Capitolo 18: La spada e la lingua
Mi ritrovo in prima fila: alla mia destra ho Cody, Ivy ed Isaac, mentre alla mia sinistra ci sono Jeremy ed Allison. Più volte faccio per prendere la mano di Jeremy, ma quando mi rendo conto di quello che sto per fare sussulto e torno al mio posto. Ad un certo punto sono costretta a mettere le mani dietro la schiena. Trattengo una risata nervosa sentendo lo sguardo sia di Jeremy che di Cody addosso, entrambi capiscono che c'è qualcosa che non va, ma credo che solo Jeremy capisca il perché.
Cody mi chiede se va tutto bene più volte ed io ogni volta annuisco sapendo che la risposta è "no" ma senza avere il coraggio di dirglielo. Gli Anziani sono davanti a noi e aspettano che tutti ci mettiamo in ordine, una volta seduti si abbassano i cappucci, mostrandosi. Gli occhi bianchi rimane la parte che mi fa più paura del loro corpo, ma niente in loro è normale: sembrano magrissimi, sembra che ci siano solo ossa sotto quei mantelli e niente di più. La cosa più inquietante è che non toccano per terra, sembrano e forse sono fantasmi.
— Salve, Cacciatori – dice il Secondo per poi guardarmi. Abbasso lo sguardo per pochi secondi, troppo intimidita per fare altro, e poi quando lo guardo per urlare insieme al resto dei ragazzi un "salve" sembra sorridermi a malapena, ma non è un vero sorriso. Mi rendo conto che prima ero solita a guardarmi itnorno, a guardare come fossero i palazzi, le pareti e addirittura i bagni. Ma adesso è cambiato tutto, forse ormai sono una cosa quasi scontata per me o forse non ci faccio nemmeno più caso perché l'importante è rimanere concentrata su un solo soggetto o più soggetti; dei soggetti che si muovono, che possono essere gli Anziani, come i Cacciatori, come i demoni. – Alcuni di voi sanno benissimo perché vi trovate tutti qua, altri no. – Lancia un'occhiata a me e a Ivy. – Ma ve lo spiegherò comunque: più o meno due settimane fa siete stati attaccati da dei demoni come i Mangiatori di Cacciatori e le Sirene. – Si ferma guardando ogni faccia che ha davanti. – Tutti voi sapete qual è il dovere di noi Anziani e stiamo cercando sia il capo di questa battaglia che c'è stata due settimane fa, sia di capire il motivo di questa loro azione.
– Stavamo seguendo delle piste, molte piste, ma ieri due abili Cacciatrici, che in questo momento sono presenti, ci hanno portato il capo di un gruppo di Sirene che erano presenti quella sera. – Anche il Terzo si ferma per guardare prima Ivy e poi me, il ché rende ancora tutto più imbarazzante. – Una delle Sirene è stata uccisa e ora sappiamo il perché: si è opposto. All'ultimo, è vero, ma si è opposto a questa battaglia e per questo è stato ucciso. Il suo corpo è stato bruciato. Tornando al vecchio discorso, non sappiamo ancora molto bene il perché abbiano fatto una cosa del genere, ma sembra che ci sia qualcuno di veramente potente; c'è di mezzo la magia oscura e questo ci fa pensare che qualcuno stia cercando di ribellarsi ai Cacciatori. – Tutti iniziano a parlare sottovoce, quasi presi dal panico, e devo dire che devo fare un enorme sforzo per non urlare e scappare via.
– Mantenete la calma, Cacciatori. Non è niente d'importante,. Abbiamo cercato informazioni e abbiamo alcuni nomi di Sirene e Maghi – annuncia il Primo. – Sono felice di comunicarvi che molti demoni sono stati uccisi da voi quella sera come i Mangiatori di Cacciatori e Anguismortem.
Guardo Jeremy, che fa lo stesso ma con più calma. Aggrotta la fronte non capendo il perché io mi sia girata in questo modo verso di lui e forse non lo so nemmeno io, so solo che quando ho sentito "Anguismortem" ho sentito il panico diffondersi nel mio corpo. Guardo Cody dopo essermi ricordata di lui e sembra arrabbiato. Non ho la più pallida idea di cosa stia succedendo ma è tutto troppo stressante, credo sia meglio lasciarlo perdere e provare a parlare con Jeremy.
