24.UN BRUTTO SCONTRO🔴

ATTENZIONE!!
CAPITOLO CON CONTENUTI PER ADULTI!!!
NON LEGGERE SE FACILMENTE IMPRESSIONABILI!!!

LARA POV

La giornata nel complesso è passata molto velocemente e come promesso Nina mi ha preparata per la serata, ha optato per una piega leggermente ondulata, un trucco leggerissimo sugli occhi e un rossetto rosso rubino. Come abbigliamento ha preferito che indossassi un tubino al ginocchio dello stesso rosso con scollo a cuore, decoltè nere di vernice e per completare un pellicciotto nero. Il risultato come sempre è sorprendente, non mi sento propriamente a mio agio essendo una persona molto semplice, ma questo non toglie il fatto che questo look mi faccia sentire bella.
Infilato il pellicciotto, la suoneria del telefono mi avvisa di aver ricevuto un messaggio, così l'afferro ed apro il messaggio constatando che è di Nathan che mi avvisa di essere arrivato. Dopo avergli risposto velocemente con un "scendo", stampo un bacio a Nina sulla guancia lasciandole l'orma del rossetto...

<<Oddio scusami tesoro, io vado ciao>>

<<Forse dovevo metterti il waterproof, guarda che mi hai combinato, ma soprattutto immagina cosa combinerai a quel poveretto stasera>>

<<CIAO NINA>>

<<Si, si, ciao Lara ciao>>

Esco di casa sorridendo come una cretina, in realtà non vedo l'ora di stare sola con Nathan, solo l'idea dei suoi baci mi manda in estasi. Apro il portone e una volta fuori mi blocco sul posto... lui è lì voltato nella mia direzione, poggiato alla sua macchina, indossa un completo nero e una camicia bianca leggermente sbottonata, i capelli scuri pettinati di lato e sguardo a dir poco magnetico accompagnato da un sorriso bellissimo. Mi fissa in maniera spudorata e senza vergogna ed io prima che mi faccia venire un colpo comincio a muovermi nella sua direzione fermandomi poi a due passi da lui...

<< Buona sera signor Silver>>

<< Buona sera signorina Ferrari, è bella in maniera imbarazzante questa sera>>

<<Tu imbarazzato? Non credo proprio, comunque neanche tu sei male>>

<<Gentilissima, grazie>>

Mi si avvicina e mi schiocca un bacio sulla guancia, io per deviare il discorso con tutta la curiosità che ho un corpo cambio argomento per stemperare l'imbarazzo...

<<Dove mi porti stasera?>>

<<Come sei curiosa>>

<<Credo sia legittimo sapere o sbaglio?>>

<<Giusto... andiamo a casa mia>>

Una vampata di calore mi si irradia sulle guance, andare a casa sua mi fa davvero molto piacere, ma per non dargli soddisfazioni comincio a scherzare con lui...

<<Cioè... Nina mi ha messo le mani addosso ore per creare questo...>>

Indico con la mano il mio abbigliamento compreso trucco e parrucco...

<<... e tu non mi porti neanche in giro a mostrarlo?>

Nathan fa scattare uno dei suoi sorrisi più maliziosi e sexy e facendo un passo verso di me, riduce la nostra distanza ai minimi termini...

<<Beh... io sono molto geloso e non mi va che qualcuno metta le sua mani sopra di te più tempo di quanto possa farlo io... casa mia è la giusta soluzione per recuperare non credi?>>

Lara non diventare rossa, Lara cambia discorso, Lara che cavolo fai alza la testa e guardalo.... dannazione Lara...

<<Cosa c'è ti ho messa a disagio?>>

<<CHE? Disagio io? Ma no che dici>>

<<Mi era sembrato, comunque andiamo>>

Mi fa accomodare in macchina per poi fare il giro e posizionarsi al posto di guida, dopo un sorriso per niente incoraggiante mette in moto in direzione "folli emozioni in arrivo".

