12- Bianco e nero
Quando quel fumo oscuro si dilatò, vidi che non ero più nella stanza segreta. Mi trovavo in un luogo all'aperto. Alzai lo sguardo e mi accorsi che ero seduta sotto un albero.
Oltre a quello non c'era nient'altro, solo un'immenso prato.
Era come se i colori fossero spariti, infatti era tutto in bianco nero con alcune sfumature di grigio. E se dico tutto, intendo tutto; il prato, il cielo, l'albero..
Una volta in piedi, guardando meglio dappertutto, notai che nascosta dall'altra parte dell'albero era attaccata un'altalena.
Non ero mai salita su un'altalena, ho sempre visto gli altri bambini ridere mentre ci si dondolavano sopra, ma questo dalla finestra della mia cameretta; i miei nonni, essendo anziani, non mi lasciavano uscire, ad eccezione per quando dovevo andare a scuola.
Non capivo cosa ci trovavano di eccezionale, era un pezzo di legno attaccato saldamente ad un ramo con due spesse corde. Mi ci sedetti sopra e iniziai a muovere le gambe.
Mi ritrovai quasi a toccare il cielo, poi in un istante tornai per terra. La gravità non esisteva più, sembrava di volare. Una cosa così semplice riusciva a farmi provare tante emozioni.
All'improvviso però mi fermai; avevo percepito un'altra presenza lì con me.
Scesi e mi guardai intorno. Vidi sopra a un ramo di quell'albero una figura conosciuta.
Il Fondatore era lì con me.
Prima non c'era, eppure in quel momento lo avevo davanti, mi guardava con un leggero sorriso sul volto.
-Come mai ti sei fermata? Mi sembravi tanto felice lì sopra- disse, per poi scendere.
Non era gigante come al solito, era più piccolo, anche se sempre maggiore rispetto a me.
-Dyana, ho bisogno del tuo aiuto..-
-NO.. non voglio. So cosa vuoi fare, ed è una cosa brutta. Vuoi distruggere un intero regno e privare agli umani la luce-
-E cosa ci sarebbe di male? Non conosci i lumi, ma posso dirti che meritano quello che sto progettando, come gli umani-
Volevo scappare, ma quella figura mi terrorizzava.
Lui poggiò dolcemente una mano sulla mia spalla, e quella paura svanì un poco.
-Hai ragione, voglio fare una brutta cosa, ma se non la faccio saremmo noi ombre, il mio popolo, a soffrirne. I lumi si credono superiori a noi, è stato così fin dal principio. Vogliono un mondo tutto per loro, e appena ne avranno l'occasione distruggeranno il nostro. Questi erano gli ideali di Arthur e quella pazza di sua moglie..-
Nei suoi occhi vedevo una grande rabbia, sicuramente dovuta a qualcosa avvenuto nel passato.
-Chi è Arthur?-
-Arthur era il re del Regno del Bagliore. A lui e sua moglie, Stella, venne donato il Nucleo, una grande fonte di luce che risiede dentro il loro castello. Arthur però un giorno morì per dare alla luce il suo erede. O almeno questo è quello che credono tutti..-
-Cos'è successo davvero ad Arthur?..-
-L'ho ucciso-
Dyana e il Fondatore erano avvolti da un fumo nero che non lasciava trasparire le loro figure. Il fumo girava intorno a loro mosso da un fortissimo vento inesistente, come se fosse un piccolo tornado.
Boom provò ad avvicinarsi più volte, ma non ci riusciva.
Dopo l'ennesimo tentativo fallito di raggiungere la sua bambina, ormai disperato, si girò verso Sky su tutte le furie.
-è tutta colpa tua..-
Boom stringeva forte i pugni, trattenendosi dal prendere a pugni Sky.
-Mi dispiace..-
-MI SONO STUFATO DELLE TUE SCUSE, SKY. È DA QUANDO CI SIAMO INCONTRATI CHE NON FAI ALTRO CHE SCUSARTI. E io mi sono stufato di perdonarti.. ho provato a cercare del buono in te fino all'ultimo, MA HO ESAURITO LA PAZIENZA- l'ombra finalmente liberò tutta la rabbia che versava verso il lume, il quale era immobile, consapevole della brutta persona che era diventato.
Ma anche lui ne aveva abbastanza di passare per traditore.
-RAZZA DI INGRATO CHE NON SEI ALTRO, NON CAPISCI CHE HO FATTO TUTTO PER TE?! Forse non sai quello che ho passato, tutte le cattiverie che mi sono fatto dire dal Fondatore.. io soffrivo a stare con lui, capisci? Eppure sono passato di nuovo dalla sua parte, TUTTO PER SALVARE TE. LO CAPISCI QUESTO ALMENO?!- questa volta era Boom a rimanere immobile.
Ci fu un lungo attimo di silenzio nel quale i due si guardavano negli occhi. Sky tratteneva le lacrime, mentre Boom cercava di mettere in ordine tutti i suoi pensieri.
A rompere il silenzio fu il lume.
-So di aver sbagliato.. ma tu non sei l'unico ad aver sofferto, Boomy. Voglio sistemare le cose, ok? Se anche il Fondatore assorbisse Dyana c'è il modo di farla tornare, ed è lasciarle prendere il controllo dell'ombra. Prima però dobbiamo impedire che il Fondatore metta in atto il suo piano-
Boom ci rifletté un attimo, poi prese un respiro profondo.
-Allora? Hai qualche idea?- il suo sorriso era tornato, e d'istinto fece sorridere anche Sky.
-Non dirmi che stai piangendo..-
-NON STO PIANGENDO.. è che.. sono felice che tu mi abbia perdonato, Boomy-
I due iniziarono a riflettere su una strategia per battere il Fondatore in questa sua battaglia; non lo avrebbero lasciato vincere facilmente, questa volta avevano un piano ben architettato. Sarebbe andato tutto bene.
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