice" sorrise la ragazza all'amica.

"E va bene, ma sappi che io non ti accompagnerò, mi annoio a morte," disse Alice, che mise il broncio e incrociò le braccia, scoppiando in una fragorosa risata qualche secondo dopo.

Il giorno lasciò presto il posto alla sera e poi alla notte, ma non tutti i maghi e le streghe erano a letto, ovviamente i malandrini mancavano all'appello e stranamente anche Lily, che non era riuscita a convincere Alice ad accompagnarla.

I ragazzi stavano andando, per la prima e ultima volta della loro vita, a vedere la Caccia di Nick, che sarebbe iniziata poche ore dopo.

"Mezzanotte meno dieci, dobbiamo sbrigarci o faremo tardi", disse Remus che ci teneva molto alla puntualità, a differenza di quei due scellerati dei suoi amici.

Il gruppo avrebbe preso subito posto, se non fosse stato per Sirius e James che si erano fermati da Zonko per fare scorta di scherzi.

"Arrviamo, Lunastorta. Dacci solo il tempo di provare i nostri nuovi Frisbee Zannuti", risposero i due, che stavano già giocando con gli oggetti comprati poco prima.

I malandrini, dopo aver attraversato mezza Hogsmeade e aver visto cose poco raccomandabili in qualche vicolo di periferia, arrivarono al cimitero, dove avevano appuntamento con Florry.

Il fantasma si palesò poco dopo, privo della testa e fece cenno ai ragazzi di seguirlo. Poco dopo, arrivarono in una vecchia arena di pietra che di solito era vuota, ma quella sera riluceva dalla luce lunare che in parte era riflessa dai fantasmi.

Dopo aver preso posto, James notò la sua Lily qualche fila più in basso di lui e si sedette vicino a lei.

"Buonasera Evans."

La strega si girò e involontariamente sorrise al ragazzo con gli occhiali.

"Buonasera Potter."

"Beh, già che non mi urli addosso direi che è un progresso," rispose lui ridendo.

"Direi di sì," sorrise lei in risposta.

La caccia fu molto divertente, perché in una fase quasi tutti i fantasmi caddero, tranne Nick, che utilizzando una testa non sua, non aveva le vertigini.

Tutti i presenti si divertirono molto, compresi i ragazzi di Hogwarts che dovettero ricredersi, perché quella gara era decisamente divertente.

Quando la competizione finì, e Nick venne dichiarato vincitore, i suoi amici si congratularono con lui e per un momento, videro quelle che sembravano lacrime di gioia sul volto del fantasma.

Poco dopo James prese Lily per mano e la portò ai Tre Manici di Scopa, visto che Madama Rosmerta, quella sera, aveva deciso di chiudere qualche ora più tardi, perché c'erano ancora diversi maghi in circolazione. I due si accomodarono a un tavolo abbastanza riservato e ordinarono due burrobirre, che arrivarono poco dopo e scaldarono le mani e i cuori dei due innamorati.

Dopo aver finito di bere, i due ragazzi uscirono dal locale e si fermarono su una panchina nella piazza principale.

"Ce ne hai messo di tempo per deciderti a uscire con me," disse James, prendendo in giro Lily.

"In effeti sì, ma sai che non sono una ragazza facile", rispose lei, con un accenno di sorriso sulle labbra.

"Non l'ho mai pensato. Credi che avrei insistito e aspettato per ben sette anni se non mi interessassi davvero? Tenendo conto che metà della popolazione femminile di Hogwarts mi adora."

"Probabilmente no, ma tutti sanno che spesso non ti sei negato a uscite romantiche con qualche membro di questa "popolazione femminile"," rispose lei incrociando le braccia.

"Se hai notato con nessuna di queste c'è stato un secondo appuntamento. Secondo te perché? E perché nonostante i tuoi mille rifiuti ti ho invitata a uscire per l'ennesima volta questa sera, invece di tornare in dormitorio dopo la Caccia di Nick?"

Sul finire di quelle parole, Lily tirò a sé James e lo baciò dolcemente per la prima volta. Il ragazzo la circondò con le braccia e iniziò ad accarezzare la chioma rosso fuoco di lei mentre la stringeva.

Dopo pochi secondi che sembravano un eternità, i due si separarono e James guardò la strega che l'aveva appena baciato chidendosi in modo abbastanza evidente perché fosse successo un evento simile.

Lily lo guardò, e capendo quello che James non riusciva a dire, parlò lei al suo posto dicendo: "Solo perché tu possiedi la varietà di emozioni di un cucchiaino non significa che siamo tutti così."

Il giovane mago la guardò e scoppiò a ridere, mentre si avvicinava a lei e l' abbracciava di nuovo, ma questa volta senza dire una parola, perché persino uno come James Potter aveva capito che in quel momento non ce n'era bisogno.

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