la vita segreta

''Abbiamo tutti una vita pubblica, una vita privata e una vita segreta '''
Tratto dalla serie t.v.. ''Dexter''.

Ogni volta che facevo una osservazione spiritosa Federico inarcava le sopracciglia, mi fissava con i suoi occhi verdi per qualche secondo e poi sorrideva. Ebbene si, eravamo diventati amici, da quel famoso capodanno avevamo cominciato a vederci in gran segreto, lui si confidava ,o meglio, si lamentava con me della relazione con Elena, a cominciare sempre da quella notte in cui l'aveva seguita fino alla discoteca per capire cosa facesse realmente. Pare che il loro fidanzamento l'avesse allontanata dalle sue amiche e per quell'evento voleva essere libera.

Quando Elena rientrò al lavoro con i suoi nuovi capelli corti e scuri, non risparmiai la mia sgradevole battuta del tipo:
'' ma che bello il tuo nuovo look! Ricorda però che io sono unica , puoi anche fare i salti mortali ma non mi somiglierai mai davvero''.
Nel frattempo pensai anche:
''Avresti dovuto nascere e crescere nelle difficoltà della mia famiglia, ammalarti affinché capissi cosa significa lottare per la vita, avere una madre nemica e 3 fratelli con cui imparare a condividere. Insomma mi vedo con il tuo fidanzato e gli piace il mio carattere anche se complicato e pieno di conflitti, sarà forse perché non sono capricciosa e viziata come te ?''.

Lavoravamo fianco a fianco, gestivamo lo stesso reparto, per cui dovevamo andare d'accordo a tutti i costi. Mi raccontava tante cose della sua vita, mi trattava come se fossi la sua amica di sempre senza mai far cenno alla notte di capodanno, a quanto pare non mi aveva proprio notata. La sua seconda personalità segreta di creatura aggressiva, stronza e notturna non me l'aveva mai confidata e sembrava proprio non avesse intenzione di farlo, continuava a vestire e a comportarsi come la solita educanda.
Una mattina, quando ci incontrammo al solito Café per la colazione , tutta entusiasta mi comunicó che la sera prima lei e Federico avevano fissato la data del matrimonio. . . . ma ero uscita io con lui quella sera, eravamo andati a cinema! Ero curiosa di vedere fino a che punto sarebbe stata capace di spingersi con le menzogne, a Federico non chiesi niente volevo vedere se mi avrebbe accennato qualcosa, sempre ammesso che la notizia del matrimonio fosse vera! In effetti sembrava tanto un patetico ostentamento di Elena nel dimostrare che erano, come sempre, felici insieme. Pensavo invece che lo sentisse allontanarsi da lei.
Chissà quante bugie le raccontava per vedersi poi con me.

Allo stesso tempo io vivevo una relazione molto segreta con un broker ,
ci eravamo conosciuti al Beauty center dove avevo lavorato per un po' di tempo. Ci incontrammo per caso in quel periodo, alla Rinascente, dove entrambi facevamo un giretto durante la pausa pranzo. Marco, 15 anni più vecchio di me , era famoso al Beauty center perché tutti i colleghi si erano accorti che'' sbavava e scalpitava'' come uno stallone selvaggio ogni qual volta mi vedesse. Decisi quindi , dopo un breve corteggiamento , di uscire con lui, non me ne pentii, era dolce, gentile, generoso , potevamo davvero parlare di tutto, non mi annoiava mai e mi adorava nel vero senso della parola. Non ricordo più molto bene con quale meccanica ma, molto abilmente, era riuscito a trovare il modo di rubare soldi, molti soldi tramite la sua professione, per cui regalini preziosi, cene eleganti, locali e clubs esclusivi facevano ormai parte di un copione nel quale , sempre meno, avrei dovuto sentirmi protagonista. Uscivamo spesso, per poi finire a casa sua, facevamo l'amore intensamente, stavo bene con lui. Ma al rientro, davanti al portone di casa, trovavo poi Federico ad aspettarmi.

Federico era discreto e non mi chiedeva mai dove fossi stata o con chi fossi uscita. Le nostre chiacchierate trasformavano le serate in nottate! Ormai dormivo pochissimo .
Andai avanti così per un paio di mesi e secondo Elena i preparativi per le nozze erano a buon punto ma, il suo fidanzato , ancora non accennava nulla a riguardo.
La mia relazione con Marco andava avanti assiduamente ma solo perché, quando lo stringevo tra le lenzuola, pensavo di essere con Federico.

Era una di quelle belle serate di primavera di quando le giornate si allungano e soffia un venticello tiepido che profuma l'aria di tigli in fiore , trovai per l'ennesima volta l'auto di Federico parcheggiata al solito posto. Mi aspettava da ore, non potevo andare avanti così, avevo appena fatto l'amore con Marco pensando a lui, tutto questo mi faceva male , la nostra inutile amicizia doveva finire ed ero determinata a dirglielo.

"So che state organizzando il vostro matrimonio, non capisco perché dobbiamo incontrarci così segretamente, non siamo amanti ma non possiamo nemmeno essere amici, ho bisogno di mantenere con Elena un rapporto onesto e poi mi vedo già con un uomo che.........''

Non mi permise di dire altro. Mi strinse tra le braccia baciandomi disperatamente. Era disperato. Accidenti! !! Ma perché doveva essere sempre tutto così difficile, doloroso e incomprensibile?
Erano le sue labbra che volevo ed erano proprio lì dove dovevano essere: sulle mie! Finalmente mi trovai a frugare con le mani sotto alla sua camicia azzurra, accarezzare la sua pelle per la prima volta fu l'esperienza più intensa della mia vita, non riuscii davvero a dirgli di no, francamente la sorpresa e l'eccitazione provocati dalla sua reazione non mi permisero di controllare i miei istinti, eravamo abbracciati stretti stretti e non potevamo fermarci.

Avevo 21 anni, allora mi sentivo forte, quasi immortale, non pensavo che un giorno sarei anche invecchiata e diventata vulnerabile, godevo di ottima salute, mi allenavo duramente in palestra, mangiavo poco , lavoravo in negozio tutto il giorno e non mi fermavo mai. Tradivo una collega che non aveva mai smesso di considerarmi un amica, avevo una relazione segreta con Marco col quale continuavo a godere dei risultati della sua disonestà e della compagnia di persone importanti.
In realtà non avrei voluto fare nulla di tutto ciò, avrei solo voluto vivere senza segreti, alla luce del sole, libera finalmente di parlare della mia vita senza mentire facendo continuamente attenzione a ciò che facevo, dicevo e con chi mi vedevo. Desideravo ardentemente che Federico prendesse una decisione definitiva affinché io potessi trovare il coraggio di riordinare le mie emozioni, la mia vita. Infatti era così che mi sentivo : derubata della forza di prendere qualsiasi decisione e di pensare. Non riuscivo a organizzare una giornata se non in base a quanto avrebbe fatto piacere a Federico con la preoccupazione di non farci scoprire da nessuno e che non si accorgesse di Marco, Continuare a vedere Marco, infatti, era il mio modo di fargliela pagare perché non decideva tra me o Elena, ma in fondo non avrei mai voluto che scegliesse me. Non potevo essere così codarda, andarci a letto qualche volta prima che si sposasse avrebbe potuto anche starci ma, portarlo via con me del tutto proprio no.

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