33.SAPRAI CHI SONO

LARA POV
Rientro a casa prima del previsto e al suo interno non trovo nessun altro che mia nonna...

<<Nonna sono tornata>>

<<Ciao tesoro, tutto bene?>>

Comincio a girarmi intorno per paura che ci sia qualcuno ad ascoltarci...

<<Lara non c'è nessuno, tranquilla>>

<<Oh ok, neanche Nathan?>>

<<No, non è proprio rientrato>>

<<Strano...>>

<<Tesoro non farmi preoccupare, sapeva che saresti stata fuori?>>

<<Si ieri l'ho avvisato>>

<<Perfetto allora sarà andato a fare un giro>>

<<Probabilmente hai ragione nonna, comunque... l'ho visto>>

<<E?>>

<<E non sembrava più lui>>

<<Non è più lui tesoro... è un uomo distrutto lui>>

<<Lui distrutto? E io allora?>>

<<Amore nessuno lo mette in dubbio, ma tu non puoi capire cosa significa perdere una figlia>>

Abbasso la testa per la sua ultima affermazione...

<<Lui ti ha portato via tua figlia nonna, per colpa sua ora la mamma non c'è più... come fai a non portargli rancore?>>

<<Tesoro il rancore non ti porta da nessuna parte e ne tantomeno mi riporterà tua madre... ho accolto tuo padre in questa casa come un figlio e ci ha sempre portato rispetto, ha sbagliato Lara, ha fatto un grosso errore, ma non l'ha uccisa lui tua madre, lui l'amava più della sua vita>>

Resto un attimo in rimedio e nella mente mi si presentano flashback della mia infanzia...

<<Ricordo il loro amore>>

<<Questa è una cosa positiva, ti sono rimasti anche bei ricordi di lui>>

<<Pochi, sono tutti sovrastati da quelli terribili>>

È vero, loro erano innamorati, ricordo come si tenevano la mano, come si guardavano, i loro sguardi erano incatenati tra di loro come una calamita attira il ferro... lui... lui era innamorato anche di me, certo lavorava tanto e lo vedevo poco, ma quando tornava tutto il tempo che aveva lo passava con me, non posso accusarlo di essere stato un cattivo padre, almeno fino a quel tragico giorno, dove però lui ha salvato me... ha salvato una figlia che ora lo rinnega...

<<Nonna vado a fare una doccia... sento puzza di ospedale sui miei vestiti, torno presto per darti una mano>>

<<Vai tesoro, fai con calma, io posso farcela>>

Le sorrido per poi avviarmi in camera dove nella valigia afferro della biancheria pulita un maglione e un jeans. Una volta nel bagno mi spoglio dai vestiti che a mio parere puzzano di malattia e mi fiondo sotto la doccia dove mi lascio coccolare dal getto caldo finché improvvisamente sento aprire la porta del box doccia e istintivamente sobbalzo per lo spavento. Non faccio in tempo a voltarmi che due braccia forti mi stringono la vita e mi avvicinano al suo petto. Il suo tocco, il suo calore... non c'è bisogno di voltarsi per capire chi sia...

<<Sei tornato?>>

<<Anche tu sei tornata>>

Sposta la lunga chioma di lato e lascia un bacio sul mio collo bagnato...

<<Dove sei stato?>>

<<Dove sei stata?>>

<<Nathan?>>

<<Ok, ok, sono andato in giro>>

<<A fare?>>

<<Passeggiavo>>

<<Capisco>>

<<Tu invece non hai intenzione di dirmelo?>>

Continua a lasciare tra il mio collo e la spalla baci morbidi che mi fanno andare la testa in confusione...

<<Te lo diró Nathan, ma non ora>>

<<Quando?>>

Improvvisamente mi viene in mente ciò che ho chiesto ad Enrico poco prima e comincio a valutare nella mia testa se sia il caso o meno di fidarsi completamente di lui e soprattutto se è pronto a conoscere tutto ciò che caratterizza la mia vita, tutto ciò che l'ha segnata in maniera indelebile. Arrivo alla conclusione che mi basta pensare al fatto che lo amo immensamente per decidermi a dare una smossa a questa brutta situazione...

<<Domani vieni con me>>

<<Dove?>>

<<Non chiedermi dove, domani saprai ogni cosa>>

Mi volto nella sua direzione e lo fisso intensamente negli occhi per poi avvolgergli le braccia al collo...