– Quindi – continua il Primo Anziano attirando l'attenzione di tutti, compresa la mia e quella di Cody. – Adesso daremo degli indirizzi a tutti voi. Sarete divisi in gruppi da sei, ognuno di voi dovrà stare in coppia. – Tutti gli Anziani prendono dei biglietti e si alzano per venire davanti a noi. – Vi conosciamo tutti e abbiamo deciso personalmente i gruppi.
Dopo aver sentito nomi su altri nomi del tutto sconosciuti aggiunti a nomi che conosco a malapena e rimaniamo in pochi mentre ci sono ancora Ivy, Isaac, Jeremy e Cody riesco a sentire il mio stomaco agitato come tutto dentro di me. – Il prossimo gruppo sarà composto da Ivy Dempson, Isaac Laric, Jeremy Ruterful, Cassie Moonic, Cody Unil e Nathaniel Kreet. Le vere coppie sono: Ivy Dempson e Isaac Laric. – Guardo Ivy un po' preoccupata e lei fa la stessa cosa. – Cody Unil e Nathaniel Kreet. – Guardo Cody, che ormai è rosso in viso. – E infine le due anime gemelle: Cassie Moonic e Jeremy Ruterful.
Cody spalanca gli occhi. – Anime gemelle? – chiede a bassa voce guardandomi. – È lui?
Ecco fatto, grazie mille! Faccio per dire qualcosa quando il Secondo mi ferma. – Mi dispiace, giovane Cody Unil, ma essendo essi destinati hanno una coordinazione e agilità che possono avere solo loro due insieme.
– Credimi, te la lascerei se potessi – borbotta Jeremy con disprezzo, carino e molto dolce come sempre d'altronde. Eppure ogni parte del mio cuore si spezza facendomi un male cane.
– Ma non puoi – risponde il Secondo Anziano che sembra divertito. – Ora lasciateci soli con la Whietsun.
– Whitesun? – gli fa eco Cody, scioccato. – È lei?
– Esattamente – risponde il Primo. Guardo Cody che scuote la testa per poi andarsene, arrabbiato; faccio per dire qualcosa e andare da lui quando sento la voce del Primo. – Non ti muovere, Whitesun. Voi Cacciatori potete andare. – Sento molti passi sempre più ontani da me, ma accanto a me c'è ancora Jeremy. – Puoi andare anche tu, Jeremy Ruterful.
Il mio cuore inizia a battere ancora più veloce e forte, così tanto che riesco a sentirlo rimbombare nelle orecchie. Deve andarsene, non può rimanere qua, vorrà sicuramente dire qualcosa riguardante l'incantesimo che lui non riesce ad accettare. Vattene penso cercando di parlare con lui nella mente.
– Vorrei rimanere – annuncia Jeremy, convinto, senza farsi troppi problemi. – Voglio aiutarvi a trovare il pugnale. In due siamo più forti, l'avete appena detto. Non credo vi faccia male una mano in più.
Mi giro di scatto verso Jeremy. Cosa?! – Vattene – rispondo io, più decisa che mai, ma lui fa finta di niente. Gli Anziani si guardano negli occhi come se stessero parlando. Ma loro si stanno parlando penso dopo. Intanto lo prendo per un braccio stringendolo il più possibile per cercare di fargli almeno un po' male. Si gira per guardarmi. – Ho detto: vattene.
– Perché? – ringhia lui.
Rimango in silenzio mentre penso che è perché non voglio che si faccia male, perché tutti sanno che c'è qualcosa tra noi due e che se verrà con me morirà di sicuro. Perché ho paura di non riuscire a resistere sapendo che lui sarà sempre con me; perché mentre io starò con gli Anziani o magari con il pugnale il mano voglio che lui stia all'Istituto, voglio che lui stia al sicuro; perché voglio che il pugnale e il vampiro o il pupo mannaro siano l'unica mia preoccupazione in quel momento.
