6- Ricordi di un'altra vita
-Quindi tu avevi una figlia?- lo aveva fatto di nuovo, aveva ascoltato i miei pensieri.
-Potresti smettere di leggermi nella mente?-
-Non posso, non è una cosa che controllo io. Però come motivazione per uccidere una creaturina tanto piccola ci sta..-
Mi infuriai tutto d'un tratto e ebbi l'istinto di lanciarmi contro di lui e prenderlo a pugni.
Infatti scattai nella sua direzione, ma l'altro mi lanciò la sua sacca in faccia, che fermò la mia carica.
-Non puoi venire alla luce, scemo. Te lo sei dimenticato?- disse. Aveva quella sua fastidiosa disinvoltura nella voce e nello sguardo l'apatia più totale.
-Non vedere nei miei ricordi mai più, hai capito?!- gli feci con tono minaccioso, ma lui non scompose quel suo irritante atteggiamento.
-Scusa, ma io non posso farci niente; sei tu che ci stavi pensando-
"L'idea di averlo come alleato non mi sembra più molto buona" pensai. Quel suo atteggiamento mi infastidiva, e sicuramente non poco. Però poteva aiutarmi a scoprire la verità, quindi dovetti stringere i denti e provare a convincerlo a collaborare.
-Va bene, ti aiuterò- rimasi spiazzato da quella risposta, ancora non gli avevo detto nulla a riguardo.
-Devo abituarmi a questa tua lettura dei pensieri.. ma perché vuoi aiutarmi?-
-Non ho altro da fare..- rimase vago nella risposta. Non si riusciva a capire a cosa pensasse o cosa provasse, eppure capii che c'era altro dietro quel "non ho altro da fare". Aveva anche lui le sue ragioni, molto probabilmente.
-Non ti fidi proprio di me, eh?- mi fece, e io uscii dai miei pensieri.
-Dopo quello che ti è successo, capisco il perché non riesci a fidarti più di nessuno..-
-Te l'ho già detto; smettila di guardare nei miei ricordi-
-Non ti fidi nessuno, ad eccezione di quella bambina.. Devo andare a casa sua, c'è una cosa che devo controllare, e magari dopo questo ti fiderai di me-
Una volta che finì di dire quella frase, lo vidi dissolversi nell'aria e sfruttare i raggi del sole per spostarsi.
Stava andando da Dyana, e io non potevo fermarlo.
Boom è preoccupato per la bambina, ma io non ho brutte intenzioni.
Arrivo davanti a quella casa, e alla luce del giorno riesco a scorgere alcuni dettagli che non avevo notato la notte.
I muri esterni hanno la vernice rovinata, che in alcuni punti mostra i mattoni rossicci sotto di essa.
Entro approfittando della luce che filtra dalle finestre, e mi ritrovo in una camera non molto grande, con un letto piccolo e un comodino vicino ad esso, con accanto una libreria.
Questa è la camera della bambina, anche se la vidi per la prima volta di notte la riconosco bene.
Peccato che qui ci sono solo io, allora esco dalla stanza e mi ritrovo nel salone, dove c'è la bimba intenta a disegnare su un grande tavolo.
Vedo una donna anziana ai fornelli, intenta a pulire. Allora uso la mia abilità e cerco nella sua testa tutti i ricordi vissuti con la bambina per capire il loro legame.
Come già immaginavo, non avevano rapporti di sangue.
La vecchina e il suo sposo non avevano né figli né nipoti, e un giorno trovarono una piccola bambina davanti la loro porta. Non trovando i genitori o altri parenti della piccola, decisero di crescerla e di darle il nome Dyana.
Il tutto rende la mia ipotesi sempre più vicina alla verità, ma per ulteriori prove devo controllare i ricordi della bambina stessa.
Lei ancora non mi ha notato, quindi mi avvicino silenziosamente a lei.
Vedo i suoi occhi rivolgersi verso di me, essendo poi seguiti da tutta la sua testa.
-Tu chi sei?- mi sussurra, per non allarmare sua nonna.
-Sono un amico di Boom, mi chiamo Sky. Ti va se andiamo a giocare in camera tua?- lei mi guarda un attimo diffidente, poi prende la sua attrezzatura da disegno e mi rivolge un sorriso, per poi dirigersi in camera sua.
È la prima volta che qualcuno mi rivolge un sorriso. Rimango sorpreso dal gesto, come può una semplice smorfia rendere così allegri?
Una volta finalmente nella camera della bambina, la vedo sedersi sul bordo del suo lettino.
Mi fa cenno di sedermi vicino a lei, quindi obbedisco e mi posiziono al suo fianco.
-Davvero sei un amico di Boom?- mi dice. Mi dispiace mentirle, però se quello a cui ho pensato fosse effettivamente vero, allora potrei fare la più grande scoperta di tutte.
-Sì. Mi ha parlato molto di te..- le sorrido, per metterla più a suo agio.
Sono sempre stato piuttosto bravo con le bugie, e forse il motivo è perché quando ho cominciato a dire la verità sono stato temuto da tutti..
-Davvero?- la vidi rallegrarsi.
Aveva costruito un bel rapporto con quell'ombra, ma dovevo sapere di più.
Dovetti esplorare nei ricordi della bambina, anche in quelli più remoti.
-La vuoi vedere una magia? Se adesso ti toccherò la fronte tu ti ricorderai di tutta la tua vita, anche quando eri solo una neonata-
Questa è in effetti una verità; cercando nei ricordi delle persone, riporto alla mente anche a loro tutti gli avvenimenti vissuti.
Ma non voglio cercare nella mente della bambina per curiosità. I miei scopi sono altri.
-Vai!- mi esclama, avvicinando la sua testa verso di me e chiudendo gli occhi.
Allora le poggio una mano sulla fronte e inizio ad esplorare la sua mente.
Riesco a vedere tutta la sua vita davanti ai miei occhi, tutti i suoi compleanni, persino l'arrivo in quella casa.
Ma c'è altro. Anche se penso di aver visto tutta la sua vita in pochi secondi, riesco a percepire altri ricordi, come protetti da una sorta di barriera.
Uso tutte le mie forze, e sento i pochi anni che mi rimangono diminuire a causa di questa elevata concentrazione del mio potere e della mia luce.
Ma questi miei sforzi mi ripagano, mostrando anche quei ricordi nascosti nelle parti più remote del suo inconscio.
Sono come provenienti da un'altra vita, e quello che riesco a ricavare da questi conferma la mia ipotesi; Dyana è in realtà la figlia di Boom.
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