Intermezzo #1

I ricercatori dell'Università di Washington, a Seattle, che si sono concentrati sul degli adolescenti. Secondo le loro analisi, infatti, le ragazze adolescenti che hanno vissuto il periodo di restrizioni sociali avrebbero anche sperimentato un invecchiamento cerebrale più rapido rispetto ai ragazzi. I dettagli del loro , il primo a rilevare differenze di genere così marcate, ma per cui la correlazione non è certa, sono stati pubblicati sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences.

Lo studio condotto dai ricercatori dell'Università di Washington a Seattle ha analizzato l'impatto del lockdown del 2020 sul cervello degli adolescenti, con particolare attenzione alle differenze tra ragazzi e ragazze. I ricercatori hanno osservato che le adolescenti avrebbero sperimentato un invecchiamento cerebrale più rapido rispetto ai coetanei maschi durante il periodo di restrizioni sociali legato alla pandemia. Questo fenomeno è stato associato agli effetti dello stress, dell'isolamento sociale e della riduzione delle attività quotidiane che hanno caratterizzato il lockdown.

I dettagli dello studio rappresentano il primo lavoro che evidenzia differenze di genere così marcate in relazione ai cambiamenti cerebrali dovuti alla pandemia. I ricercatori hanno trovato una correlazione tra l'accelerazione dell'invecchiamento cerebrale nelle ragazze e il periodo di restrizioni, ma questo non significa che ci sia una relazione causale diretta. Seguiranno quindi altri studi.

Lo studio ha utilizzato tecniche di imaging cerebrale per monitorare le modifiche nel cervello degli adolescenti nel corso del tempo, confrontando dati pre- e post-pandemia, e ha fatto capire che, mentre i ragazzi non hanno mostrato modifiche evidenti, le ragazze potrebbero aver vissuto un invecchiamento cerebrale più rapido, con implicazioni potenzialmente significative per la salute mentale e lo sviluppo cognitivo durante l'adolescenza.

A seguito dei risultati di questo studio, è importante considerare alcuni consigli generali per supportare il benessere mentale e fisico di tutti voi che siete più giovani (di me, sicuramente!)

Ne ho approfittato per fare un po' il punto su alcuni aspetti che potrebbero esservi utili.

Per prima cosa impara a rispettarti e a farti rispettare

Rispettarti significa comprendere che sei un essere umano, comprendere quali sono i tuoi pregi, le tue qualità, le tue passioni e ciò che ti fa splendere e costruire il tuo progetto di vita su quelli.

Questo però senza dimenticare che, come tutt*, hai tuoi difetti e i tuoi limiti. E questi sicuramente ti porteranno a "fallimenti". Comprendere che fallire è normale e che i fallimenti, le sconfitte, insegnano comunque sempre qualcosa. 

E, soprattutto, non dimenticate mai che nulla è per sempre, nemmeno i diamanti. Non esiste la prova definitiva che ti assegna il futuro. Non esiste un giorno perso, ma nemmeno un anno perso. La vita va vissuta, non deve trasformarsi in una corsa esasperata alla performance o alle performance, che non devono sostituirsi alle tue vere aspirazioni.

Rispettarti significa conoscerti, accettarti e dire che tutto sommato non sei così male. Me lo dico io, figurarsi se non potete dirvelo voi stess*! Significa non farti sopraffare da tempi che ti danno gli altri ma prenderti il tuo tempo, per percorrere la tua strada.

Farti rispettare significa non permettere a nessuno di trattarti male, di farti sentire male e poi dire che sei tu che te la prendi e negare le tue emozioni. Significa non permettere a un partner di negarti qualcosa, non permettere ai genitori di decidere chi devi essere e come, non permettere a una insegnante di mancarti di rispetto. E questo senza urlare o essere aggressivi. Crescere significa imparare a farsi rispettare con educazione.

Scegliti amici che siano uno spazio sicuro per te, non sceglierti persone con cui circondarti per non essere sol*, o con cui ti devi sforzare di indossare una maschera. La società ci fa credere che essere soli sia essere strani o soffrire, ma tutti nella vita ci ritroviamo in momenti del genere e non sono per forza brutti. Scegli gli amici perché sono belle persone che ti fanno stare bene, ti arricchiscono e ti apprezzano, non perché se non esci un sabato sera sei "sfigat*".

E a tal proposito ricordati che rispettarti significa anche comprendere cosa ti fa stare bene senza paura di essere giudicat*. Ti piace stare a casa? Non ti piacciono le folle? Nessuno ti obbliga! Non essere tu stess* a forzarti a essere chi non sei.

Per questo aggiungo tre piccoli dettagli come:

Diminuire l'uso di tecnologie. Sono utili per rimanere connessi, ma un uso eccessivo dei social media e dei dispositivi elettronici aumenta lo stress, l'ansia e il rischio di problemi emotivi. Stabilisci dei limiti e dedicare tempo a interazioni faccia a faccia, lettura o attività che favoriscano il benessere mentale. A tal proposito cerca di socializzare in modo sano usando casomai le tecnologia di cui sopra, per mantenere questi legami sociali anche se a distanza (come videochiamate o chat) che possono aiutare a sentirsi meno isolati.

Infine investi nella qualità del sonno, perché quest'ultimo è essenziale per la salute cerebrale, in particolare durante l'adolescenza, quando il cervello è in fase di sviluppo. Mantenere orari regolari di sonno, evitare dispositivi elettronici prima di dormire e cercare di creare un ambiente sereno per il riposo sono tutte buone pratiche.

E poi ricordatevi che, come per il periodo di lockdown, ci sono tante fasi difficili nella vita e che se ci si trova in una di queste, chiedere aiuto è la cosa più matura e responsabile tu possa fare

E per quanto io sia disponibile, non sono altro che una persona disposta a dire una buona parola e non certo un professionista. 

Dobbiamo abbandonare la convinzione che affidarsi a un professionista sia un segno che "Sei giù di testa". I professionisti sono solo persone che ti aiutano a stabilizzarti, a capire che ti succede e a trovare la tua strada. Quella che davvero porta all'unico obiettivo che conta: lo stare bene.

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