LARA POV
I giorni sono passati in maniera incredibilmente veloce, siamo ad un passo dal Natale e dalla nostra partenza per l'Italia. Qualche settimana fa abbiamo cominciato i lavori al White e devo dire che stiamo andando alla grande, abbiamo assunto un team di professionisti che porteranno avanti il lavoro in nostra assenza e se tutto andrà bene, entro l'anno nuovo sarà pronto per l'inaugurazione.
Sono impegnata a scegliere la pavimentazione quando due braccia avvolgono la mia vita...
<<Dobbiamo andare a preparare le valige Lara, abbiamo il
Jet questa sera>>
<<Lo so Nathan, ma qui c'è davvero molto da fare>>
<<Lara queste persone hanno costruito da capo a piedi tutti i miei locali, credi siano venuti male?>>
<<No, anzi sono perfetti>>
<<Appunto, ricordati di lasciar scritto tutti i materiali, i colori e i dettagli che reputi indispensabili e vedrai che al nostro ritorno sarà tutto perfetto>>
<<Ok, allora andiamo>>
Mi volto nella sua direzione e gli stampo un bacio in piene labbra e proprio nel momento in cui si stava intensificando veniamo interrotti...
<<Prendetevi una stanza>>
Mark... ogni giorno sono sempre più convinta che sia l'esatta copia al maschile di Nina, hanno lo stesso senso dell'umorismo e la capacità di rovinare i momenti più belli con qualche battuta di spirito...
<<Mark tesoro, perché dovrebbero prendersi una stanza? Certe passioni devono essere colte quando arrivano, potremmo uscire noi ad esempio>>
Ed eccola con un sorriso malizioso rivolto verso di me. Nina è incredibilmente folle nei suoi ragionamenti.
<<Ragazzi dovremmo andare a preparare le valige>>
<<Lara le ho già fatte io>>
<<Cosa? Tu hai fatto anche la mia valigia?>>
<<Certo che si>>
<<Ma...>>
<<Niente ma, ormai il dado è tratto>>
<<Cosa ci hai messo dentro?>>
<<Cose belle, tranquilla>>
<<Tranquilla? io ho paura di te>>
<<Piccola ingrata, me la pagherai... comunque che ne dite di pranzare insieme? Maschioni sto parlando anche con voi>>
Nathan e Mark nel frattempo avevano intrapreso una conversazione tra loro, ma la mia amica purtroppo vuol essere al centro dell'attenzione e i due ragazzi capendo la situazione tornano a guardarla, Mark in particolare dato che le si avvicina e dopo avergli stampato un bacio a fior di labbra prende parola...
<<Dimmi tutto amore>>
<<Mark dammi un attimo, mi sono dimenticata come mi chiamo>>
<<Però il mio nome non l'hai dimenticato>>
<<Come potrei...>>
Gli allaccia le braccia al collo e questa volta è lei a schioccargli un bacio. La situazione è tenerissima ma mette comunque disagio e purtroppo Nathan se ne rende conto...
<<Cosa c'è Lara sei gelosa? Vuoi un bacio anche tu?>>
<<Nathan... sto bene così grazie>>
<<Su ammettilo che vuoi un bacio, posso dartene quanti ne vuoi>>
<<Nathan>>
<<Su vieni qui>>
Inizio a retrocedere e devo ammettere che la situazione mi diverte, sembro una formica che fugge da un elefante e tutto questo non diverte solo noi, i nostri amici se la ridono di gusto...
<<Lara, hai promesso che...>>
<<Ho promesso che non sarei più fuggita, non c'è bisogno di ripeterlo sempre, anche perchè ora non vale>>
<<Quante storie per un bacino, va bene mi arrendo>>
<<Bene>>
Non mi aspettavo si arrendesse così velocemente e ne resto un pò delusa, così mi avvicino a Mark e Nina dandogli le spalle e non faccio in tempo a capirci qualcosa che in un attimo le mani di Nathan mi afferrano la vita e mi tirano contro il suo petto...
<<Mai dare le spalle al nemico>>
Detto questo mi libera il collo dai capelli e comincia a riempirlo di baci facendomi provare un solletico incredibile...
