i ragazzi normali
Venerdì sera, eccomi qui, seduta al dehor di uno dei locali più ' in' di Torino. Sorseggio il mio drink alcolico con Elena e Virginia. Non mi abituerò mai a questa nuova condizione di single, esco esclusivamente per fare un piacere alle mie amiche che, molto gentilmente, si preoccupano di tenermi impegnata. Loro parlano, parlano, io invece mi chiedo cosa ci sto a fare in giro, non ho niente da raccontare e francamente non riesco a trovare interessante nemmeno quello che dicono.
Mi guardo intorno: il locale è affollato, hanno tutti voglia di divertirsi e di stare in compagnia, chissà quante persone tra di loro hanno un matrimonio fallito alle spalle e non solo, quante storie si celano dietro agli sguardi così apparentemente spensierati di tutte queste persone? Lo so, non sono l'unica ad aver sofferto, si sente spesso raccontare di vere tragedie. Ma chissà se dovrò soffrire ancora e per quale causa! Il cuba libre entra nelle vene e mi spinge a desiderare di fermare il tempo e tutte queste persone per ascoltare la storia di ognuno! Sarebbe straordinario se ci sedessimo tutti in cerchio e ci scambiassimo le nostre esperienze! Ma a quest'ora della sera nessuno ha voglia di pensarci, in effetti si esce per bere qualcosa di buono con gli amici, lo si fa apposta per soprassedere alla quotidianità delle nostre vite ' normali' e alle sofferenze che questa ci procura. Io, a quanto pare, non ne sono capace, mi accorgo spesso di isolarmi, resto nella mia' bolla' fatta di pensieri e silenzi.
Noto tre giovanotti seduti poco lontano che continuano a guardarci. È disarmante il comportamento di certi uomini: non si danno pace , continuano a voltarsi per osservare fino a quando non hanno colmato i loro occhi, fino a quando non sono riusciti a capire bene come sono
fatti i seni, il viso, il sedere , le gambe... potrà sembrare strano ma oggi mi piace questa loro tendenza a lasciarsi trasportare da quell' innato istinto di salvaguardia della specie. Per fortuna che ci sono gli uomini che ci guardano e ci regalano la sensazione di essere importanti e desiderabili e quando si accorgono di essere 'scoperti ' distolgono lo sguardo imbarazzati! Quando ero più giovane pensavo che lo facessero perché ero una bella ragazza, e che fossero tutti porci , ma col tempo ho capito che le donne sono tutte apprezzate allo stesso modo, quasi morbosamente, non solo perché sono belle, ma per il semplice fatto di essere donne. Gli uomini riescono sempre a trovare qualcosa di bello in loro, di rassicurante, da cui lasciarsi rapire e affascinare.
Nonostante tutte le mie disavventure, non ho mai smesso di amare la 'specie' .
So che nel mondo ci sono uomini meravigliosi come mio padre, o il padre di Federico, mio cognato è un esempio bellissimo: adora mia sorella, è un papà attento e affettuoso. Ricordo di averlo notato la sera che sono venuti a cucinare a casa mia, mentre raccontavo a tutti I miei casini, era commosso, con gli occhi lucidi. Non mi sono mai accorta fino ad allora di quanto gli voglio bene.
Ma Elena e Virginia hanno voglia di fare conversazione, in pochissimi minuti questi ragazzoni sono seduti con noi chiacchierando allegramente. Niente male però: alti, carini e dall'aspetto forte. Vestono in modo semplice: jeans e polo non firmati. Strano da parte delle mie amiche lasciarsi avvicinare da ragazzi 'normali' . Insomma, si capisce che appartengono a un ceto sociale diverso. A me non importa niente. Anche io provengo da un ceto sociale medio basso, non mi hanno mai fatto paura i ragazzi per così dire.... non ricchi!
Il loro approccio è 'pulito', rispettoso, i discorsi e le battute spiritose, ci hanno messe a nostro agio trascorrendo una serata davvero divertente.
Elena ha abbandonato da poco la sua cerchia di amicizie in quanto ultimamente hanno preso l'abitudine di tirare di coca, così ci troviamo in giro da sole e l'arrivo di nuovi amici è ben accetto.
Osvaldo, Giulio e Francesco sembrano davvero felici di averci incontrate al punto di invitarci in collina per un barbecue la domenica successiva. Accettiamo volentieri con la promessa che avremo portato un quintale dei miei famosi biscottini fatti in casa.
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