25.LA PAURA DI PERDERTI
LARA POV
Malefico Nathan che sparisce, manca da ore ormai, mi sono svegliata alle 10:00 credendo di trovarlo già a casa, ma ovviamente nulla, sparito, volatilizzato e per di più non risponde al cellulare. Non so più dove sbattere la testa, così decido di chiamare Nina, sperando che in qualche modo riesca a tranquillizzarmi. Prendo il cellulare, faccio partire la chiamata e dopo neanche mezzo squillo la voce di Nina esplode nelle mie orecchie...
<<GIOIA DEL MIO CUORE BUONGIORNO>>
Ha appena parlato in italiano o le mie orecchie mi hanno fatto brutti scherzi?
<<Nina?>>
<<Si Lara ho studiato, certo ci ho messo una notte intera per imparare perfettamente queste cinque parole, ma sono dettagli, tu non vuoi insegnarmelo e ho provveduto da sola, poi...>>
<<Nina, Nina ti prego frena, mi sono svegliata da poco e sono già agitata di mio>>
<<Agitata? Che succede Lara?>>
<<Nathan>>
<<Che ha combinato?>>
<<Nulla, cioè è sparito>>
<<Sparito? Scusa dove sei ora?>>
<<A casa sua, stamattina verso le 5:00 mi sono svegliata e lui era in tuta, mi ha detto che sarebbe andato a fare jogging, ma non è ancora tornato, era strano, teso, agitato e dimmi quello che vuoi ma lo sento dentro che è successo qualcosa>>
<<Lara ora devi solo tranquillizzarti vedrai che ci sarà una spiegazione logica per questo, magari ha avuto un imprevisto sul lavoro>>
<<Ok però potrebbe rispondermi almeno al telefono>>
<<Non potrebbe averlo lasciato a casa?>>
<<Non lo so, e sinceramente sarebbe impossibile scoprirlo in questa casa, è enorme>>
<<Capisco, ora cosa farai? Lo aspetterai li?>>
<<Lui mi ha detto di aspettarlo...>>
Il segnale acustico di una chiamata in attesa mi fa salire le palpitazioni a mille...
<<Nina ho una chiamata in attesa aspetta in linea>>
<<D'accordo tesoro>>
Sospendo momentaneamente la chiamata con Nina e apro la chiamata notando vagamente che il numero non è segnato nella mia rubrica, ma come mia natura mi faccio prendere dall'agitazione e comincio a parlare senza pensarci...
<<Nathan?>>
<<No signorina Ferrari, sono Chis Steward il proprietario del locale al quale è interessata>>
Il cuore mi martella terribilmente e la delusione che a chiamarmi non sia stato Nathan è palese...
<<Oh... mi scusi signor Steward, credevo fosse un'altra persona>>
<<Non si preoccupi può succedere, comunque la chiamavo per informarla che sarei pronto a discutere con lei i dettagli inerenti alla vendita del locale>>
<<Ah, si, si bene, per quando vuole fissare l'incontro?>>
<<Potremmo fare nel primo pomeriggio?>>
Controllo l'orario sul display e seppur combattuta penso sia il caso di accettare, perché restare qui a far nulla in attesa che Nathan si faccia sentire mi fa più impazzire che io resto...
<<Le va bene alle 3:00 pm?>>
<<Certo va benissimo>>
<<Benissimo allora, a più tardi Signor Steward>>
<<A più tardi signorina Ferrari>>
Pian piano comincio a raccogliere le mie cose e mi infilo un jeans e una maglietta di quelle che Nathan mi ha comprato. Una volta vestita lascio un biglietto a Nathan spiegandogli che sono andata via per un impegno e che ero in ansia per la sua improvvisa sparizione. Mi avvio nel salottino verso l'ascensore e una volta premuto il pulsante di chiamata aspetto con ansia che raggiunga il prima possibile il piano.
Una volta arrivata a testa bassa mi catapulto dentro scontrandomi con un petto solido...
<<Cacchio>>
<<Lara dove stai andando?>>
La voce inconfondibile di Nathan mi trapassa le orecchie e in un attimo parto come un treno...