<<Nathan ti prego basta>>
<<Va bene, la smetto, comunque Nina vada per il pranzo>>
<<Bravo ragazzo, andiamo al Sirena, Lara mi ci ha portato mesi fa è un ristorante italiano squisito... devo ancora farmi dare la ricetta degli arancietti>>
Questa volta sono io a ridere di gusto, Nina e l'italiano sono due poli opposti e sinceramente mi meraviglio di questa cosa, avendo una mamma latina quantomeno dovrebbe avere la predisposizione...
<<Che ti ridi?>>
<<Si dice arancini>>
<<E io che ho detto?>>
<<Lascia perdere>>
Nel frattempo anche Nathan ha cominciato a ridere, in maniera molto più contenuta e Mark per non far sentire Nina sola si schiera dalla sua parte...
<<Che brutte persone che siete... prendersi così gioco del mio angelo>>
<<Mark tesoro, non hanno neanche idea di chi si siano messi contro>>
Improvvisamente come se fossimo legati da un filo conduttore diventiamo seri entrambi, probabilmente immaginando i mille modi in cui la pazza qui presente avrebbe potuto farcela pagare...
<<Paura eh?>>
Si Nina ho paura di te, ma non te lo confesserò mai, non farebbe altro che aumentare il tuo potere di farmi fare figuracce...
<<Ma che paura... allora andiamo?>>
<<Lara ha paura, Lara ha paura...>>
Inizia a canticchiare come una bambina ed io saggiamente decido di non risponderle, più che altro per farla smettere.
Al ristorante abbiamo ordinato le stesse cose della prima volta in cui mangiammo qui io e Nina e nel vederla ingozzarsi in quella maniera mi sorge spontanea una domanda...
<<Nina, questa sera saremo in italia>>
<<E allora?>>
<<Mangeremo cibo italiano>>
<<Ripeto... e allora?>>
<<E allora... non capisco la tua scelta di venire qui oggi>>
<<Facile... devo abituare lo stomaco>>
Ovvio deve abituare lo stomaco... un attimo... COSA?...
<<Credo di non aver capito>>
I due ragazzi questa volta sono entrambi confusi come me...
<<Io mangio inglese, il mio stomaco è viziato... deve abituarsi>>
<<Certo il tuo discorso ha dell'assurdo, ma facciamo finta che questo sia vero... pensi che un giorno di cibo italiano possa abituare il tuo signor stomaco viziato?>>
<<Chi ti ha detto che questo è il primo giorno?>>
Mi scambio uno sgardo con Mark e Nathan e noto che sono sull'orlo di una risata isterica, occhi colmi di lacrime e labbra serrate...
<<Vuoi dirmi che sei venuta qui altre volte?>>
<<Un mese di fila>>
<<Ma non può essere... a casa mangi con me>>
<<Infatti, guarda che brava amica che sono, non ti lascio mai sola>>
<<Ora tu vuoi dirmi che pranzavi o cenavi due volte?>>
<<Proprio così>>
<<Ma è... è assurdo... letteralmente assurdo>>
Come previsto i nostri ragazzi scoppiano in una risata poco raffinata che coinvolge anche noi due. Camerieri e clientela ci guardano in malo modo e per rispetto cerchiamo di darci un contegno...
<<Menomale che non ingrasso vero?>>
Come fare arrabbiare Nina in tre scondi...
<<Ora che me lo fai notare... hai messo un pochino di ciccia sul sedere e le guance ti si sono riempite>>
<<TU, PICCOLA POLPETTA INGRATA>>
<<Scherzo... Nina scherzo sei sempre bellissima>>
Lei mi guarda con occhi socchiusi per posi passare a Mark...
<<Mark?>>
<<Fantastica semplicemente fantastica>>
Sempre con lo stesso sguardo incontra il volto divertito di Nathan...
<<Nathan?>>
<<Beh io... insomma...>>
<<Allora?>>
Intervengo prima che lo fulmini...
