UN FUTURO INSIEME

Ci avviciniamo ad un casolare rustico, quasi diroccato, passiamo sotto un grande porticato per entrare nel cortile al centro della struttura. il signor Luigi ferma la berlina davanti a quella che dovrebbe essere una porta d'ingresso. Ed eccolo lì, Roberto, indossa un maglione grigio perla e molto pesante che lo 'ingrassa' di una taglia ma che ancora non riesce a camuffare la sua corporatura esile. È sorridente con le guance arrossite per il freddo perché ha la pelle chiara e delicata con i capelli lunghi e volutamente spettinati: sembra un angelo delle nevi.
Mi viene incontro facendo attenzione a non scivolare sulla neve sciolta e al fango.

''Ciao tesoro, scusa se ho mandato il mio fidato amico di famiglia a prenderti, ma ho voluto farmi carico personalmente degli ultimi dettagli affinché la sorpresa riuscisse perfettamente! !!!''

''Certo! Ma avresti potuto dirmi di mettere le galoche!!''

Gli rispondo ridendo imbarazzata, con una vena d'irritazione allungando una gamba mostrando il décolleté tacco 12.

Mi accompagna all'interno del casolare freddo e dai muri umidi, percorriamo un lungo corridoio illuminato dalle sole torce appese alle pareti per giungere poi in una grande sala perfettamente arredata e riscaldata. Il profumo della grande composizione di
fiori posta a terra sulla sinistra è come una brezza di primavera che mi mette nuovamente il buon umore, il caminetto sulla destra è acceso e di fronte ad esso vi sono un divano e due poltrone. Al centro della sala la tavola è elegantemente imbandita, è davvero tutto perfetto, caldo accogliente e già vorrei restare lì per sempre.

La cena è a base di crostacei preparati come non mi è mai capitato di assaggiare prima: il signor Luigi si preoccupa che i camerieri svolgano perfettamente il loro lavoro, non manca mai di riempirmi il bicchiere e di chiedermi che sia tutto di mio gradimento.
Mentre flirtiamo attaverso le fioche fiammelle dei candelabri, Roberto, tutto compiaciuto, mi chiede:

''Allora? Cosa ne pensi? Ho comprato questo casolare per quattro soldi, ho intenzione di ristrutturarlo e farne la mia casa, la cosa più bella, però, è che tu fai parte del progetto, spero tanto che accetterai di aiutarmi a fare di questo 'rudere' una bellissima abitazione, magari altro! Purché sia qualcosa di magico! "

Sa sognare trattenendo bene i piedi saldi al terreno, il suo sguardo tradisce l'incertezza di chi è pronto a sentirsi dire anche di 'no'. Ma come potrei farlo? Ora che ho la conferma, ora che ha detto a chiare lettere che mi vuole nella sua vita, ha in mente un futuro insieme a me:

''Questa struttura é veramente molto grande, potresti dedicare un'ala ad un ristorante di cucina tipica piemontese, magari rifornendoti direttamente dai produttori locali. Al piano di sopra metterei a disposizione qualche camera da letto, siamo solo a 10 minuti d'auto dal primo impianto sciistico. Faresti un bel regalo a chi ama la montagna e la buona cucina , creando un'azienda agro/turistica.''

Mi guarda, poi si rivolge al suo amico Luigi, il quale è intento a far servire il dessert:

''cosa ti avevo detto Luigi?? Con Paola posso fare grandi cose! ''

Il calore del caminetto finalmente mi raggiunge, siamo seduti sul divano in attesa del caffè. Francamente non vedevo l'ora di rilassarmi, tolgo le scarpe e mi avvicino a Roberto, spero tanto che il signor Luigi se ne vada al più presto.

Roberto mi guarda negli occhi e mi mette un braccio intorno al collo, gli sorrido e distoglie subito lo sguardo:

''Non ti ho ancora ringraziato per avermi sistemato l'auto, sei come sempre troppo generoso! ''

Sorride arrossendo:

''Speravo ormai ti fosse chiaro: per me sei importante e farei qualsiasi cosa !''

È maledettamente innamorato, timido e imbranato. La cosa non mi dispiace, gli accarezzo i capelli corvini che riflettono la luce del fuoco, i suoi occhi azzurri mi guardano di nuovo, sono preoccupati, gli sorrido ancora e mi avvicino per baciarlo. Ricambia il bacio con molta passione, non fa difficoltà a lasciarsi andare, ora ha gli occhi infuocati, mi stringe forte a se, pare quasi che abbia paura di perdermi, mi bacia ancora, sembra disperato, quasi sapesse quello che sta per accadere.
Pochi istanti, pochi inspiegabili istanti! Sì, così è durata la magia, come un fulmine che fende il cielo e strazia ogni speranza, mi sento assalire dal panico, mi manca il respiro e sono costretta a respingerlo.

''Mi spiace tesoro, perdonami... ma...non credo di star bene...''

Mi guarda come se mi avesse fatto lui del male, come se di fronte a sé avesse una vittima innocente. Sono impietrita, non riesco a pronunciare una parola, lo fisso soltanto sbalordita:

"Ti prego dimmi qualcosa. Ti ho fatto male??''

Non mi ha fatto male, tutt'altro, era proprio quello che aspettavo da tempo, ma davvero non posso farcela, lo stomaco mi si contorce, ho la nausea e gli chiedo di farmi riaccompagnare a casa.

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