<<Nathan dannazione , che fine hai...>>
Sollevo la testa e resto completamente sconvolta da quello che vedo... il bellissimo viso di Nathan nella parte destra è gonfio in maniera incredibile, un taglio all'altezza dello zigomi ne è la causa...
<<... Nathan, Dio mio che cosa ti è successo?>>
Avvito la mia mano al suo avambraccio e con il suo aiuto lo tiro dentro...
<<Lara calmati non è niente>>
Ci avviciniamo al grande divano a penisola e lo invito ad accomodarsi per poi toccargli il viso delicatamente, ma un leggero movimento del suo volto mi da la certezza che gli faccia davvero male...
<<Cosa è successo?>>
<<Ti ho detto nulla stai tranquilla>>
<<Nathan dannazione>>
<<Lara...>>
<<Nessuna Lara, non puoi tornartene a casa con la faccia più gonfia di un pallone e più nera della pece e non darmi spiegazioni...>>
Improvvisamente una lampadina mi si accende nella testa e spalanco gli occhi...
<<... oh mio Dio... Luke, è stato lui vero? Sei andato a cercarlo e vi siete picchiati, non è così>>
Silenzio, questa è la risposta di Nathan, ma il suo viso me ne da conferma, nel suo sguardo però leggo altro e non riesco a capire cosa... Dopo lunghi minuti di silenzio Nathan si decide a parlare...
<<Meritava una lezione>>
<<Non lo nego, ma da quello che vedo l'ha data lui a te>>
<<Lui a me? Lara non mi conosci per niente>>
Si alza di scatto e preso dall'agitazione comincia a martoriarsi i capelli, questa è la seconda volta che glielo vedo fare a distanza di poche ore...
<<Ti prego non cominciare a girarmi intorno, siediti e spiegami cosa diavolo è successo>>
<<Sono andato da lui per chiarire la situazione, ma è finita male, ha detto parole che non avrebbe dovuto dire e...>>
<<E?>>
<<Quello che ho fatto a lui non è minimamente paragonabile a questo>>
Si indica il viso ed il mio cuore comincia a palpitarmi nel petto in maniera incredibile, mille pensieri negativi inondano la mia mente, la testa comincia a girarmi e ringrazio il cielo di essere seduta altrimenti sono convinta che non avrei avuto la forza di reggermi in piedi...
<<Tu... tu... l'hai ucciso?>>
Quelli che realmente sono stati venti secondi di silenzio per me sono sembrate ore, nelle quali ho immaginato scenari di ogni genere...
<<No...>>
"No", questa era proprio la risposta che volevo sentire, allora perché è così agitato?
<<... ma ci sono andato vicino, era sotto le mie mani... lo stavo massacrando Lara, avrei benissimo potuto ucciderlo, poi... poi ho pensato a te... mi sono immaginato i tuoi occhi tristi, ho immaginato la delusione che avresti provato nei miei confronti e mi sono fermato>>
Un leggero sorriso mi si forma in viso...
<<Questo è buono Nathan>>
<<Lasciami finire... mi sono fermato ma il danno che gli ho inflitto era comunque pesante>>
<<In che senso pesante?>>
<<Nel senso che l'ho ridotto malissimo ed il suo polso era debolissimo>>
<<Oddio Nathan non dirmi che potrebbe morire>>
<<Con sincerità, per me sarebbe la soluzione migliore, nessuno saprebbe di me>>
<<Come puoi parlare in questo modo? Non dirmi che l'hai lasciato lì a morire ti prego>>
<<Ho detto che sarebbe stata la soluzione migliore per me, ma non per la mia coscienza, così l'ho fatto portare in ospedale da uno dei miei uomini che peraltro è rimasto lì>>
<<Per quale motivo?>>
<<Lara se Luke dovesse risvegliarsi la prima cosa che farebbe sarebbe quella di denunciarmi e non avrei alcuno scampo>>
<<Santo cielo, e ora cosa hai intenzione di fare?>>
<<Ho incaricato uno dei miei uomini di informarmi se dovesse svegliarsi, cercherò in tutti i modi di convincerlo a desistere dal denunciarmi>>
<<Giuro che mi sto sentendo male, non posso crederci... sei finito in questo casino per colpa mia>>
<<Lara non è colpa tua, non mi hai costretto tu>>
<<No, ma indirettamente è come se l'avessi fatto, perché conoscendoti dovevo aspettarmi una cosa del genere, non avrei dovuto dirtelo>>
In un attimo Nathan si inginocchia davanti a me e punta i suoi occhi nei miei, il suo sguardo è così intenso da mettermi quasi in soggezione, mi afferra il viso con le mani e fa scontrare le nostre fronti...
