Senza filtri
Il sabato mattina Arianna si alza presto, ha i postumi della mezza sbornia della sera precedente, anche se per fortuna lei regge bene l'alcool. Deve essere al centro estetico alle sette e trenta, Cristina apre un'ora e mezza prima del dovuto solo per aver inserito all'ultimo, come spesso accade, la seduta di laser mensile a cui Arianna si sottopone ormai da due anni. Ha eliminato l'ottanta per cento dei peli corporei, la liberazione maggiore per una come lei che li ha sempre odiati. Alle dieci arriva sul set: quel giorno deve posare per un servizio su una nuova linea di biancheria intima super sexy, che lascia ben poco spazio all'immaginazione. Quei ritagli di stoffa che le fanno indossare coprono a mala pena lo stretto necessario per non finire su qualche sito porno. Anche se si piace con quell'intimo addosso ed è sicura che apprezzeranno anche tutti i suoi fan. Finisce di scattare alle cinque del pomeriggio, dopo una sola breve pausa all'ora di pranzo per mettere qualcosa sotto i denti e non svenire sul set. Le foto usciranno nel giro di qualche giorno, tappezzeranno tutta la città e uscirà qualche breve spot per la tv e i social. Arianna si fionda dentro una pasticceria: ha necessariamente bisogno di zuccheri e opta per un gelato tre gusti nocciola, cioccolato e pistacchio, con tanto di panna. Se lo gusta seduta tranquillamente ad un tavolo quando ad un tratto vede entrare Mimmo: è solo e va direttamente verso il banco delle paste, indeciso su cosa scegliere. Arianna si alza e lo raggiunge, lo affianca e lui pare non accorgersi minimamente di lei.
"Sono tutte buone, fatti fare un mix..."
"Arianna, ciao...è la prima volta che vengo in questa pasticceria..." le risponde, sorpreso di trovarsela lì di fianco.
"Io ci vengo spesso, invece...ho assaggiato quasi tutto, fidati: qualsiasi cosa scegli non rimarrai deluso..."
"Hai del gelato qui, a lato della bocca..." le dice Mimmo, indicando un punto sulla sua e guardando le labbra della ragazza.
Arianna tira fuori la lingua e si lecca lentamente le labbra, ripulendo qualsiasi residuo di gelato. Il commesso, in attesa dietro il banco, la guarda imbambolato. Arianna pare non dargli troppo peso, anche se sorride non appena lui chiede a Domenico cosa desidera continuando però a guardare l'influencer. Mimmo fa quale effetto fa quella ragazza sugli uomini: è lo stesso che fa su di lui, che ha sempre fatto su di lui.
"La mia ragazza dice che qui è tutto buono, io non amo molto i dolci ma alla fine ha convinto anche me a provare. Mi faccia un mix, una decina di paste, grazie!"
Il commesso diventa tutto rosso sul viso mentre Arianna, ispirata dal gioco di Mimmo, si avvicina a lui appoggiandosi in modo sensuale sulla sua spalla. A quel punto Mimmo non può fare a meno di circondare con un braccio i fianchi della ragazza, facendo aderire i loro bacini. Arianna continua a leccare in modo provocatorio il suo gelato: per quanto Mimmo sia uno tutto d'un pezzo quel gioco lo stuzzica non poco. Arianna se ne accorge e mentre il commesso non li guarda neanche più in faccia loro continuano la loro recita.
"Vuoi assaggiare, amore?" chiede Arianna all'ingegnere.
Mimmo sorride: sa di aver offerto pane per i denti di Arianna e adesso non può tirarsi indietro. Da una leccata anche lui, constatando quanto sia davvero buono quel gelato. Intanto il commesso gli consegna il vassoio di paste, Mimmo paga ed esce seguito da Arianna. Non appena sono fuori scoppiano a ridere come due ragazzini, davanti degli esterrefatti clienti che avevano assistito alla scena senza capire se fosse un gioco o se fossero totalmente fuori di testa. I due si guardano cercando di riprendere fiato per il troppo ridere.
"Mi hai sorpreso oggi..." gli dice Arianna, piegata in due per il dolore agli addominali.
"Mi sono sorpreso da solo, a dire il vero...non avevo mai fatto una cosa del genere!" si stupisce Mimmo.
"Credo che noi due insieme potremmo fare tante belle cose, caro il mio ingegnere..."
Domenico non risponde alla provocazione: il vassoio che regge in mano gli ricorda l'impegno a casa dei genitori di Marica per cena.
"Devo andare...mi ha fatto piacere vederti..."
"Anche a me...cena con fidanzata e suoceri?"
"Già...tu che fai stasera?" chiede Mimmo, sorprendendosi di nuovo di se stesso.