Arrivati nel suo appartamento due ragazze in divisa da cameriera ci accolgono con un sorriso smagliante, o meglio... accolgono Nathan con un sorriso smagliante e me con indifferenza. La voglia di prenderle a testate sta prendendo possesso di me, finché ad un tratto Nathan lega il suo braccio alla mia vita e mi conduce verso il salone dove una tavola incredibilmente raffinata ci aspetta. Mi sfila la giacca e la consegna nelle mani della cameriera...

<<Noto che ti piace fare le cose con semplicità Signor Silver>>

<<Giusto un po'>>

Dette queste ultime parole mi fa accomodare al tavolo e una volta seduto anche lui fa segno alle ochette, cioè, alle cameriere di cominciare...

<<Nathan prima di cominciare devo darti questa>>

Esco una busta bianca dalla borsetta e sollevo lo sguardo verso di lui...

<<L'ultima volta che mi hai dato una di quelle non è stato piacevole, quindi voglio sperare che questa sia una lettera d'amore>>

<<Aprila e lo scoprirai>>

Senza farselo ripetere due volte apre la busta e dando un'occhiata veloce solleva la testa e mi lancia uno sguardo estremamente confuso...

<<Stai scherzando?>>

<<Ti sembro una che scherza?>>

<<Cosa significa quest'altra lettera di dimissioni?>>

<<Hai letto di chi è?>>

Abbasta la testa poichè evidentemente non l'aveva fatto e la rialza ancora più confuso...

<<Vuoi spiegarmi cosa ho fatto a Nina ora?>>

<<Non le hai fatto nulla>>

<<E allora?>>

<<Allora ti sto rubando una dipendente>>

La sua faccia se pur impassibile mi trasmette una serie di punti interrogativi infiniti, così decido di continuare la mia spiegazione...

<<In realtà, ti rubo una dipendente per renderla mia socia, io e Nina apriamo una nostra attività>>

<<Dici sul serio?>>

<<Mai stata così seria in vita mia>

<<Non fraintendermi, ne sono felice, ma quello che non capisco è perché tu non me ne abbia parlato>>

Nel frattempo le due cameriere cominciano a servirci le prime portate di antipasti per poi tornare in cucina...

<<Beh perché l'ho deciso questa mattina insieme a lei>>

<<Tu hai deciso di aprire un'attività in sole poche ore?>>

<<Si... e avrei anche trovato il nostro possibile locale. È vietato?>>

<<No assolutamente però di solito ci vuole tempo per queste cose>>

<<Ho sprecato già troppo tempo nella mia vita, pensavo ti avrebbe fatto piacere questa notizia>>

<<Lara certo che mi fa piacere, sono solo un po' confuso>>

<<Perché Nathan?>>

<<Lara quel giorno in quel negozio d'abbigliamento ho visto la tua carta di credito... mi chiedo da quel giorno come mai una ragazza ricca lavorava come cameriera nel mio locale quando chiaramente non ne aveva bisogno>>

<<Io beh... io..>>

<<Lara non voglio forzarti a dirmi cose che non ti va di dirmi>>

<<No... è solo che... insomma non è facile, hai ragione io ho molti soldi, molti soldi che non vorrei avere>>

<<Sei la prima persona in assoluto che sento parlare così>>

<<Questo perché non conosci il mio trascorso>>

<<Vero>>

<<Nathan saprai benissimo che sono cresciuta con i miei nonni... io e la mia famiglia siamo benestanti ma la morte di mia madre avvenuta in modo tragico dieci anni fa ha accresciuto la mia ricchezza e l'assicurazione sulla vita... beh ha fatto il resto>>

Sollevo lo sguardo e ritrovo Nathan a fissarmi attentamente...

