LA FELICITÀ SI PAGA A CARO PREZZO
Febbraio 1995
Salgo lentamente le infinite scale di pietra del vecchio palazzo di giustizia sito nel centro storico di Torino. È una bellissima giornata di sole e ho indossato un bellissimo abitino che esalta la mia silhouette, il make up è impeccabile, siamo arrivati anche in abbondante anticipo. Osvaldo ha insistito tanto per accompagnarmi, ma non avrei mai voluto.
Ho chiesto il divorzio l'anno scorso, e finalmente è arrivato il giorno che metterà definitivamente la parola 'fine' al mio assurdo matrimonio. Non avrei mai voluto che Federico vedesse Osvaldo, non avrei mai voluto che sapesse nulla della mia vita privata, non avrei mai voluto rivedere quell'individuo che ha fatto di me una povera pazza che voleva suicidarsi e poi uccidere!Mai avrei fatto qualcosa per incontrare di nuovo quel mostro che mi ha tradita, stuprata, umiliata, fatto della mia anima e della mia persona una merda da doversi togliere dalle scarpe.
Non avrei mai voluto rivederlo per poi comportarmi magari anche in modo civile e salutarlo stringendogli la mano!
Cammino a testa alta, l'andatura e quella di una donna fiera e sicura di sé, ci dirigiamo verso l'ufficio dove trovo l'avvocato Gribaudi, un vecchio amico di mio padre, fu lui a seguire la nostra causa di separazione. Ci viene incontro salutandoci cordialmente, il suo sorriso è rassicurante, quasi paterno! Avrà letto l'espressione di terrore nei miei occhi, probabilmente non sono così brava a nascondere, probabilmente la sua esperienza lo porta a pensare che per le donne nella mia situazione non è mai facile ritrovarsi davanti al proprio carnefice anche se dopo cinque anni. È davvero una bella persona, nonostante la mia sfortuna ho avuto modo di scoprire che c'è ne sono davvero tante.
Spero solo che finisca tutto in fretta, voglio uscire da quì e andare a vedere gli abiti da sposo da Pignatelli con Osvaldo!
Si è fatto aspettare come una primadonna Federico che, finalmente, fa il suo ingresso nella piccola aula del tribunale. Ma al posto del bel ragazzo che ricordavo, oggi vedo un uomo alto, magro, con le spalle curve, dalla camminata stanca. Le rughe si sono fatte spazio sulla fronte che negli ultimi anni si è esageratamente stempiata, la glabellare è un solco profondo che gli scolpisce il centro del viso scarno, ha l'espressione cupa, triste e sofferente. Si limita ad accennare appena un sorriso e a stringermi sbrigativo la mano, distoglie subito lo sguardo da me mettendosi a sedere mentre lo osservo stranita.
Ascoltiamo in silenzio le parole del giovane giudice e firmiamo le nostre pratiche di divorzio: Ha le dita delle mani e i polsi sottili, firma senza conferire alcuna parola, senza rivolgermi uno sguardo, il suo atteggiamento è vago e sfuggente. Meglio così, non ci siamo parlati, non ci tenevo davvero.
È tutto finito! Ho smesso di pensare a lui da tempo ormai, ma ora so che questa storia è stata completamente cancellata dalla mia vita e posso congedarmi da lui e dal suo avvocato, questa volta la 'sbrigativa' sono io: posso sposare Osvaldo!
Da quel giorno tutto si è svolto perfettamente, a parte gli sgradevoli commenti di qualcuno :
"Che coraggio! ! Ma sei sicura?? "
" Ti risposi?? Sei pazza!! "
È vero sono pazza! Pazza di lui!
Io guardo avanti, non ho paura di ricominciare, voglio vivere una vita felice, una vita normale e se c'è Osvaldo al mio fianco, insieme a lui, mi sento ancora piu forte e ottimista.
Nonostante il pochissimo tempo a disposizione siamo riusciti a preparare tutto, abbiamo anche trovato un bel ristorante che potrà ospitare TUTTI i nostri amici e parenti che sono davvero tanti! Sarà una festa grandiosa!
Il giorno del nostro matrimonio è stato magico, bellissimo, anche se abbiamo dovuto sopportare gli scherzi degli amici!! Abbiamo festeggiato fino a sera tardi andando in giro per il centro di Torino con loro ancora con gli abiti da cerimonia addosso, fatto baldoria nei locali fino all'alba per prendere poi il volo verso mete caraibiche e vivere un viaggio fatto di amore e nuove scoperte con l'ultima, immancabile e romantica tappa a Parigi dove abbiamo vissuto i nostri ultimi giorni di vera felicità.
.........
Oggi è Sabato, lavorerò di pomeriggio, così ci precipitiamo al centro commerciale : amiamo fare la spesa insieme, riempiamo il carrello di schifezze in previsione delle serate da trascorrere davanti alla TV, soprattutto stasera perché verranno a trovarci gli amici: sono arrivate le foto ed il video del matrimonio, ci aspetta una serata concitata.
Apriamo la porta di casa con i sacchetti pieni:
"Ma chi se la mangerà tutta 'sta roba???"
Osserva Osvaldo divertito. Ma io mi sono già rifugiata in bagno per controllare. .. anche oggi niente! Torno in cucina, mi appoggio alla porta senza avvicinarmi e lo guardo un po' malinconica mentre fa spazio nel frigo per riporre gli yogurt e le leccornie che non vede l'ora di consumare. È così felice, spensierato, chissà se l'arrivo di un bambino, proprio adesso, lo farà sentire ancora altrettanto!
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