Ognuno a suo modo

Arianna raccoglie a terra l'accappatoio e se lo rinfila, stendendosi sul divano. Perché Mimmo la rifiuta? Nessuno l'ha mai rifiutata, casomai il contrario. E perché vuole proprio Mimmo? Ha ragione lui, se ha voglia di una scopata sai quanti ne trova? Però lei vuole lui, e più lui la rifiuta più lei si accanisce nel provare a tentarlo. Mentre è intenta a pensare bussano alla porta: Arianna si alza di scatto credendo si tratti dell'ingegnere, che forse ci ha ripensato. Invece si trova davanti Danso. Prova a chiudergli la porta in faccia ma lui è più forte e la tiene aperta.

"Ti prego, voglio solo parlare e chiederti scusa!"

"Accetto le tue scuse ma non credo abbiamo più niente di cui parlare..."

"Sono pulito da tre giorni, ti prego fammi entrare...cinque minuti!"

Arianna, non pienamente convinta, si scansa e fa entrare Danso in casa. Mimmo è in macchina: ha visto arrivare il rapper ed entrare nell'edificio e non è riuscito ad andarsene. Spera di vederlo scendere entro cinque minuti, spera che Arianna lo cacci. Ma non succede. È tentato di risalire, ma lui non è un cavaliere impavido che salva la giovane donzella, come le belle storie d'amore che si rispettino. E Arianna è molto lontana dall'essere una dolce ragazza ingenua che non sa quali rischi corre. Dopo dieci minuti decide di chiamare la polizia. Si spaccia per uno del condominio, dicendo che preferisce restare anonimo, e denuncia Danso Kantao, in arte Danka, che da parecchi giorni viene ad infastidire Arianna Solari nel suo appartamento. Dice che si sentono spesso urla che disturbano la quiete pubblica, che arriva in condizioni pietose, magari sotto l'effetto di sostanze stupefacenti e che qualche sera fa ha visto la stessa Arianna Solari con un brutto spacco sul labbro. Rimane in attesa dell'arrivo della volante e si abbassa sul sedile non appena due agenti, insieme ad un cane, parcheggiano sotto l'edificio. Intanto nell'appartamento di Arianna il rapper cerca di convincere la bella influencer a darle un'altra possibilità, dicendo che è disposto a cambiare per lei, che le manca e sa di aver sbagliato in molte cose. Lei lo ascolta, cerca di convincersi delle sue buone intenzioni, di convincersi che la faccia di Danso sia davvero dispiaciuta e colpevole, ma la sua mente è altrove. Poi sente di nuovo bussare alla porta.

"Aspetti qualcuno?" chiede il rapper.

"No...chi è?" domanda a voce alta in direzione della porta.

"Polizia!"

Arianna è perplessa.

"L'hai chiamata tu?"

"Mi hai forse vista usare il telefono, Danso?"

"E allora che ci fa qui?"

"Non saprei, io non ho fatto nulla, a parte farmi una canna! Tu piuttosto?"

"Non aprire, aspetta!"

"Perché?"

Danso tira fuori dalla tasca dei pantaloni una bustina con due pasticche dentro.

"Devo nascondere queste..."

Sentono abbaiare un cane da dietro la porta, mentre Arianna prende la scatola con l'erba ancora aperta sul divano e la allunga a Danso.

"Meno male che eri pulito!"

"Lo sono, non mi sono fatto!"

"Quindi queste le hai per ricordo!"

"Non le posso mettere lì, il cane fiuterebbe l'erba, ci rimetteresti tu!"

"Signorina Solari, ci apre per favore?"

"Allora valle a buttare nel cesso!" sussurra l'influencer, con tono perentorio.

"Sai quanto le ho pagate queste due pasticche? Cinquecento euro! Non le butto nel cesso! Apri le gambe..."

"Che?"

"Apri le gambe, Arianna, forza!"

"Vuoi infilarmi quella bustina nella...tu sei pazzo!"

Danso si infila la bustina in bocca, per bagnarla con la saliva, poi chiude la bocca ad Arianna con una mano e con l'altra le scansa il perizoma e le spinge la bustina tra le gambe. Arianna lo guarda imbestialita, la plastica le dà fastidio e la sta già irritando.

"Signorina, se non apre dovremmo sfondare la porta!"

"Va a buttare l'erba nel cesso, pezzo di merda!" gli ordina lei.

Arianna si chiude bene l'accappatoio e va ad aprire. Cerca di mostrarsi tranquilla mentre gli agenti entrano e le fanno le domande del caso. Danso esce dal bagno, lo perquisiscono e non gli trovano nulla addosso.

"Qualcuno del condominio si è lamentato per litigi ripetuti..."

"Tra me e Arianna ci sono dei problemi, agenti, ci sono in tutte le coppie, e ci è capitato di alzare la voce..."

"Pare che lei abbia alzato anche le mani su di lei..."

"Ma no, non ho alzato le mani, diglielo Arianna..."

"Sì, ha alzato le mani, ho ancora lo spacco sul labbro..." dice la ragazza, mostrando la bocca.

"Arianna, che dici, dai...non hai detto di aver sbattuto alla porta a vetri del centro commerciale?"

"Voglio sporgere denuncia contro quest'uomo, agenti!"

"Allora deve seguirci in questura..."

"Potreste darmi cinque minuti per vestirmi?"