<<Lara... tu devi dirmi ogni cosa, qualsiasi cosa ti riguardi per me è importante, soprattutto se si parla della tua sicurezza>>
<<Nathan ma vedi ora in che situazione ti sei cacciato>>
<<Lo risolveremo te lo prometto>>
Posa le sue labbra dolcemente sulle mie regalandomi un rapido e morbido bacio a stampo per poi rialzarsi...
<<Ho bisogno di una doccia>>
Solo ora noto le sue mani, le nocche graffiate e macchiate da sangue ormai incrostato, la tuta stropicciata e le scarpe sporche dello stesso sangue, probabilmente di Luke. Resosi conto della direzione del mio sguardo cerca di rassicurarmi...
<<Lara guardami...>>
Sollevo gli occhi con difficoltà e gli punto nei suoi...
<<... butterò via tutto... andrà tutto bene te lo prometto>>
Le lacrime trattenute ormai per troppo tempo traboccano dai miei occhi e Nathan ancor una volta si piega sulle ginocchia e asciuga il mio viso...
<<Non piangere ti prego, andrà tutto bene>>
<<Io... io non posso vivere senza di te>>
L'espressione sorpresa sul suo volto tramuta immediatamente in un sorriso bellissimo, le mie parole pare che l'abbiano colpito nel profondo e onestamente hanno colpito anche me. Sono sempre stata una ragazza chiusa, non sono mai riuscita ad esternare le mie emozioni, ma con lui è cambiato tutto è come se avesse aperto una porta sigillata da troppo tempo e devo dire che ne sono felice...
<<Lara neanche io, per te sarei disposto a tutto... sei mia>>
Gli lego le braccia al collo e lo stringo a me con così tanta forza che credevo di non possedere.
Dopo aver fatto la doccia Nathan si è offerto di accompagnarmi a casa e mi ci ha lasciata con la promessa che mi avrebbe fatto sapere qualsiasi novità gli sarebbe sopraggiunta.
Entrata in casa trovo Nina indaffarata nelle faccende domestiche, non si rende conto della mia presenza, questo probabilmente dovuto al fatto che ha gli auricolari e sta canticchiando una canzone di Ed Sheeran, così decido di avvicinarmi con cautela, ma questo non fa che spaventarla di più, improvvisamente sbianca e fà un saltello indietro...
<<OH CAZZO>>
<<Nina perdonami, non volevo farti spaventare>>
Si mantiene il petto e con dei respiri profondi e cerca di tranquillizzarsi, dopo essere tornata al suo colorito naturale solleva il viso...
<<Questa è stata una vendetta vero?>>
<<Cosa?>>
<<Mi hai messo paura per vendetta, per tutte le volte che l'ho fatto io a te>>
<<Ma cosa dici?>>
<<Lara ho creduto di morire per la paura, prometto di non farti spaventare mai più>>
<<Nina...>>
<<No Lara davvero, è tremenda la sensazione>>
<<Nina io non ti credo tra dieci minuti avrai già dimenticato questa promessa>>
<<Probabilmente hai ragione, non si dica peró che non ci ho provato>>
Eccola è tornata, la mia folle e pazza amica, menomale che c'è lei che con la sua follia mi solleva il morale e distoglie i miei pensieri dalle cose negative che tartassano la mia testa...