<<Nathan ti prego>>
<<Bellissima Nina, sei la perfezione fatta donna>>
Nina contenta si lascia andare ad un sorriso di soddisfazione...
<<Bravi bimbi, viva la verità>>
Detta quest'ultima frase addenta un arancino felice. Se non fosse così autoritaria e sfacciata direi che in questo momento faccia quasi tenerezza...
<<Smettetela di guardarmi>>
Ecco appunto... quasi per niente...
Finito il pranzo Nina riesce finalmente a farsi dare la benedetta ricetta degli arancini e invece di essere felice, come suo solito ha cominciato un altro monologo su quanto fossero stati maleducati i titolari a dargliela solo perchè c'ero io li, quando io penso semplicemente che gliela abbiano data per disperazione, ma meglio non dirglielo.
Arriviamo a casa nel tardo pomeriggio giusto in tempo di farci una doccia e recuperare le valigie per poi scendere in strada dove troviamo un auto che non conosciamo ad aspettarci dalla quale sbuca la testolina bionda di Mark che ci invita a darci una mossa. Dopo che l'autista ha caricato le valige siamo salite a bordo e purtroppo noto un'assenza fondamentale...
<<Mark dov'è Nathan?>>
<<Ci sta aspettano, è già li>>
<<Ah ok>>
<<Cosa c'è avevi paura che avesse cambiato idea>>
<<Una cosa del genere>>
Ridiamo per la mia insicurezza per poi passare a parlare del più e del meno finchè l'auto non si ferma e capiamo di essere arrivati. Volto lo sguardo verso il finestrino e noto che addirittura siamo in pista e sulla destra ci si presenta un jet con la scritta Silver... Scherza? Addirittura il suo cognome in caratteri cubitali? Megalomania portalo via, la prima volta non me ne sono neanche resa conto o semplicemente non è lo stesso jet, ma poi scendiamo e veniamo accolti dalla stessa hostess carina della scorsa volta...
<<Signorina Ferrari buonasera... signori buonasera anche a voi. Il signor Silver vi aspetta a bordo>>
<<Ti ringrazio, ma toglimi una curiosità... questo è lo stesso jet dell'altra volta?>>
<<No signorina, il signor Silver ci tiene ad aggiornare le versioni del mezzo ogni qualvolta lo desidera>>
<<Capisco>>
Mi volto verso Mark e Nina e gli mimo con le labbra una parola, facendogli addirittura lo spelling...
<<M-e-g-a-l-o-m-a-n-e>>
I miei amici scoppiano a ridere facendo crescere un cipiglio di confusione sul viso della ragazza, così prima che pensi che stiamo parlando male di lei salgo dalla scaletta e in cima trovo Nathan con un sorriso a trentadue denti...
<<Ti piace?>>
<<Cosa? Questo umile mezzo di trasporto?... non male, ma potevi impegnarti di più già che c'eri>>
<<Simpatica la ragazza>>
Lo spingo un po' verso l'interno con la mano aperta ma non si muove di un centimetro...
<<Che hai deciso? Mi fai passare?>>
<<Certo... ma c'è da pagare un pedaggio>>
<<Cioè?>>
<<Il primo ospite a bordo deve baciare il capitano di questo jet>>
<<Bene allora dimmi dov'è il pilota?>>
Gli sorrido ingenua, ma improvvisamente i suoi lineamenti si induriscono e mi lancia uno sguardo spaventosamente minaccioso...
<<Da quando sei diventata così simpatica?>>
<<Da quando ti frequento>>
Improvvisamente dalle mie spalle sentiamo la voce di Nina esasperata da questo nostro teatrino...
<<Allora vi muovete?>>
Nathan divertito non molla la presa e insiste con questa scenata...
<<Non posso farvi salire se lei non mi bacia>>
<<Oh su Lara, bacialo dannazione, mi fanno male le caviglie>>
Mi volto nella sua direzione e la guardò da testa a piedi...
<<Nessuno ti ha detto di metterti quei trampoli>>
<<Bambina tu non puoi dirmi cosa indossare>>
Mark esasperato ci sorpassa con fatica e una volta arrivato di fronte a Nathan gli mette una mano sulla bocca e stampa un bacio su di essa facendo finta di baciarlo...
