«Torna da me»
Come vorrei vedere, dannazione, faccio fatica a prendere coscienza e non posso nemmeno vedere dove sono e come sono messo per potermi alzare.
Io devo alzarmi, con tutta la concentrazione del mondo io adesso apro gli occhi e mi alzo.
«Papà, ma cosa fai?!
Dottore!»
«Lasciatemi! Devo andare da lei! Toglietemi le mani di dosso!Marta!
Marta, mi senti?»
«Signore la prego...»
«Marta, arrivo amore mio!»
«Papà ti prego, stai buono»
«Sono stato anche troppo buono! Nella stanza accanto c'è mia moglie, la mia amante, la mia confidente, l'amore di una vita...e cosa dovrei fare? Dovrei starmene qui? Io devo andare da lei!»
«Che succede qui?»
«Portami da tua madre, ragazzo mio, ecco cosa succede...
Se non lo fai tu, se non mi aiutate voi a tornare da vostra madre, lo farò da solo»
«Ma...»
«Mi sta aspettando...io lo so.
Lei cerca sempre le mie mani quando dorme, vi prego lasciatemi andare da lei»
«Va bene...»
«Signorina da medico la avverto che non è una buona idea..suo padre...»
«Mio padre ha il diritto di passare il suo tempo con mia madre.
Vieni papà, prendimi sotto braccio e andiamo dalla mamma»
«Grazie al cielo...»
«Piano papà, fai piano»
Sento odore di ospedale, è orribile.
C'è odore di tristezza, di perdita, di vuoti mai più colmabili, c'è odore di ultimi momenti in questo reparto e fa male.
Fa male tutto in questo momento, mi fa male il cuore...ma non perché è malato ma perché cerca la sua metà.
«Vieni papà, avvicinati.
Eccola, è qui»
La sua mano, accidenti è gelida..
«Sono qui amore mio, scusa il ritardo ma sai c'era traffico..ed io sono cieco...»
Non si muove, respira grazie ai tubi, il rumore dei macchinari è insopportabile.
«Stai qui papà, noi andiamo a sentire il dottore così ti aggiorniamo sulla salute di mamma»
Faccio cenno con la testa ma io la so la situazione, io conosco la mia donna e non la sento quasi più.
Marta se ne sta andando ed io ne sono consapevole, che male atroce al petto, che dolore indescrivibile all'anima.
È stanca, lo percepisco, non ne può più di lottare ed io la capisco..
D'altronde non ne posso più nemmeno io.
«Marta, amore, ti prego se mi senti apri gli occhi..torna da me»
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