Amici mai
La domenica scivola lenta e rilassata sia per Arianna che per Domenico. L'ingegnere inventa una scusa con sua madre per non andare a pranzo da solo e cerca di concentrarsi sulla partita di calcetto che lo aspetta la sera; l'influencer passa la mattinata con sua madre per raccontarle della denuncia a Danso e nel pomeriggio sceglie le foto migliori del servizio insieme al suo manager. Verso le sei Mimmo esce di casa e va al campetto, dove trova i suoi compagni di squadra, Ilario in primis, che si confrontano sulle schedine del calcio scommesse giocate il giorno prima. Ilario si fa grosso dicendo che se indovina anche il risultato del Milan vince ottocento euro pulite e gli altri lo sfottono dicendo di non sperarci troppo perché il Milan vincerà di sicuro. Mimmo inizia a indossare gli scarpini, ma il suo silenzio e l'entrata in sordina avevano già attirato l'amico.
"Beh? Che hai?"
"Nulla...un po' di confusione..."
"Dovuta a...?"
"Ho litigato con Marica..."
"Ahia...sempre per via del gioco dell'altra sera?"
"Per via del fatto che ieri sera a cena mi sono permesso di dire a suo padre che probabilmente io e lei non ci sposeremo e non avremo figli!"
"Wow, beh, se Marica la pensa allo stesso modo non vedo dove sia il problema..."
"Il problema è che io non so come la pensa Marica, non abbiamo mai affrontato questo discorso. Ho detto quello che pensavo io, senza pensare a lei..."
"Senti Mimmo, se non te la senti di giocare non fa niente..."
"No Ilario, me la sento...ho proprio bisogno di correre e sfogarmi!"
"Ottimo atteggiamento! Dai, vedrai che si sistema tutto!"
Ilario dà una pacca sulla spalla a Mimmo e incita tutti a sbrigarsi per andare a riscaldarsi. Mimmo controlla in cellulare: ha scritto un messaggio a Marica la mattina, non ricevendo risposta, mentre non ha né mandato né ricevuto nessun messaggio da Arianna. Lo getta nel borsone e segue gli altri in campo. La partita va bene, termina otto a cinque per loro, qualificandosi così come i migliori del torneo d'andata.
"Ragazzi, pizza e birra, come la vedete?" propone Ilario, mentre sono tutti sotto le docce.
Mimmo controlla di nuovo il cellulare, trovando finalmente un messaggio di Marica: gli comunica che andrà direttamente al lavoro da casa dei suoi genitori e non tornerà quindi a casa neppure quella sera. Pensa sia inutile parlare per telefono, non risolverebbe comunque nulla e rimanda la conversazione alla sera dopo, quando finalmente potranno vedersi e parlare a quattrocchi. Si inizia a spogliare quando gli altri sono già quasi tutti usciti dalle docce e inizia a lavarsi: la partita lo ha distratto, ma adesso che è finita la sua mente ha ripreso a rimuginare su tutto quello che si è inclinato nella sua vita.
"Ehi, tu che fai, vieni?" gli chiede Ilario avvicinandosi alla doccia, mentre si friziona i capelli con un asciugamano.
"Ma sì, dai. La prospettiva di passare anche la domenica sera da solo non mi attira proprio!"
I ragazzi lo lasciano finire di prepararsi ed escono fuori chi a fumarsi una sigaretta, chi a prendere un po' d'aria. Mentre Mimmo si veste il suo cellulare inizia a squillare: pensa possa essere Marica che ha cambiato idea e ha deciso di tornare a casa, invece è una videochiamata di Arianna. Quando la ragazza vede apparire l'ingegnere con i capelli bagnati, la camicia sbottonata e lo sfondo di uno spogliatoio capisce di non aver beccato il momento giusto per chiamarlo.
"Ops, disturbo, vero?"
"No, non disturbi...mi stavo rivestendo, la domenica sera gioco a calcetto..."
"Come è andata la partita?"
"Abbiamo vinto, infatti stavo per andare a festeggiare con i miei compagni..."
Arianna sorride rilassata e Mimmo non può fare a meno di chiedersi perché non sia stato chiamato da Marica. In realtà Marica non lo ha mai chiamato subito dopo la partita, ha sempre atteso che lui tornasse a casa per chiedergli come fosse andata. Per di più sarà andata a vederlo giocare pochissime volte, non amando per nulla il calcio.
"A me piace il calcio, sai che durante le superiori mi allenavo con una squadra femminile? Però poi le mie gambe stavano diventando così muscolose che ho preferito lasciare stare. Ero anche bravina, giocavo in attacco..."
Mimmo non ha dubbi sul ruolo che avrebbe dovuto ricoprire Arianna: non è una che tende a difendersi nella vita insomma, ma ad attaccare.
"Allora qualche giorno magari mi fai vedere qualche palleggio e qualche tiro..."
