un nuovo anno parte II

Nota:
Approfitto dell'occasione per ringraziarvi, mi fa piacere sapere che ci sia qualcuno interessato a leggere le mie disavventure!
A causa di un problema con l'applicazione sono stata obbligata a dividere il capitolo in 2 parti. buona lettura!

Finalmente era l'ora di prepararsi per il veglione di capodanno.
Mentre mi vestivo, mentre osservavo con cura quel che rifletteva lo specchio, mi sentivo un po' delusa perché mi aspettavo che Elena mi invitasse a festeggiare con lei in qualche locale esclusivo ma non si fece sentire e nemmeno vedere al lavoro. La fortunella era riuscita a prendere ferie, chissà quante moine avrà dovuto fare al capo per ottenere quei giorni, sicuramente era andata da qualche parte all'estero. Mi spiaceva solo che non mi avesse detto niente. La nostra amicizia stava morendo ed era colpa mia.

All'interno della discoteca vi era tantissima bella gente, i gestori avevano organizzato una festa davvero unica. Mentre facevo un giretto con Virginia e il suo boyfriend di turno, tra una risata e l'altra, notai una ragazza con i capelli scuri e corti, aveva un'aria  familiare, seduta su un divanetto circondata da una sorta di ''arem'' di amiche che commentavano e ridevano insieme di tutte le persone che passavano loro davanti: le sentii commentare e ridere anche di noi, passammo oltre senza dar loro peso.
Quando uscii fuori nell'area riservata per fumare un sigaretta, notai un ragazzo che somigliava tanto a Federico, aveva i capelli più lunghi e i riccioli gli si appoggiavano sul collo, aveva l'espressione affranta. Mi pare stesse addirittura confidandosi con quello che sembrava essere un buon amico.
Ma non volevo pensare a lui, non volevo pensare ad Elena, lo facevo già in continuazione da due mesi, non mi servivano altre ossessioni. Avevo bisogno di voltare pagina, di guardare avanti e lasciarmi alle spalle quel brutto periodo che stavo vivendo a causa loro, o meglio, a causa di quanto io provavo per loro. Speravo solo tanto che fossero felici e che sarei dovuta uscire definitivamente dalla vita di Elena, anche a costo di cambiare lavoro.
Una buona bevuta stile capodanno mi avrebbe fatto bene, l'indomani sarei ripartita con i miei buoni propositi per stare meglio.
Sono sempre stata una persona che ama perdersi nei piaceri della vita, mangiare bene, bere il vino migliore, godere della compagnia degli amici giusti, peccato che mi capitasse spesso di ubriacarmi dopo il secondo bicchiere.
In effetti ero già allegra al punto giusto, mentre si ballava e si rideva con gli amici,
mi voltai ancora una volta verso il salottino V.I.P. nel quale c'era quella ragazza che mi somigliava tanto: la osservai a fondo, era molto truccata,  spalle scoperte in un vestitino con scollo all'americana nero, molto succinto, scarpe sado/ maso, grintosissima, volgare,scaltra, arrogante, con la consapevolezza di un forte carisma e tutta compiaciuta del suo successo. Le amiche ridevano ad ogni sua battuta e le sedevano intorno come discepoli e lei era il Cristo dell'affresco di Leonardo da Vinci . Troppo sicura di sé per essere Elena, eppure.. ...
eppure era davvero lei, tanto diversa da come era di solito.
Totalmente trasformata in una perfida creatura della notte, Elena , si muoveva agilmente e disinvoltamente in una giungla che personalmente non avrei mai creduto ne fosse capace, ero io fino ad allora la creatura che viveva di notte, non lei.
Con quei capelli corti poi... tutto strideva ai miei occhi. Quale dolcezza e quale eleganza? In realtà quella donna non era poi così gentile ed affabile, come avevo potuto sbagliarmi così? La sua era una patetica recita, quale era la sua vera identità? Mi sentii profondamente tradita in quel suo volgarissimo tentativo di somigliarmi e allo stesso tempo anche profondamente stupida nel credere di aver trovato una buona amica. Ma buona amica chi tra noi due? Non ero forse io a sognare di scopare col suo fidanzato? Entrambe eravamo colpevoli e lo stomaco continuava a bruciare.

Mi sentii strattonare. Ed ecco l'uragano abbattersi su di me, quel ragazzo era proprio Federico, mi prende per un braccio e mi allontana dagli altri col sorriso sulle labbra! !!!!

Un brivido lungo la schiena, caldo...poi freddo, voglia di ridere ....poi voglia di piangere, avrei dovuto fermarmi e invece scappai lontano da tutti con lui:

''Ciao Paoletta!!!''

Certo che per conoscermi appena si era preso una bella confidenza!!!! Quale presunzione lo aveva incoraggiato in un simile approccio? Come poteva pensare che sarei scappata con lui come un'oca? Come si era permesso?? ? Eppure mi lasciai trasportare sostenuta e giustificata dalla delusione subita dalla mia amica. Lasciai Virginia e gli altri in discoteca senza nemmeno salutare e mi trovai in mezz'ora  in un casolare della collina astigiana in mezzo ad altre persone nel bel mezzo di un'altra festa.
Mi presentò I suoi simpatici amici, stavano friggendo patatine, bevendo vino e parlando ad alta voce in un lieve torpore da ubriacatura.
Persone semplici, uno di loro era il proprietario del casolare e come ogni buon padrone di casa mi fece fare un bel giro mostrandomi anche le cantine. Fantastico!!! Mi trovai in una realtà completamente opposta e mi piaceva molto di più, o forse era la presenza di Federico che cambiava tutto.

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