IL 'VIRUS'

Mi sono preparata come al solito e sono uscita per andare a lavorare. Indosso i miei soliti vestiti e noto con disappunto che  mi sono sempre più   larghi, ho di nuovo il viso  scarno e l'espressione dei miei occhi è davvero stanca. Incredibile, nonostante  mi fossi più che abbondantemente ripresa dall'intervento e ho cominciato anche  a mangiare con appetito, oggi ho di nuovo  quello strano aspetto malaticcio che tanto detesto: gli occhi sono cerchiati e l'incarnato è  spento.
Salgo sul  mio solito  pulman che mi porta in centro città e mi sorprendo a guardarmi intorno cercando un posto a sedere, ma senza fortuna. Mi aggrappo per non farmi sballottolare ma  non sopporto l'odore che sento qui dentro, mi si riempie la bocca di saliva, devo tener duro fino alla fermata successiva  e  finalmente riesco  'scavalcare' le persone di fronte a me per poter scendere  così da riuscire a respirare un po' d'aria fresca. Mi sento stanca e ho bisogno di sedermi per qualche minuto su di una panchina.  Nonostante il contrattempo  riesco comunque ad aprire il negozio in orario ma mi sento uno straccio!

É insolito per me perseverare in situazioni di malessere fisico: guarisco e mi riprendo sempre in fretta! Ma questa mattina ho toccato il fondo. Ho chiesto ad Ornella, una mia collega,  di sostituirmi in reparto  così da potermi chiudere un minuto in bagno:  di nuovo le  mestruazioni! Troppo strano, sono regolare come un orologio svizzero, e non dovevano venirmi oggi ma tra due settimane!

Mi reco nello spogliatoio  per prendere un assorbente nell'armadietto e, passando davanti all'ufficio,   involontariamente ascolto 'di passaggio ' una conversazione tra il direttore e il capo area:

"Per quanto possa essere davvero in gamba è anche una bella  donna... ahahahah! "

"Certo! Ti confesso che sono anni che sogno di averla nel mio letto... credo che ci 'proverò, magari, di fronte alla prospettiva di un salto di qualità si concede...ahahahah! "

Risponde l'altro:

"Già, bravo, falle capire chi comanda ahahahah! "

So che Elena si era  candidata per dirigere un negozio che presto sarà senza un direttore, forse stanno parlando proprio di lei: risate di gusto su uno sgradevole commento maschilista  tra due uomini che  in teoria dovrebbero dirigere le filiali d'azienda, che schifo!
Secondo i due insulsi individui una bella  donna, in quanto tale, non può essere apprezzata  per la sua capacità professionali,  ma per far sesso invece si. Forse, se fosse stata bruttina, l'avrebbero valutata più seriamente.  Ancora una volta mi trovo a pensare che il fascino,  per quanto si debba  ringraziare la natura, pesa sulle spalle di chi lo possiede come un fardello, oltre a dover subire l'invidia di chi non ce l'ha, maschera all'apparenza l'intelligenza, il talento e  per fino la bontà d'animo. Non si è mai presi seriamente insomma. Sono combattuta se controllare la mia reazione di rabbia, oppure entrare e dir loro qualcosa di sgradevole. Ma non sono sicura che stiano parlando della mia amica e devo tirar dritto verso il punto vendita lasciando che mi si scateni una reazione interiore che mi chiude la gola e sento un brivido freddo che mi fa  pulsare i follicoli nella testa.  Non sono solita ad avere tali reazioni alla rabbia, sono diventata irritabile, troppo sensibile, mi sento sconfitta fino a provare dolore fisico.

"Ma cosa ti è successo? "

Tornata in reparto mi viene in contro Ornella con gli occhi sgranati,  ma cosa ha visto in me tanto da farla esclamare così?
Sapevo di non avere un aspetto radioso stamattina,  ma ho spaventato anche la mia collega che mi sta venendo in contro mentre fruga preoccupata nelle tasche in cerca di un fazzolettino.  Mi porto una mano sul labbro perché avverto un leggero prurito e mi accorgo di essere intrisa di sangue, mi guardo la mano mentre Ornella ormai mi ha raggiunta in soccorso :

"Sei pallida, siediti..."

Ma non le lascio il tempo di finire la frase che mi accascio a terra priva di sensi.
Maledizione che figuraccia!  Io che di solito  godo di una salute di ferro,  in questi ultimi mesi proprio non riesco a riprendermi e mi ritrovo dopo un'ora  di nuovo sul mio pulman puzzolente che mi riporta a casa. Ho bisogno di mettermi a  letto, ho  i dolori mestruali e lo stomaco che si ritorce.

"Ciaoo Paola!  Questi due signori sono i colleghi di Michele. .."

Appena entrata in casa, oltre ad essere investita dal l'aroma del caffè ,  Rosa mi presenta due persone, mi limito a sorridere, stringer loro la mano ma devo  portarmi la mano sulla bocca e corro in bagno in preda a violenti conati.
Ultimamente,  a casa mia, è  un continuo via vai di amici, colleghi e parenti che vengono a trovare Michele,   alle quali Rosa, molto gentilmente,   offre biscottini e cioccolatini, la caffettiera lavora in continuazione tutto il giorno lasciando nell'aria il suo profumo che di solito  amo tanto ma  in questi giorni mi provoca  effetti devastanti .

Mi tocca restare   chiusa  nella mia camera da letto: ho la nausea.   Non riesco proprio a respirare nessun odore o profumo che sia. Me ne resto a letto tutta stordita, non ho cenato con loro e sono arrabbiata  perché  vorrei tanto poter aiutare Rosa, mi spiace davvero che debba cavarsela  da sola con gli ospiti. Anche ieri sera  ho provato a preparare qualcosa per cena ma sono stata assalita dalla stessa nausea  e sono dovuta correre al bagno per vomitare.

"Toc toc. .."

Bussano alla porta della camera distraendomi dalla lettura:

"Come stai cara? Lo so che dovrei farmi i fatti miei, ma ..."

Rosa ha sempre paura di essere indiscreta, nonostante tutti i suoi problemi si preoccupa anche per me:

"Non hai pensato che potresti essere incinta? ?"

Mi regala un dolce sorriso, l'idea di riuscire a vedere nascere un nipotino le da una vaga sensazione di gioia:

"Non scherzare Rosa! Sono mestruata proprio adesso"

Mi spiace tanto dover infrangere  le sue speranze, ma è così: se sto male e ho la nausea probabilmente è perché ho contratto un maledetto  virus...e il mio nuovo Motorola squilla, adoro il mio nuovo telefonino cellulare, mi fa sentire più vicina al resto del mondo, sul display compare il nome di Elena...
amica mia, dimmi che non andrai a letto con quello schifoso. . .

"Ciaoooooooo Paolina, come stai?? Ornella mi ha chiamata tutta preoccupata: oggi sei svenuta in negozio. .."

Non ho problemi a rassicurarla sulle mie condizioni, poi aggiunge tutta emozionata:

"Stai parlando con la futura direttrice  del punto vendita di via Garibaldi!  Ah!ah! Cosa ne pensi? "

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