Prologo.

Il suono della sua voce risuonò soffocato dietro al lobo dell'orecchio, e talmente indaffarato a sfiorarle il seno, non sentí le sue mani tirargli i capelli chiedendo di donarle più piacere.

Lui sorrise affondando il viso sul suo collo esile lambendo con la lingua l'orecchio destro, mordicchiandolo un po', e con estuenante lentezza la sua lingua attraversava il suo corpo nudo riempendola della sua saliva.

«Desidero di più.» mormorò la fanciulla ritrovandosi alla sua merce. Aveva il respiro spezzato, il rossetto rosso si era ormai sbiadito e sbavato, e i lunghi capelli biondi le ricadevano dietro la schiena nuda e sudata.

Nioclàs desiderava ascoltarla gemere al suo tocco e farla impazzire perché non gli dava ciò che più desiderava. Per lui era un gioco, e in quel momento si stava divertendo come non mai.

La sera precedente aveva scommesso con un suo compare sulla castità della fanciulla, rimasta vergine all'età di venticinque anni, pertanto lui si era limitato a sedurla bramando quasi schifosamente e vergognosamente la sua innocenza.

Poteva sentirlo dalle sue mani tremanti, dagli occhi insicuri e le labbra mordicchiate, e dai suoi gemiti strozzati. Era una vergine a tutti gli effetti. Il suo amico non lo riteneva abbastanza accattivate da attirare una donna così casta e pura, una giovane nobildonna che ancora aspettava il matrimonio per lasciarsi andare al piacere carnale.

«Ser Nioclàs, vi prego.» infine decise di appagare il suo desiderio esultando dall'emozione quando raggiunse il suo obbiettivo. Aveva vinto! Ripensò alle banconote che ricadevano sul bancone, e mentre spingeva dentro di lei progettava ad un modo per spenderli.

Osservò la chioma bionda ricaderle sulla schiena esile e si fermò a pensare se al suo posto ci fosse stata Fiòna, con lei la lotta sarebbe stata molto più complicata. Il solo pensiero lo fece eccitare e intensificò le spinte sovrapponendo l'immagine della ragazza con quella di Fiòna.

La desiderava. Spiritualmente e fisicamente, voleva farla sua e desiderava sposarla. Quando le spinte si fermarono si accasciò sul corpo nudo della giovane, e respirando lentamente accennò a un sorriso tirato.  La desiderava e l'avrebbe ottenuta con ogni mezzo.