<<Domani molte cose ti saranno chiare Nathan e se resterai... sulla nostra storia potremmo anche scrivere un "per sempre">>

Nathan resta in silenzio, invece di parlare avvicina le sue labbra alle mie e le unisce in maniera passionale, non so se è l'acqua calda o la tensione ma sento un fuoco dentro che solo lui in questo momento può colmare, mi lascio andare al 100%, sono in balia della sua volontà e così sotto questa doccia finiamo per fare l'amore dolcemente, diventiamo uno parte dell'altro e per un momento dimentico ogni cosa, ogni sensazione negativa, ogni sofferenza... queste cose so benissimo che non sono sparite, ma quantomeno per il momento sono messe in secondo piano dal grande sentimento che provo per quest'uomo e dalle emozioni che mi fa provare.

Cerco di vestirmi in tutta fretta, ho promesso a mia nonna di aiutarla e mi sono fatta distrarre da questo tentatore...

<<Piano, rischi di cadere>>

<<Se continui a guardarmi così cadrò per davvero>>

<<Come faccio a non guardarti mentre ti infili quel pantalone e soprattutto mentre mi dai le spalle?>>

Mi volto di scatto imbarazzata al massimo, solo ora mi rendo conto della posizione che avevo assunto...

<<Io... io non volevo mettermi, cioè non volevo fare... oh insomma hai capito>>

<<Si, dicono tutte così>>

Una volta infilato ed abbottonato il pantalone mi avvicino a lui che finora non ha fatto altro che guardarmi dalla testa ai piedi dal nostro letto, supino e rilassato, salgo e mi metto a cavalcioni su di lui...

<<Nathan io non sono come le altre>>

Mi avvicino lentamente al suo viso e vedo le sue pupille dilatarsi leggermente per poi avvicinarmi alle sue labbra e scansarlo all'ultimo secondo per baciargli la guancia, dopodiché mi alzo di scatto e raggiungo la porta con un sorriso di vittoria sul volto...

<<Lara stai diventando una bambina cattiva>>

<<Sto imparando dal migliore>>

Esco dalla stanza sorridendo sempre di più e arrivata in cucina mi scontro con altri sorrisi maliziosi provenienti dai miei due amici...

<<Ciao ragazzi siete tornati?>>

Nina più strana che mai ride complice con Mark e insieme mi guardano in modo strano...

<<Si siamo tornati, eravamo andati a rilassarci un attimo in camera, ma qualcuno ha deciso di darci dentro e siamo dovuti uscire per il baccano>>

Improvvisamente sento il viso andarmi a fuoco e faccio un passo indietro imbarazzata al massimo...

<<COSA? Cioè cosa?>>

<<Lara i nostri bagni coincidono>>

<<Nina smettila>>

<<Oh su non essere timida, sono cose naturali>>

<<Smettila, non sei carina>>

Mark continua a ridere per la situazione venutasi a creare ma non parla, probabilmente capisce che sono già abbastanza imbarazzata...

<<Quindi io non sarei carina, cioè voi disturbate la quiete pubblica ed io devo smetterla>>

<<Chi disturba la quiete pubblica?

Mia nonna con una busta tra le mani entra in cucina e ci osserva confuse ed io sento che a breve esploderò per l'imbarazzo, mentre Nina si tappa la bocca con la mano e spalanca gli occhi sconvolta, inutile dire che Mark ancora ride...

<<Ma nulla nonna, Nina vuol fare sempre la simpatica, cioè sta solo blaterando>>

<<Ma io sono curiosa, tesoro di cosa blateravi? Perdonami se uso il termine di mia nipote>>

<<Ehm... insomma io mi riferivo a... a... a Londra... il locale che stiamo ristrutturando... si mi riferivo a quello, cioè qualche cittadino poco simpatico si è lamentato per il rumore e ha minacciato di denunciarci per disturbo della quiete pubblica>>

Mia nonna fa passare il suo sguardo su tutti noi per poi annuire rassegnata alle sue parole. Nina si è salvata in calcio d'angolo o meglio ha salvato me in calcio d'angolo, io sinceramente certe volte resto basita da quanto sia sfacciata, ma dopo tutti questi mesi uno deve abituarsi o ci perde la testa a starle dietro...

<<Va bene ragazze, allora sono andata a prendere dei salumi per prepararvi un panino per pranzo, qui usiamo fare il cenone della vigilia, va bene per voi?>>

Nina felice come una bambina quasi inizia a saltellare...