"Credo che me ne starò a casa, mi farò un bagno rilassante con tanti sali, mi guarderò un film e poi andrò a dormire..."
"E Danso? Si è rifatto vivo?"
"So badare a me stessa, Mimmo..."
"Quindi si è rifatto vivo...devi denunciarlo Arianna!"
"Ciao Mimmo, buona serata..."
La ragazza gli volta le spalle e va via, dando un morso al cono del gelato, mentre Mimmo risale in macchina e torna a casa per prendere Marica. La cena scorre lentamente, tra una chiacchera e l'altra, qualche scoop e il sottofondo della tv che propone il solito gioco a quiz. Marica è sempre entusiasta di passare del tempo con i suoi genitori, visto che li vede una sola volta a settimana, soprattutto con sua madre Sonia, con cui ha un buonissimo rapporto. Umberto invece è un tipo un po' più burbero, un ex poliziotto in pensione tutto d'un pezzo.
"Avete deciso quando sposarvi?" chiede l'uomo di casa quando le donne tornano a tavola.
"Papà, ma come te ne esci?"
"Non siete più due ragazzini, ci penserete anche voi, immagino..."
"A dire il vero non ne stiamo parlando, per adesso..." risponde sempre Marica, togliendo Mimmo dall'imbarazzo.
"Figli?"
"Umberto, ma che ti prende stasera?"
"Sonia, qualcuno dovrà pur affrontare questo discorso prima o poi!"
"Non è detto che io e sua figlia dobbiamo sposarci, magari potremmo continuare a convivere. Per quanto riguarda i figli neanche quelli sono necessari, di sicuro non per il momento..."
Mimmo si era sentito con le spalle al muro, ma la sua risposta aveva gelato tutti, soprattutto Marica, che lo guarda apparentemente impassibile.
"Vado a fare il caffè..." dice Sonia, seguita da sua figlia.
Umberto si versa un altro bicchiere di vino, borbottando qualcosa di incomprensibile per poi tornare a guardare la tv. Arrivato il momento dei saluti Mimmo riceve la conseguenza per la sparata di poco prima.
"Non torno a casa con te, stanotte resto qui, forse anche domani..." gli dice Marica.
"Marica, mi dispiace per prima, ma non mi sembra che abbiamo mai parlato di matrimoni e figli..."
"Avevo iniziato io a tenere a bada mio padre, non serviva che intervenissi. E comunque, Mimmo, è vero, non ne abbiamo mai parlato, quindi non sai cosa penso né come vede la cosa la mia famiglia!"
Marica gli consegna la giacca e gli chiude la porta in faccia. Mimmo entra in macchina e parte ma per quanto possa dispiacergli per Marica non crede di aver detto chissà cosa di tanto grave. Non ha precluso nessuna possibilità, né di sposarsi né di avere figli, ha solo ipotizzato che possa anche non succedere. Forse ha esagerato, ma capisce da dove vengano quei pensieri: sono più o meno gli stessi che ha Arianna, sono rimasti a frullargli per la testa per poi accorgersi che anche lui la pensava in modo simile. Non prende la strada di casa e si ferma solo quando arriva sotto casa di Arianna. Ricorda il piano e ricorda anche la porta, pur essendoci stato una sola volta. Dall'interno dell'appartamento arriva una musica soft e Mimmo immagina Arianna che si rilassa in una vasca piena di schiuma. È tentato di andarsene, ma la sua mano si muove contro la sua volontà, o forse conto la razionalità della sua testa, e bussa. Si guarda attorno impacciato fino a quando non sente Arianna chiedere chi sia mentre probabilmente lo osserva dalla spioncino.
"Sono Mimmo..."
Arianna è sorpresa di ritrovarselo lì, davanti la porta di casa. Mimmo invece non è affatto sorpreso di ritrovarsela di fronte solo coperta dall'accappatoio.
"Mimmo...entra, vieni..." lo invita lei in casa.
Si stringe addosso l'accappatoio come meglio può e si accomodano sul divano.
"Sono uscita poco fa dalla vasca, stavo iniziando a vestirmi, ma tu che ci fai qui? La serata è andata male?"
"Sì, molto male...diciamo che a un certo punto è degenerata. Però ho apprezzato le paste, credo siano piaciute a tutti..."
"Marica è rimasta a dormire dai suoi?"
"Come fai a capire sempre tutto?"
Mimmo la guarda affascinato mentre si alza leggera e saltella in cucina. Torna con due birre e una scatoletta.
"So io cosa ti serve..."
"Una canna?" dice mentre la vede rollare la cartina attorno all'erba.
"Ogni tanto rilassa, fidati di me come hai fatto per le paste!"