<<Come è morta tua madre?>>

<<Nathan no ti prego, questo no... almeno per stasera no>>

Appena finita di dire l'ultima parola Anastasia e Genoveffa, ovvero le due cameriere provvedono a sparecchiare e a lanciare altri sguardi languidi al mio bellissimo uomo, così portati i primi piatti, una volta allontanate esplodo come un pacco di popcorn lasciato troppo tempo nel microonde...

<<Nathan... vuoi spiegarmi dove hai trovato queste due? In uno dei tuoi locali per caso?>>

<<No perché?>>

<<Perché sono conciate in quella maniera? Sembra che siano scappate da un party di halloween, dove sta scritto che dovevano vestirsi da cameriere sexy?>>

<<Ovviamente non ti chiederò se sei gelosa perché conosco già la risposta, quindi passerò direttamente alle conclusioni... sono andato ad un ristorante e ho prenotato il servizio catering>>

<<Sei andato in un'agenzia di spogliarelliste, altroché>>

<<Spogliarelliste?>>

<<Nathan ma ti sei reso conto di come ti guardano?>>

<<No Lara, sono impegnato a vedere come mi guardi tu>>

Ecco 1-0 per Nathan e palla al centro, con una semplice frase è riuscito ad ammutolirmi e a far fuoriuscire un sorriso radioso dalle mie labbra.

<<Sei bella quando sorridi>>

<<Allora fammi sorridere sempre, perché mi sento bene quando lo fai>>

Allunga una mano sul tavolo e automaticamente gliela stringo nella mia, quest'uomo mi sta facendo perdere completamente la testa.

Il resto della cena è passato abbastanza tranquillamente e dopo averci servito il dessert, Nathan ha congedato le gemelle diverse pagandole profumatamente per la serata ed io non potevo che esserne felice.
Sono così impegnata a magiare il mio tiramisù da essermi completamente immersa in questa immensa delizia, quando la voce di Nathan mi fa tornare bruscamente alla realtà...

<<Quindi sei uscita questo pomeriggio>>

Mi pulisco le labbra e bevo un sorso d'acqua prima di rispondergli...

<<Si, siamo andate a vedere due locali e uno di questi ci ha colpito particolarmente>>

<<Bene, vi siete accordati?>>

<<Ancora no perché io voglio comprarlo ed il proprietario non era preparato alla mia proposta, ma ci sentiremo nei prossimi giorni per concordare la somma>>

<<Perché vuoi comprarlo?>>

<<Perché non voglio avere problemi di alcun genere con nessuno, una volta mio il locale so di dover dar conto solo a me stessa>>

<<Capisco, l'importante è che tu sia felice>>

<<Lo sarò>>

Almeno lo spero... la mia preoccupazione in questo momento è solo Luke, volente o dolente se dovessi prendere quel locale lui avrebbe la possibilità di sapere dove trovarmi in qualsiasi momento ed io non potrei sopportarlo.
Probabilmente devo aver cambiato la mia espressione perché ad un tratto Nathan, raggiuntami, mi solleva il viso verso l'alto e mi osserva attentamente...

<<Cosa c'è Lara? Non sembri completamente felice>>

<<Va tutto bene Nathan>>

<<Non è vero, io conosco a memoria i tuoi sguardi, c'è chiaramente qualcosa che non va>>

<<Nathan... davvero non è nulla>>

<<Lara...>>

<<Ok, ok te lo dico però devi promettermi che starai tranquillo e che soprattutto non farai niente>

<<Lara mi stai facendo preoccupare, non prometto nulla se non conosco neanche il soggetto del tuo discorso>>

<<Luke>>

<<COSA?>>

Mi alzo di scatto, spaventata dal tono della sua voce...