<<Ecco fatto amico, ora possiamo entrare>>
<<Mark dannazione>>
<<Hai detto tu che il primo passeggero doveva baciarti e tecnicamente lei non ha messo piedi sul jet, io l'ho fatto e ti ho baciato... e non dirmi che non ti è piaciuto>>
Restiamo tutti un po' spaesati finché la risata sguaiata di Nina fa scoppiare anche noi, tranne Nathan che continua a guardare allibito l'amico.
Il viaggio è andato liscio come l'olio e una volta atterrati in Italia la macchina di Enrico è già ad aspettarci ma a portarla non è lui... un ragazzo sulla trentina ci si avvicina per poi presentarsi...
<<Buonasera signorina Ferrari e signori benvenuti in Italia, io sono Antonio, Enrico ha avuto un impegno dell'ultimo minuto e ha mandato me al suo posto>>
<<Ma...>>
<<Mi ha detto che sarebbe stata diffidente a questo, per cui mi ha raccomandato di chiamare la signora Clarissa in sua presenza>>
E così fa, afferra il cellulare e dopo aver selezionato il numero fa partire la chiamata e me li passa...
<<Pronto?>>
<<Nonna?>>
<<Tesoro mio, stai tranquilla Antonio vi porterà da me, tutto bene il viaggio?>>
<<Benissimo direi>>
<<Perfetto allora vi aspetto>>
<<Ok nonna a dopo>>
Consegno il telefono al ragazzo ringraziandolo e mi volto verso i tre ragazzi che finora sono rimasti in silenzio...
<<Ragazzi andiamo, mia nonna ci aspetta>>
Nina mi guarda per poi cominciare a far oscillare lo sguardo da me ad Antonio poi volte, segno che non ha capito nulla di tutta la conversazione, ma si fida e tutti saliamo a bordo dell'auto mentre Antonio carica i bagagli per poi salire in macchina e partire. L'emozione che leggo negli occhi di Nina e Mark mi riempie il cuore di gioia, sono felice di essere in parte io responsabile di questa felicità, Nathan invece è assorto nei pensieri e dell'espressione non devono essere belli...
Arrivati alla villa veniamo accolti da mia nonna che ci aspetta sul vialetto, ed io felice di vederla esco dalla macchina di tutta fretta e l'abbraccio con tutto il trasporto e l'amore possibile...
<<Gioia mia, sono felice che tu sia qui>>
<<Nonna mi sei mancata da morire>>
<<Anche tu bambina mia, anche tu... ma non farmi fare la maleducata, presentami i tuoi amici ora>>
<<Hai ragione>>
Mi volto e a due passi da me trovo Nathan che sorride cordialmente a mia nonna...
<<Signora Clarissa è un piacere rivederla>>
<<Il piacere è tutto mio figliolo, dammi un abbraccio>>
La stringe in un abbraccio gentile per poi lasciarla andare quasi subito dopo e nel frattempo si sono avvicinati a noi Nina e Mark ed è proprio la mia migliore amica a prendere parola...
<<BUONASERA SIGNOLA CLALISSA>>
Mi viene da ridere per la sua pronuncia, ma mi trattengo per non metterla a disagio...
<<Nina buonasera, vienimi ad abbracciare anche tu>>
<<Ma lei parla l'inglese?>>
<<Certo che si>>
<<Ma nelle videochat lei parlava sempre in italiano e io non capivo nulla>>
<<Tesoro una vera donna non svela mai tutti i suoi segreti e poi mi divertivo a vederti parlare l'italiano, eri così tenera piccolina>>
<<Nonna Clarissa io già ti amo>>
<<Su, su ora abbracciami>>
Si stringono anche loro e ad un tratto mia nonna inizia a spiare dal collo di Nina in direzione di Mark. Con delicatezza si allontana da lei e sorride al ragazzo imbarazzato...
<<E tu devi essere Mark>>
<<Si signora piacere di conoscerla>>
Si avvicina a lei e in un gesto galante le fa il bacia mano, lasciandoci tutti a bocca aperta...