Mimmo si domanda da quando non fa un tiro e per quanto tempo sia passato non riesce quasi a ricordarsene. Ma quella giornata ha ormai preso una piega strana e non ha voglia di tirarsi indietro. Arianna fa il primo tiro e poi gliela passa, continuando così fino alla fine. Si spaparanzano sul divano, uno da una parte e una dall'altra, guardandosi.
"Mi stai portando solo tanta confusione, Arianna..."
"Magari la vita vuole dirti qualcosa..."
"Magari sei una tentazione a cui devo resistere..."
"O magari a cui devi cedere..."
"E Marica dove la mettiamo?"
"Marica è dai suoi genitori"
"Ma è nella mia vita, Arianna..."
"Vuoi sposarla?"
"Non per adesso..."
"Vuoi farci dei figli insieme?"
"Non per adesso..."
"E allora cosa vuoi fare, adesso?"
"Voglio baciarti..."
"E perché non lo fai?"
Mimmo non si muove e come al solito è Arianna che prende l'iniziativa: si raddrizza lentamente e scivola sul divano fino ad arrivare accanto a lui. L'accappatoio si è spostato, una gamba fuoriesce completamente dalla stoffa così come anche un seno, quasi completamente visibile. Arianna copia la posizione di Mimmo, i loro visi sono vicinissimi e i loro respiri caldi si confondono. Lui le accarezza il viso, sembra quasi studiarne il contorno, la mancanza di imperfezioni, la morbidezza della sua pelle.
"Sei così dolce, Mimmo...io non sono abituata a tutto questo..." gli sussurra ad occhi chiusi, mentre lui prosegue e va ad accarezzarle il collo. Poi scende con lo sguardo facendo una panoramica del corpo che, anche se coperto dall'accappatoio, immagina sia perfetto. Sistema la stoffa però, coprendo ciò che era stato scoperto.
"Non posso farlo, Arianna..."
"Cosa?"
"Tutto...non posso fare niente con te, io sono impegnato..."
"E non puoi disimpegnarti?"
"Non è così facile..."
"La ami così tanto?"
"È anche una questione di rispetto, Arianna. Marica mi ha chiesto espressamente di non metterle le corna, che preferisce essere lasciata prima, e..."
"E quindi tu farai come ti dice. E visto il tuo carattere resterai con lei e non la tradirai mai anche se ne avessi voglia. Sai che ti ha chiesto una cosa impossibile, vero Mimmo?"
"Non è impossibile..."
"È impossibile perché le cose accadono e se ne fregano della nostra volontà!"
"La volontà è più forte di tutto, Arianna..."
"Ah sì? Allora testiamola questa forza di volontà, Mimmo!"
Arianna si alza dal divano e si mette in piedi di fronte a Mimmo. Slaccia la cinta dell'accappatoio e se lo fa scivolare lungo il corpo. La spugna si ammucchia ai suoi piedi e lei rimane quasi completamente nuda davanti all'ingegnere, visto lo striminzito perizoma nero che indossa. Mimmo deglutisce e si raddrizza sul divano, cercando di guardare Arianna in faccia e non da altre parti.
"Questa è una mossa scorretta..."
"Non esiste correttezza in guerra..."
"Quindi questa è una guerra? E quale sarebbe la tua vittoria, andare a letto con me? Portarmi via a Marica? Conquistarmi?"
"Finire quello che tra di noi non è mai iniziato, o iniziare quello che non è mai finito..."
"E se poi ci innamorassimo?"
"Io non mi innamoro facilmente..."
"Quindi andremo solo a letto insieme, senza probabilmente nessun futuro?"
"Non ti basta? E poi il futuro ce lo costruiamo noi con quello che viviamo nel presente, Mimmo..."
Arianna si avvicina, si fa spazio tra le gambe di Mimmo e si siede su una sua gamba. Accavalla le sue, di gambe, lo guarda ammiccando, si passa le mani tra i capelli. Mimmo deve ammettere che la sua forza di volontà è messa a dura prova: ha per Arianna una forte attrazione fisica, ma non è solo quel corpo ad essergli piaciuto di lei. Arianna ha qualcosa dentro che si vede bene dal mostrare, celandosi dietro la sua fisicità e la sua bellezza. Mimmo le si avvicina, le odora una spalla, le accarezza una coscia.
"Se è solo qualcuno con cui scopare quello di cui tu hai bisogno, non ti servo necessariamente io. Cerca tra i tuoi followers, ne trovi quanti ne vuoi interessati al tuo corpo!" gli sussurra in un orecchio. Poi la prende per un braccio e la tira su, alzandosi anche lui. Arianna rimane a guardarlo incredula mentre recupera la sua giacca ed esce dalla porta, senza neanche salutarla.
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