<<Nathan stai calmo, ti prego>>

<<Decido io quando stare calmo, cosa è successo?>>

<<Quando siamo usciti dal locale mi ci sono scontrata>>

<<E?>>

<<E sarcasticamente mi ha offesa, alludendo al fatto che noi stessimo insieme>>

<<Offesa in che senso?>>

<<In poche parole mi ha dato della poco di buono, ma ti prego stai tranquillo>>

<<TRANQUILLO??? GLIELA FARÒ PAGARE, QUEL COGLIONE MERITA UNA PUNIZIONE>>

<<Nathan ti prego...>>

<<No Lara non pregarmi, tu non mi hai detto nulla, poteva succederti qualcosa di male e non mi hai detto nulla, IO LO UCCIDO>>

<<Nathan non ti ho detto nulla proprio per evitare questa tua reazione e poi perché non mi ha fatto nulla... anzi... Nina l'ha schiaffeggiato>>

<<L'ha schiaffeggiato?>>

<<Proprio così>>

<<Io avrei fatto di peggio, ora però dimmi cos'altro ti ha detto>>

<<Che me l'avrebbe fatta pagare>>

<<È SICURO, IO LO UCCIDO>>

Inizia a camminare avanti e indietro per la stanza e a passarsi nervosamente le mani tra i capelli, sono sicura che stia per esplodere tanto serra la mandibola e i pugni, così insicura sul da farsi mi avvicino e lo fermo con una mano sul petto...

<<Nathan... devi stare tranquillo... sono sana e salva e sono qui... con te>>

Dette queste parole continua a guardarmi e sul suo viso di legge ancora molta rabbia ma con i secondi la sua espressione si sta alleggerendo. In questo momento le cose sono due: o continuo a guardarlo o do una svolta a questa serata per cercare di non mandarla a monte completamente. Così non so con quale coraggio fissandolo negli occhi mi sbottono la cerniera laterale del tubino ed in un attimo finisce ai miei piedi. Gli occhi di Nathan ancora puntati nei miei, capito il gesto mutano ulteriormente diventando ancora più profondi e intensi. Non si muove, non fa nulla e a me sta bene, devo sconfiggere le mie paure ed i miei disagi, così continuandolo a guardarlo gli tolgo la giacca e comincio a sbottonargli la camicia. Il mio seno è nudo, in dosso mi è rimasta una semplice brasiliana nera e i tacchi dello stesso colore, ma lui neanche una volta fa scivolare il suo sguardo al di sotto del mio viso. Una volta sbottonata la camicia con la punta delle dita comincio a disegnare il contorno del suo torace. Un gemito di Nathan mi da la certezza che in questo momento lui si stia trattenendo davvero molto, ma non mi lascio intimorire, gli sbottono i polsini della camicia per poi giragli intorno e raggiungere le sue spalle. Una volta tolta la camicia comincio a seminare una scia di baci sulla sua colonna vertebrale mentre gli accarezzo le braccia. Sono convinta che si stia trattenendo da morire, questo per la postura rigida che sta assumendo. Con la stessa andatura, senza staccare le mani dal suo corpo gli torno di fronte e gli slaccio la cintura per poi sbottonagli il pantalone. Una volta per terra, Nathan mi aiuta e lo calcia via dalle gambe, ora con solo gli slip addosso non posso far altro che notare la grande protuberanza che riempie il tessuto e per un momento in me sorge un po' di imbarazzo, ma decisa ad andare fino infondo mi avvicino di un altro passo facendo scontrare i miei seni con il suo torace, il viso ancora puntato nel suo e con le mani aggancio l'orlo delle mutande e lo tiro giù. Il silenzio che regna, contornato solo dai nostri respiri pesanti ha qualcosa di suggestivo, non posso spiegare a parole la carica di adrenalina che ho in corpo in questo momento. In men che non si dica le sue mutande sono per terra e la sua erezione sbatte contro la mia pancia...