<<Si si nonna Clarissa, sono così emozionata di vivere queste vostre tradizioni>>

<<Oh tesoro ne sono felice, su aiutatemi a preparare i panini, dopo mi dareste una mano a cucinare?>>

<<MA CERTO!>>

Io e mia nonna in sincronia ci tocchiamo le orecchie come per ripararci da quell'urlo disumano e Nina per scusarsi solleva le spalle dopo essersi tappata la bocca per la seconda volta nell'arco di pochi minuti. Mi farà morire un giorno, me lo sento...

<<Lara tesoro, vai a chiamare Nathan, il panino è pronto>>

<<Si nonna... NATHAN?>>

<<Così sapevo farlo anche io, vai in camera tesoro su>>

<<D'accordo>>

Esco a passo svelto dalla cucina e mi scontro con una parete rocciosa in maniera così forte che in un certo senso rimbalzo all'indietro per poi essere afferrata da quelle braccia che mi fanno tanto impazzire...

<<Cercavi me?>>

<<Esattamente, mi hai sentita?>>

<<Urlavi come un'oca, come potevo non sentirti?>>

<<Oche sono le donne che hai frequentato finora Silver>>

<<Si vede che ho un brutto vizio allora>>

<<Forse non ti è chiaro quello che ti ho detto prima, io non sono come le altre>>

<<Certo, certo>>

<<Nathan smettila>>

<<Smettila tu>>

<<Ragazzi smettetela entrambi>>

Quasi avevo dimenticato che eravamo nella stessa stanza con altre persone, mi volto verso mia nonna che con un sorriso e uno strofinaccio tra le mani ci guarda divertita accompagnata da Nina e Mark che invece sono sull'orlo di una crisi di ridarella.

<<Sono sempre così?>>

Continua mia nonna più simpatica che mai...

<<No, questo è un loro momento normale signora nonna, di solito fanno di peggio>>

Nina, se non parla non è contenta, mi volto a guardare Nathan che sorride anche lui come se non fosse successo nulla e spontaneamente gli do una gomitata...

<<Che ti prende ora?>>

<<Non puoi ridere anche tu, dovresti essere imbarazzato come me, invece ridi come se niente fosse>>

<<Non mi piace rimuginare sulle cose, adesso vuoi arrabbiarti perché rido?>>

<<E se volessi farlo?>>

<<Ecco che ricominciano>>

Nina con le braccia conserte si siede e poggia i gomiti sul tavolo per poi cominciare ad osservarci attentamente. Questa in pratica dovrebbe essere la parte in cui lei fa finta di vedere il suo spettacolo preferito...

<<Nina non sei divertente>

<<Voi si però>>

<<D'accordo, Nathan siediti e mangia il panino, altrimenti qui non la finiamo più>>

<<Ok mamma>>

Mi passa vicino e dopo avermi stampato un bacio in fronte si siede e afferra uno dei panini che mia nonna ha preparato.

Abbiamo pranzato, se così si può dire, per poi aiutare mia nonna a preparare la cena per questa sera. Dopo essersi accertata che tutti mangiassimo il pesce ha cominciato a tirarlo fuori e insieme abbiamo preparato una teglia di cozze al gratin, una di gamberoni e in più abbiamo preparato il sugo con le seppie e antipasti di vario genere, qui sicuramente ci mangerebbe un esercito e rimarrebbero anche gli avanzi, ma guai a farglielo notare, anche perché sono l'unica che si lamenta interiormente, anzi c'è Nina che ha insistito per preparare un tiramisù con l'appoggio di mia nonna che entusiasta le ha passato tutti gli ingredienti.
I ragazzi nel frattempo sono andati a fare un giro per tornare qualche ora dopo rilassati e belli come il sole.
Per quanto riguarda noi, in cucina sai quando entri e non sai quando esci, così senza rendercene conto si son fatte le 18:30 e noi donne decidiamo così di andarci a dare una sistemata per la cena. Una volta dentro la stanza tiro fuori un tubino rosso con spalline omerali di pizzo e il mio paio di scarpe nere con il tacco preferite, questo vestito è nuovo e da quello che vedo non deve essere affatto male.
Dopo una veloce doccia mi vesto per poi applicare sul mio viso un trucco leggerissimo o meglio quasi inesistente ed esco dalla stanza con i tacchi nelle mani scontrandomi con Nina. La fisso intensamente e qualcosa non quadra, lei invece mi guarda con un sorriso da psicopatica sul viso, faccio scorrere lo sguardo sul suo corpo e non posso crederci...

