Sbaglio. Tanto. Troppo.
Dovrei imparare da essi ma è come se il mio cervello si rifiutasse di eseguire gli ordini. Fa di testa sua. Come sempre. Sbagliando...

Nella vita il mio primo sbaglio credo sia stato quello di nascere, perché ho causato solo problemi.
Ora non li scriverò tutti, ma un po', giusto per farvi un'idea...

La separazione dai miei.
Il mio orientamento sessuale.
La vita di mia sorella che vita non può chiamarsi.
La rottura della mia prima storia, sempre per colpa mia, ma ci sarà tempo per spiegare...
E infine quelli che mi hanno segnato,
La morte del mio bambino e della mia ragazza.

Quest'ultimo è stato un colpo basso.
Non digeribile.
Tutt'ora mi sta conzidionando...
Privandomi di un presenze,di un qualcosa che mi fa stare bene...

Ma sbaglio, e rimango attaccato hai ricordi. Sbaglio e ti lascio andare.
Perché non potrò mai darti niente,
Non quel che vuoi.
Dolore, ti priverei della tua libertà e non lo meriti.

Ti vedrei volare e io sarei attaccato al pavimento, a malapena a sorreggermi

E non ti spezzerei mai le ali...mai.
Non sarò mai cosi egoista.
Si...la viglia di stre fra le tue braccia è tanta, ma quella di vederti sorridere di più. Anche se il motivo del tuo sorriso non sono io.

Sbaglio. Perché dovrei iniziare a incollare le piume cadenti alla schiena,correre,gettarmi e,pur di cadere volare.
Ma non riesco.
E...non voglio.

Non ne ho le forze.
Sono un misero pezzo di carta a brandelli. A che servo se tu non ci puoi scrivere sopra la nostra storia?
Come nelle favole.
Con i lieto fine.

E mi dispiace perché sbaglio, ma so fare solo questo nella vita.