<<Lara...>>

<<Nathan, non parlate di prego, baciami>>

E così fà, lega le nostre labbra in un bacio abbastanza morbido e dolce, almeno finché la mia mano destra non aggancia il suo membro e comincia a dargli movimento. In quell'attimo i suoi denti afferrano il mio labbro inferiore e lo tirano per poi intensificare il bacio con molta più passione. Continuare a dargli piacere con la mano credo sia stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso perché con una leggera pressione  su i miei glutei mi trovo su di lui con le gambe avvitate ai suoi fianchi. Ha chiaramente perso il controllo perché con me ancora in braccio tira la tovaglia dal tavolo e fa cadere tutto rovinosamente per terra creando un baccano assurdo e in un attimo mi trovo sdraiata sopra questo tavolo di cristallo, quasi nuda e completamente esposta a lui. In preda alla passione si precipita sui miei seni nudi e afferra il mio capezzolo destro con i denti mentre stuzzica col le dita quello sinistro, esce la lingua e comincia a disegnare dei cerchi, per poi invertire i seni e regalarmi la stessa piacevole tortura...

<<Lara scusami, ma non resisto>>

Non capisco cosa voglia dire almeno finché in un attimo mi sfila le mutandine per poi allargarmi le gambe e sprofondare dentro di me in un gesto secco. Quello che ho sentito è stato un mix tra sorpresa e dolore, tanto da aver lanciato un urlo stridulo. Nathan mi guarda in cerca di una conferma ed io invece di rispondergli, gli vado incontro con il bacino. In quel momento aumenta le spinte e prende un ritmo così intenso quasi da non riuscire a sopportarlo. Mi avvicina di più al bordo del tavolo e si porta le mie gambe alla vita, spontaneamente gliele allaccio dietro e lui afferra i miei seni nelle mani e con il bacino continua ad infliggermi dolci e piacevoli torture. Sono sull'orlo di un orgasmo e sono sicura che lo sia anche lui dal modo in cui digrigna i denti. Quando sono convinta che il nostro rapporto stia per terminare, lui mi afferra di nuovo sui fianchi e mi sbatte contro la parete continuando le sue spinte secche. Io non riesco più a trattenermi e mi lascio andare ad uno dei miei orgasmi più potenti. Nathan dopo avermi sorriso trionfante si lascia andare anche lui con un gemito cosi sexy da rischiare di farmi venire un'altra volta.
Raggiunto l'estremo piacere entrambi, ancora attaccati alla parete, posa la sua fronte alla mia per poi darmi un altro bacio, questa volta dolce e delicato...

<<Lara non puoi capire quanto tu mi sei mancata e quanto avevo bisogno di questo>>

<<Oh Nathan anche io, non lasciarmi>>

<<Non potrei mai lasciarti, ci ho messo 28 anni per trovarti>>

<<Sei dolce, ma intendo ora, non lasciarmi per terra perché credo di non aver la forza di reggermi in piedi>>

Nathan sorride malizioso e dopo avermi dato un bel bacio a stampo mi stacca dalla parete e a grandi falcate mi porta nella sua stanza per poi buttarmi sul letto e sdraiarsi sopra di me...

<<Cazzo>>

Vedo la sua espressione mutare in pochi secondi per poi sollevarsi da me e buttarsi di schiena sull'altro lato del letto. Mi sollevo confusa e mi volto nella sua direzione...

<<Cosa c'è?>>

<<Lara, non ho messo il preservativo>>

<<Quindi?>>

<<Quindi ti sono venuto dentro>>

<<Non vedo quale sia il problema>>

<<Lara...>>

<<Nathan prendo la pillola>>

<<Come prendi la pillola?>>

<<Ogni giorno la estraggo dal contenitore e con un bicchiere d'acqua la prendo>>

<<Simpatica... la domanda era, perché la prendi?>>

<<Perché ho sempre avuto problemi con... insomma con le mie cose e da ragazzina avevo anche l'acne quindi la mia dottoressa ha insistito perché io la prendessi>>

<<Ah... quindi posso stare tranquillo?>>

<<Tranquillissimo direi, poi io a differenza tua sono troppo giovane per diventare mamma>>

<<Come scusa?>>

Si solleva e ritorna sopra di me nella stessa posizione di prima e mi solleva i polsi per poi bloccarli sopra la mia testa...