<<Nina... non è vero>>

<<SI ABBIAMO LO STESSO VESTITO, BUON NATALE>>

<<Aspetta questo è un tuo regalo?>>

<<Si, dimmi che ti piace>>

<<Ovvio che mi piace, ma come ti è venuto in mente? Sembriamo le veline>>

<<Le veline?>>

<<Ah giusto... qui in Italia c'è un programma televisivo dove come vallette hanno due ragazze, una mora e una bionda vestite nelle stessa maniera>>

<<Che programma strano>>

<<Ah ora è il programma ad essere strano? Non tu che ci hai conciate come le gemelle Kessler?>>

<<Ed io cosa ne sapevo che te lo saresti messa stasera?>>

<<Beh di solito 2+2 fa 4, essendo Natale potevi pensarlo... dai vado a cambiarmi>>

<<No, no no dai siamo così carine, fallo per me>>

Mi fa un musino così carino da non darmi alternativa, annuisco sconfitta e comincio a camminare verso la cucina...

<<Ok, ma il primo dei due credimi che dice una parola io mi vado a cambiare, comunque grazie Nina è delizioso>>

<<Non diranno nulla o dovranno vedersela con me, non ringraziarmi poi, l'ho fatto con il cuore>>

Entriamo in cucina dove troviamo i ragazzi vestiti in maniera elegante seduti e una volta che Mark si accorge della nostra presenza tira una gomitata a
Nathan che si volta nella nostra direzione e un sorriso derisorio parte sul volto di entrambi ma Nina li blocca prima che possano prendersi gioco di noi...

<<Mark prova a dire qualcosa e giuro che ti faccio andare in bianco per un mese e tu Nathan, non vorrai mica che ti prenda di mira per tutta la serata?>>

Si sforzano per tornate seri e Mark si avvicina velocemente a Nina per poi baciarle la guancia...

<<Nina io non stavo ridendo di voi, non lo farei mai>>

<<Neanche io mi permetterei mai>>

Nathan si permetterebbe di peggio, Nina penso sia la prima e l'unica persona che gli sappia tenera testa e mi fa davvero ridere come cosa, un uomo di quasi due metri che teme la lingua di una donna che non raggiunge il metro e settanta.

<<Oh ragazzi siete tutti qui, grazie al cielo>>

Ci voltiamo e troviamo mia nonna elegantissima in un completo composto da casacca e pantalone nero, lei non è solita vestire di questo colore, ma con la morte del nonno credo che non se la senta di tornare alla vivacità, resta il fatto che è bellissima, l'eleganza e la finezza di mia nonna sono invidiabili e mia madre era la sua esatta copia, io purtroppo fisicamente sarò anche identica ma ho l'eleganza e la grazia di un elefante, sono imbranata in maniera inconcepibile.
Molti potrebbero trovare la nostra scelta di festeggiare il Natale troppo precoce per la recente perdita di mio nonno, ma nonna è stata chiara in una nostra telefonata, lui amava il Natale, era il periodo che amava di più, amava le tradizioni natalizie ed era un estremo appassionato di presepi, ogni anno ne costruiva uno diverso, proprio per questo Nonna ha voluto festeggiarlo, perché sa di renderlo felice in questo momento...

<<Nonna sei bellissima>>

I miei amici concordano sorridendole e lei si imbarazza all'istante...

<<Grazie ragazzi, ero bella una volta... ora... insomma ora ci siete voi con la vostra bellezza a illuminare questa serata>>

Fa scorrere il suo sguardo su tutti noi per poi soffermarsi su me e Nina...

<<Ma voi...>>

Scoppia a ridere come non le vedevo fare da tempo e si copre il viso con entrambe le mani, facendo così esplodere anche i due ragazzi e purtroppo anche noi, ci siamo preoccupate di loro e non avevano proprio tenuto conto della reazione di mia nonna. Quando riesce a riprendere il controllo si allontana nel salone e raggiunge la parete attrezzata in cerca di qualcosa..

<<Nonna che fai?>>

<<Cerco il cellulare, devo assolutamente fare una foto con voi due>>

Mi sbatto la mano in fronte e mi volto verso Nina con un cipiglio in volto...