– Cassie ha ragione – risponde il Terzo Anziano. – Mi dispiace, Jeremy, ma per questo tu sia un abile Cacciatore, a noi serve la concentrazione della Whitesun e se ha la sua anima gemella nei dintorni penserà solo a salvare quest'ultima. – Riesco a sentire la rabbia di Jeremy salire sempre di più mentre la mia si abbassa velocemente. – Però se vuoi puoi rimanere qua. Mi stai simpatico, Cacciatore.
Tutti i suoi muscoli della schiena si rilassano, ma i miei invece si contraggono. Perché? Cosa c'entra lui?! – Grazie – risponde lui per poi guardarmi. Mi sta sfidando per caso?!
– Allora – inizia il primo, – stiamo indagando sul pugnale. Ci sono vari posti, varie leggende e stiamo mandando ogni Cacciatore più fedele a cercarlo. Ogni volta che muore una Whitesun il pugnale cambia postazione. Ti volevamo solo aggiornare, appena il pugnale sarà nostro tu dovrai uccidere un vampiro con...
– So la procedura – lo fermo io.
Il Primo Anziano mi sorride. – Bene, Whitesun. – Si gira verso il Secondo Anziano. – Questa sembra più intelligente dell'ultima. – Il Secondo Anziano spalanca gli occhi e si alza dalla sedia.
Jeremy mi prende il braccio per farmi indietreggiare, ha lo sguardo fisso sugli Anziani. – Dobbiamo andarcene. Dobbiamo andarcene subito.
– Perché? – chiedo io, non capendo.
– Perché il Primo ha appena fatto incazzare a bestia il Secondo – mormora continuando a guardarli in un modo che mi mette i brividi. Poi sento un rumore provenire da davanti a me e così mi giro di scatto ma quando vedo una sedia venirmi praticamente addosso indietreggio. Jeremy si mette davanti a me e mi fa cadere a terra facendomi rimanere senza fiato e veramente incazzata. Quando sento il suo braccio sopra la pancia faccio per alzarmi ma la sua mano mi spinge ancora una volta a terra.
– Questa ragazzina non è niente in confronto a Katherine! – tuona il Secondo.
Abbraccio Jeremy che è sdraiato praticamente sopra di me strizzando gli occhi dalla paura, sentendo rumori su rumori, le finestre rompersi una dopo l'altra. – Jeremy – urlo io mentre lui mi stringe proteggendo la mia testa con le sue braccia.
– Stai zitta! – mi ordina il Secondo continuando ad urlare. Stringo ancora di più il mio petto al suo, veramente impaurita. Ho sempre avuto paura del Secondo, e sapere che anche lui può dare di matto in questo modo mi terrorizza, soprattutto perché potrebbe uccidermi in un secondo con tutti quei poteri che ha.
– Basta così! – urla il Terzo alzandosi e d'un tratto il rumore cessa e i due Anziani rimangono fermi come delle statue. – Non so cosa gli sia preso. Vi prometto che saranno puniti per questo
– Con il vostro permesso, avremmo un pullman che ci aspetta – borbotta Jeremy che mi tiene un braccio attorno alla vita, è ancora molto nervoso perché è rigido come un tronco e il braccio mi fa capire che ancora non si fida di loro, mentre io vorrei solo chiedergli come possono punirli.
– Andate, e grazie per la vostra pazienza – risponde il Quattro che sembra arrabbiato e stanco nello stesso momento, e lo posso capire benissimo. Ma come fa un fantasma ad essere stanco? – Buona battaglia – aggiunge dopo poco.
– Grazie – ribatte Jeremy annuendo, mi lascia andare e s'incammina verso la porta.
– Grazie – mormoro io per poi imitare Jeremy e andarmene. Le falcate di quest'ultimo sono meno grosse del solito, come se mi stesse aspettando e se non fosse per il fatto che sono ancora abbastanza preoccupata per quello che è successo poco fa dentro quella stanza sorriderei. Le porte si aprono e Jeremy si gira per guardarmi, faccio lo stesso. – Grazie – mormoro una volta usciti dal palazzo, annuisce senza aggiungere niente.