<<Prova a ripeterlo>>

<<Nathan ti avvicini ai trenta, dovresti pensare a sistemarti, non sarai così bello e attivo per sempre>>

<<Ok l'hai voluto tu>>

Con una mano stringe ancora le mie per tenermi ferma e con l'altra comincia a farmi il solletico sui fianchi e solo Dio sa quanto io lo soffra, così comincio a dimenarmi per cercare una via d'uscita ma lui è nettamente più forte e pesante di me, quindi l'ultima alternativa che mi rimane è quella di pregarlo di smetterla...

<<Nathan, ti pr...ego, non resp...iro>>

Dopo essersi divertito un bel po', leva le mani dai miei fianchi e libera le mie...

<<Aggrappati al mio collo>>

Senza chiedere motivazioni, ormai stanca faccio come dice e ancora una volta mi solleva tra le sue braccia e si dirige verso la porta del bagno...

<<Che cosa fai?>>

<<È l'ora del bagnetto>>

<<Sai che so farmelo anche da sola?>>

<<Sai che io sono più bravo?>>

<<No, questa informazione mi è sfiggita>>

<<Male male molto male>>

Dopo aver riempito la vasca, abbiamo fatto un lungo bagno lavandoci a vicenda, finendo poi per fare di nuovo l'amore nella stessa vasca. La sensazione dei nostri corpi bagnati a contatto uno con l'altro era qualcosa di incredibile, sarei rimasta lì con lui per sempre, ma come ogni cosa c'è sempre una fine. Arrivati nella camera prendo velocemente un completino intimo dai cassetti che Nathan mi ha gentilmente offerto e raggiungo il letto dove Nathan completamente nudo mi aspetta...

<<Tu dormi così?>>

<<Solo quando ci sei tu, ora vieni qui>>

Faccio come mi dice,poso la testa sul suo petto e senza rendermene conto cado in un sonno profondo.

NATHAN POV:

Vederla dormire così serena credo che sia lo spettacolo più bello che io abbia mai visto, la sua semplicità la rende più bella di qualsiasi altra donna con cui sia stato, il suo carattere dolce,  ma anche così forte mi destabilizza, mai nessuna era riuscita a tenermi testa, mai nessuna ha difeso la sua persona ed i suoi diritti con così tanta forza da spiazzarmi completamente. Venire a conoscenza della morte della madre mi ha colpito particolarmente, sapevo che fosse orfana, ma non credevo che lo fosse diventata dopo tragici eventi, da come ne parlava deve essere successo qualcosa di veramente grave, ma non ho avuto il coraggio di chiedere ulteriori informazioni dopo il suo rifiuto di parlarne. Cerco di pensare a ciò che di positivo ha contornato la mia giornata, ma al momento un solo pensiero mi disturba, così con delicatezza la sollevo dal mio petto e la poso delicatamente sul letto facendo attenzione a non svegliarla, per poi dirigermi verso il mio ufficio.
Una volta dentro afferro il telefono e chiamo Alan, sono quasi le 5:00 di mattina, probabilmente dormirà ancora, ma in questo momento non mi interessa molto anche perché ogni volta viene pagato profumatamente e non credo assolutamente che gli dispiaccia più di tanto.
Dopo il quarto squillo una voce impastata risponde al telefono...