<<Vedi? Per colpa tua siamo diventate un fenomeno da baraccone>>

<<Oh su Lara, ti ho vista ridere, ammetti che ti stai divertendo anche tu>>

<<Si in effetti la situazione è abbastanza comica... Nathan vieni a farci una foto>>

Nathan nel suo completo scuro elegante con camicia bianca sbottonata e senza cravatta sbuca nel salotto seguito da Mark che invece indossa un semplice pantalone blu e una camicia bianca...

<<Certo, mi dia pure il telefono>>

Mia nonna gli passa il telefono e afferra la vita mia e di Nina facendoci assumere una posa troppo piatta secondo la mia amica...

<<Su Lara solleva la gamba all'indietro e mettiti di profilo>>

Faccio come mi dice cercando di tenere l'equilibrio...

<<Ok però il viso voltalo verso l'obiettivo e sorridi>>

<<Mi sembra più un allenamento da circo questo>>

<<Lara per una volta fai quello che ti dico e smettila di brontolare>>

Le faccio la linguaccia e con non poche difficoltà faccio quello che mi ha precedente imposto e finalmente scattiamo la benedettissima foto. Mia nonna si avvicina e prende il telefono tra le mani...

<<Troppo bella, bene ragazzi ora andiamo però che la cena è pronta>>

Senza farcelo ripetere due volte ci accomodiamo in sala da pranzo e cominciamo quello che sarebbe stato il cenone più consistente della storia per i miei amici.
Per tutta la cena Nina non ha fatto altro che complimentarsi con mia nonna per il ben di Dio che ha preparato e quando siamo arrivati al dolce mia nonna ha fatto lo stesso con il suo tiramisù. Una puntata di Master Chef sarebbe stata meno costruttiva sicuramente oggi. Ridendo e scherzando siamo ad un passo dalla mezzanotte e mia nonna ci invita a raggiungere il salotto per scartare i regali come da tradizione. Inutile dire che Nina sembra una bambina perché da come saltella sul posto se ne accorgerebbe anche un cieco. Raggiunto l'albero vediamo sotto tanti pacchetti che precedentemente non avevo notato e mia nonna si appresta a raccoglierli e a metterli sul tavolo ricevendo poi il nostro aiuto...

<<Bene ragazzi che ora è?>>

Afferro il primo cellulare che trovo per controllare l'orario e lo comunico loro...

<<23:56>>

<<Ok, perfetto... vado a prendere il panettone e lo spumante, non vi azzardate ad aprirli>>

<<Tranquilla nonna faccio la guardia io... a Nina>>

Ridiamo tutti ma lei non distoglie un solo attimo gli occhi dai pacchetti sul tavolo. Dopo qualche minuto mia nonna torna con il Pandoro e lo spumante, lascia il primo sul tavolo e lo spumante lo consegna nelle mani di Nathan...

<<Ora?>>

<<23:59>>

Continuo a guardare fissa il telefono per aspettate il momento in cui sarebbe scattata la mezzanotte mentre Nathan comincia a preparare la bottiglia per strapparla...

<<È MEZZANOTTE, BUON NATALE>>

Non finisco di dire l'ultima parola che Nathan stappa la bottiglia e tutti insieme cominciano ad urlare gli auguri. Dopo aver riempito il bicchiere a tutti abbiamo brindato per festeggiare. Una volta finito il mio spumante mi avvicino a mia nonna e la stringo tra le braccia...

<<Buon Natale nonna>>

<<Buon Natale amore mio>>

Mi stacco da mia nonna per poi trovare subito al mio fianco Nathan che mi solleva da terra e mi lascia un bacio dolce sulle labbra...

<<Buon Natale Lara>>

<<Buon Natale Nathan>>

Mi lascia andare dopo qualche secondo per scambiarci gli auguri con gli altri e una volta finito il giro ci avviciniamo al tavolo dei regali e prima che possano cominciare ad aprirli e fare casino intervengo...

<<Ragazzi vi prego, aprite prima i miei che sono delicati>>

Non rispondono, ma annuiscono tutti sincronizzati...

<<Allora Nonna questo è per te>>

Mia nonna afferra il mio regalo con difficoltà data la grandezza e comincia a scartarlo, una volta aperta resta basita...

<<Oh tesoro è bellissima>>

Una cornice di argento tutta intagliata...

<<Mi fa piacere che ti piaccia, potrai metterci la foto che vorrai>>

<<Metterò quella del tuo matrimonio>>

Un colpo di tosse scappa dalla mia bocca e sento il viso andarmi a fuoco per questa sua ultima affermazione...