– Ehi – esclama Allison, così mi fermo di scatto. Mi lancia un'occhiataccia e poi ricomincia a parlare. – Come mai ci avete messo così tanto?
Avanzo senza risponderle e salgo sul pullman, pronta a sedermi vicino a Cody per chiarire la situazione e scusarmi (anche se non so bene per cosa) ma mi fermo vedendolo vicino a Nathaniel. Faccio per dire qualcosa quando lui mi ferma. – Mi stai rovinando la visuale.
– Non ti permetto di parlarmi in questo modo, stronzo – ringhio io. Questo è troppo! Di certo non mi farò trattare in questo modo da un ragazzo che a malapena conosco solo perché ci sono andata a letto. È successo quello che è successo, ma tutti mi conoscono come la Whitesun, non come Cassie, quindi pensavo lo sapesse.
– Non mi hai detto niente – mormora Cody. – Come hai potuto?
Nonostante ora sembri più dispiaciuto che arrabbiato non mi faccio affatto addolcire. – Due mesi fa c'è stata la presentazione – gli rispondo guardandolo male. – Pensavo lo sapessi.
– Bé, non lo sapevo – borbotta lui abbassando lo sguardo. – Mi dispiace, Cassie, ma non voglio stare con una Whitesun. Potevo accettare il fatto che tu avessi un'anima gemella, ma questo? Non ce la faccio, è troppo pericoloso.
Rimango in silenzio a guardarlo, mentre lui sembra fare tutto tranne che quello. Non so cosa sto provando, credo sia un misto tra gioia, tristezza e rabbia. Eppure non riesco a muovermi, so che c'è qualcuno dietro di me ma poco m'importa, tantomeno il fatto che tutti i Cacciatori stiano guardando me. – Come vuoi – rispondo dopo un po'.
Louis ci dice di sederci con il nostro compagno o compagna di battaglia, mi giro per guardarlo ma mi rendo conto che quel qualcuno dietro di me è Jeremy. Ha la fronte aggrottata e ogni tanto lancia occhiatacce a Cody. Non so bene cosa fare, cioè so che dovrei muovermi ma non ci riesco. – Dai, andiamo – mormora lui appoggiando una mano sulla mia schiena, provocandomi dei brividi. Mi spinge in avanti continuando a tenere la mano sulla mia schiena solo per questo, si avvicina al mio orecchio facendomi tremare ancora di più. – Sei un po' pallida. Ti senti bene?
Annuisco mentre riesco quasi a sentire la sua voce nella mia testa che mi prega di non svenire. Si siede vicino al finestrino ed io accanto a lui, cercando di non toccare nessuna parte del suo corpo. Il mio sguardo è basso verso il sedile davanti a me mentre Jeremy continua a guardare fuori dal ginestrino. Sono scomoda, il sedile è abbastanza piccolo, così mi metto un po' più composta ma la mia gamba tocca per sbaglio quella di Jeremy e sento l'adrenalina correre per tutto il mio corpo. – Scusami – dico subito.
– Tranquilla – borbotta continuando a guardare fuori come se niente fosse, come se io non stessi andando a fuoco solo per un semplice tocco ginocchia-ginocchia. Inizio a guardare i suoi capelli, che in fin dei conti non sono poi così scuri: è una via di mezzo tra il castano scuro e il castano e stanno benissimo con i suoi occhi. Il suo naso più normale del mondo eppure così carino. Le sue labbra... non so nemmeno descriverle, non posso guardarle. Abbasso lo sguardo verso il suo braccio, non troppo muscoloso, più o meno come tutti gli altri Cacciatori, forse poco più muscoloso. Il suo petto si alza e abbassa molto velocemente... il ché è normale, visto che lo sto osservando da un po'. – Mi stai fissando – aggiunge subito.
Appunto. – Si, scusami – sussurro io, imbarazzata, abbassando lo sguardo. Questa volta però è lui a fissarmi, mi giro, un po' insicura, e incrocio il suo sguardo. Sospiro pensando a come possa esistere un ragazzo così perfetto.