<<Pronto?>>

<<Alan sono Nathan>>

<<Signor Silver mi dica>>

<<Devi rintracciarmi una persona>>

<<Ora?>

<<Immediatamente, è urgente>>

<<Si, si va bene mi dia il tempo di avviare il computer, mi mandi un messaggio con il numero della persona da cercare e vi richiamerò appena trovato>>

<<D'accordo, basta uno squillo sul cellulare, ti richiamo io>>

<<Perfetto a tra poco>>

Chiudo il telefono e mi dirigo nella camera da letto dove ora Lara ha cambiato posizione rannicchiandosi su se stessa. È così minuta rispetto a me quasi da fare impressione, ma ogni centimetro del suo corpo trasmette passione viva, lei non se ne rende conto, ma io si purtroppo, lo vedo come gli uomini la mangiano con gli occhi e controllare i miei istinti non è facile, ma d'altronde non posso chiuderla in una campana, ha diritto anche lei di vivere la sua vita.
Mi siedo sulla poltroncina  e osservo ogni dettaglio del suo viso, ogni sfumatura dei suoi capelli, la consistenza delle sue labbra finché la vibrazione del mio telefono mi distrae, così lo afferro per poi aprire la chiamata senza dire nulla...

<<È a Richmond park, probabilmente starà facendo jogging>>

Mi alzo e mi dirigo verso la cabina armadio dove spero di riuscire a isolarmi e non farmi sentire...

<<Ok, avvisami se dovesse cambiare posizione>>

<<Certo ma non credo, pare sia appena arrivato>>

<<Perfetto>>

Mi infilo velocemente una tuta e le scarpe da ginnastica e esco dalla cabina armadio bloccandomi sul posto. Lara seduta sul letto con gli occhioni assonnati mi fissa confusa...

<<Nathan, dove stai andando?>>

<<Dove vuoi che vada conciato così? Vado a fare jogging>>

<<Potevi svegliarmi, sarei venuta con te>>

<<No, dormivi così bene>>

<<Nathan dimmi la verità>>

<<Lara tu non devi preoccuparti, è solo una corsetta>>

Nel frattempo è scesa dal letto e mi ha raggiunto, inutile dire l'effetto che mi fa vedermela seminuda davanti. Solleva un braccio e mi accarezza la guancia per poi fare pressione dietro il mio collo e tirandomi verso di lei mi stampa un bacio sulle labbra...

<<D'accordo, buona corsa allora, io credo proprio che me ne tornerò a dormire, devo aspettarti qui?>>

<<Assolutamente si>>

Dopo avermi regalato un altro dei suoi dolci sorrisi raggiunge il letto ed io ne approfitto per uscire di corsa dopo averla salutata. Arrivato nel garage prendo la macchina per velocizzare i tempi e raggiunto il parco la parcheggio nei paraggi. Stranamente qui oggi c'è un silenzio impressionane come se la gente con questo tempo, che non promette nulla di buono, non avesse avuto il coraggio di mettere i piedi fuori dal letto. Entrato nel parco comincio la mia ricerca e non è stato difficile portarla al termine dato che in quel tratto di strada quella chioma bionda è l'unica ad essere presente, così il più silenziosamente possibile mi avvicino sorprendendolo con una pacca sulle spalle...

<<Morris, Morris, Morris, quale piacevole coincidenza>>

Lui evidentemente spaventato si volta di colpo nella mia direzione e si mette in posizione di difesa...

<<Ehy stai tranquillo ti ho solo salutato>>

<<Signor Silver, sono tranquillissimo mi ha solo colto di sorpresa, comunque bando alle ciance, sono sicuro che la sua visita qui non sia benevola, quindi parli>>

<<Sai essere anche perspicace oltre che intimidatorio allora>>

<<Certo, mai come lei comunque>>

<<Spiegati Luke, non fare giri di parole>>

<<Facciamo che ti do del tu prima di tutto, secondo sai benissimo a cosa mi riferisco, la tua perspicacia sta nel fatto che hai saputo approfittare bene della situazione, con la tua autorità sei riuscito ad entrare nelle grazie della nostra cara Lara>>

<<Non devi nominarla>>

<<Non devo? Ho desiderato quella donna come mai nessuna in vita mia, ho immaginato per mesi tutti i modi in cui avrei potuto prenderla, ma io non andavo bene vero? Il mio portafogli non era consistente come il tuo e lei non ci ha pensato due volte ad aprire le gamb...>>

Non finisce la frase che mi catapulto su di lui tirandogli un pugno in pieno volto costringendolo a retrocedere di un paio di passi e a piegarsi sulle ginocchia...