<<Tranquilla, lo ricorderó>>
<<Brava bimba, Nathan?>
<<Si è fatto vivo proprio quando stavo andando via>>
<<Sta bene?>>
<<Insomma>>
<<Come insomma? È successo qualcosa?>>
<<Purtroppo si>>
<<Oh su Lara parla, mi fai impazzire così>>
<<Ha fatto a cazzotti con Luke, l'ha rintracciato e si sono menati, Nathan ha un taglio sullo zigomo, Luke sta in ospedale e non sappiamo se si sveglierà o meno, ma comunque per noi è un casino, se muore non potrei sopportarlo, se dovesse svegliarsi potrebbe denunciare Nathan e... e...>>
Dico tutto d'un fiato e comincio a tremare colta da un'ansia incredibile...
<<Ehy, ehy, calmati tesoro, respira... siediti e respira>>
<<Non riesco a respirare Nina... sono troppo agitata, ho così tanta paura di perderlo>>
<<Luke è in coma perché Nathan l'ha picchiato?>>
<<Non lo so se stia in coma o meno, ma da quanto mi ha detto l'ha ridotto male>>
<<Te gli hai detto del vostro scontro vero?>>
<<Si e ho sbagliato lo so>>
<<No tesoro non hai sbagliato, però dovevi aspettarti una reazione del genere, Luke poi una lezione la meritava, oddio magari non così pesante ma la meritava, è diventato pericoloso>>
<<Nina io mi sento terribilmente in colpa per tutto, qualsiasi cosa io faccia stravolgo le vite di chiunque abbia a che fare con me>>
Altri lacrimoni rigano le mie guance e Nina si appresta a prendermi un fazzoletto da tavolino di fronte al divano...
<<Non dire così, Lara questo è successo per un motivo in particolare, sai quale?>>
<<Quale?>>
<<Lui ti ama Lara... e tu ami lui>>
Le parole di Nina mi lasciano turbata, non mi sono mai posta questa domanda, non ho mai pensato a capire se ne fossi innamorata, forse perché dentro di me non avevo bisogno di parole o di conferme di alcun genere, io lo amo, lo amo perchè quando sto con lui mi sento viva, lo amo perchè nonostante le difficoltà che la nostra storia comporta e ha comportato non posso fare a meno di lui, lo amo per tutto quello che ha fatto per me, lo amo perchè si è sforzato di cambiare per me e con difficoltà mi ha dimostrato di tenerci veramente.
Non mi sono resa conto di essermi incantata finchè la testolina di Nina non mi sbuca davanti...
<<Lara? Ci sei?>>
<<Si ci sono... e solo che...>>
<<Hai capito di esserne innamorata, non è così?>>
<<Credo proprio di si>>
Nina mi regala uno dei suoi più grandi sorrisi e poi mi stritola tra le sue braccia sottili...
<<La mia piccolina si è innamorata>>
Questa volta purtroppo non posso contraddire il suo entusiasmo perchè sarei ipocrita con me stessa, l'unica preoccupazione che ora mi assale è quella di essere sincera con Nathan, non so se potrebbe essere pronto a una notizia del genere, ho il terrore che si spaventi e che possa scappare via. Sono una ragazza paranoica, per questo ora mi trovo ad immaginare mille possibili scenari dove Nathan corre via terrorizzato da questa mia dichiarazione, magari mi sono fatta solo tanti film io e per lui non sono altro che un'avventura, magari vuol solo giocare ed io mi sto illudendo di qualcosa che esiste solo nella mia testa, però c'è da dire che se così fosse, dovrebbe vincere l'oscar come migliore attore protagonista, perchè i suoi occhi sembrano così sinceri quando mi guardano, i suoi gesti mi trasmettono interesse puro e la sua possessività mi dimostra che ci tiene davvero a me. Giuro che mi sento impazzire in questo momento e la colpa è tutta di Nina, se non mi avesse fatto aprire gli occhi ed il cuore ora non sarei qui a sclerare con me stessa.
Dopo avermi preparato un pasto delizioso per farsi perdonare ci siamo preparate per il nostro appuntamento per quanto riguarda l'acquisto del locale, fosse stato per me non ci sarei andata per i troppi pensieri che mi assalgono, ma Nina ha insistito dicendomi che aver fatto qualcosa di importante e bello avrebbe distolto l'attenzione dal casino che ho per la testa.