– Non ti devi scusare – ribatte lui guardandomi dritta negli occhi. – Mi – si ferma sorridendo, sembra un po' imbarazzato anche lui. – Mi piace quando mi guardi. E poi significa che provi ancora qualcosa per me.
Sento le guance diventare bollenti. – Mi sembra abbastanza ovvio che provi qualcosa per te – mormoro io abbassando lo sguardo con un mezzo sorriso. La conversazione si fa sempre più imbarazzante, ma mi piace. Anche a me piace guardarlo.
– Mi dispiace per quello che è successo con quel ragazzo – dice lui cambiando completamente discorso e deludendomi quindi un po'.
Faccio spallucce. – Alla fine va bene così – dico io guardando a terra. – Volevo solo... – Scuoto la testa. – No, lascia stare. – Ma lui rimane in silenzio, incitandomi, quasi obbligandomi con lo sguardo ad andare avanti; sospiro. – Sono andata a letto con lui Jeremy – annuncio io, e ogni muscolo del suo corpo s'immobilizza. – Non posso essere come... – mi fermo di scatto.
– Allison? Volevi dire Allison? – chiede lui.
Per una volta mi fa paura. – N-no – balbetto quindi. Mi sta fulminando con lo sguardo, è rosso in faccia e tutti i suoi muscoli sono tesi, come se stesse per picchiarmi. Cosa che non farebbe mai, ne sono sicura.
– Non la conosci nemmeno – ringhia ancora più arrabbiato digrignando i denti. – Non puoi criticarla in questo modo, non la conosci come la conosco io. Molto probabilmente sei solo gelosa
– Come, scusa? – chiedo ridendo. – Si, tu la conosci molto bene immagino – sbotto arrabbiata. – Si, sotto le coperte. – Mi fulmina ancora una volta ma continuo. – Non sono gelosa, semplicemente so riconoscere una ragazza che va a letto con un ragazzo solo per divertimento. E lei è una di quelle, io non vorrei mai stare con una ragazza che va a letto con altri ragazzi oltre che con me. Trovo il vostro modo di stare insieme privo di rispetto e molto disgustoso.
– Scusami, sbaglio o ieri sera mi hai baciato? – chiede lui accennando una risata.
– Mi hai baciata tu! – esclamo io. Ebbene si! Non ho la più pallida idea di cosa rispondergli e si vede.
Scoppia a ridere. – Tralasciando il fatto che ti sei avvicinata tu, non mi sembravi affatto dispiaciuta.
Arrossisco ancora di più e questo mi fa incazzare, perché nessuno a parte lui riesce a farmi arrossire in questo modo per uno schifo di battuta! – Dopo però non è successo nient'altro, giusto? – Sbianca in un secondo. – Invece con Cody si. Io mi farei delle domande – mormoro già più calma. La verità è che c'è poco da chiedersi, la risposta è "drink alcolici" e quando ho baciato Jeremy ero in me, sobria, mentre quando è successo quello che è successo con Cody non lo ero.
– Dici tanto che non vuoi essere come Allison... ma tu non hai semplicemente il coraggio di fare quello che fa lei. Ti baci tutti i ragazzi e poi vai a letto con quello meno consigliato. Forse Allison non è l'unica poco di buono qua – ringhia digrignando ancora una volta i denti.
Mi si forma un groppo in gola, la rabbia sale sempre di più insieme alle lacrime ma mentre quest'ultime rimangono intrappolate la rabbia si libera nel momento in cui gli tiro uno degli schiaffi più forti di tutta la mia vita. La sua guancia destra ora è l'unica parte colorata del suo viso, ma continua a guardarmi negli occhi ed li sento dentro di me, come se stessero letteralmente dentro di me, come se stessero guardando la situazione da dentro il mio corpo e la mia anima. C'è un po' di tristezza nei suoi occhi, ma nei miei c'è solo rabbia. – Prova a rivolgermi un'altra volta la parola e giuro che...
