A GIULIO


Mi da appuntamento in un locale karaoke per la sera successiva, ma perché ha deliberatamente scelto di non trovarsi solo con me? In fondo il bello di quando ci si rivede, anche se dopo una breve assenza, è stare soli in intimità. Gli avrei fatto trovare una cenetta in giardino con il vino le candele e tutto il resto! Non penso voglia lasciarmi lo sento troppo coinvolto, eppure ho questo sentore, ma gli è scappato ' amore'...
Sta di fatto che ho avvertito quella negatività che mi porta a prevedere una serata poco piacevole!

I suoi bellissimi occhietti sono tristi, non ha un bel colorito, tutt'altro, realizzo subito che il mare non lo ha visto neanche da lontano. Prende fiato guardandomi e penso che abbia timore di quanto stesse per dirmi:

" sei giovane e potrai avere tanti bellissimi bambini "

Crede di poter escludermi dalla sua vita e dai suoi problemi.
Ha la voce impacciata, gli tremano le mani, entrambi non riusciamo a consumare i nostri gelati, l'imbarazzo è disturbato da una canzonetta cantata a squarciagola da una ragazza stonata, ma approfitto dei suoi segnali di debolezza per incalzare :

" Non puoi pensare di decidere anche per me senza darmi la possibilità di scegliere! Affronteremo insieme il tuo problema, sicuramente guarirai e la sterilità non è sempre un'inevitabile conseguenza!"

La serata è finita male, lui se ne è andato voltandomi le spalle senza darmi nemmeno un bacino e io, inebetita dalla notizia e dalla discussione, sono rimasta a guardarlo allontanarsi verso la sua auto, tutto triste, con la sua singolare camminata da cow boy, ma stasera non lo trovo buffo, le sue spalle si incurvano in quella maglietta che solo poche settimane prima gli era aderente, ha le sopracciglia aggrottate di chi è smarrito in pensieri devastantii. Sale sulla sua auto parcheggiata dall'altra parte del corso, mette in moto e si lascia inghiottire dal traffico notturno senza voltarsi nemmeno una volta. Non l'ho più rivisto.

Elena e Virginia cercano in qualche modo di convincermi che tutto finirà bene mentre sforno i miei biscottini nella mia cucina super attrezzata, la tavola è imbandita nel giardino, sembrerebbe una bella domenica ,
ma ci sentiamo tutti coinvolti e preocupati nel caso di Giulio, racconto a tutti la sua convinzione di non poter avere più figli a causa di un tumore ai testicoli, mi ha lasciata perché non vuole che sacrifichi la mia vita con lui . Osvaldo ci confida che I suoi genitori hanno deciso di trasferirsi in un'altra città per poter curare il figlio in una struttura ospedaliera che adotta un approccio terapeutico unico in Italia. Tutto questo mi lascia pensare che Giulio sia affetto da problemi ben più seri di quanto non ci abbiano voluto far sapere.

Stavo bene con lui, non pensavo già ad un possibile futuro insieme ma i presupposti erano buoni. Non riesco a odiarlo, forse odio me stessa per non avergli dimostrato che sarei stata in grado di sopportare il fardello della malattia, ma del resto ci siamo frequentati solo tre mesi e sono troppo pochi per capire, o forse lui si , lui ha capito:
Non sono altro che un'anima ferita che sanguina ancora, non sono in gamba e coraggiosa come voglio tanto far credere e non potrei mai prendermi cura di lui perché a malapena sopravvivo a me stessa.

"Perdonami Giulio se ti ho assillato, se ti ho annoiato crogiolandomi nei miei casini approfittando della tua disponibilità, del tuo amore, della tua amicizia e del tuo istinto di protezione e ora che hai bisogno tu , sai che non sarò mai capace di lottare, di starti vicino e ti sei sentito solo!
Ti sei trasferito con la tua famiglia nel settembre del 1991 , mi piace pensare che oggi sia in salute, felice e che sia riuscito ad avere quello che sognavi ovvero una famiglia, impegnato ad accompagnare i tuoi figli nel cammino della loro vita e che il tuo bisogno di amare e di proteggere sia profondamente appagato".

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