<<Ti ho detto di non nominarla>>

Una risata sadica scoppia dalle sue labbra il che mi lascia un po' interdetto...

<<Dimmi Nathan cosa si prova a stare tra le sue gambe? Il suo sesso è dolce come le sue labbra?>>

Non ci vedo più dalla rabbia e lo afferrò dalla felpa per poi tiragli un altro pugno e sbatterlo per terra. Dopo qualche colpo di tosse si alza di scatto e mi sferra un gancio in pieno volto. L'urto è stato forte, tanto d'aver sentito la pelle del mio zigomo lacerarsi. Sollevo una mano verso il viso per attenuare il dolore, ma come sospettavo si sporca di sangue, niente a paragone di quello che sta perdendo lui però...

<<Cosa c'è Nathan non te l'aspettavi? Io sono capace di molte cose e fidati, farò molto di peggio con la tua cara e candida Lara e nessuno potrà farci nulla, io la farò mia, sarà l'ultima cosa che farò ma entrerò dentro di lei e godrò come mai in vita mia>>

Chi mi conosce sa per certo che finora ho tenuto il controllo in maniera quasi impeccabile nonostante i due cazzotti, ma la mia pazienza ha un limite e quest'uomo ha giocato con il fuoco più oscuro che la mia persona possieda, così ancora una volta lo travolgo con il mio corpo finendo per terra. Sono sopra di lui e ho perso il conto dei pugni che gli ho tirato, mi alzo e continuo a tiragli calci nel costato. Sono li a massacrarlo quando il pensiero degli occhi tristi di Lara mi fa bloccare all'istante. Lei non sarebbe stata felice di questo e non volevo essere guardato con occhi diversi, così ritrovata la lucidità abbasso lo sguardo verso il corpo esanime di Luke e anche se non si direbbe resto quasi sconvolto dalle condizioni in cui l'ho ridotto. Mi piego verso di lui constatando che non da segni di vita e il polso debole mi da conferma del profondo danno che gli ho inflitto. Sono letteralmente sconvolto, questo ragazzo potrebbe morire e l'artefice di tutto questo sono io, non posso permetterlo, io non sono un mostro, sono diverso da loro, devo fare qualcosa... immediatamente.

ANGOLO AUTRICE
4/12/2017
Buonciao a tutti 😂 ecco il capitolo 24, lungo, doppio pov e soprattutto da bollino rosso cosa ne pensate?
Quale sarà la sorte di Luke?
Cosa farà Nathan per rimediare?
Boh, boh, boh io non lo so, non lo chiedete a me perché tanto lo sanno solo loro.😂
Fatemi sapere cosa ne pensate con tanti bei commenti come solo voi sapete fare e se il capitolo vi è piaciuto lasciatemi una stellina. ♥️♥️♥️
Ora passiamo ai ringraziamenti, io ancora non ci credo ma "La Voce Del Peccato" sta salendo in visualizzazioni più velocemente di quello che credevo, oggi festeggiamo le 6740 visualizzazioni e le 1520stelline. Siete tutti fantastici, non ho parole per dirvi quanta stima abbia per voi. ♥️😘♥️
Alcuni di voi mi hanno detto che una settimana da un aggiornamento all'altro sia un po' troppo, ma credetemi la storia sta cominciando a diventare complicata e ho bisogno dei miei tempi. C'è anche da dire che comunque io mi sto portando avanti proprio per non lasciare scoperto nessuno per le feste natalizie. Insomma mi sto impegnando dai 😂. Bando alle ciance vi do un bacione grandissimo e vi do appuntamento al prossimo lunedì con un capitolo moooooolto intenso♥️♥️♥️

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