– Dobbiamo combattere insieme, mi sembra un po' improbabilmente non parlare per tutta la battaglia, non credi? – chiede lui fermandomi.
Il pullman si ferma e fa scendere il nostro gruppo dicendoci che è la nostra destinazione. Sono la prima ad alzarmi e uscire da esso, faccio un vero sforzo mentre cerco di non corre. – Potevi andare più veloce visto che c'eri – scherza Jeremy.
Sbuffo girandomi verso di lui ma Cody riesce a catturare la mia attenzione per primo; sta ridendo con Nathaniel, ragazzo che non ho mai visto in questi due mesi. Amo quei secondi in cui le persone si guardano, anche per soli due secondi, perché è come se andasse tutto a rallentatore, come se il tempo di fosse fermato solo per loro, come se il tempo si fosse fermato per fargli guadagnare il tempo che non avevano, come se gli stesse facendo un favore. Questo è quello che è successo tra me e Cody in questi due secondi, poi abbassa lo sguardo e tutta la magia scompare. Sento lo sguardo di Jeremy addosso ma poco m'importa.
– Dai, ragazzi, andiamo – c'incita Ivy impugnando la sua spada. Prendo la spada continuando a fare finta di non notare lo sguardo insistente di Jeremy, che sembra volermi dire qualcosa, raggiungo Ivy ma qualcuno mi mette una mano sulla spalla e quando mi giro vedo che si tratta di Cody.
– Andiamo prima noi, voi chiedete la fila – dice Cody, così annuisco cercando di guardarlo negli occhi e quando lo faccio la sua mano inizia ad accarezzarmi il viso, poi si avvicina e mi da un bacio sulla fronte. Chiudo gli occhi quando non sento più le sue labbra sulla mia fronte, ma c'è qualcosa di brutto in questo bacio: per qualche motivo mi sento in colpa.
Nathaniel va dopo Cody e così mi giro per guardare Jeremy che sembra essersi finalmente calmato. – Andiamo? – chiedo. Annuisco lentamente, è ancora un po' pallido e vorrei chiedergli se sta bene ma alla fine mi ricordo quello che mi ha detto dentro il pullman sul fatto che sono una puttana e così sussulto sentendo un brivido passare per tutta la mia schiena. Questo sì che fa male, la gente ha ragione quando dice che la lingua può ferire come una spada.
– Vai prima tu, io chiudo la fila – ribatte Jeremy interrompendo i miei pensieri. Annuisco ancora una volta e m'incammino impugnando bene la spada.
Vedo una casa in un vialetto e, ovviamente, è questa la casa dove noi dobbiamo entrare. Essa sembra abbandonata agli occhi degli umani che non sanno la verità. Il giardino è un prato immenso con l'erba altissima, la casa ha quel celestino sbiadito che ha bisogno di una pitturata e la porta è praticamente sfondata. Un brivido percorre tutto il mio corpo; è inquietante e si, fa paura. Non sappiamo a cosa stiamo andando incontro ed io ho una brutta sensazione. Una volta entrati nel giardino sento il cancelletto chiudersi scricchiolando un po', mi giro per vedere come sta Jeremy: il vento gli scompiglia i capelli ma senza farlo deconcentrare un secondo, è serio e concentrato. Isaac apre la porta-quasi-sfondata lentamente e tutti noi entriamo cercando di non fare rumore.
Poi però qualcuno ride e il mio sguardo passa subito a sinistra, dove ci sono tre uomini e tre donne, quello che ride è un uomo ed è sicuramente il capo. – Allora è vero. Tutti dicevano che ci avreste preso per portarci dagli Anziani – esclama lui.
Indietreggio per essere allo stesso livello di Jeremy. In qualche modo mi sento più protetta. Sono più protetta. Sento la musica iniziare dentro la mia mente ma ormai non mi fa nessun effetto, mi guardo quindi intorno per vedere se uno dei miei compagni invece riesce a fermarsi. Il primo che controllo è Jeremy, che si gira per guardarmi appena lo guardo, annuisce facendomi capire che sta bene mentre io inizio a pensare che forse ormai la mia sirena è lui. Mi giro verso Cody e Nathaniel e sussulto. – No, Cody! – esclamo io avanzando verso di lui, qualcuno mi prende cercando di fermarmi ma lo strattono così tanto che dopo un po' è costretto a lasciarmi andare, impugno la spada e avanzo verso i miei compagni .