<<Allora esistono ancora gentiluomini, il piacere è mio caro, ora però entriamo che comincia a fare freddo i bagagli li porti tu dentro Antonio?>>
<<Si signora nessun problema>>
Dopo aver ringraziato il ragazzo entriamo dentro ed un profumo familiare inonda le mie narici facendomi tornare indietro nel tempo. Lo stesso profumo lo sentivo quando ero tra le braccia di mio nonno è la sua acqua di colonia ne sono sicura. Mia nonna resasi conto della mia espressione mi sorride ed annuisce con la testa dandomi conferma che quello che pensavo corrispondesse alla verità.
Ci accomodiamo al divano cercando di riscaldarci stretti tra noi...
<<Ragazzi vi faccio un tè caldo? Ho preparato una cenetta con i fiocchi però non so come siete abituati>>
<<Signora io passerei direttamente alla cena se per lei non è un problema>>
Nina è di nuovo affamata...
<<Nessun problema, allora vi mostro le vostre stanze in modo tale che possiate darvi una rinfrescata nel frattempo che io finisco di preparare>>
<<Ottima idea>>
<< Seguitemi>>
Arrivati infondo al corridoio nonna ci mostra due stanze una di fianco all'altra che praticamente poi sono le stesse che abbiamo usato io e Nathan l'ultima volta...
<<Allora ragazzi le stanze sono queste e due... Nina e Lara dormiranno in questa qui alla destra, mentre Nathan e Mark in questa a sinistra>>
Cala un silenzio imbarazzante e i due ragazzi cominciano a guardarsi straniti ma non proferiscono parola e mia nonna vedendo la loro espressione si lascia andare ad una risatina composta...
<<Su ragazzi stavo scherzando, non sono così antica, Mark e Nina voi a destra mentre voi due a sinistra>>
<<Nonna ma...>>
<<Tesoro sei diventata grande, stai tranquilla>>
Ad un tratto la voce di Nathan riecheggia nel corridoio...
<<Grazie al cielo, questo tipo mi ha già baciato in aereo e avevo timore di dormirci insieme>>
Mia nonna spalanca gli occhi e fissa Mark sconvolta...
<<Cosa hai fatto figliolo?>>
<<Signora ho fatto finta, era uno scherzo>>
<<Oh ragazzi ci ho quasi creduto, meglio che vada a finire di cucinare, fate le vostre cose e poi raggiungetemi in sala da pranzo>>
<<Nonna posso parlarti un attimo?>>
<<Certo tesoro, vieni di li con me>>
<<Si... Nathan ti raggiungo tra poco, ragazzi a dopo>>
Seguo mia nonna fino alla cucina e l'aiuto a sistemare la tavola...
<<Nonna ma Enrico?>>
<<Ha avuto una chiamata ed è dovuto andare urgentemente via>>
<<Sospetti qualcosa?>>
<<Non so che dirti tesoro, credo però che torni in serata>>
<<Va bene, speriamo non sia successo nulla di grave>>
<<Sarà così tesoro>>
<<Tu nonna come ti senti?>>
<<Tiro avanti piccola mia, ma ora vai a darti una sistemata anche tu>>
<<Va bene nonna>>
Dopo una mezz'ora siamo tutti seduti a tavola per cenare, mia nonna come il solito non ha calcolato le quantità e ha preparato roba per un esercito, almeno questo è quello che penso io... Nina sorride e ha gli occhi più vivi che le abbia mai visto e infatti si rivolge a mia nonna felice...
<<Signora lei non può capire quanto io sia felice in questo momento>>
Mia nonna dopo averle regalato uno dei suoi sorrisi più affettuosi la ringrazia e ci da il via libera. È tutto squisito, mia nonna è sempre stata famosa per il suo modo di cucinare, quando ero piccola mia madre cercava di tenermi alla larga da lei e ogni qualvolta si distraeva mi riempiva le tasche di dolcini e caramelle scatenando l'ira nella mamma che ci teneva che io mantenessi una sana alimentazione, ma tutto era inutile quando c'era nonna Clarissa nei paraggi.