<<Ci sarà tempo per questo Nonna>>

<<Gentilmente non farmi invecchiare ancora di più>>

Le sorrido e non ho il coraggio di guardare Nathan, non abbiamo mai affrontato questo argomento e al momento l'unico modo per far calare questo disagio e quello si cambiate discorso...

<<Bene bene, Mark allora... non conosco i tuoi gusti, ma tramite consiglio di Nina ho puntato a questo spero che ti piaccia>>

Gli passo il pacchetto e Mark con un sorrisone lo affetta d lo scarta immediatamente, trovando una scatola con all'interno un bracciale d'acciaio ed il suo sorriso si allarga ancora di più...

<<Grazie Lara, mi piace molto>>

<<Mi fa piacere Mark, ora passiamo alla folle della mia amica>>

Nina comincia a battere le mani e a saltellare sul posto.
Afferro un pacchettino rettangolare e glielo passo. Lei curiosa com'è lo apre stracciando la carta per poi rimanere interdetta, il sorriso che aveva sul viso le muore pian piano dal viso...

<<Una spatola? Ehm... grazie Lara è... è... utile?>>

Le scoppio a ridere in faccia e giuro che la sua espressione è esilarante...

<<Oddio Nina, giuro che sto per morire>>

<<Lara non capisco perché ridi>>

<<Ti pare che ti regalo una spatola? Vieni qui>>

Mi si avvicina e da sotto il tavolo esco un pacco bello grande e pesante per poi passarglielo nelle mani. Rivedo nascere il sorriso sul suo volto, posa il pacco per terra e si mette in ginocchio per aprirlo, una volta tolta la carta resta a bocca aperta...

<<Oh mio Dio Lara, l'ultimo modello del Bimby, è fantastico>>

Si alza di scatto e mi si getta tra le braccia più emozionata che mai...

<<Su su non è nulla, l'ho preso più per me che per te, con quello mi preparerai cose da mangiare deliziose>>

<<Tutto quello che vuoi Lara, tutto>>

Si stacca da me e ora l'ultimo regalo da consegnare è il più importante ma anche il più difficile...

<<Nathan a te non manca nulla, mi sono scervellata per cercare qualcosa di innovativo, ma ho fallito miseramente, così ho provato a puntare sul classico con una piccola modifica personalizzata>>

Mi avvicino a lui e gli porgo la confezione che scarta con estrema lentezza davanti ai miei occhi per poi uscire una scatola, una volta aperta al suo interno trova un orologio da polso e sorride...

<<Prendilo e voltalo>>

Fa come gli dico e resta un attimo fisso nel guardare la piccola modifica che ho fatto sperando che non mi prenda per pazza... dopo un po' solleva gli occhi verso i miei e legge la dedica che gli ho lasciato...

<<Io e te, oltre tutto e tutti N&L>>

Abbasso la testa un po' imbarazzata e comincio a tirarmi le dita delle mani per l'agitazione...

<<So che è banale, ma... ma non sapevo davvero che fare e ho pensato che boh... forse sarebbe stata una cosa carina e...>>

Non faccio in tempo a finire la frase che le labbra di Nathan finiscono sulle mie in un casto bacio...

<<Nessuno aveva fatto mai niente del genere per me, adoro questo orologio Lara>>

<<Davvero?>>

<<Si davvero... ora vogliate scusarmi ma vorrei essere il prossimo a consegnare i miei regali e la prima ad aprirlo voglio che sia tu Lara>>

Si avvicina al tavolo e afferra uno scatolo quadrato dalla confezione molto raffinata e me la porge, con titubanza comincio a scattarla dopodiché Nathan me la toglie dalle mani e la apre nella mia direzione. Non ho parole quelli che vedo mi lascia senza fiato, una collana e un paio di orecchini con incastonate pietre di acqua marina... il mio tipo di pietra preferito, i pendenti sono a forma di fiore ed i petali sono incastonati di diamanti... sono letteralmente sconvolta...

<<Nathan è... è... bellissimo>>

<<Ho scelgo l'acqua marina per il suo significato, cela la guarigione emotiva, questa pietra è adatta a chi sta cercando di superare il dolore per una perdita, per chi ha rancori con il passato... almeno questo è quello che ho letto ed ho pensato che sarebbe stata perfetta per te senza togliere il fatto che risalta i tuoi occhi>>

Lo guardo fisso negli occhi con un sorriso radioso sul viso...

