21. L'incontro
QUATTRO GIORNI DOPO
BEATRICE POV
Oggi incontrerò colui che è il mio vero padre e il mio fratellastro.
Inutile negare che l'ansia mi sta divorando fino alle ossa e il mio sistema nervoso è andato a farsi fottere non so dove.
«Sei pronta?»
Mi volto con le lacrime agli occhi, «ehi, tesoro. Che succede?» chiede Diego avvicinandosi.
«Sono molto agitata, non credo di potercela fare»
Mi abbraccia dolcemente, «tu puoi fare tutto, perché sei la donna più forte che io conosca»
Sorrido dolcemente, mentre lui asciuga le mie lacrime, «grazie»
«Andiamo?» chiede prendendomi a braccetto.
Annuisco ed entrambi ci dirigiamo all'uscita.
Dopo mezz'ora circa arriviamo all'aereoporto, inutile negare che le mie gambe non smettano di tremare per l'ansia.
Cerco con gli occhi, le due persone che, dovrebbero essere la mia nuova famiglia.
Non so se riuscirei a riconoscerli, in fondo è passato così tanto tempo dall'ultima volta che i miei occhi hanno visto loro.
«Bea?» sento dietro le mie spalle.
Quella voce... La stessa di molti anni fa.
Mi volto lentamente per ritrovarmi davanti il mio fratellastro, con accanto mio padre.
Entrambi mi sorridono e corrono per abbracciarmi, «allora? Chi è lui?» chiede Tony, rivolgendosi in direzione di Diego.
«Ho tante di quelle cose da raccontare» dico sorridendo.
Le gambe iniziano a tremare ancora più forte, credo di svenire da un momento all'altro.
«Lui è mio marito» dico con un filo di voce.
Tony allarga gli occhi, «marito? E pensare che molti anni fa avessi una cotta per te»
A quelle parole le mie guancr iniziano a diventare calde e rosse, guardo in direzione di Diego, dove mi accoglie con uno sguardo furioso. E in fondo al mio cuore, spero che non faccia scemenze.
Si avvicina a noi e toglie nervosamente il braccio di Tony dalla mia spalla, «possiamo andare?» chiede arrabbiato.
Io annuisco per poi dirigerci all'uscita dell'aereoporto.
«Divi che si è ingelosito?» sussurra Tony nel mio orecchio, scoppio a ridere, attirando gli occhi di Diego su di me.
«Bea, qui con me. Ora» mormora facendomi un gesto con il dito di affiancarlo.
«La vuoi smettere?» chiedo nervosa.
«Non mi piace, Bea. Non mi piace per niente»
«Ti ricordo che è il mio fratellastro e che non potrebbe mai esserci nulla»
«Ti ricordo che anche io sono il tuo fratellastro e che anche tra di noi non ci sarebbe dovuto essere nulla» mi zittisce.
Saliamo in macchina e ci avviamo verso la nostra casa, «dove andiamo? Non ci state rapendo, vero?» chiede sarcastico Cristian, il mio papà.
Sorrido al suono delle sua voce, non le sentivo da anni. Durante tutto il tragitto questa è la prima volta che parla.
«Potrebbe essere» rido facendogli un occhiolino.
Dopo dieci minuti arriviamo nella nostra dimora, «cazzo, questa è casa tua?» chiede Tony, ammirando la casa.
Annuisco e sorrido, li aiuto a scendere le valigie e li accompagno dentro.
«Tiana?» chiede Cristian con la bocca aperta, non appena vede la mamma seduta sul divano.
«Cristian» sorride la mamma, avvicinandosi a noi, «ti stavamo aspettando»
«Tutti noi vi aspettavamo» la interrompe Pablo, con un filo di gelosia, «piacere di conoscervi. Sono il marito di Tiana»
L'arrivo dei Manzano non fa altro che causare gelosia hai Martelli.
Sorrido a quel pensiero, «accomodatevi, dobbiamo parlare» dico distraendomi dai miei pensieri.
Con occhi confusi, sia Tony che Cristian mi seguono sul divano.
«Mamma inizia tu»
«Oh, io beh» balbetta, «Cristian mi dispiace»
Mio padre la guarda confusa, «non capisco»
«Mi dispiace di non avertelo detto, ma non potevo» dice con le lacrime agli occhi, «Beatrice è tua figlia» confessa.
«Be-a Beatrice... mia figlia?»
La mamma annuisce, mentre io inizio a lacrimare senza sosta, «ti ho cercato così a lungo, ho pensato che fossi morto»
Cristian si alza, «io.. non so cosa dire. Posso abbracciarti?»
Annuisco scoppiando in lacrime, stringendo colui che per tutti questi anni mi e stato portato via. Colui che desidervo da sempre, un padre come lui.
«Quindi... cioè. Noi due, insomma» ci interrompe Tony, «si, testone. Siamo fratellastri» dico sorridendo
«Oh, cazzo» mormora, lo abbraccio forte come se volesse scappare via.
«Mamma»
«Papá, Tony. Lei è mia figlia, la vostra nipotina» dico prendendo Chloe in braccio, «Chloe, lui è il tuo nonno, e lui e lo zio» dico dolcemente.
La prendono in braccio e tutti ci abbracciamo, quell'abbraccio che non ho mai ricevuto dal mio ''finto" padre.
Sono felice!
Finalmente posso urlarlo al mondo, che sono la donna più felice al mondo.
Ho creato la mia famiglia, ho un marito che mi ama, una figlia che mi rende orgogliosa ogni giorno che passa, un papà e una mamma vera. E un'altro fratello su cui contare.
E pensare che non avevo nulla, mentre ira mi ritrovo ad avere tutto.
Per me il tutto è questo. L'amore dei familiari e degli amici.
Dopo aver festeggiato l'arrivo della mia nuova famiglia, con amici e familiari, tra risate, musica alcool crollo sul letto, accanto alla mia bambina e all'uomo della mia vita.
Finalmente siamo tutti al completo!
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