Raggiungiamo il locale e notiamo che Chris ci sta aspettando, così ci avviciniamo sorridenti...
<<Buon pomeriggio signor Steward>>
Diciamo in coro io e Nina...
<<Buon pomeriggio a voi ragazze, entriamo?>>
<<Certo>>
Ci dirigiamo all'interno del locale e ci accomodiamo ad un tavolino preparato per l'occasione dato che l'altra volta non mi è parso di vederlo...
<<Bene signorina Ferrari, mi rivolgo a lei perchè da come ho ben capito l'affare è suo>>
<<A dire il vero io e Nina siamo socie, comunque ti prego diamoci del tu, potremmo essere coetanei>>
<<Va bene, allora scusatemi... comunque voglio essere sincero con voi, questo locale era dei miei nonni, era una caffetteria famosissima negli anni ottanta e ha un grande valore affettivo per me, ecco perchè ero contrario alla vendita...>>
Io e Nina tratteniamo il fiato per paura che ci dia una notizia negativa, ma sorridiamo cortesemente capendo la difficoltà di questo ragazzo...
<<...però ho visto che siete delle bravissime ragazze, e da quello che ho capito il vostro progetto è simile a quello che i miei nonni hanno fatto per tanti anni>>
<<Si si, esattamente>>
<<Bene io ho fatto effettuare una valutazione complessiva da un perito e mi sono convinto a vendervi il posto...>>
Sorrisoni enormi contornano le nostre labbra, cosa che coinvolge anche il ragazzo di fronte a noi...
<<... a una sola condizione però>>
<<Quale? Dicci pure>>
<<Che voi manteniate il nome che i miei nonni materni diedero a questo posto... e che ovviamente poi accettiate la mia proposta>>
<<Non c'è alcun problema, ritienilo già fatto>>
<<Non volete sapere il nome?>>
Nina che era rimasta in silenzio per tutto questo tempo prende parola...
<<Si ti prego, io muoio dalla curiosità>>
<<White>>
L'espressione di Nina muta dalla curiosità alla confusione e Chris resosene conto le sorride di rimando...
<<Si White era il cognome di mio nonno, sono consapevole che comunque il nome di un colore sia molto superficiale ma ci tengo davvero>>
Sentirlo parlare del nonno mi scioglie il cuore, sono passate solo poche settimane da quando io ho perso il mio e posso ben capire cosa significhi per lui questo piccolo gesto, così sollevo una mano e gli carezzo la spalla cercando di rassicurarlo...
<<Chris nessun problema e "White sia">>
<<Grazie ragazze, comunque questa è la mia richiesta>>
Tira fuori un biglietto dalla giacca e me lo porge, Nina si fa più vicina per sbirciare e una volta aperto con la coda dell'occhio vedo la mia amica spalancare la bocca. Tanti zero, assolutamente tanti, ma non è un problema e credo che questo ragazzo sicuramente ne farà buon uso...
<<Va benissimo>>
Nina si volta di scatto nella mia direzione sconcertata...
<<Cosa?>>
<<Ho detto che va bene Nina>>
<<Lara ma sono un mucchio di soldi>>
Chris per rispetto si allontana scusandosi per lasciarci lo spazio necessario per ragionarci su...
<<Non è un problema, so quello che stai pensando e toglitelo dalla testa>>
<<Lara ma io...>>
<<No Nina, abbiamo affrontato già questo discorso e sai cosa ne penso. Noi compreremo questo locale e avremo successo... CHRIS?>>
Chris che evidentemente non era molto lontano come credevo, rientra nella stanza e si accomoda ancora una volta...
<<Abbiamo preso una decisione>>
<<Ditemi tutto>>
<<Lo prendiamo, hai già preparato il contratto?>>
<<Si, si lo prendo subito>>
Si alza, raggiunge il vecchio bancone e prende una cartellina blu per poi ritornare nella nostra direzione e lasciarla sul tavolo...