<<Nathan puoi mettermeli?>>

<<Ora?>>

<<Si ti prego, almeno la collana>>

Gli do le spalle e incontro gli occhi di mia nonna emozionati, lo sono anche io ma sto cercando di contenermi, guardo Nina e anche lei sembra commossa da queste sue parole. L'oro della catenina sulla mia pelle è freddo, mentre le sue mani sono bollenti ed il contrasto mi fa rabbrividire. Una volta allacciata mi giro nella sua direzione e questa volta sono io a baciarlo.
Dopo esserci ripresi abbiamo continuato a scartare i regali, Nathan a Nina e Mark ha regalato una settimana di vacanza con destinazione e dafa in bianco, in modo che possano decidere loro mentre a mia nonna due biglietti andata e ritorno in prima classe per Londra e lei se pur spaventata a morte dall'aereo ha sorriso e l'ha stretto in un abbraccio. Mark invece mi ha regalato un braccialetto, neanche a farlo di proposito abbiamo avuto la stessa idea, mentre a Nathan un paio di gemelli che all'apparenza devono valere molti soldi mentre a Nina un completo di borsa e portafogli di Prada e un braccialetto di diamanti, vi lascio immaginare la sua felicità. Nina invece a me ha regalato il vestito che indosso, a Nathan una camicia verde mela e una cravatta nera, a Mark anche lei una cornice, ma questa a forma di cuore e con una loro foto al suo interno raccomandandosi poi con lui di metterla nel suo ufficio ed in più gli ha regalato una collana con una croce astratta come pendente, a mia nonna Nina e Mark hanno regalato un vaso di ceramica da giardino bellissimo...

<<Ragazzi io non ho avuto molto tempo per comprarvi dei regali belli come i vostri, ma spero comunque che vi piacciano>>

Lascia nelle mani dei ragazzi e di Nina delle scatole che hanno tutte la stessa forma e contemporaneamente cominciano a scattarli rivelando tre profumi diversi , a Mark acqua di Gió, a Nina Flora by Gucci e Nathan Ugo Boss, contenti ringraziano mia nonna con un sorriso e un abbraccio affettuoso...

<<Lara invece per te...>>

Tira fuori una scatolina piccolina e la apre di fronte ai miei occhi e quello che vedo mi fa riempire gli occhi di lacrime...

<<L'anello di mamma>>

<<Si tesoro, ho fatto incastonare un secondo diamante più piccolo perché voglio che tu sappia che anche se non c'è fisicamente, lei è sempre al tuo fianco>>

<<Nonna non ho parole, ti prego stringimi>>

Così fa, mi stringe forte a se è per un attimo mi sembra di sentire il profumo di mia madre, questo è il regalo più bello che mi potesse fare, mi sono sempre chiesta che fine avesse fatto ed ora ho capito che l'ha sempre avuto lei e ha aspettato il momento giusto per darmelo, ha aspettato che io fossi abbastanza forte per non crollare e gliene sono grata, se me l'avesse dato prima, non avrei colto il vero significato di questo suo gesto, mi sarei fermata a pensate alla sua pesante assenza nella mia vita e basta.

Dopo aver scartato i regali abbiamo preso il caffè e mia nonna non ha fatto altro che parlare di tutte le cose imbarazzanti che hanno caratterizzato la mia infanzia e devo ammettere che non mi ha dato molto fastidio, anzi in un certo senso mi ha fatto piacere ricordare cose della mia vita che non hanno del tragico, avevo dimenticato di essere stata bambina anche io.

<<Signora avete foto di Lara da piccola?>>

Ingenuamente Nina fa questa domanda ed io e mia nonna ci guardiamo negli occhi allarmate...

<<A dire il vero no, tutte le sue foto sono andate distrutte>>

<<Nell'incendio vero?>>

Mia nonna spalanca gli occhi per poi posarli nei miei...

<<Sai dell'incendio?>>

Con la coda dell'occhio vedo Nathan che si sistema nervoso sul divano e un senso di agitazione prende possesso del mio corpo...

<<Si, nonna Clarissa, Lara me ne ha parlato>>

Mia nonna annuisce e una lacrima le sfugge dai suoi bellissimi occhi...