"Quando vuoi, ingegnere! Ti lascio ai festeggiamenti..."
"Tu che fai stasera?"
"Non saprei, non ho impegni..."
"Ti va di venire con noi? Ti mando l'indirizzo appena decidiamo la destinazione..." le chiede Mimmo, sorprendendosi ancora di se stesso.
"Un gruppo di maschioni che parlano di calcio è proprio quello di cui ho bisogno!" esclama euforica Arianna.
Domenico raggiunge gli altri, si accordano riguardo la pizzeria e partono. Mentre è in macchina Mimmo manda ad Arianna l'indirizzo del locale e poi comunica ai suoi amici di averla invitata e che li raggiungerà a breve. Paiono tutti euforici di conoscere la famosa influencer, tutti tranne Ilario, che comincia a sospettare che il suo amico si stia infilando in qualcosa più grande di lui.
"Ti senti con Arianna?" gli chiede mentre gli altri sono presi a scegliere la pizza.
"Ogni tanto..."
"Marica lo sa?"
"No..."
"Nico, che succede?"
"Nulla, siamo amici..."
"Che hai fatto ieri sera, dopo che sei andato via da casa dei tuoi suoceri?"
Mimmo non risponde e beve un sorso di birra fresca dal boccale che il cameriere gli ha appena consegnato.
"Te la sei scopata, Nico?"
"No! Che cazzo vai a pensare?"
I ragazzi hanno iniziato a prestare attenzione alla conversazione dei due amici, non afferrando però a chi possano riferirsi i due ingegneri. Per fortuna arriva Arianna, e l'attenzione su loro due scema velocemente.
"Ciao a tutti!" esordisce la ragazza.
Ha indosso un jeans nero a gamba dritta che, pur non essendo stretto, mette comunque in risalto il suo perfetto lato b. Sotto la giacca di pelle nera, super avvitata, sfoggia una maglia bianca vedo non vedo a manica lunga che non darebbe nell'occhio, se solo fosse indossata da una ragazza con un seno meno generoso del suo. Per fortuna, pensa Mimmo, ha indossato il reggiseno.
"Ragazzi, lei è Arianna Solari, ci sta aiutando con il nostro progetto per reperire finanziatori e sponsor..." la presenta Ilario.
Arianna aggiunge una sedia proprio tra i due ingegneri e si toglie la giacca concentrando tutta l'attenzione degli altri ragazzi sulle sue generose forme. Mimmo beve un altro sorso di birra e prima che riesca a poggiare il boccale sul tavola l'influencer glielo toglie dalle mani per bere lei stessa. Gli altri paiono non far caso alla cosa, ma Ilario sì. Ordinano tutti una pizza, Arianna compresa, che non ha cenato. A fine serata, uno per uno fa rientro a casa e alla fine restano solo i due ingegneri e l'influencer al tavolo del locale.
"Direi che è ora di andare a dormire ragazzi..." dice Ilario.
"Nah, io non ho per niente sonno, perché non andiamo da qualche parte?"
"Domani si lavora Arianna, io e Mimmo abbiamo bisogno di riposare..."
"Vero, hai ragione...comunque grazie della serata, sono stata bene!"
"Figurati, tutto merito di Mimmo che ha deciso di farti venire..."
Lei lo guarda sorridendo, e Ilario continua a credere che tra quei due stia nascendo qualcosa di più di una semplice amicizia. Ognuno dei tre si infila nella rispettiva macchina e parte, ma non appena la macchina di Ilario scompare dalla vista Mimmo chiama Arianna.
"Ilario sospetta di noi..." le dice non appena risponde.
"È geloso?"
"Credo che tu non gli sia indifferente ma ha paura che io combini qualche casino con Marica...le vuole bene, d'altronde..."
"L'altra sera, a casa sua, non mi pare si sia fatto tutti questi problemi nei confronti della tua fidanzata..."
"Avevamo alzato tutti troppo il gomito..."
"Aaah!" grida l'influencer.
"Che succede?" chiede Mimmo, spaventato dopo aver sentito anche il rumore di una brusca frenata.
"Credo di aver investito qualcosa, non lo so!" urla Arianna con il terrore nella voce.
Mimmo svolta bruscamente, prendendosi la strombazzata di clacson della macchina che aveva dietro e che rischia quasi di tamponarlo. Chiede scusa aprendo il finestrino, ma quello lo manda comunque a fanculo appellandolo con un termine poco carino. Quando nota la macchina di Arianna accostata al marciapiede con le quattro frecce, le parcheggia dietro e scende. Le bussa al finestrino e a quel punto la ragazza scede dall'auto e gli si getta al collo. Lui le accarezza la schiena per tranquillizzarla, visto che la sente tremare.
"Cosa hai preso?"
"Non lo so, non ho coraggio di guardare!"
Mimmo la lascia e lentamente si sporge a guardare: c'è un gatto nero a terra, morto.