<<Perfetto Chris, ora però devo chiederti io qualche giorno di pazienza per far visionare il contratto da qualcuno più esperto di me>>
<<Ma certo, nessun problema>>
Ci alziamo e dopo esserci salutati lasciamo il locale e cominciamo ad avviarci verso casa...
<<Lara chi deve visionare il contratto?>>
<<Nathan... mi ha offerto il suo aiuto e non avendo io esperienza in questo campo ho pensato che accettare sarebbe stata la giusta soluzione>>
<<Hai fatto bene tesoro, ora però abbracciami, mi hai fatto il regalo più bello della mia vita, anzi la tua mamma lo ha fatto ad entrambe>>
La stringo a me commuovendomi un pochino nell'aver sentito il riferimento a mia madre, ma al momento il pensiero di Nathan e della brutta faccenda nel quale si è cacciato mi si scaraventa in faccia con violenza, per mezz'ora avevo isolato i pensieri, ma ora son tornati con gli interessi. Spero che tutto si risolva in meglio anche perchè in altro modo non potrei sopportarlo.
NATHAN POV
Sono sempre stato un uomo sicuro di me stesso, non ho mai avuto paura di niente e di nessuno, forse perchè non mi sono mai trovato nella condizione di dover dare conto a nessuno, ma ora, in questo momento, sento che imploderò da un minuto all'altro. Il pensiero che quella sottospecie di uomo, se così può chiamarsi, possa morire per colpa mia mi attanaglia, ma non principalmente per lui, più che altro ad ammazzarmi è la paura di perdere Lara ora che l'ho finalmente trovata.
Dopo averla accompagnata a casa per cercare di non pensare a questo enorme problema sono tornato a casa e raggiunta la mia piccola palestra personale ho sfogato la mia ira verso il sacco da boxe. Per ore ho aspettato una chiamata dal mio uomo e mi ero quasi autoconvinto che non sarebbe mai arrivata se non per dirmi che fosse morto. Si perchè è quello che mi aspetto, le condizioni in cui l'ho lasciato erano pessime e lasciavano ben poche speranze. Ripeto probabilmente la sua morte mi porterebbe meno problemi, ma la mia coscienza ne uscirebbe sconfitta.
Proprio mentre sto per raggiungere il bagno per una doccia, la suoneria del mio telefono mi avvisa di aver ricevuto un messaggio così senza pensarci molto mi precipito a prendere il telefono e ad aprire il messaggio...
LARA: Abbiamo raggiunto un accordo con il proprietario, vorrei che mi aiutassi a visionare il contratto se non ti dispiace. PS: ci sono novità?
Lara... è in pensiero per me, non mi sono per nulla fatto sentire e posso solo immaginare quello che sta passando in questo momento, risponderle credo che sia il minimo...
A LARA: Con piac...
Non faccio in tempo a terminare il messaggio che vengo interrotto da una nuova chiamata sul cellulare ed istantaneamente rispondo...
<<Si pronto?>>
<<Capo sono io>>
<<Avanti dimmi tutto>
<<Si è svegliato>>
Si è svegliato, Luke si è svegliato.
ANGOLO AUTRICE:
11/12/2017
Ciao miei bellissimi lettori, eccomi qui con il capitolo 25, cosa ne pensate? Lara ha ammesso a se stessa di amare Nathan, secondo voi è reciproco questo sentimento? o meglio, secondo voi Nathan riuscirà come Lara ad ammetterlo? Torniamo a Luke, quel disgraziato si è svegliato, cosa succederà? Fatemelo sapere con tanti commentini e se il capitolo vi è piaciuto lasciatemi una stellina.
Ringrazio inoltre tutti voi per le 8080visualizzazioni e le 1700stelline ✨, ogni settimana mi rendete sempre più felice, vi adoro. Ci rileggiamo il prossimo lunedì con il capitolo 26 che(rullo di tamburi) inizierà con un Nathan POV.
Bacini, bacetti, bacioni a tutti.😘😗😙💋
DADDA VOSTRA♥️♥️♥️
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