<<Ho detto qualcosa di male?>>

<<No tesoro... anzi... Lara non aveva parlato di questo mai con nessuno, devi essere speciale per essere riuscita a tirarle fuori questa brutta esperienza della sua vita>>

Improvvisamente Nathan si alza di scatto facendomi spaventare a morte, questa reazione non promette nulla di buono...

<<Scusatemi devo uscire un attimo>>

Mi alzo anche io e poso una mano sul suo braccio per fermarlo...

<<Dove vai?>>

<<Qui fuori tranquilla>>

Si muove e non ho la forza di trattenerlo ancora, lo vedo uscire di casa e arresami a questa sua reazione mi siedo di nuovo a testa bassa sul divano...

<<Lara ho detto qualcosa di sbagliato?>>

<<No, cioè... ho sbagliato io>>

Mia nonna mi si siede accanto e comincia ad accarezzarmi la schiena...

<<Tesoro... credo di aver capito, devi parlargli... su muoviti>>

Annuisco, mi sollevo e comincio a camminare verso la porta quando la voce della nonna mi fa fermare sul posto...

<<Lara si sincera con lui, sincera quanto il cuore ti comanda>>

Sorrido debolmente ed esco fuori dove una folata di vento gelido mi schiaffeggia il viso e la figura di Nathan mi si piazza davanti. È di spalle, leggermente piegato in avanti con le braccia stese e appoggiate alla staccionata di pietra bianca. Mi avvicino lentamente e avvito le mie braccia alla sua vita, non so per quanto tempo restiamo in questa posizione, ma il suo silenzio non fa altro spaventarmi...

<<Nathan>>

<<Lara tu non ti fidi di me vero?>>

<<Certo che mi fido di te>>

Si solleva di scatto e si volta difronte a me facendomi fare un passo indietro per la sorpresa...

<<Allora perché?...>>

Mi afferra le mani e se le porta al petto...

<<... perché non so nulla di te, perché sono l'ultimo a sapere ogni cosa che ti riguarda?>>

<<Nathan... non è facile...>>

<<Lo so che non è facile... lo so Lara, ma Nina... lei lo sa ed io... io dannazione mi sento messo da parte>>

Stacco le mani dalle sue e gli afferro il viso...

<<Nathan... Nina non sa tutto, Nina sa veramente poco del mio passato, ma è vero, probabilmente conosce più lei del mio passato che te, ma cerca di capirmi, la nostra storia è stata così... così... travagliata? Non so neanche se sia questo il termine giusto, resta il fatto che non sono mai riuscita a parlare del mio passato perché c'era sempre qualcosa di nostro di cui parlare, solo Dio sa quanto mi fido di te e ti ho già promesso di aprirti la porta della mia vita passata domani, o meglio tra qualche ora ormai>>

<<Io...>>

<<No Nathan lasciami finire.... tu domani saprai chi sono... senza filtri, senza maschere e senza segreti, e sarai il primo.... l'unico>>

Poso le mie labbra alle sue e improvvisamente mi solleva per poi posarmi sulla staccionata dove precedentemente era poggiato lui  e intensifica il bacio per poi staccarsi riluttante qualche secondo dopo...

<<Grazie>>

Non rispondo, lego le nostre labbra ancora una volta e cerco di trasmettergli tutto l'amore che provo per lui, cercando invece di tenere per me la paura che ho di perderlo, si perché nella mia testa quella è una possibile  reazione che potrebbe avere.

ANGOLO AUTRICE

Il regalo di Nathan per Lara 😍😍😍

L'anello di Anita (mamma di Lara).

Ciao ciao ciao, eccomi qui con il capitolo 33, come avete ben visto è un capitolo abbastanza transitorio, ma non credo sia male vero? Anche perché mi sono fatta prendere dalla mano e ne è uscito fuori il capitolo più lungo che io abbia mai scritto😂😂😂. Comunque Lara si dichiara pronta a rivelare a Nathan tutti i suoi segreti, voi pensate che lo sia davvero? O che come al solito combinerà casini?
Va bene non mangiamoci la testa tanto lo sapremo il prossimo lunedì😂😂😂.
Passiamo ai miei soliti ringraziamenti:
Grazie per le 25.800visualizzazioni e le 3180stelline, stiamo crescendo sempre di più ed io non posso che esserne felice♥️♥️♥️.
Ora vi saluto e vi do appuntamento alla prossima settimana, bacini, bacetti, bacioni da Dadda Taras vostra 😘♥️😘♥️😘

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top