𝕕𝕖𝕦𝕩 - segreto
2 marzo 2019
📍 Monaco, Principato di Monaco
Eleonora era un mix di sentimenti, non sapeva più come sentirsi.
Il secondo giorno nel principato era iniziato notevolmente presto per la ragazza, con una sveglia alle sette del mattino ed un Charles pimpante sulla soglia della sua stanza, aspettando impaziente come un bambino.
-"daidaidai" implorò saltellando ed Eleonora dovette per forza di cose abbandonare le calde lenzuola del letto per seguirlo. Si svegliò completamente dopo una enorme tazza di caffè mischiato con il latte e con un abbraccio calorosissimo da parte di Arthur, fratello minore di Charles, con il quale Eleonora aveva instaurato un rapporto bellissimo.
-"non mi avevi avvisato, sarei arrivato prima ieri!" esclamò il biondo sedendosi accanto alla ragazza, impegnata a spalmare della marmellata sulla fetta biscottata.
-"si chiama sorpresa Arthur" rispose divertita la ragazza mangiandogli un pezzo di fetta sotto il naso per poi allontanarsi.
Lui alzò solamente gli occhi al cielo sorridendo.
-"non cambi mai, voi fratelli Bianchi siete fatti tutti con lo stampino"
-"mi dispiace" rise la ragazza finendo la fetta e prendendone una seconda, spalmando di nuovo la marmellata su di essa.
-"Arthur sappi che oggi è mia" esclamò Charles entrando con affare molto plateale in cucina, dopo essersi fatto una doccia rapida ed essersi cambiato, rimanendo in tuta sportiva.
-"oggi oggi, poi domani te ne vai" rispose come se fosse una cosa del tutto normale e lo guardò.
Eleonora guardò prima Charles e poi abbassò lo sguardo per terminare il resto della crema di nocciole con un cucchiaino. Dire che ci era rimasta male era notevolmente poco. Non si aspettava di rimanere tutti i giorni appiccicata come una cozza allo scoglio con Charles, ma almeno un minimo dato che non si vedevano da mesi e mesi. Mascherò il tutto, come era solita fare, come ha sempre fatto nel corso dei suoi anni e alzò di nuovo gli occhi verso il ragazzo.
-"e dove vai?" domandò curiosa.
-"in... in Svizzera" brontolò quasi sotto voce, girandosi le mani una nell'altra.
-"oh e.. per cosa?" si spinse fino in fondo.
-"Eleonora, non sai davvero che Charles ha una nuova ragazza?" domandò Arthur girandosi, quasi dispiaciuto di averla messa in quella situazione.
-"e non me ne parli?! Male male Carletto, male male" scosse la testa quasi ridendo, togliendosi per poco quel senso di vuoto che si era creato dentro di lei. Doveva seriamente trovare un modo per andare avanti e dimenticare una... cotta del genere per quello che è il suo migliore amico, nascosta per troppo tempo.
Il ragazzo si diede un sospiro di sollievo da solo e la prese sul ridere, sentendosi nello stesso tempo uno stronzo per non averle detto praticamente nulla.
-"non sapevo nemmeno si fosse lasciato a dir la verità" se ne uscì Eleonora, sempre con tono ironico e mettendola sul più scherzoso possibile.
-"mi avevi detto che lo sapevi"
-"non da te" rispose sussurrando quasi seccamente per poi guardarlo con un sorriso dolce.
-"ho sentito delle voci, il tuo nome gira molto velocemente e non ti ho fatto nessuna domanda in modo che me ne parlassi tu, vedendola come una cosa grave. Evidentemente..." rispose facendo girare un secondo cucchiaino nella tazza e dopo poco si alzò, andando a cambiarsi. Si mise la maglia girata di spalle e sentì la porta della sua stanza aprirsi, tanto che si girò velocemente.
-"scusa sono io" si intromise Arthur ed Eleonora quasi rise.
-"dimmi tutto"
-"ci sei rimasta male?"
Diretto come pochi, pensò Eleonora appena sentì quelle parole uscire dalla bocca del biondo seduto sul letto. Sospirò e scosse la testa.
-"no" cercò di essere il più convincente possibile.
-"sai, se non ti conoscessi abbastanza ti crederei su due piedi talmente sai essere convincente in queste situazioni, talmente sai mantenere la freddezza. Ma, come ho già detto prima, voi quattro fratelli siete tutti uguali ed un gesto che fa uno lo fa anche l'altro. Tu in particolare, hai una somiglianza nei gesti tale a quella di Jules che tante volte mi stupisco. Conoscendoti e conoscendolo, tu ci sei rimasta malissimo e non puoi più dirmi di no" argomentò Arthur con molta calma.
Eleonora non poté fare a meno che dare ragione ancora una volta al piccolo di casa, da sempre bravo a tirare fuori tutti i sentimenti delle persone.
Arthur rise divertito all'espressione sconsolata di Eleonora, che lo guardò incrociando le braccia.
-"la devi smettere di fare così" sbuffò facendo il labbruccio e si sedette accanto a lui, mettendosi una felpa larga.
-"scusa ma è più forte di me" aggiunse poi sorridendo.
-"comunque ho un'altra domanda da farti... anzi, due" aggiunse subito dopo ed Eleonora sospirò, sistemandosi meglio sul letto.
-"la prima è: hai dormito qua?" chiese con affare investigativo e Eleonora scosse la testa, giocando da sola con le sue dita.
-"no, ho dormito con Charles. Stavamo facendo una maratona di film e mi sono addormentata lì" spiegò in breve, alzando poi lo sguardo su Arthur, che teneva le braccia incrociate e guardava la mora davanti a sé in maniera concentrata.
Annuì solamente, il piccolo di casa sapeva che lo facevano spesso, che per una cosa o per l'altra si ritrovavano a dormire insieme nello stesso letto.
-"la seconda è un po' più... forte di domanda" preannunciò il biondo, guardandola ed Eleonora capì immediatamente ciò che voleva sapere il ragazzo.
-"te ne sei innamorata vero?"
Arthur aveva fatto centro. La ragazza tentennò, rimanendo in silenzio per qualche secondo prima di fare un movimento con la testa, decisa a non voler più mentire. Cercò di fare uscire dalle sue labbra una risposta affermativa ma non successe nulla, e quindi alzò la voce.
-"sì, e fa malissimo." rispose sicura guardandolo e lui non rimase spiazzato, lo sapeva, lo aveva capito nonostante Eleonora fosse stata notevolmente brava a nasconderlo. Strinse solamente la ragazza, in uno di quegli abbracci che sapevano solamente di conforto e nient altro, tanto che Eleonora lasciò andare i muscoli e si rilassò, diventando quasi gelatina.
La mora si sentì chiamare dalla voce di quel ragazzo del quale era innamorata persa e si alzò, con estrema calma, portando il cappuccio sulla testa e venne accompagnata da Arthur, dopo che le ebbe fatto un occhiolino, che Eleonora interpretò nel modo giusto.
Di quel discorso ne avrebbero parlato con più calma e in cuor suo sperava che l'avrebbe aiutata ad uscirne.
Charles la prese a sè, e dopo aver messo un braccio attorno alle sue spalle uscì di casa, ed Eleonora si lasciò stringere, in modo da sentirsi un po' meglio con se stessa, nonostante sapesse perfettamente che tra quelle braccia ci stava un'altra ragazza.
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