– Cassie! – urla Jeremy. C'è qualcosa che non va, lo sento, me lo sta dicendo Jeremy. Mi giro e vedo un serpente enorme, trattengo il respiro e indietreggio, scioccata. Non ha gli occhi e ogni secondo tira fuori la lingua lunga e nera come tutto il resto del suo corpo; è anche molto veloce. Esso mi salta addosso così urlo e inciampo cadendo a terra. La spada cade a terra lontana da me e il demone sta per atterrare su di me quando la sua testa si stacca completamente dal corpo, alzo lo sguardo e incontro gli occhi di Jeremy, ma continuo a non respirare. Mi tende la mano e così io, dopo aver preso la spada, l'afferro. Rabbrividisco sentendo la sua mano dietro la mia schiena. – Stai bene? – chiede.
– Credevate veramente che stessimo senza protezioni? E credete veramente che quello sia l'unico mostro in questa casa? – chiede la sirena continuando a ridere.
Guardo Cody e Nathaniel, stanno in ginocchio guardando le sirene femmine come se fossero delle dee. Dobbiamo salvarli penso io cercando di parlare con Jeremy.
E come? Chiede Jeremy.
Non lo so, ma dobbiamo aiutarli, così li uccidono! Penso guardandoli. Le due femmine alzano le spade così, dopo aver urlato un – No! – inizio a correre verso di loro per salvarli. Il cuore va all'impazzata e gli occhi mi pizzicano mentre cerco di non piangere. So che non conosco nessuno dei due, ma non possono morire. Cody non può assolutamente morire.
– Cassie, no! – urla Jeremy, ma ormai sono andata davanti a loro, così come Ivy. Dopo aver alzato la mia spada vedo quelle delle sirene entrare nei petti dei due ragazzi. Rimango senza fiato per un po', sotto shock, e poi taglio il braccio della Sirena senza pensarci nemmeno due secondi, Ivy fa la stessa cosa. Quando la sirena cade a terra mi giro sentendo qualcuno dietro di me e vedo una sirena maschio con la spada in mano, avanza e prova con un affondo, però riesco a scansarmi, a quel punto cerco di tagliare anche a lui il braccio ma riesce a spostarsi.
– Tesoro, nessuno mi può fermare – sogghigna la Sirena.
– Ah no? – chiede Jeremy ormai dietro la Sirena. Quest'ultima si gira così ne approfitto, alzo la spada e gli taglio il braccio. Entrambe le braccia della sirena cadono a terra nello stesso momento. Guardo Jeremy ma un serpente, che sembra della stessa razza di quello di prima, attira la mia attenzione: è dietro Jeremy.
– Jeremy, attento! – urlo io, si gira e dopo un secondo sono accanto a lui. Il demone attacca Jeremy, ma impugno la spada con tutte e due le mani e gli taglio metà corpo. Mi meraviglio di come mi venga naturale uccidere i demoni, come se usassi la spada da anni. Jeremy senza pensarci più di tanto corre via, pronto ad uccidere un altro demone come se niente fosse.
Tutte le sirene sono legate in modo che non si possano muovere ma quando la casa inizia a tremare tutte loro iniziano a ridere. Alzo lo sguardo sapendo di chi si tratti: mangiatori di Cacciatori. Corro verso di loro per tagliargli le gambe, Jeremy sale sul demone che ho fatto appena cadere a terra e punta la spada dritta al cuore del demone, che scompare subito. Quando alza la spada verso di me, che sono di nuovo incantata da tale bellezza, spalanco gli occhi.