Mentre sono assorta nei pensieri di fronte ai miei occhi si piazza la figura sconvolta di Enrico...
<<Enrico?>>
<<Signori buonasera>>
L'espressione che ha non promette nulla di buono, ma cerco di mantenere la calma...
<<Enrico va tutto bene?>>
<<Stia tranquilla, vorrei parlare con lei e sua nonna dopo cena, scusate l'irruzione>>
<<Enrico se è urgente io...>>
<<No signorina finisca pure>>
<<Va bene>>
Invece non va bene proprio nulla, guardo mia nonna per cercare risposte, ma il suo sguardo è più confuso del mio.
Inutile dire che non ho più toccato un pezzo di cibo per tutta la cena e mi sono resa conto che Nathan seguiva ogni mio movimento, probabilmente cercava di capire cosa mi preoccupasse, ma il problema è che non so nulla neanche io.
Dopo cena i nostri amici dopo esserci scusati e capendo la situazione si sono ritirati nella loro stanza e Nathan che sembrava non volermi lasciare, continuava ad accarezzarmi la mano per trasmettermi sicurezza, ma sfortunatamente mi provocava l'effetto contrario, ovvero ansia perché non vedevo l'ora di parlare con Enrico, così dopo svariati minuti mi alzo dalla sedia seguita da lui...
<<Nathan tesoro io devo andare a parlare con Enrico, po... potresti... insomma potresti aspettarmi in camera per favore?>
Nathan per niente sorpreso mi sorride e dopo avermi lasciato un bacio sulla fronte e aver salutato mia nonna si dirige nella nostra stanza ed io ansiosa come non mai raggiungo mia nonna che nel frattempo stava cominciando a lavare i piatti...
<<Nonna chiama Enrico>>
<<Tesoro stai tranquilla è qui fuori>>
<<Nonna come fai a chiedermi di stare tranquilla>>
<<Dai metti il giaccone usciamo>>
Faccio come mi dice e dopo essermelo infilato corro fuori incontrando Enrico intento a fumare una sigaretta..
<<Enrico che succede?>>
<<Mi deve promettere di stare calma, la situazione è sotto controllo>>
<<Se non parli esplodo, altro che stare calma>>
Nel frattempo mia nonna ci ha raggiunti e mi ha posato una mano sulla spalla destra, ma non ho la minima intenzione di calmarmi, i miei pensieri stanno girando in mille direzioni...
<<Lui.... lui ha tentato di togliersi la vita>>
<<Cosa?>>
Improvvisamente è come se mi mancasse il terreno sotto i piedi, mi gira la testa in maniera incredibile e provo difficoltà nel respirare, un tremore esplode nel mio corpo e in un attimo quello che vedo intorno a me è solo il buio... il buio totale...
ANGOLO AUTRICE:
22/01/2018
Holaaaaaaaaaa eccomi qui puntuale con il capitolo 31, non ammazzatemi🙈🙈🙈.
Sapete che ad oggi mancano 4 mesi precisi al mio matrimonio? (si sto cercando di cambiare discorso) 😂😂😂.
Comunque a parte gli scherzi... secondo voi chi è lo sventurato che ha provato a togliersi la vita?
Ragazzi miei da questo capitolo in poi ci saranno così tante rivelazioni che proverete così tanti sentimenti contrastanti nei miei confronti da costringermi a preparare gli psicofarmaci😂😂😂.
Spero di non deludervi.
La Voce del Peccato mi sta dando davvero tante soddisfazioni e so di essere ripetitiva, ma io davvero non mi aspettavo questi risultati, ecco perché ci tengo a ringraziarvi ogni settimana. In questa abbiamo raggiunto le 21.400 visualizzazioni e le 2.840 stelline, siete un sogno ragazzi. Ora basta però altrimenti vi emozionate😂😂😂. Vi saluto e vi dó appuntamento a lunedì 29 con il capitolo 32, non perdetelo perché sarà uno dei capitolo cardinali di questa storia. Bacini bacetti bacioni Dadda Taras ♥️♥️♥️
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