"La attendiamo giù, e lui intanto scende con noi!" dicono portando via Danso.

Li accompagna alla porta e li vede scendere le scale. Il rapper la guarda in cagnesco, mentre il suo dirimpettaio si è affacciato e Arianna gli chiede se sia stato lui a chiamare la polizia. Lui dice di no. Entra in casa e velocemente va in bagno. Si siede sulla tazza e si estrae quella bustina dall'interno della sua vagina. Sente dei rumori in salotto, stringe impaurita quelle due pasticche in una mano mentre cerca di non pensare al prurito che ha tra le gambe. Mimmo ha trovato la porta socchiusa ed è entrato nell'appartamento. Arianna se lo ritrova sulla porta e corre a chiudere a chiave.

"Sei stato tu, non è vero?"

"Sì..."

"Come cazzo ti è venuto in mente? La vedi questa?" dice lei, mostrandole la bustina.

"È droga?"

"Me l'ha infilata su per la vagina per nasconderla!" gli dice buttandogli addosso la bustina stessa.

"L'hai denunciato?" chiede Mimmo, raccogliendo e guardando il contenuto di quella bustina.

"Mi devo vestire, devo andare in questura con loro per la denuncia..."

"Bene..."

"Bene un cazzo, Mimmo! Bene un cazzo! Questa storia finisce su tutti i giornali..."

"Devi levartelo di torno!"

Mimmo la segue in camera: Arianna non si fa problemi a spogliarsi di nuovo davanti a lui e indossa una comoda tuta di ciniglia blu. Lo supera senza guardarlo in viso, recupera cellulare e borsa e fa per uscire.

"Che ci faccio con queste?" chiede Mimmo, ancora con quella bustina in mano.

"Buttale nel cesso! Altrimenti rivenditele, se magari ti servono dei soldi!"

Arianna esce dall'appartamento sbattendo la porta. Mimmo aspetta che la volante riparta: vede il lampeggiante blu allontanarsi e la sirena il cui suono si affievolisce man mano che l'auto prende distanza dall'edificio. Va in bagno, si avvicina al water: lascia pendere quella bustina dalla sua mano, indeciso se gettarla o meno. Poi se la porta al naso: ha un odore particolare, visto il posto in cui è stata negli ultimi minuti. È l'odore di Arianna. La apre, getta le due pasticche nel water e tira lo sciacquone, mettendosi però la bustina in tasca. Poi esce dall'appartamento e torna a casa. Non ha mai avuto intenzione di drogarsi, non di quella robaccia almeno. Si chiude nel suo bagno anche se in casa, a parte lui, non c'è nessun altro. Riprende quella bustina e se la porta al naso, si slaccia i pantaloni e inizia a masturbarsi. Non lo fa dai tempi del liceo, da quando insomma non ne ha più avuto bisogno, riuscendo a trovare ragazze con cui avere veri e propri rapporti sessuali. Ma resistere ad Arianna, quella sera, non è stato per nulla facile. Eiacula velocemente, poi si spoglia e si fa una doccia. Esce in accappatoio e va a controllare il cellulare: non ha nessuna chiamata da parte di Marica e lui non ha nessuna voglia di chiamarla. Manda invece un sms ad Arianna e le chiede come va. Non riceve risposta nella successiva ora, che lui passa sul divano a fare zapping, per niente stanco. La vibrazione del cellulare lo fa scattare a sedere.

«Uscita ora...Danso lo trattengono fino a domani mattina, poi emetteranno un ordine restrittivo...non potrà avvicinarsi a me, se non vuole finire dentro...»

«Mi sono liberato delle pasticche...»

«Mi devi 500 euro...»

«Come?»

«Sto scherzando, cretino!»

«Ce l'hai ancora con me?»

«No, non ce l'ho con te...»

«Volevo solo aiutarti a liberarti di quel rapper...»

«Lo so...ma per colpa tua devo andare alla ricerca di una farmacia di turno per farmi dare una pomata per le irritazioni!»

«Ho conservato la bustina...»

«La bustina delle pasticche? E che ci devi fare?»

«Già fatto...»

«Già fatto, cosa?»

«Dai, Arianna, ti facevo più sveglia! C'era il tuo odore sopra...»

«*o*...ti sei masturbato?»

«Non lo facevo da dieci anni, se non di più...»

«Perché mi stai dicendo questa cosa, Mimmo?»

«Non lo so. Forse perché hai ragione tu, la mia forza di volontà non è così forte e inizia a vacillare...»

«Buonanotte Mimmo...»

«Buonanotte Arianna...»

Mimmo si sente sciocco, invece Arianna sorride come un'ebete mentre cammina per strada alla ricerca della farmacia di turno, per fortuna vicina alla questura. Un agente si è offerto per riaccompagnarla a casa e la attende in macchina. Lui la guarda strana mentre lei rilegge la conversazione e continua a sorridere come una sciocca. Viene lasciata sotto casa, lei ringrazia e velocemente sale in casa. Va in bagno, si fa una doccia e si infila una camicia da notte. Mette la crema usando lo stantuffo e si sente meglio dopo pochi minuti. Si infila a letto, rilegge la conversazione e sorride ancora. Ha voglia di chiamarlo, di provocarlo, ma non lo fa. Preferisce chiudere la giornata, ha già ottenuto una piccola vincita. È felice così. Si addormenta, serena. 

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