Senza chiedere nulla ad Arianna, lo prende per la coda e lo sposta dalla strada, evitando così che altre macchine continuino a passarci sopra.
"Non ho mai ucciso un animale, prima..." dice la ragazza, lì-lì per piangere.
"Ce la fai a guidare?"
"Sì, credo di sì..."
"Vieni a casa con me, non mi va che resti sola...ti va?"
"Marica non avrà nulla da ridire?"
"Marica non è a casa..."
Arianna accetta e lentamente si rimette in macchina. Domenico la sorpassa e lei si accoda dietro di lui che le fa strada verso casa. È talmente tanto scossa che, dopo essere entrata in casa, non parla per alcuni minuti. Mimmo la fa accomodare sul divano e le prepara una camomilla.
"Va meglio?" le chiede dopo aver bevuto metà tazza.
"Sì, grazie..."
Mimmo le accarezza il braccio, si accorge che non trema più e si convince che effettivamente lo spavento pare essere passato. Arianna prende il braccio di Mimmo, se lo passa dietro le spalle e si accoccola sul suo petto. Lui rimane interdetto per pochi secondi, poi riprende ad accarezzarla.
"Come va...l'irritazione?" chiede Mimmo, per cambiare discorso.
"Benino...tu hai buttato quella bustina? A proposito, mi sono dimenticata di dirti che prima di infilarmela nella vagina Danso se la fosse leccata per bene, tanto per farla scivolare meglio!"
Mimmo la prede per le spalle e la allontana, guardandola con gli occhi spalancati. Arianna inizia a ridere e lo spavento di prima comincia ad essere un lontano ricordo. L'ingegnere si alza fingendo di dover andare in bagno a vomitare e Arianna lo segue continuando a ridere, bloccandolo per un braccio. Si ritrovano uno di fronte all'altra senza sapere bene cosa dire o fare.
"Ho voglia di baciarti, Mimmo..."
"Non possiamo..."
"Sì che possiamo...tu hai voglia di baciarmi?"
"Sì, ma non ti bacerò..."
"E se ti baciassi io?"
"Mi scanserei..."
"Proviamo?"
"No!"
"Ok, come vuoi...allora è il caso che io vada via!"
"Perché non proviamo semplicemente ad essere amici?"
"Amici? Non lo siamo mai stati!"
"Per questo dovremmo provare..."
"Io non ho amici uomini, Mimmo...gli uomini da me non vogliono amicizia..."
"Potrei essere il tuo primo amico, allora!"
Arianna si avvicina, sinuosa e lo guarda con occhi furbi e un sorriso sbarazzino.
"Sicuro che vuoi essere mio amico, Mimmo? Perché non so se voglio un amico che quando pensa a me si chiude in bagno a farsi una sega..."
Mimmo incassa il colpo e rimane in silenzio mentre la sua faccia diventa rossa come un pomodoro.
"Posso dormire qui stanotte? Mi sistemo sul divano, giuro che faccio la brava. Non ho voglia di tornare a casa e visto che siamo amici puoi ospitarmi, no?"
Arianna si sposta avanti e indietro sui talloni, come una bambina furbetta e capricciosa. Mimmo non può fare a meno di sorridere, sconfitto, accettando la proposta della ragazza. Le dà una coperta e un cuscino e le fa usare il bagno prima di lui. Ne esce completamente struccata, in mutandine, scalza e con la stessa maglia bianca addosso sotto cui però si è preoccupata di togliere il reggiseno, per sentirsi più comoda. Sistema jeans, reggiseno e giacca su una sedia e poggia le scarpe da ginnastica a terra, andando a stendersi sul divano, come nulla fosse. Mimmo ha osservato quel corpo perfetto muoversi leggiadro tra i suoi spazi e lo ha apprezzato molto di più di come non facesse con Marica. Va in bagno, si infila il pigiama e prima di mettersi a letto va a controllare Arianna: la trova che dorme, a pancia in sotto e con un braccio sotto la testa. Mimmo rimane a fissare quel viso, l'espressione serafica di pace e rilassatezza data da un sonno tranquillo. Va verso il mobile della tv, apre un cassetto ed estrae un blocco da disegno, ne sfila un foglio bianco e prende una matita. È da un po' che non fa schizzi a mano libera, usando tavolette grafiche e programmi al pc per realizzare edifici e giardini. La mano dell'ingegnere scivola leggera, traccia linee appena accennate, ombre e chiazze di luce. Dopo un'ora il viso di Arianna è impresso sul quel foglio: Mimmo lo guarda e si meraviglia di quanto gli sia riuscito bene. Appoggia il blocco a terra, guarda per l'ultima volta la ragazza che nel frattempo si è girata di spalle, come se avesse capito che il ragazzo non aveva più bisogno del suo viso. Mimmo sorride e va finalmente a letto.
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