4-La storia di Boom

Per le creature, sia dell'ombra che della luce, generare una prole richiedeva poco sforzo e non necessitava di due individui.

Infatti bastava semplicemente generare una vita sfruttando la propria materia oscura.

E fu in questo modo che una di quelle ombre, che noi conosciamo come Boom, aveva generato sua figlia.

Era una piccola ombra, dagli occhi grandi e luminosi. Era molto vivace, e adorava giocare nella piazza della Città Oscura con le altre creaturine della sua età.

Aveva uno splendido legame con suo padre; normalmente, i bambini non venivano cresciuti molto allungo.

Venivano addestrati per i primi cinque decenni di vita ad affrontare alcune avversità e a muoversi e orientarsi nel mondo umano, ma venivano trattati più come cadetti che come figli.

Il loro scopo era solo quello di non far estinguere la specie, nient'altro.

Boom però amava sua figlia, e quell'amore era reciproco.

Ma non era la prima volta che il più grande si distingueva nel Mondo Delle Tenebre, era infatti dotato di una grande gentilezza e bontà, e di emozioni molto più forti di quelle degli altri. E la loro forza aumentò quando ebbe una figlia.

Un giorno però, la bambina era tornata a casa di corsa, e sembrava fortemente spaventata.

-è successo qualcos..- Boom non riuscì nemmeno a terminare quella frase, che la bambina chiuse velocemente la porta e scoppiò a piangere.

-Il Fondatore.. è un cattivone..- disse.

-Che ha fatto?..-

-Stavo giocando a nascondino con alcuni miei amici.. e per nasconderci siamo andati nella torre grande.. lì abbiamo trovato un passaggio segreto che era lasciato aperto.. allora siamo entrati per nasconderci, e..-

La creaturina non riuscì a finire di parlare che alla porta si sentì bussare violentemente.

-Creatura, il suo successore è venuto a conoscenza di delle informazioni riservate. La preghiamo dunque di consegnarcelo- disse una voce dall'altra parte della porta, probabilmente chi stava bussando.

-Gli altri.. sono stati presi.. e non sono più tornati..- la bambina parlò con un filo di voce, guardando fissa il pavimento e con le lacrime agli occhi.

Allora Boom la prese in braccio e la nascose in una cassa-panca che aveva in casa, poi cercò di rassicurarla.

-Non preoccuparti, non ti faranno nulla, ci sono io qui con te-

Poi chiuse la cassa-panca e aprì la porta.

-Signore, dov'è la bambina?- chiese la creatura che stava bussando poco prima, accompagnata da altre tre ombre. Erano guardie di sicurezza della Torre Maggiore, lo si poteva riconoscere dal berretto grigio con rifiniture dorate, simbolo di quelle guardie.

-La bambina? Come mai volete vederla? Non è qui, mi dispiace..- mentì Boom.

-Penso che le abbia già spiegato la situazione. L'abbiamo vista correre ed entrare qui-

-Davvero, qui non è entrato nessuno, forse si sta confondendo con qualcun altro..-

-Signore, forse lei non sa cosa ha scoperto quella bambina. Sono segreti di importanza mondiale, capisce? Dobbiamo vederla un attimo-

E mentre Boom continuava a negare la presenza della figlia, dalla cassa-panca si sentì un singhiozzo. La bambina aveva iniziato a piangere per la grande paura, e la guardia lo notò.

Allora Boom venne bloccato dalle altre tre ombre e quella rimanente andò ad aprire la cassa-panca.

-FERMI, NON C'È NESSUNO Lì- gridava Boom, provando a liberarsi, ma senza successo.

La cassa-panca venne aperta e la bambina si trovò davanti quella guardia, che la prese e la portò fuori.

-Papà, papà! Non voglio andarmene.. ho paura! Fammi rimanere con te!- 

Boom stava provando addirittura a prendere a calci quelle guardie, ma non riusciva a migliorare la situazione.

Venne trascinato fuori, dove vide l'anziano Fondatore con in mano una lancia senza lama.

-COSA VOLETE FARLE, MOSTRI- urlava Boom, infuriato.

-Mi dispiace, ma la bambina sa troppo.. non possiamo rischiare che dica in giro quello che ha scoperto-

La lancia venne puntata contro la bambina, la guardia che la teneva ferma si era allontanata.

-FERMI, NON OSATE TORCERLE UN SOLO CAPELLO..- 

Ma quelle parole servirono a poco, perché una volta vicina la bambina, quella lancia si illuminò di pura luce e la polverizzò. Di lei rimase solo l'eco delle urla.

Si sentì un forte strillo, proveniente dal padre di quella bambina. Stava soffrendo, come mai prima di quel momento aveva fatto. Urlava, piangeva singhiozzando. E dentro di lui risuonava quella frase.. "non preoccuparti, non ti faranno nulla..".

-Ragazzo, tu non devi subire la sua stessa fine.. il tuo corpo potrà subire l'eliminazione dei ricordi, lei era però troppo giovane per avere lo stesso trattamento-

-Eliminazione.. io.. mi dimenticherò.. di lei?.. DOPO QUELLO CHE AVETE FATTO.. VOLETE FARLA SCOMPARIRE.. ANCHE DAI MIEI RICORDI?!..-

Allora il Fondatore, ignorando le volontà di Boom, gli poggiò una mano sulla testa, e l'altro subito svenne.

Poi Boom si dimenticò l'accaduto, ma i suoi ricordi non vennero cancellati.

Infatti, gli tornò tutto alla memoria in quel momento. 

Quando si rialzò, durante la riunione, con Dyana vicino, tutti quei sentimenti che aspettarono 1000 anni per uscire si fecero spazio verso la superficie.

-Dyana, se vogliamo risolvere questa cosa, lo faremo da soli. Non voglio l'aiuto di queste belve-

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