Abbassati mi dice lui e così faccio. Sento la sua scarpa sopra la mia schiena ma non fa per niente male, anzi è come una piuma. Mi giro alzandomi non sentendo più il piede di Jeremy su di me e così vedo Jeremy tagliere in due un Mangiatori di Cacciatori. Esso cade a terra, questa volta sono io a salire sopra per ucciderlo. Mi giro per vedere dove si trovi Jeremy e sono felice di accorgermi che è accanto a me. – Brava – esclama lui ridendo con il fiatone. Aggrotta la fronte, prendo la sua mano sapendo che è quello che vuole che faccia e così mi fa girare così forte da non farmi più toccare per terra; sto andando incontrato ad una Sirena e così gli tiro un calcio. La sirena cade a terra e sbatte la testa contro il muro, Jeremy mi lascia la mano ed iniziamo a correre insieme, impugno la spada e taglio il braccio dinistro della Sirena mentre Jeremy fa lo stesso con l'altro braccio.
– Cosa sono? – chiedo guardando dei serpenti diversi dagli altri.
– Anguismortem – risponde Jeremy. Mi giro di scatto verso di lui sbarrando gli occhi prorpio mentre qualcosa fa per attaccarmi, cerco di vedere di chi si tratta ma indietreggio subito vedendo che si tratta uno di quei maledetti serpenti che ti uccidono da dentro con il loro schifoso veleno. Indietreggio non perché ho paura, ma perché so è troppo tardi per attaccare. Il serpente urla cadendo a terra. – Concentrati! – mi rimprovera Jeremy facendomi capire che è stato lui ad ucciderlo. Annuisco cercando di respirare, mi giro e vedo due sirene tenersi per mano mentre avanzano verso di noi.
Jeremy mi guarda per pochi secondi ed io capisco cosa vuole fare. Non me lo dice nemmeno, lo so e basta. Loro iniziano a correre contro di noi e così noi facciamo lo stesso. Mi metto accanto a lei, fa un affondo con un coltellino ma mi scanso e ne approfitto tagliandole la mano con cui impugna il coltellino. Inizia ad urlare e così il ragazzo dietro di lei si gira, Jermey alza la spada e taglia l'intero braccio del ragazzo. Faccio per sorridere quando cado a terra, la ragazza mi urla qualcosa contro ma io sono trppo occupata a cercare la spada, dopo aver visto che è lontana da me cerco di alzarmi ma non ci riesco... non riesco nemmeno a respirare, perché lei è sopra di me. Quando però vedo qualcosa luccicare, un coltello, mi alzo di scatto usando tutta la mia forza e così la Sirena cade a terra. Le punto la spada al collo mentre Jeremy lega l'altra sirena. – Muovi un solo muscolo e ti uccido – urlo io, arrabbiata. Sento che ho il labbro spaccato e in bocca ho il sapore del sangue, faccio una smorfia.
– Prendi! – esclama Jeremy lanciandomi delle manette che riesco a prendere al volo. La lego vicino al suo amato continuando a guardarla malissimo e poi mi tolgo il sangue che continua ad uscire dal mio labbro inferiore.
Mi guardo intorno e non vedo più nessun demone libero, ci siamo solo noi. Cody si alza con la mano insanguinata davanti la pancia e appena lo vedo corro da lui. – Stai bene? Cioè è ovvio che non stai bene ma... vuoi una mano? – chiedo io in preda al panico. Faccio per avvicinarmi a lui ma mi spinge facendomi quasi cadere. – Ma che ti prende? – urlo io cercando di avvicinarmi, ma quando prende la spada con la mano sinistra indietreggio, spaventata e confusa. – Cody? – lo chiamo guardandolo, ma avanza con ancora la mano bene impugnata, decido di fare lo stesso con la mia, e lo faccio giusto in tempo per parare ogni suo affondo.
Quando penso di non farcela più la sua spada vola via per poi cadere a terra, Jeremy mi spinge per farmi allontanare da Cody e lo prende scuotendolo. – Svegliati! – urla iniziando a tirargli schiaffi. Dopo un po' Jeremy si distacca da Cody e viene accanto a me mentre Cody continua a sbattere le palpebre, confuso.
– Cassie... scusami – mormora Cody.
Annuisco. – Non fa niente.
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